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CORPORATE GOVERNANCE
10/03/2017
Fusioni, acquisizioni e OPA
Come si struttura e quali sono le fasi di un processo di fusione o acquisizione legati alla crescita di un’impresa. Dopo il
processo non vi sono più due soggetti giuridici ma solo più uno. Le caratterizzazioni sono le stesse anche se sono due
operazioni diverse.
Il management deve porre una grande attenzione perché non sono operazioni semplici. Deve esserci l’esigenza di fare
un’operazione di questo tipo (comporta un grado di complessità molto alto, grossi rischi).
Rischi: problemi di cultura organizzativa, problemi di integrazione anche tra aziende dello stesso paese, integrare due
realtà diverse comporta sempre complessità e rischi, il management deve gestirli e favorire la transizione dalle prime
fasi preliminari fino alla conclusione dell’operazione.
Prima di andare a vedere quali sono gli aspetti importanti dobbiamo prendere (a monte) una chiara scelta strategica,
fatti gli opportuni controlli in termini di risorse, strategia, e così via. Ho già scelto che è la via strategica migliore.
L’azienda sceglie di crescere con una fusione o acquisizione (di un fornitore, di un concorrente, un player che opera in
un’altra area di business, che opera in un altro paese). Questa tipologia di operazione è stata usata moltissimo,
l’impresa ha due possibilità: investimenti esterni o interni. La crescita esterna ha il vantaggio di raggiungere
rapidamente i risultati (vedi settore high tech).
Dopo aver deciso di crescere attraverso questa operazione devo individuare un’impresa target ideale (obiettivo),
l’impresa che ha le caratteristiche ideali per il nostro obiettivo, per la nostra strategia, questa scelta deve essere
coerente con la mia strategia. Una delle regole più importanti: sinergie, integrazione.
Regola di Ansoff: 2+2=5 → il valore dell’azienda A e quello dell’azienda B deve essere maggiore in seguito alla
fusione/acquisizione.
Quando due realtà si integrano ci sono sicuramente dei costi di apprendimento, costi per imparare a fare le cose in
modo diverso sia da parte dei dipendenti che da parte dei manager. Cambiare proprietà/modo di operare/modelli di
management è qualcosa che va ad influenzare i componenti dell’azienda. Importante è creare un cambiamento
positivo. Rischio per l’impresa acquisita: licenziamento dei dipendenti, cambio dei fornitori. Devo far percepire che il
cambiamento in senso grosso sarà in senso positivo. Valutare i rischi che possono discendere da questo tipo di
operazione, lavoro minuzioso che va a controllare in modo dettagliato diversi aspetti. Il manager oltre a svolgere le
attività ordinarie deve quindi portare avanti in concomitanza questa attività straordinaria di acquisizione o fusione, il
management si affida a consulenze terze, il manager rischia di trascurare la gestione della propria impresa. Può essere
che l’azienda non abbia le risorse manageriali sufficienti per intraprendere questo tipo di operazione.
Il processo di acquisizione: le 5 fasi
La lunghezza/il tempo per ogni fase varia. Da quando inizia a quando finisce può anche passare un anno. Processo
lungo e articolato che necessita di un’analisi e un monitoraggio costante. Avere ben chiara la programmazione, andare
a vedere se vi sono degli scostamenti tra le previsioni e quello che si sta verificando, se vi è uno scostamento bisogna
intervenire con azioni correttive. Obiettivo: SINERGIA TRA IMPRESA ACQUIRENTE E IMPRESA ACQUISITA
su cui lanciare
1. Fase di indagine preliminare, molto importante per il processo, scegliere l’impresa target
l’operazione. Pongo le basi per l’intero processo. Difficile è individuare dei criteri per andare a scegliere
l’impresa target. Creo un gruppo di imprese potenziali in cui poi scelgo l’impresa che corrisponde
maggiormente ai criteri di riferimento. Vi sono criteri classici e criteri intangibili. In base a questi identifico dei
candidati. Ho bisogno di intermediari che mi aiutino in questa prima scrematura. Indagine e ricerca di
informazioni per arrivare alla scelta finale: uso di società terze che mi aiutino in questa scelta, spesso è
importante la tempistica con cui vado ad affrontare questa fase.
2. Una volta individuata l’azienda target ideale si deve procedere ad un primo approccio/contatto per poi
avviare il negoziato vero e proprio. Di solito si va ad esprimere la propria strategia e la scelta di andare ad
acquisire la società. In questa fase avvengono gli accordi preliminari: sono accordi non vincolanti al 100% ma
vanno a definire le modalità di comportamento fra le due parti durante tutto l’arco della contrattazione. Non
sono vincolanti perché possono essere ritrattati ma definiscono paletti precisi da seguire. I documenti più
usati sono: riguarda l’impresa target, questa deve dare informazioni ad un’azienda che
Il patto di riservatezza:
o poi magari non conclude l’operazione, garanzia delle informazioni che cede all’azienda acquisitrice.
Contiene l’elenco delle persone tra le due controparti che hanno la possibilità di dare e ricevere
informazioni rilevanti. Contiene un periodo di tempo entro il quale non si possono divulgare queste
informazioni. È praticamente un contratto, la violazione di questo comporta dei risarcimenti per
esempio. qualcosa di più vicino a quella che è una bozza di contratto. Si sintetizzano i
La lettera di intenti:
o punti salienti della trattativa e si evidenziano i punti che le parti hanno già accordato. Posso andare a
specificare quello che è il trattamento dei diritti di proprietà individuale dell’impresa target. Possono
definire indennità, obblighi e diritti. Attenzione ad evidenziare clausole, è un intento alla buona
collaborazione che nel corso delle fasi successive si auspica porterà al buon esito dell’operazione.
3. Fase corposa e critica del processo, piano di integrazione e follow up. Obiettivo: sviluppare un piano che porti
alla massima integrazione fra le due imprese. Deve essere avviato in anticipo, deve comprendere quelli che
sono tutti i passi che portano le due realtà a diventare una sola con il massimo dell’integrazione possibile,
massimo risultato raggiungibile dall’integrazione delle due.
Piano molto importante che si divide in tre sotto-fasi:
I. che dura in media dai 7 ai 15 giorni, riguarda aspetti strutturali ed
Acquisizione del controllo
organizzativi, deve comunicare agli stakeholder della target i cambiamenti, le migliorie, le nuova
struttura, l’organizzazione, aspetti amministrati: aspetto più generale
II. può durare anche 3-4 mesi, è la redazione del progetto. Comporta la
Sviluppo del piano
determinazione degli ostacoli, dei problemi che possono venire fuori in itinere o quando
l’operazione sarà conclusa. Identificare i problemi di questo tipo di operazione per andare a
risolverli, vado a spiegare come vado a risolvere le problematiche emerse. La resistenza al
cambiamento dell’impresa target resta il problema maggiore, il cambiamento porta alla resistenza
quindi questa fase ha l’obiettivo principale di ridurre l’incertezza dell’operazione e di quello che sarà
dopo l’operazione (vincere la resistenza al cambiamento), sviluppando un piano dettagliato che
risolve le frizioni tra le parti. Se vi sono ostacoli troppo grossi probabilmente il processo non andrà a
buon fine.
III. consentono di valutare l’esperienza maturata in questo tipo di
La valutazione e il follow up
operazione. Conseguire un’esperienza in questo tipo di operazioni. Uno dei fattori critici di successo:
manager che hanno già affrontato questo tipo di operazioni. Il follow up è la redazione dei passaggi.
Permette al management di capire se l’operazione andrà a buon fine oppure no. Si è molto avanti
nella trattativa a questo punto.
4. Analisi e valutazione: fondamentale, ha l’obiettivo di andare a stimare in modo preciso il valore dell’impresa
target per andare a definire un congruo prezzo per l’operazione. La volontà di portare a termine l’operazione
è molto alta. Viene fatta un’analisi a 360° molto attenta chiamata due diligence (identificare metodologie per
andare a valutare il valore più vicino al valore reale dell’impresa target). Spesso le imprese si affidano a
consulenti esterni, le informazioni sono da andare a ricercare su tutto quello che è l’impresa target, a livello
generale le due diligence più comuni sono:
• Commerciali: va analizzata tutta quella che è un’analisi della posizione competitiva, analisi SWOT,
verificare rapporti con clienti e fornitori, valutare l’area commerciale competitiva, il potenziale di
mercato. Sia in termini attuali che in termini prospettici (potenziali).
• Finanziarie
• Legali: verificare la validità dei contratti, i diritti delle proprietà intellettuali, battaglie giuridiche che sono
in atto,…
• Ambientali
Una stima può essere completamente diversa e poco precisa perché si usano metodi diversi (metodologie di
valutazione dell’impresa target):
• Metodo patrimoniale
• Metodo reddituale
• Metodo finanziario
• Metodi misti
• Metodi empirici
Oppure dovute alla discrezionalità di chi fa la valutazione, da qui si inizia a contrattare e ad andare verso quella che è
la negoziazione e il successivo accordo.
5. Negoziazione e accordo: le informazioni raccolte sono di fondamentale importanza, subentrano fattori
psicologici, andare a strappare le condizioni migliori non solo in termini di prezzo, ma riguardo alle clausole.
Hanno peso le esperienze passate, le informazioni e le asimmetrie informative che si possono sfruttare per
avere condizioni migliori. Porta a raggiungere un contratto finale che soddisfi entrambe le parti senza
adottare posizioni particolarmente rigide, solo il verificarsi di situazioni molto gravi bloccano l’operazione a
questo punto. L’aspetto principale: si va a firmare il contratto finale presentante il prezzo di vendita e le
modalità di pagamento. Queste operazioni non avvengono quasi mai in cash, spesso vi sono società terze
(banche o più partner). Oltre ad aspetti economici-finanziari, il contratto va a definire determinati diritti e
l’insieme degli obblighi. Tre clausole: i patti accessori, le garanzie (a seconda di un evento futuro che si
verifica si avranno determinate conseguenze, evento che influisce sul valore dell’azienda, clausole che mi
garantiscono una copertura) e le indennità (eventuali risarcimenti per l’impresa acquirente).
CORPORATE GOVERNANCE
17/03/2017
La gestione delle fasi critiche dell’operazione
I manager devono porre particola