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Esercitazione di Letteratura latina sulla formazione dei verbi Pag. 1
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Estratto del documento

5- La desinenza: la parte variabile posta dopo il suffisso che indica la

persona (solo nei modi finiti), il numero e la diatesi (forma attiva o

passiva). Così in amare-m la desinenza -m indica la prima persona

singolare, in ama-ri la desinenza -ri è propria dell’infinito presente

passivo.

6- La terminazione o uscita: è l’insieme costituito da vocale tematica, suffiso

e desinenza.

Così in am-a-re-m la terminazione è -arem.

Coniugazioni

A differenza dell’italiano che ha tre coniugazioni, il latino presenta quattro

coniugazioni verbali regolari a cui si aggiungono il verbo sum (sono) e alcuni

verbi irregolari. Le quattro coniugazioni latine si distinguono in base alla

diversa terminazione dell’infinito presente attivo, che è in ciascun caso

caratterizzata da una propria vocale tematica:

am- ā-re: prima coniugazione

mon- ēre: seconda coniugazione

leg -ĕre: terza coniugazione

aud- īre: quarta coniugazione

La seconda e la terza coniugazione hanno entrambe la desinenza in -ere, ma

bisogna osservare che i verbi della seconda coniugazione hanno la e lunga (ē),

mentre quelli della terza coniugazione hanno la e breve (ĕ).

Leggendo una frase dovete innanzitutto individuare il verbo che in genere si

trova alla fine della frase, dopo dovete individuare a quale delle quattro

coniugazioni appartiene sulla base della sua desinenza. Una volta aver

individuato questo occorre distinguere tre elementi associati alla voce verbale,

quali il tema verbale, il suffisso temporale e la desinenza. Il primo è la parte

invariabile del verbo e da esso si formano tutti i tempi; il suffisso determina il

tempo considerato, mentre la desinenza indica la persona ed è la parte finale

del verbo.

Le forme del verbo: Attiva e Passiva

Quando coniugate un verbo o ne individuate uno ricordatevi di indicare se esso

si trovi nella sua forma attiva o passiva. Nella forma attiva il soggetto compie

l'azione, mentre in quella passiva il soggetto la subisce. Inoltre, quella attiva si

divide in transitiva, se l'azione passa dal soggetto al complemento oggetto;

intransitiva se resta sul soggetto. Alle forme verbali di base seguono altre

derivate che vediamo nel passo successivo.

Il verbo sum

Il paradigma del verbo sum è: sum es fui esse. Si tratta del più importante

dei verbi anomali o atematici. In alcune persone del presente e dei tempi da

esso derivati unisce le desinenze direttamente alla radice senza la vocale

tematica di collegamento. La coniugazione di sum si basa su due diversi temi

verbali:

es-: da questo tema si formano il presente e i tempi da esso derivati. Quando

es- è seguito da -u- o -i- la e- cade e il tema si riduce a s-. Quando -s- si trova

tra due vocali diventa -r.

fu-: da questo tema si formano il perfetto, i tempi da esso derivati e il participio

futuro.

Il verbo sum non ha il supino, il participio presente e perfetto, il gerundio e il

gerundivo.

Indicativo

Presente: sum, es, est, sumus, estis, sunt

Imperfetto: eram, eras, erat, eramus, eratis, erant

Futuro Semplice: ero, eris, erit, erimus, eritis, erint

Perfetto: fui, fuisti, fuit, fuimus, fuistis, fuerunt

Piuccheperfetto: fueram, fueras, fuerat, fueramus, fueratis, fuerant

Futuro Anteriore: fuero, fueris, fuerit, fuerimus, fueritis, fuerint

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rosj99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Romanini Emanuele.