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TEST

1. Tenendo conto che i contenuti di una legge, sia essa di delega o meno, sono sempre

molto eterogenei è possibile ipotizzare che un decreto legislativo possa abrogare, anche

solo parzialmente, la legge di delega che abilita il governo ad adottarlo?

a. Solo se il parlamento lo consente nella legge di delega stessa

b. Si, ma solo per quelle disposizioni che non rientrano nella categoria dei limiti al

Decreto costituzionalmente imposti (termine, materia, principi e criteri direttivi).

c. No mai

Risposta: Si, ma solo per quelle disposizioni che non rientrano nella categoria dei limiti al

Decreto costituzionalmente imposti (termine, materia, principi e criteri direttivi)

2. Leggi con attenzione le tre disposizioni che seguono:

Art. 25 c. 2 Costituzione

Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del

fatto commesso.

Art. 11 Disposizioni preliminari al Codice civile

La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo

Art. 2 Codice penaleSuccessione di leggi penali

Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo, in cui fu commesso,

non costituiva reato. Sono tutti modi per dire che l’abrogazione non può mai operare

retroattivamente.

a. True

b. False

Risposta: Bene. L'atto abrogato perde efficacia a partire dal momento in cui interviene

l'evento che determina 'abrogazione (nuovo atto che si sostituisce al vecchio ecc. ecc.). La

cosa importante è aver chiara la distinzione tra abrogazione ed annullamento. I due concetti

sono diametralmente opposti e non vanno usati come sinonimi. Chi avesse problemi con i

due concetti si ricordi che l'annullamento fa fronte a situazioni di malfunzionamento del

sistema (conflitti), mentre 'abrogazione si inserisce nel normale ricambio fisiologico delle

norme.

3. Da una singola disposizione si possono trarre una o più norme, a volte addirittura

confliggenti tra di esse.

a. True

b. False

Risposta: il diritto è linguaggio, e in quanto tale soggetto ad interpretazione. Per tale motivo

da singole disposizioni si possono trarre più norme, che a volte possono configgere tra loro.

Spetta all'interprete (il giudice, ad esempio) scegliere la norma più appropriata alla soluzione

del caso che gli è sottoposto.

4. Il procedimento di revisione costituzionale (art. 138 Cost.) si chiude in ogni caso con un

referendum sull'atto approvato dal Parlamento.

a. True

b. False

5. La "legge costituzionale" e la "legge di revisione costituzionale" sono approvate con lo

stesso identico procedimento.

a. True

b. False

Risposta: Leggi con attenzione l'art. 138 della Costituzione e rifletti sui seguenti concetti: -

modifica formale della Costituzione (legge di revisione costituzionale) attuazione della

Costituzione (legge costituzionale) - deroga alla Costituzione (legge costituzionale) Il

procedimento è in entrambi i casi quello previsto dall'art. 138 Cost. La differenza tra i due

tipi di fonte risiede nel fatto che mentre la legge di revisione costituzionale modifica

formalmente la Costituzione, la legge costituzionale è utilizzata per dare attuazione o

derogare alla Costituzione, senza modificarla.

1)b,2)a,3)a,4)b,5)a

PRIMO

1. Di fronte ad un conflitto tra una legge ordinaria ed una direttiva comunitaria di cui sia

scaduto il termine previsto per il recepimento, il giudice:

a. se la direttiva è successiva alla legge applica la direttiva, ma nel caso contrario, cioè

se la legge è posteriore alla direttiva, deve applicare la legge perché si intende che il

legislatore abbia voluto espressamente derogare alla normativa comunitaria

b. applica in ogni caso la direttiva, che assume effetto diretto dopo lo scadere del

termine per il suo recepimento

c. applica la normativa di recepimento, se esiste, o la direttiva, nel caso contrario, ma

solo per quelle disposizioni che hanno un contenuto sufficientemente chiaro e

preciso da consentire l’applicazione diretta.

Risposta: applica la normativa di recepimento, se esiste, o la direttiva, nel caso contrario, ma

solo per quelle disposizioni che hanno un contenuto sufficientemente chiaro e preciso da

consentire l'applicazione diretta

2. II 30 novembre viene approvato un Decreto legge che, modifica l'art. 142 del Decreto

Legislativo 30 aprile 1992, n.285 (Codice della strada) portando a 30 km/h il limite di

velocità consentito nei centri abitati. Il giorno successivo, 1° dicembre 2022, il decreto è

pubblicato in G.U. Il giorno 14 dicembre, Tizio si trova a percorrere il centro di

Padova ad una velocità di 45 km/h e la sua infrazione viene rilevata da una pattuglia

della Polizia locale munita di apposito dispositivo (Autovelox). Il verbale viene

recapitato a Tizio a mezzo raccomandata il giorno 31 gennaio 2023, il giorno

successivo, quando cioè sono appena scaduti i 60 giorni di vigenza del decreto legge.

Nell'ipotesi in cui il Parlamento non abbia convertito il decreto:

a. Tizio è certamente tenuto al pagamento della sanzione perché l'infrazione è stata

commessa durante il periodo di vigenza del decreto legge

b. Tizio non è tenuto al pagamento della sanzione perché il decreto è decaduto, come

afferma l'art. 77 Cost. "fin dall'inizio" per cui è di fatto inefficace anche in relazione

a tutti i rapporti giuridici sorti durante il periodo in cui è stato in vigore

c. Manca un dato per dare una risposta. Non sappiamo se il Parlamento ha adottato una

disciplina di sanatoria per i rapporti giuridici sorti in virtù del decreto non convertito

d. Nessuna delle alternative è corretta

e. Tizio non è tenuto al pagamento della sanzione perché l'infrazione è stata commessa

prima dello scadere dei 15 giorni di vacatio legis

Risposta: Manca un dato per dare una risposta. Non sappiamo se il Parlamento ha adottato

una disciplina di sanatoria per i rapporti giuridici sorti in virtù del decreto non convertito

3. Il Parlamento approva una legge di revisione della Costituzione con una maggioranza,

nella seconda deliberazione, di 201 Deputati su 400 e 104 Senatori su 206. A questo

punto, tenendo conto che tutti i Deputati e i Senatori erano presenti alla votazione:

a. II PdR. promulga la legge, che entra in vigore dopo la pubblicazione in G.U.

b. la legge viene pubblicata in G.U. Da questo momento decorre il termine per la

eventuale richiesta di referendum. Se il referendum non viene richiesto la legge torna

in Parlamento per una ultima deliberazione.

c. la legge viene pubblicata in G.U. Da questo momento decorre il termine per la

eventuale richiesta di referendum. Se il referendum non viene richiesto il Pd.R.

promulga la legge, che entra in vigore dopo la definitiva pubblicazione in G.U.

d. il procedimento si interrompe perché nella seconda deliberazione non è stata

raggiunta la maggioranza richiesta

Riposta: la legge viene pubblicata in G.U. Da questo momento decorre il termine per la

eventuale richiesta di referendum. Se il referendum non viene richiesto il Pd.R. promulga la

legge, che entra in vigore dopo la definitiva pubblicazione in G.U.

4. Il principio cronologico regola i rapporti tra le fonti che sulla scala gerarchica hanno

pari grado, come la legge, il decreto legge ed il decreto legislativo. Le fonti che hanno

pari grado possono abrogarsi vicendevolmente. Un decreto legislativo può abrogare

una legge, e viceversa. In alcuni casi, però, questo principio non può essere applicato.

Ad esempio, la legge di delega è una formale legge ordinaria, al pari del decreto

legislativo, ma quest'ultimo non può abrogare quelle parti di essa che fissano principi e

criteri direttivi, termine e materia su cui può intervenire il governo.

a. True

b. False

5. In base al principio gerarchico le fonti sono disposte su una scala graduata in funzione

della forza reciproca. Una fonte posta in una posizione subordinata rispetto ad un'altra

ha, nei confronti di questa ultima minor forza. Ciò significa che ciascuna fonte deve

rispettare A tutte le fonti ad essa sovraordinate, ma non il contrario. Così, una legge

regionale non può contrastare con una legge ordinaria dello Stato, ad esempio.

a. True

b. False

6. Il trattato internazionale non è una fonte di diritto interno, ma produce effetti

all'interno dell'ordinamento. Cosa serve perché ciò accada?

a. È sufficiente che il trattato sia firmato

b. serve l'ordine di esecuzione in seguito o contestualmente alla ratifica

c. il trattato deve essere ratificato

Risposta: serve l'ordine di esecuzione in seguito o contestualmente alla ratifica

7. Da una singola disposizione si possono trarre una o più norme, a volte addirittura

confliggenti tra di esse.

a. True

b. False

Risposta: Il diritto è linguaggio, e in quanto tale soggetto ad interpretazione. Per tale motivo

da singole disposizioni si possono trarre più norme, che a volte possono configgere tra loro.

Spetta all'interprete (il giudice, ad esempio) scegliere la norma più appropriata alla soluzione

del caso che gli è sottoposto.

8. Considerate le caratteristiche della consuetudine come fonte del diritto potremmo dire

che quella consuetudinaria è una norma priva di disposizione.

a. True

b. False

Risposta: Certamente, La consuetudine non origina dall'interpretazione di una disposizione

(testo), ma da specifici comportamenti mantenuti per un certo periodo di tempo nella

convinzione di dover con essi adempiere ad un vincolo giuridicamente imposto.

9. Una volta scaduto il termine previsto per il recepimento di una direttiva UE scatta il

cosiddetto effetto diretto della stessa. Essa pertanto può essere direttamente applicata

dai giudici.

a. True

b. False

Risposta: C'era una domanda analoga. È falso perché per poter essere applicate direttamente

le norme della direttiva devono avere una particolare caratteristica, cioè avere un contenuto

tale da permettere l'applicazione.

10. La "legge costituzionale" e la "legge di revisione costituzionale" sono approvate con lo

stesso identico procedimento.

a. True

b. False

Risposta: Il procedimento è in entrambi i casi quello previsto dall'art. 138 Cost. La

differenza tra i due tipi di fonte risiede nel fatto che mentre la legge di revisione

costituzionale modifica formalmente la Costituzione, la legge costituzionale è utilizzata per

dare attuazione o derogare alla Costituzione, senza modificarla.

1)c,2)c,3)c,4)a,5)b,6)b,7)a,8)b,9)b,10)a

SECONDO

1. Le funzioni della Corte sono le seguenti (scelte multiple ammesse):

a. Giudica sui reati del PdR (alto tradimento e attentato alla Costituzione).

b. Giud

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Publisher
A.A. 2023-2024
15 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ale3301 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Gerotto Sergio.