C
3
V [m ] Il volume per stoccare una frazione delle acque di prima pioggia durante gli eventi
P P
meteorici. Si assume di stoccare un volume corrispondente a 30 minuti di portata di tempo
umido.
Il volume di compenso giornaliero viene determinato stimando l’offset tra due rette tangenti alla curva
dei volumi cumulati influenti, parallele alla curva dei volumi cumulati uscenti dalla vasca. La curva
dei volumi cumulati influenti può essere determinata come:
24
t
Z X
· ≈ ·
V (t) = Q (τ ) dτ Q dτ
in in in,i
0 i=0
Mentre quelli uscenti, sono descritti sostanzialmente da una retta:
t t t
Z Z Z
· · · ·
V (t) = Q (τ ) dτ = Q dτ = Q dτ = Q t
out med med med med
0 0 0
L’offset tra le due parallele alla retta dei volumi cumulati effluenti, tangenti alla curva dei volumi
cumulati influenti viene stimato come somma tra la massima differenza positiva e negativa tra le curve
dei volumi cumulati. Il procedimento grafico per il caso estivo è rappresentato nella figura 4.11. Il
valore ottenuto rappresenta il volume di compenso giornaliero.
Figura 4.11: Andamento dei volumi cumulati per la stima del volume di compenso giornaliero
Il volume di prima pioggia può essere stimato con la relazione:
·
V = Q dt
P P max,pre
dove si indicano con
3
m ] Massima portata ammessa ai pretrattamenti in tempo di pioggia
Q [
max,pre s
dt [s] Intervallo di tempo massimo per il quale è possibile stoccare una portata pari a quella
ammessa ai pretrattamenti in tempo di pioggia, assunto pari a 1800 s
I valori ottenuti dalle relazioni di cui sopra sono riassunti nella tabella 4.8. Gli effetti delle concentra-
zioni prodotti dall’equalizzazione sono mostrati nella figura 4.12.
Nella rappresentazione degli effetti dell’equalizzazione sulle concentrazioni degli inquinanti non so-
no state tenute in considerazione la presenza del dissabbiatore e l’eventuale rimozione di materia
grossolana dalla grigliatura. Voce Inverno Estate
Ls
Portata media al biologico Q [ 23,4 49,3
]
med Ls
Portata massima pretrattamenti Q [ 140,5 295,8
]
max,pre 3
Volume compenso giornaliero V [m ] 353,6 725,6
C 3
Volume acque prima pioggia V [m ] 252,9 532,4
P P 3
Volume totale V [m ] 606,5 1258
eq
Vasche attive n [-] 1 2
V 3
Volume vasca V [m ] 629
eq,S
Profondità H [m] 3,8
eq 2
Superficie vasca S [m ] 165,6
eq
Lunghezza vasca L [m] 15
A
Larghezza vasca L [m] 11,1
B
Tabella 4.8: Valori del dimensionamento delle vasche di equalizzazione
Figura 4.12: Effetti dell’equalizzazione sulle concentrazioni e sulle portate massiche in uscita in inverno
L’attenuazione delle oscillazioni dei carichi inquinanti può essere valutata sommariamente introducendo
i rapporti tra le concentrazioni minime e le concentrazioni massime influenti con e senza equalizzazione.
L’effetto dell’equalizzazione durante le ore in cui la vasca è quasi vuota (circa verso le ore 6 di mattina)
Influente Al biologico
Concentrazioni
Voce max max
max min max min
min min
mg mg mg mg
[-] [-]
L L L L
TSS 408,7 122,6 3,3 364,9 127,2 2,9
BOD 401,2 127,2 3,2 334,9 127,3 2,6
Portate massiche
max max
Voce max min max min
min min
g g g g
[-] [-]
s s s s
TSS 16,6 1,1 14,8 8,6 3,0 2,8
BOD 15,2 1,2 12,7 7,9 3,0 2,6
Tabella 4.9: Effetti delle vasche di equalizzazione
è molto meno marcato, quindi i valori di concentrazione minimi sono molto simili tra la portata influente
e quella equalizzata. Nelle prime ore del mattino infatti, con bassi valori di riempimento della vasca, la
concentrazione dei vari inquinanti nella vasca, sostanzialmente, è pari a quella della portata influente.
4.4.2 Miscelazione e agitazione della vasca di equalizzazione
A causa dell’assenza di una sedimentazione primaria e per evitare deposizioni di materiale all’interno
della vasca si prevede l’installazione di sistemi di miscelazione meccanici immersi. Gli stessi sistemi
svolgono anche la funzione di omogeneizzare la portata influente con il volume liquido già stoccato
W
nella vasca. Gli aeratori devono soddisfare una potenza di miscelazione richiesta di circa 6 , valore
3
m
ö W
medio tra quelli suggeriti in letteratura di 4 8 . Considerato il volume di ciascuna vasca è possibile
3
m
determinare la potenza complessiva dei miscelatori: W
3
· · ≈
W = V W = 629m 6 = 3774W 4kW
Misc eq,S specifica 3
m
Si assume di utilizzare quindi 4 miscelatori per vasca dalla potenza 1 kW ciascuno. Il modello scelto
è quindi il mixer immerso ZMD 020B A1.1/4 HA 010 della Zenit da 1,5 kW di potenza elettrica
nominale. La potenza trasferita al fluido è circa 1 kW , compatibile con le necessità della vasca in cui
saranno installati i miscelatori. Si prevede di installare i miscelatori sul fondo della vasca, sollevati
rispetto allo stesso di 20 cm. In queste condizioni, il fornitore indica come altezza minima dell’acqua
per funzionamento in sicurezza dei miscelatori un livello di 81 cm. Nei giorni di tempo secco invernali,
questa quota viene superata 67 376 secondi. A mezzo della relazione riporta di seguito è possibile
stimare la richiesta di energia elettrica necessaria alla miscelazione.
s 1 kW h
· · · · ≈
E = ∆t W = 67376 4 1, 5kW 112, 3
Misc Misc s
d 3600 d
h
Per controllare l’accensione dei miscelatori sarà quindi necessario installare un sistema di controllo del
livello nella vasca di equalizzazione, che può essere costituito da sonde galleggianti o idrometri.
4.5 Sollevamento dalle vasche di equalizzazione
Per dimensionare il sollevamento delle vasche di equalizzazione si è proceduto tracciando il circuito tra
le vasche di equalizzazione e la sezione di trattamento successiva e individuando il dispositivo più idoneo
per mantenere una portata costante al variare del livello del battente nella vasca di equalizzazione: uno
degli obiettivi della vasca di equalizzazione infatti è quello di permettere l’erogazione di una portata
il più costante possibile al trattamento biologico. Le relazioni utilizzate per determinare la curva
caratteristica resistente sono le stesse utilizzate per il dimensionamento dell’impianto di sollevamento.
Il circuito dimensionato connette le vasche di equalizzazione con un ripartitore a calice che alimenta con
due linee, le vasche di anossiche di denitrificazione. Si realizza il circuito prevedendo che in ciascuna
vasca siano presenti due pompe, una per il funzionamento in tempo secco e una per il funzionamento
in tempo di pioggia. Le 4 pompe sono connesse ad un collettore da cui parte la tubazione principale
verso il ripartitore a calice (quindi in questo tratto il circuito è lo stesso per le 4 pompe, esattamente
come nel sollevamento). Le pompe che si prevede di installare nelle vasche non sono necessariamente
uguali, quindi il segmento che connette ciascuna pompa con il collettore potrà avere diametri diversi.
La geometria del circuito è brevemente riportata nella tabella 4.10. Il circuito a cui si fa riferimento
è quello utilizzato nel tempo secco, sia in inverno che in estate. Si assume di utilizzare i segmenti
Ascissa curvilinea Lunghezza L Diametro D Coefficiente K Note
i i i
[m] [m] [mm] [−] [−]
0 0,5 100 - Lineare orizzontale
0,5 0 100 0,3 Valvola di intercettazione
0,5 0 100 1,5 Valvola a palla
0,5 1,3 100 - Lineare orizzontale
Gomito con
1,8 0 100 1 allargamento (R>0,1 m)
1,8 1,38 350 - Lineare
3,18 0 350 3 Confluenza a T
3,18 0,6 350 - Lineare orizzontale
3,78 0 350 0,21 Gomito (R=0,35m)
3,78 4,75 350 - Lineare orizzontale
8,53 0 350 0,21 Gomito (R=0,35)
8,53 5,89 350 - Lineare verticale
14,42 0 350 1 Uscita dal tubo
Tabella 4.10: Caratteristiche idrauliche e geometriche del circuito di tra le vasche di equalizzazione e
il ripartitore a calice
con tubi di diametro interno 100 mm per le pompe che funzionano durante il tempo secco e tubi con
diametri 150 mm con le pompe che funzionano durante il tempo di pioggia.
Le pompe scelte, ovvero quelle che permettevano di avere una portata il più vicino possibile a quella
con la quale alimentare i reattori biologici, sono rispettivamente le ZENIT ZUG V 100B (con girante
da 190 mm) e le ZUG V 150A (con girante da 255 mm). Si prevede di installare un dispositivo
di ciascun modello in ciascuna delle due vasche di equalizzazione, all’interno di una zona ribassata
opportunamente realizzata per permetterne il funzionamento in continuo. Per garantire comunque il
funzionamento in sicurezza delle pompe, anche in questo caso si prevede di installare dei sistemi di
controllo basati sulla misurazione del livello del refluo nelle vasche. Le curve caratteristiche prementi
delle pompe sono rappresentate nella figura 4.13 riportata di seguito. I punti di funzionamento delle
Figura 4.13: Curve caratteristiche delle pompe scelte per il sollevamento dall’equalizzazione
circuito nelle varie configurazioni complessivo sono stati individuati tenendo in considerazione:
La variabilità del livello all’interno della vasca di equalizzazione, senza considerare però un
riempimento del volume destinato allo stoccaggio delle acque di prima pioggia
La variabilità della sezione disponibile al transito della portata in caso di accensione di più pompe
in parallelo, visto che nei primi segmenti di tubazioni (100 mm e 150 mm) si utilizzano tubazioni
diverse
L’introduzione eventuale di perdite di carico concentrate per raggiungere i punti di funzionamento
desiderati ed erogare una portata il più possibile costante.
L’uso di pompe in parallelo che non hanno le stesse curve caratteristiche
Nella figura 4.14 sono rappresentati i punti di funzionamento in tempo secco del circuito di sollevamento
dall’equalizzazione. Nello specifico sono rappresentati:
In blu le curve del funzionamento invervale
In rosso le curve del funzionamento estivo
In linea tratteggiata la curva d’impianto nel quale è stata aggiunta una perdita di carico concen-
trata per diminuire la portata sollevata fino al valore desiderato (k=2 nel caso invernale e k=3
nel caso estivo)
Figura 4.14: Punti di funzionamento del sollevamento dall’equalizzazione in tempo secco
Nel caso di tempo di pioggia sono rappresentate le stesse curve, introducendo però la curva verde,
ipotizzando il funzionamento in parallelo di entrambe le pompe (ZUG V 100B e ZUG V 150A), che
hanno curve caratteristiche prementi differenti. Si osserva che i valori di portata ottenuti si avvicinano
Figura 4.15: Punti di funzionamento del sollevamento dall’equalizzazione in tempo di pioggia
in maniera soddisfacente ai valori di portata di progetto da utilizzare per il dimensionamento dei
processi
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Consolidamento terreni - Relazione
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