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R
→ ±∞.
La funzione è derivabile in 1) e
(−∞, ∪ (1, +∞)
−∣x+b∣
⎧ e per x 1
⎪ >
−∣x−1∣
⎪ 2
(e +1)
′ ⎪
f −∣x+b∣
(x) = ⎨ −e per x 1.
⎪ <
⎪ −∣x−1∣ 2
(e +1)
⎪
⎩
′ ′
Quindi f 0 per x e f 0 per x 1), e f è strettamente
(x) > ∈ (1, +∞) (x) < ∈ (−∞,
decrescente per in 1] e strettamente crescente in Come già osservato,
(−∞, [1, +∞).
1 è un punto di minimo assoluto e non ci sono altri punti di estremo locale. Si ha
inoltre 1 1
′ ′ ′
f e f f ,
+ − +
(1) = (1) = − ≠ (1)
4 4
quindi la funzione non è derivabile in 1 e 1 è un punto angoloso.
′
La f è chiaramente derivabile in 1) e
(x) (−∞, ∪ (1, +∞)
−x+1
−x+1 (e −1)
⎧ e
⎪ per x 1
⎪ >
−x+1
′′ (e +1) 3
⎪
f (x) = ⎨ (e −1)
x−1
x−1
e
⎪ per x 1.
⎪ <
⎪ (e +1) 3
x−1
⎩
′′
Quindi f 0 per ogni x 1) e f è strettamente concava in
(x) < ∈ (−∞, ∪ (1, +∞)
e in Non ci sono punti di flesso. Si noti che f non è concava in
(−∞, −b] [1, +∞).
′ ′
perché si ha f f
R + −
(1) > (1). ′′
3
1(f ). f x 4)x log x. L’utilizzo di f è facoltativo.
(x) = (log + ∞
Non vi sono simmetrie né periodicità, dom e f C
● (f ) = (0, +∞) ∈ (dom (f )).
−4
f 0 x e
● (x) ≥ ⇔ ∈ (0, ] ∪ [1, +∞).
+ ′ 2 2
lim f 0 , lim f f x)(log x 8 log x 12) per
● (x) = (x) = +∞, (x) = (log + +
+ x→+∞
x→0 ′
x 0 e lim f quindi non possono esserci asintoti obliqui.
> (x) = +∞,
x→+∞
′ −6 −2
f 0 x e ,
● (x) ≥ ⇔ ∈ (0, ] ∪ [e +∞).
−6 −6 3
2⋅6
e risulta essere punto di massimo relativo, con f .
(e ) = 6
e
−2 −2 16
e risulta essere punto di minimo assoluto, con f .
(e ) = − 2
e
′′ ′′
2
4
f x)(log x 6 log x 6)] per x e lim f
R
● (x) = [(log + + ∈ (x) = +∞.
x x→+∞
√ √ √ √
′′ −3− −3+ −3− −3+
3 3 3 3
f 0 x ,e quindi f è convessa in , e
● (x) ≥ ⇔ ∈ [e ]∪[1, +∞), [e ]
√ √
−3− −3+
3 3
e in e f è concava in e e in , 1]. Ci sono tre punti
[1, +∞) (−∞, ] [e
√ √
−3− −3+
3 3
di flesso: e ,e , 1.
12 √ ∣x∣
1(g). f (x) = x 2
+
domf e f è continua in domf .
R
= ∖ {−2} = (−∞, −2) ∪ (−2, +∞)
f 0 se e solo se x 0 quindi 0) è l’unico punto di intersezione del f con gli
(x) = = (0,
assi cartesiani. Inoltre,
f 0 2 0) 0) x 0) .
(x) > ⇔ (x + > ∧ (x ≠ ⇔ ∈ (−2, ∪ (0, +∞)
±
Asintoti: f per x , quindi x è un asintoto verticale da destra
(x) → ±∞ → (−2) = −2
±
e da sinistra; poiché lim f 0 , y 0 è un asintoto orizzontale per x
(x) = = → ±∞.
x→±∞
La f è derivabile in 0) e
(−∞, −2) ∪ (−2, ∪ (0, +∞)
− 1 1
1 x 2) a∣x∣
2 2
∣x∣ (x + − x(2 x)
∣x∣
′ −
2
f per x R
=
(x) = ∈ ∖ {0, −2}.
3
2
2) 2
2∣x∣ 2)
(x + 2 (x +
f non è derivabile in x 0, che è un punto di cuspide:
= 1 1
1
1 2 2
′
′ ∣h∣ ∣h∣
e f lim .
f lim −
+ = +∞ (0) = = −∞
(0) = −
+ h h 2 h h 2
h→0
h→0 + +
′
Per x f 0 se e solo se x(2 x) 0 ovvero x 2, e quindi 2 è
R
∈ ∖ {0, −2}, (x) = − = =
′
l’unico punto critico di f . Inoltre f 0 se e solo se x(2−x) 0, ovvero 0 x 2.
(x) > > < <
Perciò f è strettamente crescente in 2], strettamente decrescente in
(0, (−∞, −2],
in 0] e in Quindi, 0 è un punto di minimo locale e 2 è un punto di
[−2, [2, +∞).
massimo locale (non sono punti di estremo assoluto perché la f non è limitata né
inferiormente né superiormente).
√ 2
3
1(h). f 3)(x 3)
(x) = (x − +
dom f 0 per x f 0 per x 3; f
R;
(f ) = (x) = = ±3; (x) > > (0) = −3.
Asintoti: poiché √ 2
3 3)(x 3)
(x − +
lim 1,
=
x
x→±∞ √
√ 2
3 3
3
3 2 1]
lim 3)(x 3) x lim x ) (1 )
(1 −
(x − + − = [ +
− x x
x→±∞ x→±∞
√ 3 1 1 1
3
lim x 1 o( 1] lim x o( 1,
(
= [ + + ) − = + )) =
2 2
x x x x
x→±∞ x→±∞
y x 1 è un asintoto obliquo per x
= + → ±∞.
La f è derivabile in e
R ∖ {±3} x 1
′ −
f per x
(x) = ≠ ±3.
2/3 1/3
3) 3)
(x − (x +
La f non è derivabile f in ±3:
′ ′
lim f e lim f
(x) = ∓∞ (x) = +∞,
±
± x→3
x→(−3)
ovvero f ha una cuspide in e un punto a tangente verticale in 3.
−3
′
f 0 se x 1 (punto critico di f ). Più precisamente,
(x) = =
′ ′
f 0 in 3) f 0 in 1),
> (−∞, −3) ∪ (1, ∪ (1, +∞), < (−3,
quindi f è crescente in e in e decrescente in 1]. Perciò x 1 è
(−∞, −3] [1, +∞) [−3, =
un punto di minimo relativo (non assoluto perché f non è limitata inferiormente).
13
1
1(i). f 2∣ e x−3
(x) = ∣x −
dom f è continua e derivabile nel suo dominio; f 0 per ogni
R
(f ) = ∖ {3}; (x) ≥
x 3. Poiché
≠ 1 1
lim 2∣ e 0, lim 2∣ e
x−3 x−3
∣x − = ∣x − = +∞,
− +
x→3 x→3
x 3 è un asintoto verticale destro per f . Per x
= → ±∞,
1 1+o(1) 1+o(1)
2∣ e 2∣ 2) 1) o(1),
x−3
∣x − = ∣x − (1 + ) = ±(x − (1 + ) = ±(x − +
x−3 x−3
quindi y 1) sono asintoti obliqui per x
= ±(x − → ±∞.
Osservando che, per x 3,
≠ ′ 2
x 2 x x 11
− − +
1 1 1
e e ,
2) e x−3 x−3 x−3
) = (1 − ) =
((x − 2 2
3) 3)
(x − (x −
si ha che −x+11
2 1
⎧ x e se x 2, x 3,
⎪ x−3 > ≠
′ (x−3)
⎪ 2
f (x) = ⎨ −x+11
2 1
x e se x 2.
⎪ x−3
− <
⎪ (x−3) 2
⎩
Poiché 2
x x 11 1
′
′ − + 1
f lim e ,
f lim x−3
± ±
(x) = = ±
(2) = ±
± 2
3) e
x→2
x→2 (x −
f non è derivabile in x 2, che è un punto angoloso.
= √
12
2
Si ha che x x 11 0 se e solo se x 5). Essendo
− + = = (7 ±
√ √
12 1
2 5) 3 5),
< (7 − < < (7 +
2 √
1
si vede che f è decrescente in 2), crescente in 5)), decrescente in
(7 −
(−∞, (2, 2
√ √ √
12 12 12
5), 3) e in 5)), e crescente in 5), Pertanto x 2
( (7 − (3, (7 + ( (7 + +∞). =
√ √
12 1
e x 5) sono punti di minimo relativo, mentre x 5) è un punto di
= (7 + = (7 −
2
massimo relativo. Essendo f 0 f per ogni x 3, x 2 è anche un punto
(2) = ≤ (x) ≠ =
√
1
di minimo assoluto (x 5) non è un punto di massimo assoluto poiché f
= (7 −
2
non è limitata superiormente).
√ −2x 1∣
∣e −
1(j). f (x) = −2x
e 2
− −2x 12
La funzione è definita fintanto che e 2 0: dom log 2}.
R
− ≠ (f ) = ∖ {−
− +
12 12
Poiché f per x log 2) e f per x log 2) , la f
(x) → +∞ → (− (x) → −∞ → (−
12 1
ha un asintoto verticale in log 2. Inoltre f per x e f 0
− (x) → − → +∞ (x) →
2
1
per x quindi y e y 0 sono asintoti orizzontali per, rispettivamente,
→ −∞, = − =
2
x e x
→ +∞ → −∞. 12
La funzione è derivabile in log 2, 0} e
R ∖ {− −4x
e
′
f se x 0,
√
(x) = − >
−2x −2x
2
2) 1∣
(e − ∣e −
−4x
e 1
′ se x 0, x
f log 2.
√ < ≠ −
(x) = −2x −2x 2
2
2) 1∣
(e − ∣e −
1 1
Perciò f è crescente in log 2 e in log 2, 0) e decrescente in In
(−∞, − (− (0, +∞).
2 2
particolare x 0 è punto di massimo relativo con f 0. Si tratta di una cuspide:
= (0) =
′ ′
lim f lim f
(x) = +∞, (x) = −∞.
+
−
x→0 x→0
14 ′′
2
1(k). f log(x 4x 4) (usare f )
(x) = ∣x∣ − + +
dom La retta x è un asintoto verticale:
R
(f ) = ∖ {−2}. = −2 2
lim log(x 4x 4))
(∣x∣ − + + = +∞;
±
x→−2
Non ci sono asintoti orizzontali né obliqui: 2
log(x 4x 4)
∣x∣ − + +
2
lim log(x 4x 4)) e lim
(∣x∣ − + + = +∞ = ±1,
x
x→±∞ x→±∞
ma 2 2
lim log(x 4x 4) x) lim log(x 4x 4))
(∣x∣ − + + − = ( − + + = −∞,
x→+∞ x→+∞
2 2
lim log(x 4x 4) x) lim log(x 4x 4))
(∣x∣ − + + + = ( − + + = −∞.
x→−∞ x→−∞
La f è due volte derivabile in 0} e
R ∖ {−2,
⎧ x
2 se x 0
1
⎪
′ = >