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Sensitivity Scales, con osservazione naturalistica di 12 ore volta a valutare i parametri di sensibilità
ai segnali (sensitivity/insensitivity), cooperazione (cooperation/interference), disponibilità fisica e
psicologica (physical and psychological availability / neglecting scale), accettazione del bambino e
dei suoi bisogni (acceptance/rejection). Altri strumenti sviluppati in seguito sono il CARE index
(Critterden, 1979-2004), una proedura di valutazione tramite videoregistrazione o il Maternal
Behavior Q Set. Infine è stata valutata la scala della sensitivity all'interno dell'EAS che da maggior
rilievo all'aspetto di sintonizzazione con il bambino.
Relazioni tra attaccamento e EA
Gli studi in merito suggeriscono un moderato grado di associazione tra due costrutti. Alcuni fattori
di confondimento o moderatori sono: durata del periodo di esame, contesto ecologico e SES. Va
segnalato che alcuni studi non riscontrano l'associazione.
L'EA è stato valutato anche in relazione ad altri parametri oltre l'attaccamento. Ad esempio si è
valutata l'associazione di EAS con indici di regolazione emotiva come sorrisi, pianto o
manifestazioni di dolore. Ad esempio l'EAS si correla con l'ammontare di sguardi e sorrisi rivolti
alla madre, mentre non ci sono associazioni con il pianto. Nel contesto di vaccinazioni l'espressione
di dolore correlava positivamente con l'intrusività e negativamente con la sensibilità.
Si è dimostrata una associazione tra EAS e HRV in bambini di 4 mesi. La sensibilità materna prima
di andare a letto correla con il numero di risvegli in bambini dalle 5 settimane ai 25 mesi. I pattern
di sonno a 6 mesi sono risultati predittivi per l'EA a 12 mesi. Leggermente discrepante il risultato di
un altro studio in cui bambini che mostravano maggiore coinvolgimento dei genitori tendevano ad
avere maggiori risvegli notturni. Un aumento di attività del lobo frontale dx di madri esposte a
video dei figli ripresi mentre esprimevano emozioni correlava con l'EAS successivamente misurata.
La somministrazione intranasale di ossitocina correlava con aumento di EAS paterna in soggetti
controllo e con autismo.
Cognome e Nome Cattaneo Francesco
Matricola 004595415
Data 23/09/2024
Ci sono poi differenze di genere sia in quanto le madri di bambine mostrano maggiore sensibilità e
strutturazione e le bambine maggiore coinvolgimento delle madri. Inoltre nello sviluppo i bambini
mostrano un decremento in più scale dell'EAS.
Inoltre, anche se non ci sono tanti studi in merito, l'EAS sembrerebbe non avere una specificità, ma
avere caratteristiche fluide a seconda dei membri della diade.
Vi è poi una correlazione con l'AAI in quanto gli adulti sicuri sono più sensibili nelle interazioni
con i figli rispetto agli insicuri e i figli degli adulti sicuri si mostrano maggiormente responsivi.
Conclusione
L'EAS è uno strumento molto utile ed adattabile. Gli autori suggeriscono un utilizzo congiunto dei
costrutti dell’attaccamento e della disponibilità emotiva, per sfruttarne i relativi punti di forza, il
primo per esaminare in modo più sperimentale aspetti peculiari di madre e bambino e le possibili
vulnerabilità ed il secondo per valutare in modo più ecologico la funzionalità della diade relazionale
genitore-bambino.
Commento personale
Ho affrontato i temi dell'attacamento (Bowlby, Ainsworth), regolazione affettiva reciproca della
diade madre-figlio (Tronick, Fogel, Beebe, Sroufe), disponibilità emotiva (Emde, Biringen) e mind-
mindedness (Fonagy, Meins) nel corso di psicologia dello sviluppo tipico e atipico. Dunque la
lettura di questo articolo di Porreca e colleghi è stato un ripasso ed un interessante sviluppo dei temi
già affrontati nel corso. Alcuni aspetti di novità che mi hanno interessato rigurdano la relazione con
della disponibilità emotiva con il parametro fisiologico della variabilità cardiaca (Heart Rate
Variability – HRV). Il parametro dell'HRV consiste nella variabilità di tempo intercorrente nelle
pause tra i battiti cardiaci, dalla cui analisi si possono desumere l'influenza e quindi l'attività delle
due branche del sistema neurovegetativo: ortosimpatico e parasimpatico. In particolare nella
revisione si riportano evidenze che in bambini di 4 mesi maggiore sensibilità materna correla a
maggiore HRV (Kaplan et al, 2008).
Uno studio sempre su HRV ma in relazione al costrutto della mind-mindedness nel corso del primo
anno di vita riscontra che la mind mindedness sia materna, sia paterna sembravano predittori del
livello di HRV registrato a 12 mesi (Zeegers et al, 2018).
Questi dati sono interessanti, ma va anche segnalato che una meta analisi su 103 studi sulla
relazione tra diversi parametri di stile genitoriale (misure di socializzazione emotiva, di
controllo/disciplina, di qualità relazionale, di attaccamento) e HRV non riscontra una relazione
complessiva statisticamente significativa, se non un effetto di moderazione dello stile genitoriale
positivo su tono parasimpatico a riposo dei bambini (Alen et al, 2022). Dunque sembrerebbe la
relazione non sia forte soprattutto considerata a livello complessivo su più misure.
Meins, E., Fernyhough, C., Wainwright, R., Das Gupta, M., Fradley, E., & Tuckey, M. (2002).
Maternal mind–mindedness and attachment security as predictors of theory of mind
understanding. Child development, 73(6), 1715-1726. https://doi.org/10.1111/1467-8624.00501
Introduzione
Dunn e colleghi hanno inaugurato un ambito di ricerca che mette in relazione lo sviluppo della
teoria della mente (ToM) del bambino e l'ambiente famigliare.Fattori positivamente impattanti sulle
performance ToM citati sono la tendenza a discutere sentimenti della famiglia, la presenza di
fratelli/sorelle più grandi, maggiore SES, livello educativo della madre, tuttavia si invita alla
prudenza nell'interpretazione di questi studi perchè non è chiara la natura della relazione. Si è
preliminarmente mostrata una relazione anche prima dello sviluppo del bambino di un vocabolario
Cognome e Nome Cattaneo Francesco
Matricola 004595415
Data 23/09/2024
sugli stati mentali, tra attaccamento ed un task che richiede una ToM. Questa relazione è stata
spiegata in diversi modi da più autori ma Elizabeh Meins ha supposto un mediatore fosse la mind-
mindedness materna, ovvero la tendenza della madre a trattare il bambino come essere dotato di una
sua mente, capace di comportamento intenzionale. L'ipotesi nasce dall'osservazione che, quando
invitate in modo aperto a descrivere il figlio, madri sicure riportassero maggiori attributi mentali dei
figli. E questi bambini mostrassero migliori performance ToM. In successivi studi la mind-
mindedness materna sembra essere un predittore di attaccamento sicuro superiore e precedente alla
stessa maternal sensitivity, parametro considerato come il più rilevante storicamente. Una
redifinizione del costrutto a 6 mesi definisce la mind-mindedness materna come la tendenza ad un
utilizzo esplicito nel linguaggio di termini sullo stato mentale del bambino.
Lo scopo dello studio longitudinale descritto in questo articolo è di investigare la relazione tra lo
sviluppo del ToM del bambino e fattori sociali quali la mind-mindedness materna e l'attaccamento.
Le ipotesi degli autori sono
-l'utilizzo di un linguaggio sullo stato mentale predice performance positive del ToM a 45 e 48 mesi
-l'attaccamento sicuro predice performance positive del ToM a 45 e 48 mesi
-l'utilizzo del linguaggio sullo stato mentale è un predittore più efficace dell'attaccamento
-l'utilizzo di un linguaggio coerente allo stato mentale contingente del bambino è un predittore più
efficace del linguaggio sullo stato mentale generale
Metodo
Sono stati reclutati 57 bambini nello studio (28 F, 29 M) da cliniche. Misure di maternal sensitivity
e mind mindedness sono state prese a 6 mesi, l'attaccamento è stato misurato tramite Strange
Situation a 12 mesi, mentre i task di ToM sono stati svolti a due follow up a 45 e 48 mesi.
Altre variabili misurate sono state l'educazione materna e la presenza di fratelli/sorelle maggiori.
La mind mindedness è stata misurata tramite registrazione di 20 minuti di interazione madre-figli e
catalogazione di tutte le frasi pronunciate per selezionare la presenza di commenti su stati mentali,
su processi mentali, livelli di ingaggio emozionale, sui tentativi di manipolare altri, occasioni in cui
la madre pronuncia una frase impersonando il figlio/a, inoltre è stato segnato se il commento era
coerente o meno con lo stato del bambino.
Primo task svolto a 45 mesi è il Appearance-Reality task dove viene mostrato un oggetto ambiguo,
si chiede guardando con i suoi occhi cosa vede il bambino, si rivela l'oggetto si chiede cosa sia in
realtà e cosa vede guardandolo con i suoi occhi.
Secondo task a 45 mesi è il Deceptive Box task dove si mostra una scatola di caramelle, si chiede
cosa si pensa contenga, si mostra che contiene altro (matite), si chiede se ricorda cosa contiene e si
chiede cosa il bambino pensa che un giocattolo vicino pensi contenga la scatola.
Primo task svolto a 48 mesi è il Unexpected Transfer task dove si mostra al bambino un pupazzo,
Charlie the Crocodile, che nasconde il cioccolato in una di due scatole e poi va a nuotare, si
introduce Cheeky Monkey che per scherzo sposta il cioccolato nell'altra scatola, si chiede al
bambino dove era il cioccolato all'inizio, dov'è adesso e quando torna Charlie dove lo cercherà.
Secondo task svolto a 48 mesi è il Receptive Verbal Intelligence per controllare il fattore di
confondimento dell'IQ verbale.
Risultati
La performance ToM dei bambini si mostra correlare positivamente a IQ verbale, livello educativo
materno, i commenti mind-related appropriati materni e sensibilità materna.
La performance ToM dei bambini non si correla a commenti mind-related inappropriati,
attaccamento o numero di fratelli/sorelle maggiori.
L'attaccamento è correlato positivamente ai commenti mind-related materni corretti e
Cognome e Nome Cattaneo Francesco
Matricola 004595415
Data 23/09/2024
negativamente a quelli scorretti.
La sensibilità materna è correlata positivamente a commenti mind-related materni corretti.
Infine l'IQ verbale è correlato al livello educativo delle madri.
Tramite analisi di regressione emerge che il predittore più forte delle performance ToM è l'IQ
verbale, seguito dai commenti mind-related appropriati materni, spiegando rispettivamente il 16% e
11% della varianza.
Conclusione
La prima ipotesi è supportata in quanto commenti mind-related materni appropriati predicono le
performance ToM di un 11% della varianza.
La