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FONTI PER LA RICERCA GEOGRAFICA
La ricerca geo storica è una ricerca a fonti integrate: al raggiungimento di un risultato conoscitivo concorrono le informazioni che possiamo estrarre da fonti molto diverse, da fonti bibliografiche, da documenti storici scritti, da testimonianze orali e materiali, da dati raccolti nel corso di indagini e ricognizioni sul terreno, da iconografia e cartografia del passato, da cartografia geometrica otto novecentesca, da produzione da remote sensing (foto aeree, da satellite e cartografia derivata), da rilevamenti statistici, da indagini paleo ambientali. Fonti bibliografiche possono essere: Bibliografie, articoli scientifici, i quali sono disponibili sulle principali riviste del settore, nel sistema italiano le riviste scientifiche sono separate in tipologie; fonti editestoriche, sono ancora in forma cartacea, molti di questi titoli sono stati recuperati in passato e quindi questa ricerca ha prodotto la loro digitalizzazione, ma quelle più antiche.richiedono una ricerca sul catalogo cartaceo; pubblicazioni divulgative; racconti/romanzi;contenitore di valori. Per la tutela di questo contenitore è importante che la popolazione locale ne sia consapevole. In quanto elemento essenziale dello sviluppo economico e della gestione di un territorio, partecipa ai processi di patrimonializzazione, costituisce un elemento fondamentale del carattere identitario di un luogo e, come tale, può giocare un ruolo attivo in processi di sviluppo sostenibile e duraturo. Per bene culturale si intende un segno materiale localizzato, facente parte di un sistema di fatti territoriali oggettivi e un valore in un sistema di relazioni sociali che gli conferiscono il significato di bene. I caratteri oro-idrografici del territorio sono stati sempre il riferimento più classico per delineare le diverse tipologie di paesaggio. Ma classificare il paesaggio in sistemi significa anche tenere conto dei segni dell'uomo, della profonda interazione fra natura e storia, fra passato e presente: criteri che vanno oltre lo stretto riferimento ai
caratteri fisici e di uso del suolo. Il valore di un bene culturale o ambientale dipende da: tipo di valore, soggetto che compie la valutazione, obiettivo per cui si compie la valutazione. Questa valutazione presenta margini di soggettività, è stato necessario utilizzare delle valutazioni attraverso sistemi di punteggio: il metodo di Kalman e quello di Massimo. 12. FORME E FUNZIONI DELLA CITTÀ La città è un Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extraagricole e soprattutto terziarie, e pertanto in grado di fornire servizi alla propria popolazione e a quella di un ambito più o meno vasto che ne costituisce il bacino d'utenza (o area d'influenza). La città è uno degli elementi umani dello spazio geografico: in particolare un elemento insediativo e un elemento economico; è, o può essere, anche.un elemento politico (perché sempre vi si concentrano almeno alcune attività di governo, da quelle locali a quelle nazionali o internazionali), e, ancora, un elemento culturale, sia in quanto luogo elettivo della produzione di cultura sia in quanto sede di beni culturali accumulatisi nel tempo. Le città sono uno dei più antichi segni della civiltà, ebbero origine a partire dai focolai culturali da cui si svilupparono le prime forme di agricoltura stanziate. Ogni città svolge determinate funzioni da cui ricava il reddito necessario per sostentare se stessa e i suoi abitanti. Ogni unità urbana presenta una disposizione interna per quanto concerne usi del territorio, gruppi sociali e funzioni economiche. Qualunque sia la loro dimensione gli insediamenti urbani esistono al fine di svolgere in modo efficiente le funzioni richieste dalla società che li ha creati. Ogni città è caratterizzata da commercio al dettaglio, commercio all'ingrosso.produzione, servizi professionali e personali, istruzione, funzioni religiose ecc. l'aggettivo "urbano" tante volte viene usato per indicare una città, un sobborgo, oppure un'area metropolitana, quindi possiamo dire che si tratta di un termine generale. Il termine città indica degli insediamenti sviluppati attorno a un nucleo centrale nel quale l'uso del territorio è distribuito in residenziale e non residenziale. Il termine sobborgo invece indica un complesso urbano più ampio, potrebbe trattarsi di un'area completamente residenziale o industriale. In caso di grandi città che comprendono molti sobborghi, l'area urbana contenuta nei confini del nucleo principale attorno al quale si sono sviluppati i sobborghi viene definita città centrale. L'area urbanizzata è invece un paesaggio caratterizzato da edificazione continua, mentre un'area metropolitana può contenere molte aree urbanizzate. Le città
13. CLIMA E METEO
Il clima è l'andamento medio delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una determinata area. È l'insieme delle condizioni atmosferiche che si verificano con certa costanza nelle diverse regioni del mondo. Per definire il clima di una località è indispensabile che determinate caratteristiche e situazioni atmosferiche si ripetano per un periodo lungo di almeno trenta anni, mentre invece per tempo si intendono le condizioni dell'atmosfera in una precisa località in un preciso momento. Per definire un clima dobbiamo considerare tre principali fattori: temperatura,
Precipitazioni e umidità. La temperatura varia nell'arco del giorno nel mese dell'anno e abbiamo un'escursione termica giornaliera, tra il giorno e la notte, tra una stagione e l'altra. Abbiamo climi che sono caratterizzati da escursioni termiche giornaliere e stagionali. I fattori che determinano le temperature sono: i movimenti della terra (moto di rivoluzione), l'altitudine, la disposizione delle catene montuose, la latitudine, la distanza dal mare, perché le località situate sul mare possono beneficiare dell'azione delle masse di acqua. La classificazione dei climi è una scienza complessa. Ci sono tre principali tipi di climi: quello delle basse latitudini, medie latitudini e alte latitudini. Quelli delle basse latitudini si trovano a cavallo dell'equatore e sono: il clima equatoriale umido, tropicale umido-secco e il tropicale secco. Quelli delle medie latitudini sono: subtropicale secco, subtropicale umido, quello marittimo,
quella di Cheppen e tiene conto di questi due elementi: temperature e precipitazioni. La classificazione di Cheppen utilizza un criterio fondamentale: la distribuzione sulla superficie terrestre delle associazioni vegetali, dei biomi, ovvero di un insieme caratteristico di piante che vivono sullo stesso territorio e hanno le stesse esigenze climatiche, pur appartenendo a specie vegetali diverse. Cheppen distinse cinque climi fondamentali distribuiti dall'equatore verso i poli: climi mega termici, quelli aridi, quelli mesotermici, quelli microtermici o boreali e quelli polari. La suddivisione definitiva di Cheppen propone undici differenti tipi di clima, in base a questo sistema il clima viene definito in base a valori prestabiliti, temperature e precipitazioni, che sono calcolati alle medie annue odi.La base del lavoro del meteorologo è l'osservazione dei principali parametri meteo, calcolano quindi: le precipitazioni, la temperatura dell'aria, temperatura dl mare, vento, umidità dell'aria e radiazione solare. Queste osservazioni vengono fatte con diversi modelli, ovvero, modelli globali, che sono sviluppati dai principali centri meteo internazionali e servono ad avere un panorama di grande scala, hanno una risoluzione più bassa. Poi ci sono i modelli locali che simulano in modo più accurato il territorio su una zona precisa e sono spesso sviluppati dai centri meteo regionali.
In geografia, si dice paesaggio il complesso di elementi che costituiscono i trattifisionomici di una certa parte della superficie terrestre; il paesaggio è dunque, in certo senso, una sintesi astratta dei paesaggi visibili, in quanto rileva di essi soltanto i caratteri che presentano le più frequenti ripetizioni sopra singoli mesi.
Uno spazio più o meno grande, superiore in ogni caso a quello compreso da un unico orizzonte. Il paesaggio è un sistema vivente che alle diverse scale: ha una forma fisica ed un'organizzazione spaziale specifica (struttura); possiede una dinamica interna dovuta al movimento e al flusso di energia tramite acqua, vento, piante e animali (funzionamento); è soggetto ad evoluzione nel tempo in funzione della dinamica e delle modifiche nella struttura (cambiamento). Il paesaggio è una specifica risorsa culturale ed ambientale di cui è necessario analizzare le caratteristiche ecologico ambientali e naturalistiche; storico insediative e architettoniche; visuali percettive e dell'aspetto sensibile. Il concetto di paesaggio comprende dunque una serie di elementi, che lo compongono, e una serie di fattori, che lo determinano. Gli elementi sono costituiti da caratteri fisici (morfologici, idrografia, vegetazione ecc.) e da quelli antropici (insediamenti, coltivazioni,
infrastrutture varie ecc.). La latitudine, l'orografia e il clima