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Fecondità Ripetuta) sono quelli che non esauriscono la loro utilità dopo un
singolo ciclo produttivo, anzi, possono essere riutilizzati (es. i macchinari);
Beni strumentali: si tratta di quei beni definiti appunto strumentali come
→ le scrivanie, i computer e l'illuminazione;
Beni facilitanti: si tratta dei beni che facilitano e snelliscono le procedure
→ messe in atto dall'impresa.
Tra questi mercati possiamo quindi ricordare: i saloni, i convegni, le fiere, i corsi
di aggiornamento...
I mercati B2C, invece, sono i mercato Business to Consumer, quindi i mercati
caratterizzati da uno scambio di beni con il consumatore. Per questa ragione
sono mercati più semplici, che si caratterizzano anche per linguaggi e procedure
più facili e comprensibili. Tra gli esempi principali ricordiamo, ovviamente, email,
telefonate, social network, negozi fisici, marketplace...
3. Quali sono le principali attività di cui si occupa il reparto PR all’interno di una
azienda?
Le Public Relations sono quello specifico reparto di un'azienda che si occupa
della gestione della reputazione aziendale e dell'immagine dell'azienda. Nello
specifico, si tratta di quel reparto che controlla approfonditamente l'opinione dei
pubblici di riferimento in relazione al singolo prodotto/servizio o, più in
generale, all'azienda. I principali obiettivi delle PR sono:
Influenzare le opinioni del pubblico target;
→ Creare e mantenere un certo rapporto di fiducia con i propri stakeholder;
→ Creare sinergie e rapporti positivi con i propri influencer (che differiscono
→ dagli stakeholder perché hanno a loro volta dei pubblici cui rivolgersi e,
quindi, dei pubblici da influenzare).
Le PR si possono generare adottando una forma di comunicazione interpersonale
(quindi con una comunicazione faccia a faccia con l'utente-consumatore) oppure
attraverso una forma di comunicazione mediata (quindi utilizzando i mezzi di
comunicazione di massa). Le principali attività svolte da un reparto di PR
all'interno di un'azienda sono:
Diffondere la notorietà dell'azienda;
→ Veicolare e migliorare l'immagine aziendale;
→ Creare goodwill tra gli opinion leader e i decision maker;
→ Consolidare il rapporto con gli stakeholders;
→ Creare consenso presso i propri pubblici di riferimento;
→ Ottenere credibilità finanziaria;
→ Sviluppare attività di fundraising.
→
Ricordiamo poi che le PR riguardano l'impresa in toto e, per questo, possiamo
parlare di diverse forme di PR: corporate PR, financial PR, marketing PR,
industrial PR, crisis management, internal relations, international affair, public
affair. Le PR utilizzano i mezzi di comunicazione di massa per veicolare i propri
contenuti e, nello specifico, lo fanno attraverso conferenza stampa, comunicato
stampa, rassegna stampa, cartella stampa... in questo stesso contesto si
collocano anche gli eventi (mecenatismo, sponsorizzazioni, fundraising...),
organizzati appositamente per curare la reputazione di un'azienda. Ancora,
esistono le pubblicazioni editoriali d'impresa, come la storia aziendale, le
brochure, i depliant, il bilancio (economico, che restituisce una rendicontazione
economica dell'operato dell'azienda, e sociale, che restituisce una
rendicontazione dell'operato dell'azienda in ambito ambientale e sociale),
particolarmente utili per veicolare i contenuti legati all'azienda e per migliorare
l'immagine che i pubblici possono avere della stessa.
Ricordiamo infine che le PR differiscono, ovviamente, dall'advertising, in quanto
l'advertising è una forma di sponsorizzazione di un prodotto/di una marca a
pagamento. Si tratta inoltre di un mezzo persuasivo che crea un bisogno
nell'utente e poi si propone di sopperire a tale mancanza. L'advertising, a
differenza delle PR, veicola contenuti prettamente visuali per attrarre
maggiormente l'utente ma è una procedura "less trusted" in quanto procedura a
pagamento, fatto che, però, consente sempre una qualche forma di
posizionamento.
4. Quali sono le 4 tipologie di comunicazione che la pubblica amministrazione deve
soddisfare?
La Pubblica Amministrazione nel corso degli anni si è evoluta in chiave digital
portando quindi alla nascita di una nuova forma di comunicazione pubblica
digitale. Le finalità da perseguire in questo contesto sono le seguenti: creare una
banca dati, formare e sviluppare il personale, ottimizzare il monitoraggio delle
attività di comunicazione e sviluppare una forma di comunicazione integrata. In
questo contesto, possiamo dire che la Digital PA deve cercare di informare sui
servizi offerti, deve informare sulla possibilità di accedere a tutte le informazioni
relative alla PA (politica di trasparenza) attraverso un'ottima comunicazione con i
suoi pubblici. è possibile classificare i servizi offerti sulla base del livello di
contatto con il pubblico e del livello di comunicazione, trasparenza e relazione
con lo stesso (ad esempio, nel caso in cui entrambi i livelli siano alti abbiamo a
che fare con servizi di front office o con campagne di comunicazione per
segmenti, mentre, nel caso in cui entrambi siano bassi, abbiamo a che fare con
servizi gestionali e organizzativi). In questo contesto, è importante quindi
sottolineare che le varie tipologie di servizi offerti dalla PA danno origine a
quattro tipologie di comunicazione che la PA deve soddisfare. Nello specifico,
parliamo di:
Comunicazione istituzionale, volta a comunicare i valori della PA;
→ Comunicazione sociale, volta a comunicare i valori sociali della PA;
→ Comunicazione interna, volta alla comunicazione nei confronti dei propri
→ dipendenti;
Comunicazione politica, quella propria dei partiti politici e volta a
→ veicolare i loro principi e i loro valori.
In quest'ottica, la digital PA deve quindi essere chiara, semplice, accessibile,
aperta, trasparente, al servizio del cittadino e pubblica.