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Sulle origini del baccanale veronese
“Vita Veronese” 4,5 Grancelli Umberto, in maggio 1951.
Il carnevale veronese nella tradizione e nella cronaca6 Lenotti Tullio, , Edizione di “Vitaveronese”, Verona, 1955, pg. 16.
Ibi,7 pg. 24.
Lieti suoni – giulive canzoni
Questo giorno – salutino intorno
Salve a gnocco, s’innalzi, s’intuoni
A te l’inno di gloria, d’onor.
D’un sorriso – tu allegri ogni viso,
Di letizia tu inondi ogni cor.
Spunta il sole, e la luce che manda
Fa sparire degli astri il fulgor:
Viene il Gnocco, s‘innalzi, s’intuoni
A te l’ìinno di gloria, d’onor:
D’un sorriso – tu allegri ogni viso,
Di letizia tu inondi ogni cor. 8
Il Baccanale del Gnocco non era l’unica manifestazione di Verona durante il Carnevale. Vi erano anche spettacoli d’opera e di ballo, veglioni nei teatri, feste danzanti pubbliche e private, banchetti, mascherate… che nel corso degli anni si
Il corteo aveva inizio con la nobiltà che si recava presso il palazzo di Sua Eccellenza il Podestà. Nel frattempo, arrivavano in Piazza dei Signori numerose compagnie di Sanzenati, giovinetti, uomini vestiti da pulcinella e donne con costumi primaverili. Gli "evviva" venivano terminati nel momento in cui si sentiva il suono delle trombe, dei timpani e dei fagotti. Arrivavano poi i mugnai, gli ortolani a cavallo con la spada sguainata tenendo alto il loro stendardo. Il Papà del Gnocco, un abitante di S. Zeno, entrava nel palazzo del Podestà che lo attendeva per dare il suo consenso all'invito a prendere parte alla festa. Dopo di che tutte le maschere ritornavano sulla piazza e Sua Eccellenza godeva degli spettacoli dai balconi festosamente addobbati. Dalla corte del Pretorius civano centinaia di uomini carichi di cesti colmi di cibo che mettevano in mostra posizionandosi a chiocciola nella piazza.
Avviandosi poiverso San Zeno. Seguivano il Podestà e la nobiltà discesi dai balconi e le carrozze. La sfilata durava due ore e durante il percorso si distribuiva pane bianco. Una volta giunti in piazza venivano impastati gli gnocchi. Il primo a servirsene era Sua Eccellenza. La cerimonia si chiudeva con il ritorno di Sua Eccellenza alla propria residenza. Ciò non determinava la fine delle danze e della distribuzione degli gnocchi che invece continuavano tutta la notte.
Papà del Gnocco L'elezione del era vitalizia ed ereditaria. Successivamente, nel 1949, questa carica si trasformò in elettiva, mediante i suffragi dei capi Papà del Gnocco famiglia del quartiere di San Zeno. Il impiega lungo tempo ad indossare il suo costume e il rito prevede che venga aiutato da un assistente, detto cerimoniere. Egli indossa un abito dai colori bianco avorio e rosso, con un cappello in testa e una forchetta in pugno. Il cappello è caratterizzato da Ibi, 8 pg.
25.Ibi9 , pp. 27-28.svariati significati allegorici: la forma a baldacchino da cui scendono pizzi e perline, con un orlo dorato, raffigura il palco che un tempo veniva allestito in Piazza San Zeno. I nastri colorati che scendono dal cappello rappresentano i cinque quartieri che componevano la città di Verona nel XIII secolo: del Ferro, Chiavica, Capitani, Maggiore e del Castello. Lo scettro, in dialetto veronese “piròn col gnoco” era costituito da una grande forchetta che simboleggiava il prezioso atto caritatevole della distribuzione degli gnocchi da parte di Tommaso Da Vico. Lo scettro simboleggiava il potere del sovrano. Sulla schiena l’abito ha un’imbottitura a forma di gnocco, che sporge dal vestito e da cui esce un grande mantello color rosso all’esterno e di raso bianco all’interno. Questa protuberanza ha il significato di ricordare la fame del popolo e la nascita della tradizione del carnevale. Sulla pancia vi è invece il “panciotto”,
con una grande sfilata di carri allegorici. Nel corso degli anni, il giornale ha continuato a seguire da vicino gli eventi del Carnevale, riportando le novità, le tradizioni e le curiosità legate a questa festa popolare. Oggi, ancora, "L'Arena" dedica ampio spazio al Carnevale, con articoli, foto e interviste ai protagonisti delle sfilate e dei festeggiamenti.quello di Verona. 12Nel 2003, in occasione del 473° venerdì gnoccolar, pubblica l’intero programma che ha inizio venerdì 28 febbraio, sfilata a partire dalle ore 12.45 in corso PortaNuova; terminando domenica 30 marzo con l’ultima sfilata al Basson dalle ore Papà del Gnocco, 14.30. Ad essere eletto come dopo nove anni che era giàel feroviersalito sul trono, fu Michele Ferrari detto << >>. 13Bacchanalia,10 Toffaletti Andrea & Stefano, Edizioni Stimmgraf, S. G. Lupatoto (VR), 2013, pp.21-23.Ibi,11 pg. 32. Il carnevale e le sue maschere,12 Priante Giovanni, Grafiche Leardini, S. Martino B.A. (VR), 2003, pg. 32.Ibi,13 pg. 56.