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Analisi della Storia d'Italia di Francesco Guicciardini Pag. 1
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Estratto del documento

Fonti classiche e contemporanee

Guicciardini costruisce il suo metodo storico attingendo sia alla tradizione latina

sia a documenti coevi. Tra i modelli classici, la lezione di Tacito e Sallustio è

fondamentale: egli apprezza in particolare la loro analiticità e realismo (ad

ritratto psicologico

esempio l’uso del e della materia morale), come del resto

testimonia la struttura tacitiana del proemio. Pressoché palpabile è la presenza

De oratore

di Cicerone: nel suo archivio privato è stato trovato un passo del

che Guicciardini aveva trascritto. Quel passo (II 15,63-64) teorizza proprio

l’ordine cronologico degli eventi e l’importanza di spiegare cause e costumi

umani – premesse che Guicciardini segue in toto. La critica ha notato che molti

aspetti del proemio di Guicciardini (eventi memorabili, grande instabilità delle

cose, «mare concitato da’ venti») riecheggiano direttamente Tacito e Sallustio

secondo le categorie di Woodman (cf. annali di Annibale, poemi di Catilina). In

altri termini, Guicciardini fa proprio un erudito impianto classicheggiante: cita,

epigrafa, paragona a Roma antica, e dedica particolare attenzione alle orazioni

(anche fittizie) come nelle opere di Sallustio.

Sul versante delle fonti coeve, l’autore utilizza massicciamente documenti

archivistici, relazioni diplomatiche e testimonianze orali della sua cerchia:

integra le sue memorie personali (“Ricordi”) con materiali dei propri archivi

privati e familiari, nonché con le carte degli archivi cittadini di Firenze e di

Roma. Questo approccio «di ampio uso delle fonti documentarie» è novità per

l’epoca: Guicciardini lavora come un moderno investigatore, controllando date

e fatti tramite documenti autentici anziché basarsi solo sulla tradizione

narrativa o sui classici. Tra le fonti narrative, usa anche cronache precedenti e

Discorsi Istorie fiorentine)

le stesse opere di Machiavelli (es. e come

contrappunto critico, ma talvolta con fredde correzioni. Nonostante l’affinità

con le idee di Machiavelli (critica al clero, realismo politico), Guicciardini si

attiene rigidamente alle evidenze del momento. In sintesi, il rigore nell’uso

delle fonti (antiche e contemporanee) è uno dei tratti salienti: ne deriva uno

stile di storiografia “moderna”, come già osserva la critica.

Metodo storiografico e confronto con Umanesimo e Machiavelli

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Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Starless1974 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia della letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Zaja Paolo.