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Il ruolo e le responsabilità del Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica detiene poi alcune funzioni che non vanno a configurarsi in un rapporto specifico con nessuno dei poteri. Egli rappresenta l'unità nazionale e, in tale veste, riceve i rappresentanti diplomatici; ha il comando delle forze armate e presiede il Consiglio supremo di difesa; indice le elezioni e i referendum.

Quali sono le responsabilità del Presidente della Repubblica?

Il Capo dello Stato non è responsabile degli eventuali illeciti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni. La Costituzione gli assicura così la più ampia libertà d'azione nello svolgimento della sua attività. Tuttavia, tale libertà non è garantita illimitatamente, il Capo dello Stato è considerato responsabile per quegli atti che, anche se nell'esercizio delle sue funzioni, mettano in pericolo l'esistenza della Repubblica. Tali azioni illecite sono esplicitamente previste dalla Costituzione, sono.

L'atto di "altotradimento" e/o "attentato alla Costituzione". Per alto tradimento si intende un atto compiuto intenzionalmente che presuppone un'intesa nascosta con potenze straniere o, più in generale, con gruppi di pressione, per il compimento di azioni in contrasto con il giuramento di fedeltà alla Repubblica. L'attentato alla Costituzione, invece, è un qualsiasi altro comportamento che voglia intenzionalmente sovvertire le istituzioni costituzionali o violare la Costituzione.

Per questi reati il Presidente della Repubblica può essere posto in stato d'accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi componenti; in tale ipotesi viene successivamente giudicato dalla Corte costituzionale e, se riconosciuto colpevole da quest'ultima, rimosso dall'incarico.

Lodo Schifani e Lodo Alfano, quali sono le responsabilità delle più alte cariche dello Stato?

L'articolo 1

della legge 140/2003, noto come "lodo Schifani", era un articolo volto a impedire i processi penali contro le cinque più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera, Presidente del Consiglio, Presidente della Corte costituzionale). L'obiettivo era quello di ottenere la non sottoponibilità di tali cariche a processi penali per qualsiasi reato (anche riguardante fatti antecedenti all'assunzione della carica) fino alla cessazione delle medesime. Nel 2004 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la disposizione per la violazione degli articoli 3 e 24 della Costituzione. In particolare, l'articolo 3 prevede l'uguaglianza dei cittadini e il pari trattamento di ciascuno di fronte alla legge, l'articolo 24 il diritto alla difesa per ogni imputato. Inoltre, l'immunità riguardava tutti i reati, funzionali e non. La Corte aprirà alla possibilità del legislatore.di legiferare riguardo la sospensione dei processi evidenziando però come tale facoltà non possa tradursi in una sospensione generale (deve essere rivolta a tutelare specifiche cariche aventi specifiche prerogative costituzionali), automatica (deve essere rinunciabile da parte dell'imputato, a garanzia dell'articolo 24) e a tempo indeterminato (deve essere circoscritta nel tempo). La legge "lodo Alfano" mirava a reintrodurre la tutela prevista dalla precedente legge rispettando però i criteri di costituzionalità stabiliti dalla Corte. La nuova legge era limitata alle prime quattro cariche (escludendo il Presidente della Corte costituzionale) e prevedeva che la protezione dal processo penale fosse rinunciabile da parte dell'interessato, impostando inoltre il limite di tale tutela alla durata della carica. In ogni caso, la Corte trovò immutati alcuni dei punti critici rilevati nella precedente legge. La lodo Alfano, pur escludendo

Il Presidente della Corte costituzionale, accomunava fra loro cariche dalle prerogative molto diverse, creava inoltre una disparità di trattamento tra i presidenti e i componenti degli organi. Inoltre, anche la lodo Alfano venne approvata nuovamente come legge ordinaria e non come revisione costituzionale. Il principio di uguaglianza rimaneva quindi violato e la legge fu dichiarata incostituzionale.

• Cos'è l'Unione europea e qual è il suo intento? Qual è la sua struttura istituzionale-politica?

L'Unione europea è un'organizzazione politica ed economica a carattere sovranazionale che comprende 28 stati. Il funzionamento dell'UE è regolamentato dai trattati, approvati volontariamente da tutti gli stati membri; tramite i trattati gli stati dell'Unione cedono parte della propria sovranità, autorizzando l'UE a legiferare, tramite norme comunitarie, in svariati ambiti prestabiliti.

Gli stati membri conservano

tutti i poteri non esplicitamente conferiti all'Unione. L'UE si pone svariati obiettivi: la promozione e il mantenimento della pace, della sicurezza e delle libertà proprie dello Stato di diritto (garantendo i diritti umani in primis); favorire lo sviluppo sostenibile basato sulla crescita economica, su un'economia di mercato competitiva e sullo sviluppo sociale; promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico; combattere ogni forma di discriminazione rispettando varie e differenti ricchezze culturali e linguistiche oltre che rafforzando la solidarietà e l'unificazione economico-sociale tra gli stati membri; prosegue inoltre la propria politica di unificazione monetaria.

Tali obiettivi rispecchiano i valori dell'Unione: dignità umana (alla base dei diritti fondamentali), libertà, democrazia e uguaglianza.

La politica europea è realizzata principalmente da sette istituzioni che detengono il potere decisionale, queste istituzioni sono

elencate nei Trattati sull'Unione europea. Le istituzioni sono: - Il Parlamento europeo, composto dai rappresentanti eletti degli stati membri, i quali entrano in carica per cinque anni. Il Parlamento partecipa al processo di formazione degli atti normativi attraverso procedure di decisione e cooperazione con la Commissione e il Consiglio dell'Unione. Inoltre, il Parlamento ha poteri di controllo nei confronti della Commissione, può istituire commissioni (parlamentari) d'inchiesta e/o presentare interrogazioni, dà la fiducia iniziale sul presidente e i membri della Commissione, oltre a poter votare una mozione di censura (sfiducia). - Il Consiglio dell'Unione europea è, insieme al Parlamento, una delle dieci istituzioni che ha il potere di adottare gli atti normativi. Ha il compito di coordinare le politiche generali/nazionali degli stati membri. È formato dai rappresentanti di ogni Stato, in relazione alla specifica materia trattata, ed è

presieduto a turno da ciascuno dei suoi componenti per un periodo di sei mesi.

Il Consiglio europeo è un organo collettivo che definisce l'indirizzo politico e le priorità generali dell'Unione, esamina i problemi del processo di integrazione. È composto dai Capi di Stato o di Governo di ciascuno Stato membro, insieme al Presidente del Consiglio europeo e il Presidente della Commissione.

La Commissione europea dispone dei poteri di iniziativa normativa, di regolamentazione e di decisione amministrativa, di controllo verso gli Stati riguardo all'adempimento degli obblighi comunitari oltre ad avere un ruolo importante riguardo alla gestione dei finanziamenti dell'UE. La Commissione è composta dal Presidente della Commissione, dall'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, da un commissario con specifiche competenze per ogni Stato membro. La Commissione è designata dal Consiglio europeo.

La Corte di giustizia dell'Unione europea è l'organo giurisdizionale comunitario, chiamato ad assicurare il rispetto del diritto europeo tramite l'interpretazione e l'applicazione dei Trattati e delle norme dell'Unione. È composta da tanti giudici quanti sono gli Stati membri e ha il compito di giudicare sulle violazioni del diritto comunitario da parte degli stati membri o dalle istituzioni.

La Corte dei conti è l'organo centrale di controllo contabile della Comunità, chiamata ad esaminare il bilancio dell'UE e delle sue istituzioni.

La Banca centrale europea è la banca incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i paesi dell'UE che hanno aderito alla moneta unica, nonché della politica di vigilanza sugli enti creditizi.

Qual è la differenza tra giudici ordinari e giudici speciali? Cos'è il giudice naturale precostituito per

legge? Per magistratura ordinaria si intende quella istituita e disciplinata dall'ordinamento giudiziario, mentre per giurisdizione speciale quella che si occupa esclusivamente di determinate materie. Per garantire l'applicazione uniforme della legge la Costituzione, all'articolo 102, demanda l'applicazione della legge alla sola giurisdizione ordinaria vietando altresì l'istituzione di giudici speciali, consentendo solo il mantenimento di quelli specificamente indicati dall'articolo 103 della Costituzione. Le giurisdizioni speciali previste dalla Costituzione sono: amministrativa, contabile e militare. - La giurisdizione amministrativa è demandata al Consiglio di Stato in secondo grado e ai TAR in primo grado. Si occupa delle controversie in materia di interessi legittimi (e, in alcuni casi, di diritti soggettivi) nei rapporti che coinvolgono la pubblica amministrazione, giudicando della legittimità degli atti amministrativi. L'organo di

autogoverno è il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa.

La giurisdizione contabile ha ad oggetto il controllo di legittimità su numerosi atti del Governo e di altri organi pubblici, il controllo sulla gestione del bilancio e del patrimonio della pubblica amministrazione.

La giurisdizione militare è competente per i reati militari commessi dagli appartenenti alle forze armate.

La Costituzione oltre a nuovi giudici speciali vieta anche l'istituzione di giudici straordinari, in quanto, un giudice istituito dopo l'accadimento di un fatto sul quale è chiamato a giudicare desterebbe sospetti circa la sua indipendenza e imparzialità. La Costituzione impone dunque il principio del giudice naturale precostituito per legge, tramite criteri oggettivi e prestabiliti, in modo da garantire un giudizio equo e imparziale a ogni cittadino (articolo 25 e articolo 102 Cost.).

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
21 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Croche99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Furno Erik.