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VIA MAESTRA:

Bisogna fare un doppio passaggio nelle due camere (dopo l'approvazione di entrambe le

1. camere, si blocca l'iter per almeno 3 mesi, per poi nuova approvazione di entrambe) --> il

tempo che trascorre è una sorta di periodo di riflessione

Con la seconda deliberazione, non basta la maggioranza semplice, ma è necessaria in

2. entrambe le camere la maggioranza dei 2/3 (necessariamente coinvolte le opposizioni)

SCAPPATOIA: se non si raggiungono i 2/3, ma si raggiunge la maggioranza assoluta, si aspettano

altri 3 mesi in cui può essere fatta richiesta di referendum costituzionale in cui il popolo decide (SI

voglio la riforma, NO non la voglio). Se non viene indetto il referendum, dopo i 3 mesi la riforma

passa ugualmente con la maggioranza assoluta.

Il REFERENDUM (ART. 75):

Decreto popolare, che serve per abrogare una legge o un atto con forza di legge (non un decreto

legislativo che ha durata di soli 60 giorni)

Può essere promosso da:

500 mila elettori (raccolta firme da cittadini con più di 18 anni)

5 consigli regionali (le regioni possono ribellarsi contro leggi dello Stato, che potrebbero

reprimere la loro autonomia)

La proposta di referendum ha un duplice controllo: 5

Corte di cassazione (controllo di pura legittimità): controlla che la procedura sia stata

1. rispettata, verificando la validità delle firme.

Corte costituzionale: verifica l'ammissibilità del referendum --> delle leggi non possono

2. essere oggetto di referendum:

leggi di bilancio e in materia tributaria (es) se fosse possibile, ogni nuova imposta

sarebbe annullata dal popolo

leggi che autorizzano la ratifica di trattati internazionali

leggi amnistie ed indulti

Per essere valido il referendum, deve esserci almeno il quorum legale

Il quorum funzionale corrisponde al 50% dei votanti

Gli ATTI del GOVERNO con FORZA di LEGGE: (Art. 76 e 77) (fonti normative prodotte dal governo,

ovvero dal consiglio dei ministri)

Decreto legislativo

il governo esercita la funzione legislativa, la cui titolarità rimane però al parlamento, che

approva delega/procura (= atto con cui soggetto "rappresentato", conferisce una serie di

poteri ad altro soggetto "delegato/rappresentate", che agisce in nome e per conto del

rappresentato.) --> l'Art. 76 individua i 3 limiti della legge delega:

termine: generalmente durata anche lunga (es.) 2 anni

oggetto

principi e criteri direttivi (da seguire)

Tale delega viene concessa di frequente, poichè per leggi particolarmente complesse/corpose,

è quasi impossibile avere l'apporovazione del parlamento senza continui rimbalzi e modifiche.

Inoltre alcune proposte hanno una tecnicità tale che non permette di costruire la legge al

parlamento (costituito da semplici politici)

Nella costruzione del decreto, ogni norma deve rispettare sia la costituzione che ciò che c'è

scrittto nella legge delega

Con forza di legge = nella gerarchia delle fonti, sullo stesso piano delle leggi ordinarie. In

grado di resistere a fonti che si trovano a livello inferiore

Con valore di legge = decreto assoggettato al regime delle leggi ordinarie (assoggettato al

controllo di costituzionalità)

L'ITER di APPROVAZIONE

Iniziativa la prende il parlamento che approva legge delega, facendo passare la palla al

1. governo

Il progetto del decreto, è redatto dal ministro competente per materia (es.) codice penale:

2. ministro della giustizia

Il testo viene presentato al consiglio dei ministri, che eventualmente lo discute e lo approva

3. Per entrare in vigore deve essere emanato (e non promulgato come le leggi ordinarie del

4. parlamento) dal capo dello Stato, entrando in gazzetta ufficiale

(Nelle regioni a statuto speciale, il governo approva i decreti di attuazione di quegli statuti. -->

quegli statuti possono essere applicati in concreto, solo se vengono approvati questi decreti.) 6

Decreto legge

In casi di straordinari di necessità e urgenza, il governo prende l'iniziativa e approva

unilateralmente un provvedimento provvisorio con forza di legge. Quando avviene, ci deve

essere l'intervento del parlamento, che approvi legge di conversione (NON approvazione,

poichè sarebbe una scelta che riguarda la cosa in bloccco, così com'è, con minor potere

rispetto alla conversione) che trasformi il decreto legge in legge. Il decreto dura solo 60 giorni,

dopodichè decade. Deve essere presentato alle camere il giorno stesso ed entro i 60 giorni

(con corsia preferenziale) il decreto deve essere convertito in legge (ciò che resta sarà la legge

di conversione, approvata con iter legis e fissata in gazzetta ufficiale) dall'aula (non dalle

commissioni).

Se il decreto non viene convertito, ci vuole una legge che sistemi l'assetto giuridico che è stato

introdotto dal decreto legge non convertito, sedimentando gli effetti che sono stati prodotti

(ex nunc).

(!) I DECRETI REITERATI (se non viene convertito in legge, scaduti i 60 giorni, si ripropone

nuovo decreto): dal '96 non è possibile presentare decreto identico, che non sia stato

convertito

(!) Il governo si assume la RESPONSABILITA' POLITICA = responsabilità verso i cittadini, sulla

opportunità o meno di adottare un provvedimento, rischiando che l'elettore non lo voti più

Il PARLAMENTO

La STRUTTURA del PARLAMENTO

Bicameralismo perfetto (o paritario) risale all'Art. 70 della costituzione.

DIFFERENZE tra le 2 camere:

Camera dei deputati ha il doppio dei componenti del senato (630 vs 315...post riforma

400 vs 200)

In senato alcuni senatori non eletti dal popolo --> senatori a vita

Ex presidenti della repubblica lo sono di diritto.

Coloro che hanno dato lustro alla patria, decisi da presidente della repubblica (fino a

5)

Senato eletto su base regionale, mentre Deputati eletti con circoscrizioni locali

Età elettorato attivo e passivo (prima di riforma, ora sempre 18 per attivo e 25 per

passivo)

18 anni per votare camera, 25 per votare senato

25 anni per essere eletto deputato, 40 per essere eletto al senato

(IMPORTANTE!)

Il PARLAMENTO in SEDUTA COMUNE: in 5 casi previsti dalla costituzione, il parlamento si riunisce

in seduta comune, alla camera dei deputati. (Art. 83, 91, 90)

Elezione capo dello Stato (con allargamento anche ai rappresentanti delle regioni, scelti dai

1. consigli regionali)

Discorso di insediamento del capo dello Stato (e giuramento)

2. 7

Messa in stato d'accusa del capo dello Stato

3. Elezione di 1/3 dei componenti del consiglio superiore della magistratura

4. Elezione di 1/3 (15) dei componenti della corte costituzionale

5.

L'ORGANIZZAZIONE del PARLAMENTO:

Gli ORGANI INTERNI: attività ripiegata all'interno di questa organizzazione (non ha direttamente

rilevanza sulla vita dei cittadini)

Camera dei deputati

Presidente (Fico) --> primus inter pares: con più poteri, ma tra pari. Da e incide

sull'ordine dei lavori (es.) toglie e attribuisce parola, influisce sulla calendarizzazione.

Ufficio di presidenza --> composto dai vicepresidenti, in cui sono rappresentati gli

esponenti dei vari partiti

Gruppo parlamentare --> organo interno composto da deputati della stessa

appartenenza politica (per chi non ha partito con numero minimo (20 deputati) o per chi

è fuoriuscito dagli altri gruppi, c'è il gruppo misto)

Commissione parlamentare --> organo collegiale ristretto, che svolge attività istruttoria.

Deve essere composta rispettando la proporzionalità fra i gruppo parlamentari. Da

queste commissioni passano i progetti di legge e in alcuni casi le leggi vengono

approvate solamente dalle commissioni, senza passare per l'aula

Giunta --> organo interno collegiale, che si occupa di pratiche amministrative/politiche

giunta del regolamento: ogni camera approva un proprio regolamento, in cui sono

indicate le regole di funzionamento (es.) tempi per discorsi, regole di voto. Serve per

coadiuvare il presidente se sorgono questioni su una norma dubbia

giunta sulle immunità: si occupa delle immunità dei parlamentari (Art. 68 comma 1:

durante l'esercizio della loro funzione, i parlamentari non possono essere perseguiti

per le opinioni espresse e per i voti dati) Se si superano certi limiti lo valuta il

parlamento, e non la magistratura...questa per avviare un procedimento deve avere

l'approvazione del parlamento. La giunta valuta se è lecita l'indagine del giudice; se

così non è, il procedimento viene bloccato.

giunta per le elezioni: tra le funzioni, si occupa di indagare sulle incompatibilità

(rivestire contemporaneamente due cariche tra di loro incompatibili (es.) presidente

della regione non può essere anche deputato o senatore)

Senato Presidente (Casellati)

Ufficio di presidenza

Gruppo parlamentare --> organo interno composto da senatori della stessa

appartenenza politica (numero minimo 10 senatori)

Commissione parlamentare

Giunta

Il GOVERNO

Cos'è il governo? (Art. 92 e seguenti) 8

è un organo complesso, composto da organi (collegiali e monocratici) previsti dalla costituzione al

vertice dello Stato:

consiglio dei ministri

presidente del consiglio dei ministri

i singoli ministri

ministri con portafoglio: ministri a capo di un ministero, dove ci sono dipendenti e

risorse. Sono presenti in tutti i governi (es.) ministro dell'istruzione, della salute,

dell'economia

ministri senza portafoglio: ministri che non sono a capo di un ministero, con uffici e

collaboratori nella sede del presidente del consiglio (Palazzo Chigi). (es.) Brunetta: è

ministro senza portafogli per la pubblica amministrazione, con compito di creare

leggi per riformarla (es.) ministro per la famiglia: non esiste in tutti i governi

POLITICI vs TECNICI

Ministri politici = ministri allo stesso tempo deputati o senatori (eletti), o a capo di un

partito

Ministri tecnici = non facenti parte di partiti, ma nominati per meriti e competenze

non previsti dalla costituzione, ci sono altri organi secondari

vicepresidente/i del consiglio (non è necessario che il governo li abbia (es.) attuale

governo non ne ha; Draghi è figura forte e governo ruota attorno a lui. (es.) in governo

Lega - 5 stelle, Conte era figura politicamente sconoscuita; Di Maio e Salvini erano

vicepresidnti e di fatto guidavano e reggevano il governo)

sottosegretari --> stanno sotto ai segretari (di Stato) / ministri, ricevendo da questi

deleghe per svolgere compiti al posto loro. Ogni ministro può averne più di uno, ma non

è lui a sceglierli, bensì i partiti politici (per non lasciare amministrazione di un

determinato ambito ad unico partito, spesso si fanno accordi informali per inserire

uomini di tutti i partiti in tutti i ministeri). Alcuni sottosegret

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
27 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ema.Ema di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Giuffrida Armando.