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CROCETTE IN ESAME
- In base a cosa un telaio si definisce a nodi fissi o a nodi mobili?Al comportamento nei confronti della stabilità trasversale (effetti del I ordine).
- In una struttura mista telaio-pareti, con solai rigidi che colleghino i 2 sistemi resistenti:Le pareti e i telai devono assumere la stessa deformata, realizzando una struttura più rigida.
- La presenza, in un edificio, di solai indeformabili nel piano:È utile affinché l’azione orizzontale sia ripartita secondo le rigidezze dei sistemi di controvento.
- Qual è l’effetto dell’eccentricità tra centro di massa e centro di taglio?Insorgenza di effetti torsionali che conducono a un incremento delle forze interne.
- Se in un edificio a telaio introduco delle lame di controvento in c.a.Il comportamento della struttura migliora anche secondo il coefficiente di posizionamento delle lame.
- Un sistema di controvento realizzato con + di 3 lame in c.a.:Può essere iperstatico o labile, a seconda che le lame concorrano in un punto.
- Qual è la particolarità della lama composta a C, per effetto dell’ingobbamento contrastato?Rispetto alle lame semplici, sono dotate anche di rigidezza torsionale.Aumentano gli effetti torsionali di piano sotto azioni orizzontali.
- Nei sistemi a pareti accoppiate, con 2 pareti in c.a. collegate da traversi rigidi flessionalmente:Le 2 pareti agiscono come una sezione composta e i traversi sono soggetti a forte taglio.
- La duttilità si può definire come la capacità di una struttura o di un elemento strutturale:Di avere grandi deformazioni, oltre il limite elastico, senza eccessive cadute di resistenza.
- Progettare secondo la gerarchia delle resistenze significa:Progettare i meccanismi fragili sulla base della capacità (resistenza) di quelli duttili.
- La formazione di cerniere plastiche in elementi strutturali in acciaio:Lavorata dalla duttilità dell’acciaio, ma dipende anche dalla forma/geometria della sezione.
- La duttilità di una sezione in c.a.:Decresce al crescere dell’armatura a trazione e dello sforzo assiale.
- La redistribuzione dei momenti in una trave in c.a. è assicurata se:La struttura è iperstatica, le sezioni sono duttili e con opportuna distribuzione delle resistenze.
- I meccanismi di rottura per strutture a telaio in c.a.:Sono favorevoli se si sviluppano con plasticizzazione delle travi a tutti i piani e alla base dei pilastri al piano terra.Sono favorevoli se vengono evitate rotture fragili dei nodi e degli elementi strutturali per taglio.
- Il beneficio plastico (o fattore di forma) è maggiore quando:In fase elastica ci sono ampie zone ancora scarsamente sollecitate.
- Di regola, una struttura a volte iperstatica, al crescere graduale dei carichi:Con n+1 cerniere diventa labile, salvo meccanismi parziali di collasso attivati da meno cerniere.
- In una struttura n volte iperstatica, alla crescita graduale dei carichi, si dice carico di collasso (o di collasso plastico):Il valore a cui, per progressiva formazione di cerniere plastiche, la struttura diventa labile (n+1 cerniere plastiche).
- Il moltiplicatore critico dei carichi:È il maggiore dei moltiplicatori staticamente ammissibili e il minore dei moltiplicatori cinematicamente sufficienti/ammissibili.
19) Lo shakedown è la capacità della struttura di dare una risposta, per azioni ripetute: Puramente elastica dopo che si sono già prodotte deformazioni plastiche nei primi caricamenti (prescindendo da fenomeni di fatica ciclica).
20) Si consideri un sistema a 1 GDL, la legge del moto descritta in figura rappresenta: L'oscillazione libera di un sistema sotto-smorzato.
L’oscillazione forzata (funzione armonica) di un sistema non smorzato, in risonanza.
21) L'integrale di Duhamel: Consente di determinare la risposta x(t) di un sistema lineare a una generica forzante f(t) (formata da una successione di brevi impulsi).
22) Nel caso di forzanti impulsive, l’entità della risposta dinamica di un sistema a 1 GDL dipende: Dal rapporto tra la durata della sollecitazione impulsiva t₁ e il periodo proprio di oscillazione T. Se t₁/T≫1, dalla rapidità con cui la forzante impulsiva raggiunge il suo max valore.
23) L’effetto dello smorzamento ξ sulle oscillazioni forzate di un sistema in condizioni di risonanza: È quello di ridurre l’ampiezza delle oscillazioni.
24) I modi di vibrare di un sistema a + gradi di libertà (MGDL): Si ordinano col primo avente frequenza naturale minore. Sono caratterizzati da forme modali, la cui ampiezza è soggetta a un fattore di scala (non influenza la forma del modo di vibrare).
25) Lo spettro di risposta elastica è un diagramma le cui ordinate forniscono, per un sistema a 1 GDL: La max ampiezza di uno dei parametri della risposta, in funzione di T e ξ (spostamento relativo, velocità relativa, accelerazione assoluta).
Individuo l'allungamento dei diagonali:
Sd
Sd=Ad
Ad: allungamento della diagonale
Ad: area diagonale
Sd: forza
E: modulo elastico
Sapendo che:
Sd = Sd / 2cos(ϴ) → F = Sd=ε'(ϴ)
Ad
R=F/cos(ϴ)
L
ε
F
=
L
=
F·l
2Ad
εa(ϴ)
Ad (E·ε'(ϴ))
Sapendo che lo sfruttamento angolare Y=Sd
(triangolo rette al ϴ a quadrato)
S=Ad
in cui sfruttiamo Sd per ciascun:
F·L →
Ad
F·E
Ad·E·cos3(ϴ)
Dalla teoria delle travi a taglio ho:
x=F
GA
e ragionando in:
Ad·E·cos3(ϴ)
G·A
Ad·E·cos3(ϴ) = l
RIGIDEZZA TAGLIANTE DI UNA TRAVE FICTIZIA EQUIVALENTE
considero un telaio a NODI RIGIDI e una forza F applicata al telaio; la forza F, in corrispondenza dell’impresso, provoca uno spostamento reattivo tra il traverso, superiore e inferiore pari a:
S=
12EΣξi
Rx3
=
FR3
12EΣξi
dove Σξi = Σ mol. d’inerzia di ogni piano
Quindi, per definire uno sfruttamento (reattivo) apparente, pari a:
S1
R
=
12EΣξi
Ricordando ora dalla teoria delle travi so:
x=F
GA1
ottengo:
F∙R2
12EΣξi
=
F
GA1
→ GA1 = 12EΣξi
R22
RIGIDEZZA TAGLIANTE
(A = A/X )
5) Spiegare quali sono le condizioni minime perché possa verificarsi la redistribuzione dei M di una trave.
Spiegare come avviene la redistribuzione nel caso di comportamento delle sezioni elasto-plastico ideale, elasto-plastico reale e fragile.
Nel caso di uniforme resistenza delle sezioni, fornire il carico ultimo Pu raggiungibile rispetto al carico di snervamento Ps.
Considero una trave a 2 campate soggette a un CARICO CONCENTRATO in mezzeria di ciascuna campata:
Posso avere t tipi di legge M×:
1) Comportamento elasto-plastico reale:
Nella sezione di appoggio a aumenta ancora il M flettente anche se ho già raggiunto Ma3, momento in cui inizia a snervare. Ma aumenta lentamente in fase elastica, mentre Mc aumenta velocemente.
Comportamento elasto-plastico ideale:
All’aumentare del carico P (fino a Pu) aumenta linearmente il M.
Nella sezione di appoggio a, all’ulteriore aumento del carico P, la sezione ruota molto, ma non aumenta più il valore del M (Ma3 = Mau).
Nella sezione di campata c, invece, all’aumentare ulteriore del carico P, la sezione plasticizza in appoggio, ma la possibile variazione di M va a incrementare le sezioni in campata in campo ancora elastico.
Se nella sezione a si è formata una cerniera plastica, possono succedere 2 cose:
- si plasticizzano anche le sezioni c (la trave diventa labile);
- le sezioni c aumentano ancora il loro M, finché la sezione a arriva alla curvatura ultima e quindi si rompe (χ = χu).
Quando questo accade si ha un incremento dinamico improvviso del M nelle sezioni c (si rompono le campate).
Lo scopo della redistribuzione dei M è posticipare il collasso della struttura, rispetto alla previsione di calcolo, grazie all’iperstaticità.
Per avere redistribuzione dei M è necessario che:
- le sezioni siano duttili;
- la trave sia iperstatica.
Raggiunto il valore Pu, la rottura si può manifestare per:
- esaurimento della capacità di rotazione plastica (χiu) in appoggio;
- formazione di una cerniera plastica in campata (Mu) e raggiungimento di condizioni di labilità.
CRITERI DI RESISTENZA delle SEZ:
Mau = 3/16 ps = carico di snervamento = ps = 16Mu/3L