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ECCEZIONI:
• non si applica la regola dello stop and go
• Si applica la regola della durata massima, non può essere usato più di 12 mesi, se supera i 12 mesi
deve rispettare le causali.
• proroga: l’eventuale proroga è possibile, ma non 4 volte, ma con atto scritto e con il consenso del
lavoratore nei casi previsti i contatti collettivi dell’agenzia e si tratta di 6 proroghe.
• contributo addizionale: si pagano più contributi previdenziali alle aziende che usano il contratto a
termine e questo vale anche per le agenzie. Se l’agenzia usa più volte il contratto a termine, questo
costa di più per l’agenzia
COME SI SVOLGE IL RAPPORTO??
Siccome il lav è assunto dall’agenzia e non è un suo dipendente, il lav somministrato quando viene mandato in
missione non entra nell’organico dell’utilizzatore --> Il lavoratore somministrato non è computato nell'organico
dell'utilizzatore. Questo è vantaggioso perché non si superano delle soglie che fanno applicare alcune regole
(es il fatto dei 15 dipendenti, perché se abbiamo più di 15 dipendenti si devono avere lavoratori delle categorie
protette ecc.)
POTERE DIRETTIVO→ il lav viene messo a disposizione dell’utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti, i
quali svolgono la propria attività nell'interesse e sotto la direzione e il controllo dell'utilizzatore. L’impresa ha
potere direttivo che si spinge fino al potere di modificare le mansioni originariamente convenute: al lavoratore
viene comunicato il contenuto del contratto di somministrazione (mansioni, orario ecc). il lav conosce il
contenuto della sua prestazione.
Non è escluso che in un secondo momento l’impresa voglia e possa modificare queste mansioni in senso
migliorativo o peggiorativo. --> lo può fare (ius variandi) perché rientra nel potere direttivo, ma con alcune
cautele.
la maggiorazione è a carico dell’agenzia nel caso in cui adibisca il lavoratore a mansioni di livello superiore o se
inferiore a quelle dedotte in contratto risarcimento.
Se il lavoratore provoca dei danni a terzi è l’impresa utilizzatrice che dovrà risarcire i danni, perché il lavoratore
ha operato a favore dell’impresa utilizzatrice.
POTERE DISCIPLINARE: potere di sanzionare il lav è riservato al somministratore, l'utilizzatore comunica al
somministratore gli elementi che formeranno oggetto della contestazione → non è l’impresa a sanzionare il lav,
ma il potere è riservato all’agenzia → l’utilizzatore comunica all’agenzia gli elementi che formano oggetto della
contestazione dicendo “il dipendente tizio non arriva mai in orario, fagli la contestazione “ e l’agenzia farà la
contestazione, il lav si giustificherà e l’agenzia deciderà se applicare o meno il potere disciplinare
Obbligo retributivo:
L’AGENZIA paga le retribuzioni e anche i contributi previdenziali, ma dopo si fa rimborsare dall’utilizzatore il
corrispettivo di quello che ha pagato al lavoratore, perché è l’impresa utilizzatrice che ha usufruito del
lavoratore.
Nel pagare il lav l’agenzia è assoggettata alla regola della parità di trattamento rispetto ai lav che svolgono le
stesse mansioni essendo dipendenti diretti dell’utilizzatore. --> principio di parità di trattamento.
L'utilizzatore dovrà comunicare all’agenzia quale contratto collettivo applica ai suoi dipendenti per vedere i
livelli e i trattamenti retributivi. A maggiore tutela del lavoratore c’è la responsabilità solidale tra utilizzatore e
agenzia.
L'utilizzatore è obbligato in solido con il somministratore a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e a
versare i relativi contributi. L’impresa utilizzatrice potrebbe dire “non ti pago perché ho già dato i soldi
all’agenzia”??’ no. perché la responsabilità solidale prevede proprio che l'impresa utilizzatrice dia i soldi al
lavoratore nei casi di insolvenza dell’azienda. E successivamente l’impresa utilizzatrice potrà pretendere di
avere i soldi dall’impresa utilizzatrice.
LA NORMATIVA PONE COME OBBLIGO A CARICO DEL DATORE DI LAVORO: SICUREZZA SUL LAVORO:
all’agenzia spetta l’obbligo di informare i lav sui rischi di cui andranno in contro e l’obbligo di formare per l’uso
delle attrezzature necessarie. → l’agenzia dovrà informarsi sul tipo di lavoro e sui rischi per poter informare i lav.
i contratti di somministrazione possono prevedere che questi obblighi siano a carico dell’impresa utilizzatrice.
Perché non sempre l’agenzia può essere informata dei rischi delle imprese utilizzatrici.
Il contratto di somministrazione può prevedere che tale obbligo sia adempiuto dall'utilizzatore. Il vero e proprio
adempimento degli obblighi grava sull ‘UTILIZZATORE che è titolare della struttura dove i lav prestano la loro
attività lavorativa→ L'utilizzatore osserva nei confronti dei lavoratori somministrati gli obblighi di prevenzione e
protezione cui è tenuto, per legge e contratto collettivo, nei confronti dei propri dipendenti.
LA LEGGE NON NOMINA L’OBBLIGO DELLA FEDELTA’: GLI OBBLIGHI DI FEDELTA’ DA PARTE DEL LAVORATORE
DEVONO ESSERE NEI CONFRONTI DELL'UTILIZZATORE, ma non è previsto dalla legge… quindi dobbiamo
ragionare: chi è il datore di lavoro? l'agenzia… ma la fedeltà non è nei confronti dell’agenzia, MA SONO I
CONTRATTI COLLETTIVI CHE DICONO CHE IL LAV DEVE AVERE IL DOVERE DI RISERVATEZZA E DI NON
CONCORRENZA.
DIRITTI SINDACALI: Ai lavoratori delle agenzie di somministrazione si applicano i diritti sindacali. Il lavoratore
somministrato ha diritto a esercitare presso l'utilizzatore, i diritti di libertà e di attività sindacale, nonché a
partecipare alle assemblee del personale dipendente delle imprese utilizzatrici.
LICENZIAMENTO. Verrà deciso dall’agenzia che è il datore di lavoro. Potrà fare un licenziamento disciplinare
(se il lav non è inadempiente), per motivi oggettivi (se non c’è più lavoro). L’agenzia non fa licenziamenti
collettivi, ma una serie di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo.
somministrazione irregolare→. In mancanza di forma scritta + quando sono violate quasi tutte le regole
previste (%, durata massima, divieti, agenzia autorizzata dal ministero del lavoro, si è utilizzato in una missione
a tempo indeterminato un lav che l’agenzia ha assunto a termine) --> di fronte a queste violazioni, il lav può
chiedere anche solo nei confronti dell’utilizzatore la COSTITUZIONE DI UN RAPPORTO DI LAVORO
DELL’UTILIZZATORE CON EFFETTO DALL'INIZIO DELLA SOMMINISTRAZIONE
Il lav che agisce in giudizio per dire che la somma era irregolare e doveva considerarsi dipendente
dell’utilizzatore può ottenere anche un’indennità onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5
e un massimo di 12 mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine
rapporto. La già menzionata indennità ristora per intero il pregiudizio subito dal lavoratore, comprese le
conseguenze retributive e contributive, relativo al periodo compreso tra la data in cui il lavoratore ha cessato di
svolgere la propria attività presso l'utilizzatore e la pronuncia con la quale il giudice ha ordinato la costituzione
del rapporto di lavoro→ il lav quando fa causa e arriva alla sentenza, i mesi di prima chi li paga??? vengono
coperti con questo meccanismo forfettario. il lavoratore avrà 60 giorni di tempo e il termine viene calcolato a
partire dalla data in cui il lavoratore ha cessato di svolgere la sua attività. (per impugnare il licenziamento) NON
SI PARLA DI CONVERSIONE, MA DI IMPUTAZIONE DEL RAPPORTO A UN SOGGETTO DIVERSO, CAMBIA IL
DATORE DI LAVORO!! PERCH’ UN’IMPRESA DOVREBBE FARE RICORSO ALLA SOMM DI LAVORO ANZICHE’
USARE UN CONTRATTO DI LAVORO DIRETTO A TERMINE.
LAVORO AGILE
Lavoro agile (smart-working) Fenomeno che si viene ad imporre in forza della digitalizzazione → consente
→
una destrutturazione tra il luogo di svolgimento della prestazione e la prestazione stessa.
Tradizionalmente → siamo abituati a pensare al luogo di lavoro come quello all’interno del quale vengono
collocati tutti i fattori della produzione (ovvero lavoratori, capitale, strumenti di lavoro, rapporti giuridici ovvero
contratti).
Dove viene svolta la prestazione tradizionalmente? All’interno dell’attività\unità produttiva = luogo fisico
all’interno del quale si concentrano tutti i fattori della produzione, dove il datore può coordinare questi fattori.
La digitalizzazione ha consentito di destrutturare questa necessaria unitarietà e siamo riusciti ad ottenere un
luogo di lavoro destrutturato → in dottrina (tra gli studiosi) si è a lungo discusso di questo fenomeno e nella sua
versione più estrema si è arrivato a definire i lavoratori come atomi irrelati = atomo: parte più piccola della
materia; unità non ulteriormente riducibile. Gli atomi per creare materia devono essere tra loro legati.
In questo caso di parla di lav irrelati perché carenti di una lavorazione con gli altri perché si induce a guardare
questi lavoratori come delle unità che si compongono con un mezzo di lavoratore stesso e collegamento
informatico che da un luogo X cooperano anche senza avere una relazione diretta per il raggiungimento del
risultato. Nella realtà i lav hanno una relazione, anche via chat ad esempio, ma se ci pensiamo, non è detto che
questo sia necessario. Non è sempre presente la comunicazione. Questo potrebbe apparire strano ma ha
rilevanza giuridica fondamentale perché dietro a questa nuova organizzazione dell’attività produttiva si
nascondono nuovi rischi in materia di salute e sicurezza, discriminazioni.
Esempio: io sono un datore e tutti i miei dipendenti lavorano da casa→ io decido di non assumere donne o lav
straniere o disabili perché voglio discriminarli. Come faccio io sindacato ad es a intervenire sul posto di lav se
nessuno è presente? La bacheca in azienda è ancora efficiente? Serve?
I sindacati ora stanno cercando di rendere tutto digitale, avere una bacheca digitale ecc., comunicare via mail
ecc., le assemblee sindacali ora possono essere fatte anche da remoto ecc.
Quindi la destrutturazione de mondo del lav mette alla prova le caratteristiche classiche del rapporto di lavoro.
Legge che regolamenta il lav agile è la 81/2017 → legge approvata dal governo