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FINANCE?
L’approccio Law and Finance è uno dei filoni che analizza la
relazione tra proprietà, strategia e governance. Quest’approccio
sostiene che il contesto giuridico esercita un forte condizionamento
sulla struttura proprietaria e di governo delle imprese. Inoltre,
sostiene che il livello di protezione accordato agli azionisti
determina il grado di concentrazione della struttura azionaria delle
imprese. Nei Paesi che fondano il proprio ordinamento giuridico sui
principi di Common Law (es. i modelli anglosassoni), e che
presentano una forte tutela dei diritti degli azionisti, la
concentrazione azionaria è bassa. Nei Paesi, invece, che si fondano
sulla tradizione legale francese che concedono una bassa tutela nei
confronti dei diritti degli azionisti, la concentrazione azionaria è
elevata. In sostanza, l’alta concentrazione della struttura
proprietaria è un effetto e un sostituto della scarsa tutela offerta
dall’ordinamento giuridico a tutela degli azionisti.
Questa soluzione comporta anche delle conseguenze negative,
poiché gli investitori non possono diversificare il loro rischio e
devono sostenere un costo elevato delle risorse finanziarie raccolte
sotto forma di capitale.
2. COSA SONO I GRUPPI PIRAMIDALI?
I gruppi piramidali sono insiemi d’imprese che si controllano a
vicenda attraverso un meccanismo di partecipazione a cascata. Tali
imprese tendono a operare in tutti quei Paesi in cui l’ordinamento
giuridico non tutela adeguatamente gli interessi degli investitori. La
dimensione dei gruppi piramidali è solitamente medio-grande e
spesso sono diversificati, in quanto il soggetto che controlla il
gruppo, grazie alla leva azionaria, è in grado di allargare la propria
influenza su diversi settori, sia per poter aumentare il suo potere
economico che per diversificare il rischio. Per quanto riguarda la
struttura societaria, proprietà e controllo sono separati, da un lato il
controllo delle varie società del gruppo è nelle mani degli azionisti
di controllo della capogruppo, dall’altro il soggetto che detiene il
controllo riceve solo una frazione dei flussi di cassa prodotti dalle
società controllate. Questa separazione determina la nascita di
conflitti d’interessi tra gli azionisti della capogruppo e gli azionisti
delle società controllate.
3. VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA TEORIA
MANAGERIALE
VANTAGGI
I dell’impresa manageriale sono: sostituibilità tra gli
azionisti, suddivisione del rischio, specializzazione delle funzioni
decisionali e maggiore disponibilità di risorse finanziarie.
SVANTAGGI
Gli invece sono: presenza di conflitti d’interesse tra
azionisti e manager, poiché i primi hanno come obbiettivo quello di
massimizzare il profitto mentre il manager ha come obiettivo quello
la massimizzazione del rendimento di capitale. L’altro svantaggio è
dato dall’eccessiva discrezionalità del manager, amplificata da
asimmetria informativa e incompletezza contrattuale).
4. COS’É LA STRUTTURA FINANZIARIA FORTEMENTE
INDEBITATA?
La struttura finanziaria fortemente indebitata è un meccanismo
interno di C.G. per poter porre rimedio ai problemi relativi alla
separazione tra proprietà e controllo. Consiste anche nell’evitare un
eccesso di risorse finanziarie, limitando in questo modo quello che
sono i comportamenti opportunistici da parte dei manager.
5. COS’È LA MORSA DEBITORIA?
Quando l’azienda pur avendo ottime prospettive d’investimento
future, non possiede una liquidità sufficiente per pagare le
obbligazioni in scadenza. Questa situazione rischia di generare la
morsa debitoria (o debt overhang) che si verifica quando l’impresa
a causa dell’eccessivo livello d’indebitamento non è in grado di
finanziare degli investimenti profittevoli. Il problema della morsa
debitoria può essere superato solo attraverso la rinegoziazione del
debito.
6. COS’È L’ASSET SUBSTITUTION?
Detto anche problema della composizione delle attività , si verifica
quando il capitale di debito supera quello di rischio. Se l’impresa è
molto indebitata gli azionisti hanno un incentivo a intraprendere
investimenti molto più rischiosi poiché in caso di risultati favorevoli
essi si appropriano del plusvalore creato. In caso invece di esito
sfavorevole la maggior parte delle conseguenze negative gravano
sui detentori dei titoli di debito.
7. COS’È IL MERCATO PER IL CONTROLLO
SOCIETARIO?
Ha il compito di attribuire la proprietà dell’impresa a coloro che le
attribuiscono maggior valore, poiché ritengono di poterla gestire in
modo più efficiente. Tale mercato si attiva quando l’impresa non
riesce a realizzare performance soddisfacenti, e un soggetto
interno o esterno ad essa ritiene sia più opportuno cambiare gli alti
vertici aziendali. La riallocazione del controllo dell’impresa può
avvenire attraverso 3 meccanismi: BATTAGLIA DELLE DELEGHE,
SCALATE OSTILI E FUSIONI AMICHEVOLI.
8. LE STOCK OPTION SONO DELLE AZIONI CHE
VENGONO DATE GRATUITAMENTE?
Falso
9.QUAL È L’ALTRO NOME PER DEFINIRE IL
CAPITALISMO LATINO?
Market oriented o outsider sistem
10. COSA SONO I COSTI D’AGENZIA?
11. LE IMPRESE ITALIANE HANNO UNA SCARSA
CONCENTRAZIONE AZIONARIA?
Falso
12. QUALE CARATTERISTICA RAPPRESENTA LA
PUBBLIC COMPANY?
Tra le caratteristiche sono presenti:
-Proprietà di capitale fra un elevato numero di azionisti
-Assenza si un’azionista di maggioranza
-Possibilità che uno scalatore acquisti sul mercato una quota del
capitale tale da consentirgli d’influenzare in modo determinante la
volontà sociale.
13. COME IL MERCATO DI CAPITALI È USATO PER LA
CG?
Fa parte dei meccanismi esterni di Corporate Governance e svolge
la funzione dii mettere in contatto soggetti che risparmiano con
soggetti in deficit finanziario che investono come investitori
istituzionali.
14. TEORIA STAKEHOLDER E I 3 LIVELLI
Questa teoria sostiene che il management deve considerare
l’interesse degli stakeholder che forniscono un contributo
all’impresa o che sono influenzati dalle sue decisioni. Il
management deve gestire la relazione tra l’impresa e i suoi
stakeholder a 3 livelli: LIVELLO RELAZIONALE (il management deve
identificare chi sono gli stakeholder e quali attese hanno nei
confronti dell’impresa, dopodiché deve identificare quali sono i loro
interessi che deve soddisfare), LIVELLO DI PROCESSO (il
management deve sviluppare e implementare procedure operative
per analizzare l’ambiente circostante e per raccogliere informazioni
utili sui diversi tipi di stakeholder) e LIVELLO TRASNAZIONALE (il
management deve analizzare la relazione che l’impresa ha con i
suoi stakeholder).
15. COS’È IL TAKE OVER?
Il take over (o scalate ostili), prevede che lo scalatore realizzi
un’offerta pubblica d’acquisto su tutto il capitale dell’impresa a un
prezzo prefissato. Nel caso di esito positivo dell’operazione, lo
scalatore acquista il controllo dell’impresa e la possibilità di
nominare la maggioranza dei consiglieri e il CEO. L’acquirente deve
comunque superare degli ostacoli, come la possibilità che gli
azionisti di minoranza non aderiscano all’offerta per guadagnare
una frizione pro quota del Capital Gain, la competizione con altri
possibili acquirenti, la competizione dello scalatore con il
management, la presenza di clausole anti-scalata che hanno
l’obiettivo di aumentare il costo o ridurre gli effetti della scalata.
16. CONCETTO DI VALORE, COMPONENTI E FILONI DI
STUDIO
L’obiettivo principale dell’azienda è la creazione costante di valore
condiviso. Sono presenti 2 filoni di studio:
1. L’impostazione anglosassone privilegia la massimizzazione del
valore per gli azionisti.
2. L’impostazione europea continentale è più orientata alle esigenze
di tutti gli stakeholder.
Le dimensioni del valore sono 3:
-VALORE ECONOMICO: dato dalla capacità dell’impresa di realizzare
effettivamente utili nel futuro.
-VALORE CONTABILE: può essere rilevato attraverso l’analisi e le
scritture contabili che l’impresa registra.
-VALORE DI MERCATO: dato dall’incontro tra domanda e offerta dei
titoli azionari sul mercato di capitali.
Le componenti del valore sono:
ASSET IN PLACE: rappresentano gli investimenti posti in essere
dall’organizzazione per i quali viene generalmente utilizzato il
capitale di debito , in relazione al fatto che comunque sono
investimenti certi che sono già posti in essere dell’organizzazione.
GROWTH OPPORTUNITY: sono investimenti che l’impresa utilizza per
cogliere opportunità di crescita e miglioramento.
17. COMMENTA LA MATRICE DI CORPORATE
GOVERNANCE
Le definizioni di Corporate Governance utilizzare in letterature
vengono esplicitate attraverso una matrice formata da 4 quadranti.
Nel 1° quadrante viene considerato l’interesse degli azionisti e il
CDA viene considerato l’organo preposto a svolgere la funzione di
governo economico. Secondo questa impostazione gli stakeholder
dell’impresa diversi dagli azionisti non hanno alcun diritto di
governo economico. Nel 2° quadrante quest’impostazione
attribuisce al CDA il compito di regolare il conflitto d’interesse tra
azionisti e manager causato dalla separazione tra proprietà e
controllo. Nel 3° quadrante quest’impostazione si basa sull’idea
che gli azionisti e più in generale tutti i conferenti di capitale sono
l’unica categoria di stakeholder i cui interessi devono essere
considerati nei processi di governo economico. Nel 4° quadrante
quest’impostazione concepisce le imprese come istituti economici
sociali che oltre a perseguire gli interessi degli azionisti devono
soddisfare le istante che provengono da numerosi di stakeholder.
18. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL CDA?
COMPOSIZIONE, STRUTTURA E FUNZIONAMENTO
Il CDA verte su 3 ruolo: STRATEGICO (volto ad indirizzare e
contribuire al processo di formazione delle strategie) DI
CONTROLLO (volto a salvaguardare gli interessi degli azionisti o di
tutti gli stakeholder attraverso meccanismi di valutazione interna)
e DI NETWORKING (volto a gestire i rapporti tra l’impresa e gli
stakeholder).
COMPOSIZIONE: sono presenti i consiglieri esecutivi (AD) e non
esecutivi i quali possono essere distinti in DIPENDENTI (soggetti già
presenti all’interno dell’impresa) e