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EQ
1 1 1 +
1 2 1 2 (25)
′
= + = ⟺ =
′
+
2 1 1 2 1 2
Risolvendo l’equazione differenziale a variabili separabili, si ha:
()
() (26)
− = ⟺ − ∫ = ∫ ⟺− =
′ ′
0
0
0
Ovvero:
() − (27)
′ −
= ⟺ () =
0
0 4
fCR
Dove .
2
= =
0 ∞ 2R +R
1 2
Esercizio 4
a) Il momento delle forze esterne necessario a mantenere in rotazione la spira a velocità costante è
⃗⃗ ⃗⃗⃗⃗⃗
pari a . Dove è la forza di Lorentz che agisce sulle cariche che circolano sul ramo
= ×
della spira. La forza di Lorentz ha modulo pari a:
(28)
= =
Quindi: (29)
2
= sin = sin
Dove è la corrente indotta nella spira. Quindi:
(30)
=
Troviamo quindi la forza elettromotrice indotta dalla seguente:
⃗
(
) ⃗ (())
= − = − ∙ ̂ = − () = −
(∫ ) (∫ ) (31)
= ()
Tornando all’Eq. (29), si ha: 2 4
(32)
2 2 2 ()
= sin = () =
b) La potenza meccanica necessaria a mantenere la spira in rotazione è data dalla seguente: (33)
=
La potenza media è data dalla seguente espressione:
2
2 2 4 2 2 4 2
1
2 2
〈 〉 ()
= ∫ = ∫ = ∫
(34)
0 0 0
2 2 4 2 2 4
1
= ( 2) =
2 2 2
2 è risolto integrando per parti.
sin
∫
Esercizio 5
Partiamo dalla formula dell’intensità risultante nel caso di interferenza da doppia fenditura: (35)
(1
= + ∆)
0
Dove:
2 (36)
∆=
Dove è l’angolo che forma la congiungente tra un punto qualsiasi sul piano in cui si forma la figura
θ
di interferenza e l’asse delle fenditure. Quindi, la coordinata sul piano sarà:
0 (37)
=
0
Affinché si abbia un massimo nella figura di diffrazione, deve essere: (38)
1 + ∆ = 2 ⟺ ∆ = 1 ⟺ ∆= 2
Con Quindi il massimo del terzo ordine si ha per (ordine tre):
= 0, ±1, ±2, …. = 3
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