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Estratto del documento

Principio di sussidiarietà è il principio secondo il quale se un mentre inferiore

è capace di svolgere bene un compito l’ente superiore non deve intervenire ma

può sostenere l’azione

>enti e regioni il governo interviene solo se l’amministrazione più vicina ai

cittadini non riesce a svolgere dei compiti da sola.

>stato di democrazia pluralista sussidiarietà verticale certi servizi e compiti

vengono attribuiti a enti locali poiché più vicini ai cittadini, sussidiarietà

orizzontale attribuiti certi compiti dello stato a formazioni sociali che non hanno

scopo di lucro.

>l’intervento della CE e UE è ammesso nelle competenze degli stati membri

solo se l’obiettivo dell’azione comunitaria non possa essere soddisfatto

dall’azione degli stati membri.

Principio di differenziazione enti dello stesso livello possono avere competenze

diverse, principio di adeguatezza secondo cui gli enti a cui vengono affidati

certi compiti devono averne i requisisti.

I raccordi sono gli strumenti di collegamento e coordinamento tra i diversi livelli

territoriali del governo, i principali raccordi sono la commissione (bicamerale

integrata) per le questioni regionali: organo con compiti consultivi in caso di

scioglimento del Consiglio regionale o la rimozione del presidente della Giunta

regionale, i regolamenti parlamentari possono prevedere la partecipazione di

rappresentanti delle Regioni e degli enti alla Commissione parlamentare per le

questioni regionali. E il sistema delle conferenze strumento che permette la

collaborazione tra stato e regioni in caso di materie di competenza o di

interesse per garantire un accordo e un equilibrio.

*fonti delle regioni si distinguono in regioni a statuto speciale o statuto

ordinario, quelle a statuto speciale sono 5 (Sardegna, Sicilia, valle d’Aosta,

trentino, Friuli+ due province autonome Trento e Bolzano) servono a

disciplinare i loro poteri e la loro organizzazione, gli statuti speciali sono

adottati con legge costituzionale e stanno nelle fonti costituzionali,

garantiscono a queste regioni particolari autonomie

Le regioni a statuto ordinario sono sottoposte alla disciplina comune del titolo

V, lo statuto è approvato e modificato dal consiglio regionale

Lo statuto è necessario perché limita e definisce le materie di giurisdizione

dello stato e delle regioni.

Dopo la riforma del titolo V le materie presenti dell’articolo 117 sono quelle dove

c’è la protesta esclusiva dello stato, sono presenti anche materie cui le regioni

hanno protesta concorrente secondo cui la disciplina principale è regolata dalle

regioni ma devono attenersi ai principi definiti dallo stato, mentre le altre

materie non citate sono rinviate alla potestà regionale.

La riforma del titolo V della Costituzione ha messo in moto un “regionalismo

differenziato”, volto ad esaltare e valorizzare le potenzialità di ciascuna

Regione si prevede la possibilità di attribuire forme e condizioni particolari di

autonomia anche alle Regioni a statuto ordinario, l’attribuzione di tali forme

rafforzate di autonomia deve essere stabilita con legge rinforzata.

Servizi pubblici è un tipo di servizio reso alla collettività, i servizi d'interesse

economico generale (SIEG) sono servizi che le autorità pubbliche degli Stati

membri dell'UE classificano come di interesse generale e che pertanto sono

soggetti a obblighi specifici di pubblico servizio. È questo, in particolare, il caso

dei servizi di trasporto, di energia elettrica e gas. Infatti le direttive dell’UE

hanno promosso un processo di liberalizzazione e che vengono forniti in ambito

di mercato concorrenziale, con la finalità di rispettare alcuni interessi generali

come equa concorrenza di mercato, qualità dei servizi, tutela dei consumatori.

Percorso II

Il diritto può essere definito come un insieme di regole di condotta (dette

anche norme) generali ed astratte che riguardano le azioni umane dei soggetti

che appartengono ad una determinata collettività.

Gerarchia delle fonti

>fonti costituzionali al primo livello della gerarchia delle fonti, si pongono la

Costituzione, le leggi costituzionali e gli statuti speciali (delle regioni a statuto

speciale).

>fonti primarie Norme derivanti da trattati internazionali, le leggi ordinarie, gli

statuti regionali (regioni a statuto ordinario), le leggi regionali e quelle delle

province autonome di Trento e Bolzano, i regolamenti parlamentari, gli atti

aventi forza di legge

>fonti secondarie sono costituite da vari tipi di regolamenti adottati dal potere

esecutivo (Governo) oppure dagli enti pubblici territoriali (Regioni, Comuni).

Non possono contenere norme in contrasto con le leggi altrimenti sono

illegittimi.

Fonti cognitive/cognizione sono le fonti che permettono di conoscere le fonti

di produzione ci sono fonti ufficiali come la Gazzetta Ufficiale dove viene

pubblicato il testo ufficiale che entrerà in vigore dopo un periodo di 15 giorni

(vacatio legis), e fonti non ufficiali che non hanno valore legale ma sono

strumenti per conoscere la norma.

Fonti di produzione sono gli strumenti di produzione del diritto e innovano

l’ordinamento giuridico, per norme di riconoscimento si intendono le norme

che indicano quali sono le fonti abilitate a innovare l’ordinamento.

Fonti atto sono fonti di produzione sono espressione della volontà di un

soggetto idoneo a produrre norme giuridiche, sono atti giuridici vincolanti per

tutti ed è universalmente riconoscibile hanno quindi effetti giuridici. Deve avere

la forma tipica dell’atto quindi nome proprio dell’atto (legge, decreto legge..),

autorità emanante, procedimento di formazione.

Fonti fatto consistono in comportamenti spontanei della collettività, che si

ripetono nel tempo, considerati idonei a produrre norme giuridiche. Esempio

sono gli usi e le consuetudini. Sono quindi dei fatti giuridici e non sono

vincolanti per tutti ma solo in certe situazioni o per certi soggetti. Un esempio

particolare di fonti fatto sono le norme prodotte dall’unione europea o dal diritto

internazionale poiché producono norme nel nostro ordinamento ma non sono

strettamente prodotte dai nostri organi.

Rinvio fisso quando il nostro ordinamento rinvia a un atto di un altro

ordinamento come per es. quello europeo ma fa riferimento al singolo atto e in

caso di cambiamenti nell’ordinamento europeo questo non cambierà

nell’ordinamento italiano

Rinvio mobile quando il nostro ordinamento rinvia a una fonte di un altro

ordinamento e se si presentano cambiamenti allora l’ordinamento italiano dovrà

adeguarsi.

Antinomie si definiscono i contrasti tra norme quindi se due disposizioni

presentano tra loro significati incompatibili si avrà un antinomia.

Criterio cronologico se si ha un antinomia tra due norme si deve preferire

sempre quella più recente, la prevalenza della norma nuova su quella vecchia si

esprime attraverso l’abrogazione e la perdita di efficacia della vecchia norma e

per perdita di efficacia si intende la perdita di capacità di produrre effetti

giuridici. L’abrogazione può essere di 3 tipi, espressa se viene esplicitamente

dichiarata del legislatore abrogando le disposizioni, tacita se è il giudice a farla

quando il legislatore emanando nuove disposizioni non ha abrogato le vecchie,

sarà il giudice secondo il criterio cronologico ad abrogarla, implicita quando la

legge successiva interviene a regolare integralmente una materia già

disciplinata da leggi precedenti. Il criterio cronologico opera solo per il futuro

ex nunc

Criterio gerarchico in caso di contrasto tra due norme si deve preferire

sempre quella grado più alto nella gerarchia delle fonti, in questo caso la norma

di grado inferiore viene annullata che è l’effetto della dichiarazione di

illegittimità da parte del giudice, l’atto quindi perde validità, l’atto invalido si

dice viziato, vizi formali in caso sia alterato nella forma quindi emanato da

organi non competenti e sarà l’intero atto ad essere viziato, mentre i vizi

sostanziali riguardano strettamente i contenuti normativi di una disposizione.

Opera sempre sia per. Il furto che per il passato ex tunc, ma la retroattività vale

solo per i processi ancora in corso non per quelli chiusi.

Criterio di specialità nel caso di contrasto si deve preferire la norma speciale a

quella generale anche se quest’ultima è successiva, opera sul piano

dell’interpretazione e sdarà quindi l’interprete a decidere quale norma applicare

in base al caso che si trova di fronte, l’effetto di questo criterio è la deroga

quindi una limitazione del campo di applicazione, la norma generale non perde

efficacia o validità.

Criterio di competenza è un criterio esplicativo serve a spiegare come è

organizzato il sistema delle fonti, poiché all’interno della gerarchia delle fonti ci

sono più atti che ricoprono lo stesso grado la risoluzione non si basa più su

quale atto abbia più forza ma sulla competenza di quest’ultimo. quindi la scelta

della norma da applicare va fatta secondo l’ambito di competenza: verificando

l’ambito di competenza, la scelta in base al caso che ci si trova ad affrontare, e

la norma che non si sceglie non perde efficacia ma non viene applicata

rimanendo valida. Cosi si risolvono i contrasti tra norme stato-regioni o stato-

UE.

Riserva di legge alla riserva di legge la costituzione affida determinate materie

(un tipo di legge riservato solo a una certa materia), nei casi in cui determinate

materie devono essere disciplinate dalla legge ordinaria e non da fonti

subordinate. La riserva di legge ha una funzione di garanzia, in quanto vuole

assicurare che in materie particolarmente delicate, come nel caso dei diritti

fondamentali del cittadino, le decisioni vengano prese dall'organo più

rappresentativo del potere sovrano ovvero dal Parlamento.

riserve assolute quando l’intera materia è riservata alla legge.

riserva relativa se viene richiesto al legislatore di dettare con legge o atto

avente forza di legge solo i criteri generali che disciplinano una determinata

materia, mentre l'attuazione della stessa può avvenire con regolamenti

autorizzati o fonti secondarie facendo pero riferimento ai principi definiti.

Riserva rinforzata quando non è riservata solo la materia ma sono presenti

altri vincoli, per procedimento(lo scopo è di limitare il potere della maggioranza

nei confronti delle minoranze , per contenuto(le leggi che intendessero

comprimere le libertà personali saranno legittimate dalla costituzione)

COSTITUZIONE fonte posta al vert

Dettagli
A.A. 2021-2022
21 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andreeadogariu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Miccù Roberto.