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sulla PARIGI DEL XIX SECOLO
- lavora all'Istituto per la ricerca sociale di francoforte
scoppio 2a g.m. → scrive ultimo testo, la Tesi di filosofia della storia che riprende tesi su
- feuerbach e marx = critica verso storicismo da un pdv interno al materialismo storico →
tesi che dovevano essere l’introduzione del = opera frammentaria che non
Passagnewerk
completa e che il collega Bataille, bibliotecario, riesce a nascondere e preservare.;
Passengwerk conosciuta anche come Arcadia Project, per una celebre immagine
ottocentesca archetipica che B ritrova nel libro Le paysan de Paris dello scrittore Aragon →
opera che contiene i temi fondamentali negli scritti di B → i frammenti (pubblicati in italia
nel 196 con il titolo di parigi, capitale del 20 sec e nel 2000 come i passages di parigi)
descrivono l’OTTOCENTO, la crisi delle sue ideologie e dello storicismo dalla prospettiva
della metropoli parigina + analisi di dettagli apparentemente marginali: collezionismo,
gioco, moda, arte = elementi utili per capire le dinamiche dell’ambiente di vita
metropolitano e dello sviluppo capitalistico.
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- opera frammentaria e incompiuta
Passagenwerk = raccolta di appunti e citazioni mai completa, integrata dal lettore → parigi
- capitale non è solo l’insieme delle 22 note intorno alla metafore centrale dei passages
organizzate nell’expose del 1935, marte più consistente = più di mille pagine di appunti e
materiali raccolte nell’arco di 13 anni
- METODO = sequenza di frammenti giustapposti, accostamento surrealista, montaggio a scatti di
→ è una tecnica di raccolta, per organizzare ed esporre il materiale
citazioni e pensieri
→ forma complessa: da connubio tra metodo di indagine e azione politica e deriva da un
OBIETTIVO programmatico = PERSEGUIRE IL RISVEGLIO → l’intento del progetto è quello di
dissodare il terreno della follia con la RAGIONE
tempo da cui partire = 800, territorio = PARIGI = !per modernità e sviluppo immaginario
- mediale → incanto e demistificazione rispetto a una città che si presenta sotto forma di
mercato, vetrina e fantasmagoria della merce, spazio in divenire → B lavora attraverso lo
sguardo quotidiano e come stranienro sulla città, sensibile alle esperienze mediate che
attraversano la città. Paesaggio urbano che si accende intorno alla metafora del viaggio
temporale che si inaugura nello spazio della soglia attraverso le architetture mobili dei
PASSAGES = spazio di transito, rifugio e nuova forma di spettacolo, luogo della costruzione
del desiderio per l’immaginario collettivo, mondo che sta per assistere allo spettacolo
moderno. intorno a questa metafora ruotano la moda, la casa, il gioco, pubblicità,
esposizione, Baudelaire
—)) sterminato lavoro di raccolta e bricolage che si offre come una sorta di ENCICLOPEDIA DEL 19
SEC, che elabora un modello di FILOSOFIA DELLA STORIA proiettato nel 20 sec, che esplora la
nascita dello spettatore urbano, proiettato più su una cultura dei consumi che su quello della produzione
→ il metodo di B, in 2, ci spingono a costruire la storia della cultura secondo una
- dimensione eminentemente VISIVA, rimandando a una letteratura specifica sui simulacri e
sulla smaterializzazione dell’esperienza della tarda modernità = punto di riferimento per
ricerca dei media e dei visual studies → per lui c’è una possibilità di teoria dei media
tecnologici come sviluppo delle forme metropolitane → prima divisione tra pensiero
sociologico (città di simmel e weber) e pensiero mediologico (piattaforme espressive di MC)
la navigazione del flaneur, B, nella parigi del 19 sec si espande nella BIBLIOTECA
- NAZIONALE di parigi, come dimostra la quantità di reperti letterari eterogenei che raccoglie
e monta → Parigi diventa una città senza confini, fatta di viaggio, sogno e ricerca →
RISVEGLIO = tecnica che permette di congedarsi dal passato a partire dalla dimensione
inconscia del RICORDO → il montaggio di materiali eterogenei è orientano a questo fine →
emergono nuove costellazioni di senso, cose e immagini dove i frammenti vengono
dimenticati e ricostruiti → il continuum della storia viene esploso e messo in discussione,
perché al suo interno vengono aperti varchi che parlano al presente → il dettaglio va
incontro all’osservatore, così egli scopre quei varchi come segni della discontinuità dello
spazio che corrisponde a una discontinuità del tempo → i frammenti sono oggetti ridotti in
pezzi, che aspettano di essere risvegliati → il momento del risveglio assume la forma del
RICORDO
lavoro testuale costruito come rete di segni e significati → forma polimorfa e mutante dove
- l’ESPERIENZA vissuta rimanda alla CITAZIONE e questa alle IMMAGINI = interazione
costante e intermediale → il progetto in fieri diventa il luogo dove sperimentare un
LINGUAGGIO APERTO, IPERTESTUALE, come l’oggetto di studio della metropoli che, in
quanto piattaforma espressiva e com, implica una reinvenzione del metodo → B mette in
discussione la figura dell’ARTISTA e dell’intellettuale, smonta la razionalità lineare del testo
per renderlo un lavoro di sperimentazione mediale delle Avanguardie Storiche
di B = parte dello SCONVOLGIMENTO PERCETTIVO METROPOLITANO della prima parte
- occhi
del 900 → oscillazione tra lo SGUARDO PANORAMICO sullo spettacolo quotidiano di una
folla indistinta e in movimento sulle strade metropolitane e lo SGUARDO RAVVICINATO della
che rivela pdv inediti, inquadratura e dettagli oltre la visione prospettica → angoli
macchina
di ripresa infiniti + LITOGRAFIA E CINEMATOGRAFO = medium e dispositivi tecn che
modificano le modalità dell'esperienza e della conoscenza → lo sguardo di B sta assumendo
quello del MEDIUM → il suo flaneur adopera la protesi media, un OCCHIO-MACCHINA DALLA
PERCEZIONE PLURIDIMENSIONALE discontinua e allo stesso tempo di una consapevolezza
umana e inconscio tecnologico, che offre saperi plurilaterali e dimensionali → ASPETTO
PEDAGOGICO del progetto = educare in noi il medium creatore di immagini allo sguardo
stereoscopico e dimensionale nelle profondità delle ombre della storia
→ INQUADRATURA: B usa uno sguardo fotografico proprio delle Avanguardie che
impregna il destino del 900 e l’essenza del presente, nella rimediazione del flusso delle reti
→ L’ESPERIENZA DEL MONDO DIVENTA ESPERIENZA DEL TEMPO, il momento prevale sulla
durata, il colpo d’occhio fuggevole esprima una realtà in continua trasformazione → lo
SGUARDO del flaneur baudelairiano frantuma lo spettacolo della metropoli in frammenti,
istanti soggettivi: l’occhio è usato come gli altri sensi, la tecnologia fotografica diventa
estensione della persone e produce il distacco tra l’industrialismo meccanico e l’era grafica
dell’uomo elettronico → i media di 1 daranno una struttura e costruiranno un dispositivo
per questo meccanismo antropologico che anticipa la riproduzione 2 → la MACCHINA
RENDE VISIBILI TUTTE QUELLE CSE CHE L’OCCHIO UMANO, LENTO E IMPRECISO, NON PUO
AFFERRARE → B raccoglie l'anti narratività della descrizione evitando la narrazione → coglie
la velocità, l’attimo, l dettaglio, la foggevolezza trasferendo la modernità del pittore della
vita moderna nella tarda modernità di fine 900 → lo spazio di frantuma: da narrativo,
alfabetico, sequenziale, visivo a topologico, acustico, tattile.
macchina cine-fotografica = centro della riflessione nell’opera d’arte nell’epoca della sua
- riproducibilità tecnica, nei Passages diventa la lente per il ricercatore, protesi della carne e
sguardo sulla molteplicità della metropoli per esplorare l’universo in un modo nuovo →
nuovo modo di percepire la realtà: deve diventare METODO E RICERCA, shock esperienziale
accostato all’opera d’arte d'avanguardia
il lettore, immerso nella costellazione interminata e attraversando il montaggio visivo e
- spaziale del tempo, si perde nel frammento e ricostruisce immagini (come procedimento di
Warburg) → Parigi capitel METTE IN CRISI IL CONCETTO STESSO DI OPERA, I SUOI REQUISITI
DI UNITA’, LINEARITA’ E AUTONOMIA → critica al processo lineare + proposta di un modello
non gerarchico o sequenziale = MONTAGGIO = natura dialettica del cinematografo → il
frammento come regola (Adorno) ma accostato ad altri elementi
→ espone la sua TEORIA, connessa a quella del montaggio:
-
● metodo del lavoro = MONTAGGIO LETTERARIO
● prima tappa = adottare nella storia il principio del montaggio: spiegare le grandi costruzioni sulla base di
minuscoli elementi costruttivi + scoprire nell’analisi del piccolo momento singolo il cristallo dell’accadere
totale
● il suo lavoro deve sviluppare al massimo l’arte di citare senza virgolette
opera realizzata secondo un principio relazionale → il libro stesso può essere percepito
- come una costellazione di costellazioni → il frammento nella pagina in una sequenza
lineare genera il significato attraverso relazioni dialogiche e rimandi che attraversano tutto
il testo → un frammento accende un altro frammento e cosi via → IL CINEMA PRENDE
FORMA ATTRAVERSO IL MONTAGGIO nello sviluppo dei Passages → è pensare visivo e
dirompente, distruzione dell’effetto auratico dell’opera, vivente nelle ibridazioni
intertestuali e ipermediali → abitare nuovo dei sensi → siamo di fronte a una serie aperta di
immagini, interminabile e che può essere interrotta in ogni punto dall’utente creando una
ramificazione interminabile di link
opera: composta tra metropoli e Biblioteca, catalogo enciclopedico, raccolta di frammenti
- → evoca le potenzialità del MEMEX = struttura immaginata da vannevar Bush = biblioteca
di ipertesti funzionante secondo rete di tracce associative, non collegabili linearmente → il
metodo compositivo della costellazione richiama il sistema a mosaico di glosse e citazioni
che interagiscono tra loro elaborato da MCL per Galassia G nel ragionare sulle distanze tra
l’uomo tipografico e la riconfigurazione del villaggio elettrico e globale → fino ad anticipare
il funzionamento dell’IPERTESTO analizzato da Landow a inizio anni 90
- —) la costellazione di B si svincola da una organizzazione gerarchica, rendendo infinite le possibilità di
linkaggio e connessione secondo un modello organizzativo che richiama INTERNET e il network non
solo come modello com che adotta la logica di rete ma anche come base tecnologica delle forme
organizzative realizzatesi nell’epoca dell’informazione (Castells).
5. e 6. HORKHEIMER E ADORNO
OPERA: Dialettica dell’illuminismo
1993=potere nazismo