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Utilizzo della funzione "Cerca.vert" in Excel

Utilizzando poi la funzione di Excel "Cerca.vert" decido di fare un controllo sui totali in base alla tabella che avevamo visto inizialmente. La funzione utilizzata ha lo scopo di ricercare e richiamare determinati valori, come dice il nome appunto cerca in modo verticale partendo dalla riga superiore e procedendo verticalmente verso il basso.

Quando si vuole utilizzare questa funzione il programma, dopo =CERCA.VERT, richiede per prima cosa il criterio di ricerca cioè il valore o la stringa che si sta cercando, nel mio caso voglio incrociare le macro-zone e le regioni in colonna A, bloccando appunto la colonna. Successivamente viene richiesta la matrice cioè l'intervallo sul quale la funzione andrà a cercare il valore, io ho cercato i totali nella tabella creata precedentemente ed esposta nella prima pagina dell'elaborato. Dopo aver scelto la matrice, bisogna inserire l'indice di colonna, cioè la posizione della colonna di riferimento al.

valore che si vuole riportare, ed in fine la formula richiede la conformità se il dato deve corrispondere esattamente o in modo approssimativo, inserendo 0 o FALSO si ricerca esattamente il valore con 1 o VERO si consentono anche altre voci e si restituisce il valore successivo più piccolo. (Esempio=CERCA.VERT($A4021;[TABELLA.xlsx]Foglio2!$A$2:$C$29;2;0).

Come si può vedere dallo screenshot riportato di seguito:

Dopo aver incrociato le due tabelle ed aver riportato i totali precedenti, per vedere se effettivamente corrispondono mi servo della funzione =SE, una delle più utilizzate di Excel, che consente di eseguire confronti logici tra un valore e un risultato previsto.

Quindi dando un'istruzione SE si possono avere due risultati, Il primo risultato si ottiene se il confronto è Vero, il secondo se è Falso. Nel mio caso ho deciso di dare un'istruzione nel caso i dati ottenuti nella colonna D e nella colonna F coincidono, per esempio =SE(D3=E3;"ok").

e poi utilizzato per tutte le righe.
A questo punto ho scelto di creare una tabella Pivot evidenziando solo i comuni del Friuli Venezia Giulia. Una tabella pivot è uno strumento analitico e di reporting necessario alla creazione di tabelle riassuntive. Uno dei fini principali di queste tabelle è l'organizzazione di dati, tramite una scelta opportuna dei campi e degli elementi che devono comporla.
Per creare una tabella Pivot basta scegliere dal menù Inserisci Tabella Pivot, si aprirà una finestra apposita dove possiamo scegliere i campi che vorremmo far comparire nella nostra tabella.
Con questi dati della tabella ho deciso di creare dei grafici per poter vedere come sono divisi gli edifici nella regione. I grafici consentono di rappresentare i dati in modo da ottenere il massimo impatto visivo. È possibile iniziare il documento da un grafico consigliato o sceglierne uno dalla raccolta di modelli di grafico predefiniti.
Per creare un grafico

selezionare i dati per il grafico, selezionare Inserisci Grafici consigliati nella scheda Grafici consigliati, selezionare un grafico per visualizzarlo in anteprima. Selezionare un grafico e in fine scegliere OK. Io ho creato, per prima cosa, due grafici a torta con evidenziati gli edifici utilizzati in uno e quelli non utilizzati nell'altro. Poi per tutti i comuni della regione, invece ho scelto una rappresentazione più adeguata cioè ho deciso di creare un grafico pivot così ho la possibilità di vedere comune per comune l'andamento degli edifici utilizzati e non-utilizzati a confronto.

3. OCTAVE

In seguito ho utilizzato Octave un'applicazione software per l'analisi numerica, ha un insieme di funzionalità capaci di elaborare calcoli come funzioni e matrici. L'utilizzo del programma si basa su statistiche descrittive (mean, var, std, min, max, sum) e la grafica univariata (hist, cov, corr). A questo si aggiunge la

Possibilità diarrotondamento dei dati (round, fix), visualizzazione (disp, printf), grafici multivariati (plot, figure, steam), generazione di numeri casuali (normrnd, poissrnd), lunghezza (length) e dimensione (size). Un importante ruolo viene coperto sia dalle matrici, le quali possono anche essere costruite all'interno di una funzione, sia dagli arrays di cella, ovvero contenitori generali dove inserire oggetti a piacere, quindi valori, vettori, matrici, stringhe, funzioni. Gli arrays di struttura invece servono per estrarre dati o testi ed effettuare altri calcoli. Invece alla base dei costrutti di Octave abbiamo gli operatori relazionali coi quali automatizzare le operazioni, soprattutto quelle ripetute, dove trovano impiego le istruzioni condizionali (if, else, elseif), quest'ultimi servono anche per gestire l'errore; gli operatori logici per orientare il flusso del codice in una direzione o in un'altra; i cicli (for, while) importanti per lo sviluppo.

sequenziale a partire da un dato di riferimento, in cui fisso io stesso il numero di iterazioni che voglio avere all'interno del codice nel caso for e nel caso while quando ho una condizione di mantenimento dentro il ciclo laddove la funzione di partenza è vera. Il ciclo Do, rispetto al while, serve per testare volta per volta il codice quando la funzione è falsa fino a quando quest'ultima risulta essere vera. Il Break invece si ha nel caso di uscita temporanea dal ciclo (interruzione); al contrario del Continue che invece fa proseguire il ciclo anche se la condizione non è soddisfatta. Lo switch rispetto agli altri cicli può andare in più direzioni e se la condizione è soddisfatta otterremo l'istruzione "case" altrimenti "otherwise". Infine si hanno due tipologie di programmazione in Octave: quella strutturata serve per creare programmi attraverso dei moduli di input e output e dove controllo scende sempre verso

Il basso; quella top-down consiste nel dividere il problema in più livelli creando dapprima codici per ottenere la soluzione e poi implementarli; questa tecnica è utile per testare man mano i diversi costrutti creati.

Ho salvato il file relativo ai Comuni del Friuli Venezia Giulia che avevo in Excel, in un file CSV per consentire Octave l'acquisizione. Ho caricato in Octave il file Comuni.csv, prima di tutto su Octave Online ho caricato il pacchetto "pkg load io" così da caricare i dati del file, dopodiché utilizzando >dlmread("Comuni.csv") ho creato la mia matrice di riferimento con nella prima colonna i dati degli edifici utilizzati e nella seconda quelli degli edifici non utilizzati. Ho assegnato alla prima colonna il nome matrice "A" per semplificare poi il calcolo delle funzioni che volevo dimostrare in questo lavoro. Come di può vedere nella pagina successiva negli screenshot, ho utilizzato le funzioni appunto

più comuni, come la somma di tutti i valori che fanno parte della matrice >sum(A), per avere il totale di edifici utilizzati in FVG, Varianza: var(A), range: range(A) e Valore medio: mean(A).

Dopodiché ho ricaricato la matrice originaria nominandola B, per poi prendere come riferimento solo la seconda colonna riferita agli edifici “non utilizzati” chiamandola C, utilizzando “C=B(:,2)” ed eseguito nuovamente i calcoli fatti precedentemente per la matrice A riportati negli screen. In modo da poter fare un confronto tra i due risultati la somma degli edifici utilizzati (matrice A) e degli edifici non utilizzati (matrice C). Per esempio ho messo in relazione le somme dei valori delle due matrici. Utilizzando il ciclo IF molto conosciuto di Octave, il quale ci permette di fissare delle condizioni alle nostre statistiche che vanno in una direzione o in un'altra, ad esempio in questo caso voglio sapere se gli edifici non utilizzati sono minori a quelli utilizzati.

utilizzati in ottica di ottimizzazione. Per far ciò, devi digitare: if sum(A)<sum(C) disp("Problema") else disp("ok") endif Infatti nel mio caso, il sistema mi restituisce un "ok", appunto gli edifici occupati sono di più degli edifici non occupati. Possiamo anche generare dei grafici di andamento utilizzando semplicemente la dicitura Plot(A) cioè plot e l'oggetto da dimostrare graficamente, o anche mettere in relazione due grafici di due matrici diverse, cioè plot(A/C). Con Octave possiamo anche utilizzare un altro tipo di ciclo cioè for. Esso permette di creare un ciclo che consente la ripetizione di un'operazione o una serie di operazioni, ad esempio se vorrei che esso ripeta per 219 (quante sono i Comuni) volte "Ottimizzare gli spazi" nella finestra dei comandi, per svolgere tale operazione basta digitare il seguente comando: for i=1:219 disp("ottimizzare gli spazi") end 14154. RR, invece, è unlinguaggio di programmazione e un ambiente di sviluppo specifico per l'analisi statistica dei dati; si definisce un software multipiattaforma. La sua interfaccia grafica è meno intuitiva di quella di Octave ma entrambi si può dire che hanno la stessa logica di funzionamento. L'oggetto basilare di R sono i vettori che possono essere formati a loro volta da variabili. Poi ci sono le matrici e in questo caso bisogna distinguere due tipologie di esse: il data frame, che è l'equivalente della matrice di octave, serve per archiviare dati e fare operazioni; la matrix invece necessita di specificare righe e colonne per la sua creazione. Tra le matrici abbiamo quella di varianza-covarianza e quella di correlazione. Esistono le funzioni apply, tapply e lapply rispettivamente operanti con dataframe, fattori e liste; simili agli arrays in octave. Inoltre possiamo creare algoritmi personalizzati attraverso l'editor e costrutti di programmazione sono simili a quelli.

di Octave, cambia leggermente la sintassi; tra questi ricordiamo i cicli (repeat, for, while), il comando switch e i grafici tridimensionali coi quali poter anche effettuare visualizzazioni multiple. Per l'utilizzo di questo software, continuo ad usare il file di Excel trasformato in formato CSV. La prima cosa che chiedo a R, è quella di acquisire il file dal mio computer in questo modo: apro il programma R, vado su File, cambio directory -> disco locale (C) -> Utenti -> Desktop, digito ok e poi con la funzione "getwd()" chiedo conferma della lettura del file ad R, dopo di che inserisco il comando: F<-read.csv2("Comuni.csv",header=T,sep=";") seguito da View(F) per visualizzare appunto la tabella di riferimento. Mi servo della funzione "str(F)" che mi spiega in maniera dettagliata la struttura del file, digitando "F" ed al seguire poi INVIO ci viene rappresentata sulla console di R l'intera tabella, scritta in

MATRICE.In

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A.A. 2021-2022
18 pagine
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SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher radja05 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Drago Carlo.