vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PERCHÉ? QUANDO FACCIO I CAPRICCI?
↓ ↓
COME? CONCLUSIONE
↓ ↓
CONCLUSIONE COME?
Esempi di lezioni simulate. 265
Italiano
Attività 2 – Uno schema per narrare.
Ecco uno schema da seguire ogni volta che vorrai raccontare una tua esperienza.
Nel titolo devi lasciare chia- Titolo Bici… fuoristrada.
ramente intendere ciò di
cui vuoi parlare.
Le prime frasi devono Introduzione Desideravo da molto una
permettere a chi legge di bicicletta e, per il mio com-
orientare la propria atten- pleanno, i miei genitori me
zione. ne regalarono una.
È opportuno spiegare chi Chi? Che cosa? Era una bicicletta fuori-
è il personaggio «protago- strada, tutta rossa. Aveva
nista» che agisce nel rac- anche molte parti cromate,
conto o di che cosa si vuole lucide come specchi. Una simulate.
parlare. meraviglia!
Il racconto deve essere col- Quando? Un giorno andai al parco
locato nel tempo: ieri… la con i miei amici per diver-
settimana scorsa… tanto tirmi a percorrere i vialetti
tempo fa… ecc. e a superare le collinette Italiano
lezioni
dei prati.
Bisogna raccontare in che Come? Spingendo forte sui pedali
modo il fatto si è verificato. ero riuscito a scalare una di
collinetta. Ero ormai in
cima, quando mi trovai da- Esempi
vanti un vigile che mi dis-
se: - Non sai che è proibito
passare in bici sui prati?
Si deve dare una spiega- Perché? Purtroppo non avevo let-
zione del perché si è veri- to i cartelli all’entrata del
ficato il fatto di cui si sta parco e ora avevo paura di
parlando. prendere una multa. Il vigi-
le, però, mi lasciò andare,
dicendomi di non farmi più
pescare a fare una cosa del
genere.
Nell’ultima parte si deve Conclusione Mentre mogio mogio me
raccontare come si è con- ne tornavo a casa, pensavo
cluso il fatto di cui si sta che se tutti avessero fatto
parlando oppure può tro- come me, quel prato non
vare posto una riflessione, avrebbe avuto un solo filo
un commento. d’erba.
Libro Primo
266 Italiano
Nel raccontare, escludendo il titolo, l’introduzione e la conclusione che hanno un
posto fisso nella narrazione, è possibile dare un altro ordine alle domande: chi? quando?
dove? come? perché?
A queste se ne possono sempre aggiungere delle altre: con chi? cosa provavo? cosa
dicevo io? cosa dicevano gli altri?
Attività 3 – Giochiamo con le sequenze.
Ecco un esempio di narrazione formata da un insieme di sequenze che si possono combi-
nare in modo da ottenere racconti diversi. Prima di scegliere una nuova sequenza pensa-
ci, perché dipenderà solo dalla tua decisione giungere ad un finale lieto o tragico.
1. Stai per lasciare San Francisco a bordo di una grande nave che tra poco af-
fronterà l’Oceano Pacifico. Saluti con lo sguardo il ponte Golden Gate che si al-
lontana alle tue spalle. Sei stato invitato a partecipare ad una spedizione nelle
isole Galàpagos assieme al dottor Carleton Frisbee che studia le tartarughe per
i giardini zoologici. Il viaggio è molto divertente, ma un giorno succede una cosa
terribile. Mentre la barca sta navigando e tu sei disteso sulla sedia a sdraio, ap-
pare all’orizzonte un gigantesco cavallone che avanza minaccioso verso di voi.
L’onda solleva la nave sempre più in alto. È troppo tardi per fuggire, in un attimo
ti senti strappare via e vieni risucchiato in cima all’onda. Poi ti senti precipitare. Al
tuo risveglio ti ritrovi disteso sulla sabbia, completamente solo. Per cercare cibo
e acqua entri nella boscaglia e all’improvviso ti trovi davanti una grossa belva.
Terrorizzato, non sai che fare, se arrampicarti su un albero vicino o rimanere im-
mobile sperando che la belva non ti veda e non senta il tuo odore…
Se decidi di correre verso l’albero, vai al numero 2.
Se preferisci stare zitto e fermo, vai al numero 3.
2. Ti precipiti all’albero, ma la belva se ne accorge e balza verso di te. Senti un
grande scossone quando l’animale si schianta contro il tronco. La belva ti guarda,
poi scappa via, come messa in allarme da qualcosa. Subito dopo, infatti, ecco
arrivare un gruppo di selvaggi armati di lancia…
Se ti metti a gridare per attirare l’attenzione, vai al numero 4.
Se preferisci rimanere nascosto sull’albero, vai al numero 5.
3. Osi appena respirare mentre stai lì in attesa. Finalmente la belva corre nella
foresta. Tu fai qualche passo ma affondi nelle sabbie mobili! In un batter d’occhio
sei immerso fino alle ginocchia. La terra solida dista soltanto pochi metri…
Se provi a camminare nelle sabbie mobili, vai al numero 6.
Se cerchi di avvicinarti alla terra solida galleggiando sul dorso, vai al numero 7.
Esempi di lezioni simulate. 267
Italiano
4. I selvaggi guardano in su stupiti, poi si mettono a ballare intorno all’albero. Non
fai in tempo a saltare giù che quelli ti afferrano portandoti via. Ti conducono al
loro villaggio dove un gruppetto di indigeni ti viene attorno guardandoti di traver-
so e borbottando. L’uomo più alto di tutti sta dritto sulla testa e con i piedi in aria,
mentre gli altri ti osservano minacciosi…
Se decidi di metterti anche tu a testa in giù, vai al numero 12.
Se ti chiudi dentro una capanna, vai al numero 13.
5. Te ne stai buono sull’albero sul quale sei nascosto e gli uomini si allontanano
senza accorgersi di te. Salti a terra e ti avvii nella direzione opposta. Lasci la fore-
sta e dopo un lungo girovagare ti appare davanti agli occhi una strana cupola d’ar-
gento grande come una casa. Appena ti avvicini si spalanca una porta mostrando-
ti l’interno soffuso di una tenue luce verde. Da dove sei non riesci a vedere altro… simulate.
Se entri nella cupola, vai al numero 8.
Se te ne stai alla larga, vai al numero 9.
6. Affondi sempre di più…Ti dimeni e ti contorci, ma ormai è troppo tardi. Glu-glu,
glu-glu-glu… Italiano
lezioni
FINE
7. Ondeggi di qua e di là sulla sabbia bagnata. Finalmente tocchi la terra solida e
ti alzi tutto sporco e inzuppato, ma felice di essere vivo. – Bravissimo! – , esclama di
una voce pochi metri più in là. Ti volti e vedi lì vicino un ragazzo della tua età, Esempi
con la pelle bruciata dal sole e i capelli che sembrano una scopa. Ti spiega che è
naufragato un anno prima e che per vivere cattura gli animali che capitano nelle
sabbie mobili. Ti dice di aver costruito una zattera e ti invita a prendere il mare
con lui. Spera che la corrente vi porti lungo la costa, verso la civiltà…
Se sali con lui sulla zattera, vai al numero 10.
Se rimani sull’isola, vai al numero 11.
8. Dentro la cupola illuminata di verde ogni cosa ha un aspetto splendente. Quasi
subito, però, la luce si affievolisce e cala il buio. Poi la cupola luminosa sembra
irradiare una vivida luce. Ti guardi intorno, allarmato…Ma è il sole! Hai sognato e
sei ancora sulla tua sedia a sdraio, in viaggio per le isole Galàpagos.
FINE Libro Primo
268 Italiano
9. Scappi lontano dalla grande cupola che si solleva da terra rombando come
un razzo per andare poi a navigare dolcemente nel cielo blu, lontano lontano.
Mentre stai a guardare, sbucano dalla giungla alcuni indigeni che ti si avvicinano
offrendoti latte di cocco, canditi di canna, focaccia di melassa, succhi di frutta e
braccialetti di smeraldi e zaffiri. Sono convinti che tu sia un Dio dello spazio. Vai
a vivere nel loro villaggio, poi vieni a sapere che a poche giornate di cammino c’è
un porto dove arrivano navi da altre terre. Allora saluti per sempre i tuoi amici e
ti metti in viaggio per tornare a casa.
FINE
10. Il tuo amico confeziona delle bisacce per l’acqua con pelli di animali e le lega
alla zattera con delle liane. Ad un tratto si sente uno sciacquio, ti volti e vedi una
grossa tigre che cammina poco lontano da te. Lasci la zattera e fuggi verso la
spiaggia, dove sorge un grosso albero…
Ritorna al numero 2.
11. Aiuti il tuo nuovo amico a raccogliere noci di cocco. Lo aiuti a spingere la
zattera in acqua e lo saluti con la mano. La zattera corre veloce, chissà dove lo
porterà… Nei mesi che seguono tu te la cavi bene: ogni giorno diventi più forte
e scopri cose nuove sulle piante e sulle strane creature che popolano la riva del
mare. Dopo molti mesi anche tu decidi di costruirti una zattera per cercare di
tornare a casa.
FINE
12. Gli indigeni sono soddisfatti e ti regalano un po’ di canna e di germogli di
garofano. La notte dormi tranquillo. Sei ospite di una famiglia molto gentile fino
a quando, poche settimane dopo, approda una nave diretta a San Francisco. Il
capitano ti offre un passaggio e tu, dopo aver detto addio ai tuoi amici, sei ben
presto sulla via di casa.
FINE
13. I selvaggi ti prendono e ti buttano in una fossa piena di coccodrilli… è la fine.
FINE
(da Edward Packard, Avventure nell’isola, Nuove Edizioni Romane, rid. e adatt.)
Come avrai notato tu e i tuoi compagni avrete scelto sequenze diverse che hanno
creato racconti differenti, pur partendo tutti dalla stessa situazione iniziale. Il racconto,
infatti è costituito da tre parti fondamentali, che possono essere sviluppate in modo
soggettivo. Si ottiene così questo schema:
SITUAZIONE INIZIALE → SITUAZIONE CENTRALE → SITUAZIONE FINALE
Esempi di lezioni simulate. 269
Italiano
La parte centrale è quella più sviluppata perché narra i vari avvenimenti, che possono
essere tutte le avventure vissute dal protagonista e dagli altri personaggi.
Attività 4 – La struttura del racconto.
Leggi il racconto e usando colori diversi, sottolinea:
1. La situazione iniziale.
2. La situazione centrale.
3. La situazione finale.
“Nel tempo dei tempi, il corvo aveva le penne bianche. Avvenne che un giorno
esso propose alla cicogna una gara per vedere chi dei due avrebbe volato più alto.
La cicogna accettò ed entrambi si slanciarono nell’aria.
Il corvo, con un volo impetuoso, salì altissimo e giunse così vicino al sole che le
sue piume si bruciarono e diventarono tutte nere. Spaventata la cicogna ridiscese
e preferì perdere la gara piuttosto che annerire il suo bel piumaggio bianco. Il cor- simulate.
vo tentò in tutti i modi di far tornare le sue piume bianche: si lavò nel ruscello, si
rivoltò nella sabbia. Tutto fu inutile, e da quel giorno il corvo ebbe le piume nere”.
Attività 5 - Raccontare.
Ora sei pronto per raccontare una tua esperienza, oppure inventare un racconto? Italiano
lezioni
Ecco qualche suggerimento:
– In ca