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T
1
Q Q
Q Q
Q Q V
∑
EF EF
= → + − = → = − =
i CD
AB AB
Q J
0 0 4 80
CD
T T T T T
3
i
i 3 2 1 3
A questo punto facilmente ricaviamo lavoro prodotto e rendimento:
= − = + − = 60
W Q Q Q Q Q J
ASS CED AB CD EF
W
η = ≅ 0
.
33 .
+
Q Q
AB CD
FIS. GEN vecchio Progr. 10 CFU Compito II Appello A.A. 2009-2010 11.07.2010
A
Cognome Nome n. matricola
Corso di Studi Docente
Voto
Esercizio n. 1 Una pallina di massa m=10g è sospesa al soffitto tramite una molla di massa trascurabile, costante elastica k=1N/m e
lunghezza a riposo L = 50cm. Si determini la velocità che deve essere impressa alla pallina affinché si muova di moto circolare
0 ϑ
uniforme in un piano orizzontale, in modo che la molla formi un angolo = 10° con la verticale.
accelerazione centripeta della pallina in moto circolare uniforme su una circonferenza di
raggio
Le forze che agiscono sulla pallina sono: la forza elastica e la forza peso. Ovvero . Scomponendo lungo
gli assi avremo:
lungo x:
lungo y:
Quindi
Esercizio n. 2 Si consideri il contenitore riportato in figura. In A è contenuto un gas monoatomica che non può scambiare calore con
5 -2 3
l’esterno e si trova in uno stato caratterizzatoda P = 10 Pa,V = 10 m ,T =290K. In B e contenuto un altro gas biatomico che ha le
0 0 0
stesse P ,V ,T , ma che può scambiare calore. Il setto adiabatico può scorrere senza attrito. Con una trasformazione reversibile, il gas
0 0 0 -3 3
in B viene portato alla temperatura T ed al volume V=12x10 m . Calcolare il valore di T ed il calore ceduto al gas in B.
Successivamente il gas in B viene posto in contatto termico con una sorgente a temperature T , mantenendo bloccato il setto.
0
Raggiunto l’equilibrio termico, calcolare la pressione del gas in B e la variazione di entropia dell’universo nelle due trasformazioni.
Durante la prima ttrasformazione, la pressione in A e in B è la stessa, quindi: .
Pertanto la temperatura T sarà: . Il calore ceduto al gas in B , dove è la variazione di
energia interna di B e è il lavoro fatto su A. con quindi
.
La seconda trasformazione avviene a volume costante
Durante la prima trasformazione in quanto e l’aumento di entropia in B corrispone ad una uguale diminuzione
dell’entropia dell’ambiente. . . L’ambiente riocev dal gas una
Durante la seconda trasformazione
quantità di calore Q, a temperatura costante, pari alla diminuzione di energia interna del gas stesso, ovvero
Quindi . Pertanto
FIS. GEN vecchio Progr. 10 CFU Compito II Appello A.A. 2009-2010 19.07.2010
B
Cognome Nome n. matricola
Corso di Studi Docente
Voto
Esercizio n. 1 Un punto materiale è appoggiato sulla superficie interna scabra di un cono che ruota attorno all’asse verticale con
ω=5rad/s. θ=30°
velocità angolare Siano R=15cm la distanza dall’asse di rotazione e la semiampiezza dell’angolo al vertice. Si calcoli
per quali valori del coefficiente di attrito statico il punto non si muove sulla superficie del cono.
Le forze che agiscono sul punto sono: la forza peso, la reazione del vincolo e la forza di attrito:
Proiettiamo lungo due assi, uno ortogonale alla superficie del cono e orientato verso l’asse di rotazione, l’altro parallelo alla superficie
e rivolto verso il vertice del cono.
Lungo questi assi avremo:
Affinché non vi sia scorrimento deve essere soddisfatta la disuguaglianza:
Quindi
In conclusione avremo:
Esercizio n. 2 0.16 moli di un gas ideale monoatomico a T =300K sono contenute nella parte inferiore A di un cilindro. Un pistone,
0
di massa m =31kg e spessore trascurabile, divide la parte inferiore A da quella superiore B del cilindro. In B c’è il vuoto. Una massa
1
è attaccata al pistone mediante un filo che esce dalla base del cilindro. Il sistema è in equilibrio termodinamico con il pistone a
m 2
distanza h=0.5m dalla base. Calcolare m . Si taglia il filo che collega il pistone a m . Questo causa un’espansione del gas che si porta
2 2
ad un volume doppio di quello iniziale. Calcolare il lavoro compiuto dal gas. Durante il processo il sistema può scambiare calore con
l’ambiente.
Scriviamo l’quazione di stato dei gas ideali e la relazione di equilibrio tra le forze:
Da queste equazioni ricaviamo:
Nell’ipotesi che il sistema si porti ad un nuovo stato di equilibrio, il lavoro compiuto dal gas deve uguagliare la variazione di energia
, ovvero
potenziale della massa m
1
FISICA GENERALE I (10 CFU) A.A. 2009-2010 19 luglio 2010
Cognome Nome n. matr.
Corso di Studi Docente
Voto
Esercizio n. 1 Un punto materiale di massa m è inizialmente in quiete in cima ad un piano m
inclinato di un angolo α, avente altezza h. Il punto esplode in due frammenti di massa m e m =
1 2
rispettivamente. Subito dopo l’esplosione il frammento m si muove in discesa lungo il
0.5 m 1 1
. Sapendo che il coefficiente di attrito tra il piano e m è μ, e che m
piano inclinato con velocità v h
1 1 1
si ferma esattamente alla base del piano inclinato, determinare la quota massima raggiunta dal
.
frammento m 2 µ=
Eseguire i calcoli per α= 20°, h= 1 m, 0.5.
si ha
Per il frammento m
1 µ
h 1
µ α
− = − − ⇒ = −
2
m g m gh m v v gh
cos 2 1
α α
1 1 1 1 1
sen tg
2
e per la conservazione della quantità di moto nell’esplosione :
µ
m
α
= − ⇒ = −
1 2
m v m v v 1
gh sen
α
2 2 1 1 2 y m tg
2
e la quota massima raggiunta vale :
2
2
v µ
m
2 y α
= + = + − =
2
1
h
y h h 1 sen 1
. 17 m
α
M g m tg
2
2
Esercizio n. 2 Un veicolo di massa m si muove su una strada rettilinea accelerando da fermo
1/2
sottoposto ad una forza F(t)= kt fino all’istante t*, per poi proseguire di moto uniforme. Il veicolo
porta con sé una sorgente di onde sonore (di velocità V) alla frequenza ν e si allontana, partendo B
da una distanza iniziale B da un muro perpendicolare alla strada (vedi figura) che riflette le onde
emesse dalla sorgente. Determinare la massima e minima frequenza delle onde ricevute dagli
occupanti il veicolo e la sua posizione nel momento in cui viene percepita la minima frequenza.
ν=
-0.5
Eseguire i calcoli per m= 900 kg, k= 5000 Ns , t*= 3 s, V= 343 m/s, B= 10 m, 1200 Hz.
Detta v la velocità del veicolo in allontanamento dal muro, quest’ultimo riflette onde sonore di frequenza
ν ν
= +
' V /( V v )
che vengono ricevute dal veicolo alla frequenza
ν ν
= − + )
" ( V v ) /( V v
per cui la frequenza massima percepita (alla partenza) è v, la minima è quella corrispondente alla velocità massima v(t*). Ma
t F ( t ) 2 k
∫
= ⇒ = =
3 / 2
v
( t ) dt v
( t
*) t * 19 . 2 m / s
m 3 m
0
e la frequenza minima vale :
−
V v
( t
*)
ν ν
= = 1072 Hz
m +
V v
( t
*)
osservata per t> t*, ossia per
t
* 4 k
∫
> + = + =
5 / 2
x B v
( t )
dt B t * 33 . 1 m
15 m
0
Esercizio n. 3 In un cilindro di area di base A sono contenute n moli di acqua alla temperatura di
ebollizione (100 °C). Il cilindro è posto nel vuoto, chiuso superiormente da un pistone mobile senza
attrito di massa M. Al cilindro viene fornita una quantità di calore Q sufficiente a far completamente
evaporare l’acqua (il cui calore latente di evaporazione è λ) e poi portare reversibilmente il vapore (da
trattare come un gas ideale biatomico) ad uno stato finale di equilibrio in cui il pistone si trova ad una
quota h rispetto alla base del cilindro. Calcolare Q e la variazione di entropia dell’ambiente esterno.
Eseguire i calcoli per n= 0.05, M= 20 kg, h= 1.2 m, λ= 9.2 Cal/mole.
La pressione è costante e pari a p=Mg/A
I calori assorbiti dal sistema rispettivamente nelle fasi di evaporazione e riscaldamento del vapore sono
Q = nλ= 1923 J
ev
Q = nc ΔT= nc pΔV/nR= (c /R)pΔV= (c /R)(Mg/A)AΔh= (c /R)MgΔh
risc p p p p p
Dove Δh è la variazione di quota del pistone. La quota iniziale, detta T = 373 K la temperatura di ebollizione, è
0
h = V /A= nRT /pA= nRT /Mg=0.79 m
0 0 0 0
e quindi
Q +Q = 2204 J
Q= ev risc
Il processo è reversibile e quindi
ΔS = -(ΔS +ΔS )= -nλ/T -nc ln(T /T )= -nλ/T -nc ln(V /V )= -nλ/T -nc ln(h/h )= -6.04 J/K
amb ev risc 0 p F 0 0 p F 0 0 p 0
Esercizio n. 4 Un disco di massa M e raggio R, inizialmente fermo, può rotolare senza
strisciare su un piano orizzontale. Sul bordo del disco è fissata una massa puntiforme m come
mostrato in figura. Se il disco viene leggermente spostato dalla posizione di equilibrio instabile
rappresentata in figura, determinare la massima velocità angolare del disco durante il suo moto e
la sua accelerazione angolare quando ha percorso un quarto di giro.
Eseguire i calcoli per M= 400 g, m= 50 g, R= 10 cm.
La massima velocità angolare si ha dopo mezzo giro, quando la massa m è ferma, nel moto di puro rotolamento, e quindi la
conservazione dell’energia dà 8 mg
3
1 ω
ω ω =
= ⇒ =
= −
1
2 2
2 s
5 . 7
MR
I
2 R
mg M M
M 3 MR
4
2 2 R
Dopo un quarto di giro invece m si trova a distanza a= dall’asse istantaneo di rotazione e
ω
d b
d
= +
I
M m
dt
dt
da cui ω ω ω
3 d dv 3 d d
= + = +
2 2 2
mgR MR m a MR ma
2 dt dt 2 dt dt
e infine
ω
d 2 mg
= = − 2
7 s
+
dt 3 MR 4 mR
Esercizio n. 4 Un nuotatore deve attraversare un fiume largo D=250 m, la cui corrente ha una velocità v = 1.8 km/h.
C
Trovare : A) in quale direzione rispetto all’acqua deve nuotare con velocità u = 2 km/h per raggiungere il punto sulla sponda
opposta esattamente di fronte a quello di partenza; B) quanto tempo impiega in tali condizioni per raggiungere il punto di
arrivo. θ
; arcosin (v /u) = 64.2 °
V = u + v
C C v
2