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36 DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI – DIRITTO PUBBLICO (PROF. SALVIA)
Corte costituzionale
La corte costituzionale è l'organo principale del sistema di controllo del rispetto della costituzione. I suoi compiti sono il giudizio di legittimità delle leggi, i conflitti di attribuzione, l'ammissibilità di un referendum abrogativo e il giudizio delle accuse mosse verso il presidente della Repubblica. Nei primi tre casi la corte è composta da 15 giudici (5 nominati dal Presidente della Repubblica, 5 dal parlamento in seduta comune e 55 dalle supreme magistrature) nominati per nove anni (senza rinnovo) con un presidente che resta in carica tre anni (rieleggibile) e che in caso di parità in una decisione ha il voto che vale doppio. Nel caso di accuse verso il presidente della Repubblica la corte aggiunge 16 giudici (detti giudici aggregati) estratti a sorte da un elenco di cittadini eleggibili a senatore, compilato dal parlamento in seduta comune ogni
nove anni.
Fonti del diritto
Per fonte del diritto intendiamo gli atti e i fatti a cui l'ordinamento ha attribuito la validità a porre in essere norme giuridiche. Per norme di riconoscimento intendiamo le norme che indicano quali fonti sono abilitate a innovare l'ordinamento stesso. Distinguiamo le fonti atto e le fonti fatto: le fonti atto sono l'espressione della volontà normativa di un soggetto cui l'ordinamento attribuisce l'idoneità a porre in essere norme giuridiche. Esse hanno la capacità di generare norme vincolanti per tutti e implicano l'agire volontario di un organo. Differenti sono le fonti fatto, ovvero tutte le altre fonti che non sono prodotte dalla volontà ma che l'ordinamento consente l'applicazione per il semplice fatto di esistere (eventi naturali o sociali che producono conseguenze rilevanti per l'ordinamento).
Libertà di stampa e di riunione
Entrambi sono diritti della sfera
Pubblica posti a tutela della dimensione sociale della persona. La libertà di stampa è collegata all'art. 21 della costituzione che garantisce la libertà di esprimere le proprie idee e divulgarle ed è considerata la pietra angolare del sistema democratico. Manifestare il proprio pensiero significa essere liberi di informare e di essere informati e la stampa è disciplinata direttamente dalla costituzione che vieta i controlli preventivi, le autorizzazioni e la censura. È ammesso solo il sequestro per casi come l'apologia del fascismo. A tutela di tale principio esiste la legislazione antitrust garantita dall'autorità per le telecomunicazioni. Il diritto di riunione è garantito dall'art. 17 e per riunione si intende la compresenza volontaria di più persone nello stesso luogo, a condizione che essa si svolga pacificamente e senza armi. Si distinguono riunioni in luogo privato, in luogo aperto al pubblico.
è in grado di svolgere adeguatamente la funzione), adeguatezza (l'ente di grado superiore interviene solo se è necessario per garantire l'efficacia dell'azione amministrativa) e differenziazione (gli enti di grado superiore possono differenziare le funzioni attribuite agli enti di grado inferiore in base alle specifiche esigenze territoriali). Le funzioni amministrative attribuite ai comuni comprendono, ad esempio, la gestione dei servizi pubblici locali, l'urbanistica, la polizia municipale, la cultura e lo sport. Le province, le città metropolitane e le regioni hanno competenze più ampie, che riguardano, ad esempio, la pianificazione territoriale, l'istruzione, la sanità, i trasporti e l'ambiente. Lo stato, infine, ha competenze in materia di difesa, sicurezza, politica estera, giustizia e finanza pubblica. In conclusione, il principio di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione garantisce una distribuzione equilibrata delle funzioni amministrative tra gli enti territoriali, permettendo una migliore organizzazione e gestione dei servizi pubblici a livello locale e nazionale.èin grado di svolgere il compito), differenziazione (enti dello stesso livello possono avere funzioni diverse) eadeguatezza (i compiti vanno assegnati ad enti che abbiano requisiti sufficienti di efficienza).236 DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI – DIRITTO PUBBLICO (PROF. SALVIA)
Fonti del diritto europeo
Distinguiamo le fonti del diritto convenzionale e le fonti del diritto derivato. Il diritto convenzionale consistenei trattati su cui si basa la comunità europea e i loro poteri normativi: questi si esprimono attraverso attinormativi che costituiscono il diritto derivato. Le fonti del diritto derivato si distinguono in atti vincolanti enon vincolanti. Tra gli atti non vincolanti troviamo le raccomandazioni (inviti rivolti agli stati) e i pareri(punto di vista di un organo) mentre per le fonti vincolanti abbiamo i regolamenti (pari alla legge formale edirettamente applicabili a tutti gli stati membri), le direttive (vincola lo stato membro a cui sono rivolte) e
Le decisioni (pari ai provvedimenti amministrativi e si rivolgono a soggetti specifici).
Controfirma ministeriale
Nessun atto del presidente della Repubblica è valido se non controfirmato dal ministro proponente che ne assume la responsabilità. La controfirma è la firma apposta da un membro del governo su un atto adottato e sottoscritto dal presidente della Repubblica ed è requisito di validità e della irresponsabilità del presidente per l'atto adottato trasferendola al governo. Distinguiamo gli atti formalmente e sostanzialmente presidenziali (la firma evita che il presidente eserciti i suoi poteri per imporre un nuovo indirizzo politico) e gli atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi (la firma ha funzione di vigilanza sul rispetto delle norme costituzionali). Infine, ci sono gli atti complessi il cui contenuto è un accordo tra il presidente e il governo. La controfirma si applica a tutti gli atti presidenziali tranne
Il titolo V è quella parte della costituzione italiana in cui vengono disegnate le autonomie locali: comuni, province e regioni. L'attuale struttura delle regioni deriva da una serie di riforme del titolo V cominciate negli anni settanta e terminate con la riforma del 2001. Lo scopo di tutte queste riforme era dare allo stato italiano una fisionomia più federalista, nella quale i centri di spesa e di decisione si sarebbero spostati dai livelli più alti, lo stato centrale, a quelli più locali, avvicinandosi così ai cittadini.
Il giudizio incidentale è così chiamato in quanto il problema di legittimità costituzionale sorge nel corso di un procedimento giudiziario, come se si trattasse di un incidente processuale che comporta la sospensione del giudizio, con l'attenzione che viene spostata sulla questione di legittimità costituzionale.
alla cortecostituzionale. Il procedimento in via principale (o di azione) può essere avviato soltanto dalle regioni nei confronti delle leggi di stato e viceversa, oppure tra regione e regione. Questo tipo di procedimento è denominato in via principale in quanto la questione di legittimità viene proposta direttamente con una procedura ad hoc e non nell'ambito e nel corso di un giudizio, come abbiamo visto con il giudizio in via incidentale. Questo tipo di ricorso riguarda le invasioni di competenza dello stato nei confronti delle regioni e l'eccedenza delle competenze delle regioni nei confronti dello stato. Effetti delle norme incompatibili abrogate Le norme in contrasto tra loro, ovvero incompatibili, che producono un'antinomia hanno dei criteri specifici per essere risolte. Uno di questi è il criterio cronologico che opera attraverso l'abrogazione. L'effetto consiste nella perdita dell'efficacia della norma. L'abrogazioneopera ex nunc (da ora) e quindi non ha effetti per il passato (principio di irretroattività). 336 DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI – DIRITTO PUBBLICO (PROF. SALVIA) Differenza forme di stato e forme di governo Per forma di stato si intende il rapporto tra autorità di potestà d'imperio e la società civile mentre per forma di governo si intendono i modi in cui il potere è distribuito tra gli organi di uno stato. Materie escluse dal referendum abrogativo Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Legge di stabilità La legge finanziaria è una legge che viene portata al vaglio del parlamento al fine di esaminarla e approvarla entro il 31 dicembre. Ogni anno il governo predispone entro il 30 settembre il documento che definisce le "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato". La suaapprovazione è quasicontestuale alla legge di bilancio e viene considerata facente parte della complessiva manovra economica del governo. La necessità di accompagnare alla legge di bilancio un'ulteriore legge (finanziaria) deriva dalladisposizione contenuta all'art. 81, della costituzione italiana: "con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese".
Di conseguenza, la legge di bilancio è l'atto con cui il parlamento approva il bilancio preventivo presentato dal governo contenente le previsioni sulle spese e entrate in base alle sole leggi in vigore. Invece, la legge finanziaria (definita anche leggi di stabilità) è la legge con cui è possibile introdurre modifiche legislative, considerando che in caso di "nuove e maggiori spese l'indicazione dei mezzi per farvi fronte".
Il compito è quello di individuare la copertura finanziaria.
Introduzione di nuove disposizioni legislative, tenendo conto del tetto massimo stabilito per l'indebitamento dello stato.
Poteri stato e regioni
L'art. 117 definisce le materie di potestà legislativa esclusiva, concorrente e residuale di stato e regioni: lo stato ha potestà legislativa esclusiva su materie come esteri, immigrazione, ordine pubblico, moneta ecc. Lo stato ha potestà legislativa concorrente, ovvero fissa i principi a cui le regioni dovranno adattarsi, su materie come tutela del lavoro, sanità ecc. Infine, la potestà legislativa residuale è attribuita alle regioni per tutte le altre materie non elencate dall'articolo.
Consuetudini
La consuetudine è considerata come la fonte fatto per eccellenza e nasce da un comportamento sociale ripetuto nel tempo sino al punto che esso viene sentito come giuridicamente vincolante. Una categoria speciale è quella delle consuetudini costituzionali ovvero dei
comportamenti che disciplinano i rapporti fra organi costituzionali. Un esempio sono le consultazioni del presidente della Repubblica nel corso della formazione del nuovo governo.
Effetto diretto: L'effetto diretto riguarda le norme ed è definito dalla corte.