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9.1 CALCOLO DEI CEDIMENTI CON LA TEORIA
DELL’ELASTICITÀ
9.1.1 Travi rovesce
Si opera secondo il seguente schema di calcolo:
Questa che si usa è un’approssimazione per semplificare il calcolo. La trave nella realtà si
trova ad una profondità di 4 m dal piano di campagna e il piano di posa ha subito uno
scarico, avendo scavato di 4 metri e rinterrato di 1.70 metri, si è poi realizzata la fondazione
applicando una forza di 170 kN/m.
= = 9.5 ∙ 4 = 78
2 7
(4
+ = + 9.5 ∙ − 2.3) = 8.2
= 1
2
= − = 4 .2
2
3 da 2 metri, 2 da 3 metri e l’ultimo da 4
Si suddivide il deposito in 6 strati, metri. Si fissano
l’asse dal
due sistemi di riferimento, nel sistema di riferimento z ha origine dal piano di
l’asse avrà origine dal piano di campagna, l’asse
̅
posa, mentre nel sistema di riferimento
x ha origine sul piano di posa della fondazione.
Per le fondazioni a travi rovesce si fa riferimento ad una fondazione a striscia per le quali
si utilizza la soluzione di Poulos e Davis: 59
( + sin cos( + 2))
Δ =
( − sin cos( + 2))
Δ =
Δ =
Da cui si ricava la deformazione in direzione z
= − (Δ + Δ ))
(Δ
ℎ =
̅ −
̅
Si può quindi calcolare il cedimento medio di ogni strato
= ∙ ℎ
Cedimenti
Δσ Δσ Δσ ε
β α
̅
̅ z h w
i z x y z i i
f (mm)
(m) (m) (m) (rad) (rad) (kPa) (kPa) (kPa) (%) (m) (m)
4 6 1 -0.7854 1.5708 32.9 7.3 8.0 0.298 2 6.0
6 8 3 -0.32175 0.6435 15.9 0.6 3.3 0.151 2 3.0
8 10 5 -0.1974 0.3948 10.0 0.1 2.0 0.095 2 1.9
10 13 7.5 -0.13255 0.2651 6.7 0.0 1.4 0.065 3 1.9
13 16 10.5 -0.09495 0.1899 4.8 0.0 1.0 0.046 3 1.4
16 20 14 -0.07131 0.1426 3.6 0.0 0.7 0.035 4 1.4
15.616 mm
Stima abbassamenti
in fondazione
60
I cedimenti diminuiscono con la profondità. I valori riportati nella tabella si riferiscono al
tetto dello strato, infatti, vengono diagrammati riferiti alla profondità del tetto dello strato
stesso.
9.1.2 Platea continua
Si opera secondo il seguente schema di calcolo: 3
3 ⁄
⁄ )
(4 = 33.8
+ ∙ 8.2
= 3 − ∙ 9.5 di carico rettangolare
Per le fondazioni di questo tipo si fa riferimento ad un’area per la
quale si utilizza la soluzione analitica di Holl, questa fornisce gli incrementi di tensione
verticale che passa per uno degli spigoli dell’area di carico.
lungo una determinata l’area
Si divide la platea in quattro zone, svolgendo il problema per di carico I e
successivamente si utilizza il principio di sovrapposizione degli effetti.
Nel problema reale ci sarebbe da considerare anche la rigidezza della struttura della
fondazione che media gli spostamenti; quindi, questa soluzione risulta essere cautelativa
rispetto alla realtà.
Si possono quindi calcolare gli incrementi di tensione nella direzione z e le deformazioni,
tramite le seguenti formule fornite da Holl:
Δ = (arctan + +
( ))
2
2
2
3 3 2
1 61
Dove: √ 2 2
= +
1 l (m) 15
√ 2 2
= + b (m) 10
2 √ 2 2 2
= + +
3
Da cui si ricava la deformazione in direzione z
Δ
=
ℎ =
̅ −
̅
Si può quindi calcolare il cedimento medio di ogni strato
= ∙ ℎ
Cedimenti Δσ ε
Δσ
̅
̅ R R R
z h w
I
1 2 3
i z z z i i
f
(m) (m) (m) (m) (m) (m) (kPa) (kPa) (%) (m) (mm)
5 7 1 15.03 10.05 18.06 8.45 33.8 0.338 2 6.8
7 9 3 15.30 10.44 18.28 8.35 33.4 0.334 2 6.7
9 11 5 15.81 11.18 18.71 8.04 32.2 0.322 2 6.4
11 13 7 16.55 12.21 19.34 7.53 30.1 0.301 2 6.0
13 15 9 17.49 13.45 20.15 6.89 27.5 0.275 2 5.5
15 17 11 18.60 14.87 21.12 6.20 24.8 0.248 2 5.0
17 20 13.5 20.18 16.80 22.52 5.37 21.5 0.215 3 6.4
42.8 mm
Stima abbassamenti
in fondazione 62
9.2 CALCOLO DEI CEDIMENTI CON IL METODO
EDOMETRICO
9.2.1 Cedimento in asse alla fondazione a platea
Nel metodo edometrico, ovvero a deformazioni laterali impedite, il rapporto fra le velocità
di deformazione plastica è costante; quindi, si calcolano gli incrementi tensionali con la
teoria dell’elasticità e le deformazioni con il legame elasto-plastico.
̅
′ (̅ )
= ̅ + − ̅
−
− )
(̅
1 1 2 1
0, 2
= + ̅
′ ′
=
0 0
′ ′
= Δ +
0
′ ′
>
(incremento sufficiente a portare il terreno in una condizione di normal-
Se 0
consolidazione): ′
′
0
Δ =Δ +Δ =− log − log
′ ′
0 0
′ ′
≤
(incremento NON sufficiente a portare il terreno in una condizione di normal-
Se 0
consolidazione): ′
Δ =Δ =− log
′
0
Si trovano quindi le deformazioni e i cedimenti come:
Δ
= −
+ 0
= ℎ
, Metodo edometrico
Δσ σ σ σ σ ' > σ Δe Δe Δe ε
̅ z h ' OCR ' ' ' w
i z v0 p0 vf vf p0 s c z i
(%)
(m) (m) (m) (kPa) (kPa) (kPa) (kPa) (mm)
6 1 2 33.8 104.6 1.33 139.5 138.4 NO -0.0087 -0.0087 0.407 8.1
8 3 2 33.4 121.4 1.25 151.7 154.8 SI -0.0068 -0.0056 -0.0124 0.576 11.5
10 5 2 32.2 138.2 1.20 165.8 170.3 SI -0.0055 -0.0076 -0.0131 0.611 12.2
12 7 2 30.1 154.9 1.17 180.8 185.0 SI -0.0047 -0.0066 -0.0113 0.526 10.5
14 9 2 27.5 171.7 1.14 196.2 199.3 SI -0.0041 -0.0043 -0.0084 0.389 7.8
16 11 2 24.8 188.5 1.13 212.1 213.3 SI -0.0036 -0.0016 -0.0052 0.243 4.9
18.5 13.5 3 21.5 209.5 1.11 232.1 230.9 NO -0.0031 -0.0031 0.145 4.4
59.4 mm
Stima abbassamenti in
fondazione più affidabile
63
9.2.2 Cedimento del punto C prodotto dalla subsidenza
Si ha un nuovo stato dal quale partire, il processo di consolidazione iniziale si è esaurito e
la pressione interstiziale risulta stazionaria quindi si è in una condizione di lungo termine.
′ ′ ′
di consolidazione diventa la del fenomeno della subsidenza, come valore di
La 0
′ ′
e , dato che la tensione di plasticizzazione è il
si prende il valore massimo tra 0
massimo valore della tensione raggiunto, nella storia di carico del terreno.
′
= ′
0
Inoltre, l’indice dei vuoti di consolidazione diventa del fenomeno della subsidenza,
0
quindi:
= −Δ
0
Si calcolano quindi le seguenti quantità.
Δ
Δℎ =
64
Δh
′
Δ =
5
′ ′ ′
= + Δ
0
Δ =− log
′
Δ =− log
′
Δ =Δ +Δ
Si trovano quindi le deformazioni e i cedimenti come visto in precedenza.
Subsidenza
Δe
σ σ Δσ σ σ ' > σ Δe Δe Δe ε
edif. edif
z h w + w
' e
' OCR ' ' ' w i i
i p v0 0 z vf vf p s c z i
(m) (m) (kPa) (kPa) (kPa) (kPa) (%) (mm) (m)
1 2 139.5 138.4 1.008 -0.0087 1.1587 1.6 140.0 SI -0.00024 -0.0011 -0.0014 0.1 1.3 0.171
3 2 154.8 154.8 1.0 -0.0124 1.1624 4.9 159.7 SI 0.0 -0.0088 -0.0088 0.41 8.1 0.161
5 2 170.3 170.3 1.0 -0.0131 1.1631 8.2 178.5 SI 0.0 -0.0132 -0.0132 0.61 12.2 0.142
7 2 185.0 185.0 1.0 -0.0113 1.1613 11.4 196.5 SI 0.0 -0.0169 -0.0169 0.78 15.7 0.117
9 2 199.3 199.3 1.0 -0.0084 1.1584 14.7 214.0 SI 0.0 -0.0201 -0.0201 0.93 18.6 0.091
11 2 213.3 213.3 1.0 -0.0052 1.1552 18.0 231.3 SI 0.0 -0.0229 -0.0229 1.06 21.2 0.065
13.5 3 232.1 230.9 1.005 -0.0031 1.1531 22.1 253.0 SI -0.00015 -0.0243 -0.0245 1.14 34.1 0.038
111.3 mm
65
9.3 DECORSO DEI CEDIMENTI NEL TEMPO
Cedimenti nel tempo prodotti dalla costruzione dell’edificio
9.3.1
Si realizza una tabella di calcolo nella quale si riportano i valori del fattore tempo T e,
tramite il file Excel con la soluzione della consolidazione oppure tramite l’abaco fornito nel
̅
testo dell’esercitazione, si riportano
i rispettivi valori del grado di consolidazione medio .
Tramite questi valori si calcola poi t con la formula:
2
−7 2 ⁄
= 7 ∙
=
H è pari a metà della distanza tra i due contorni permeabili. Per comodità si porta il tempo
in giorni e in mesi. ̅
( )= = 59.4
Si calcolano poi i cedimenti tramite la formula: con
Cedimenti nel tempo
̅
T t t w(t)
(gg) (mesi) (mm)
0.005 0.08 4.7 0.15 4.75
0.02 0.16 18.6 0.61 9.50 c 0.0000007
v
0.1 0.357 93 3.06 21.21 H 7.5
0.2 0.504 186 6.11 29.94
0.4 0.698 372 12.2 41.46
0.8 0.887 744 24.5 52.69
1 0.931 930 30.6 55.30
2 0.994 1860 61.1 59.04
9.3.2 Andamento nel tempo delle pressioni interstiziali
richiesto di diagrammare l’andamento nel tempo delle pressioni interstiziali alle
È poi
profondità di 9.5 metri (punto A) e 18.5 metri (punto B) dal piano di campagna. Si rende
=
adimensionalizzata anche la profondità tramite la formula .
66
4.5 = .6
=
7.5
.5 = .2
=
7.5
Conoscendo le Z, dal file Excel con la soluzione del problema della consolidazione oppure
graficamente tramite il secondo diagramma nel testo dell’esercitazione, si ricava il