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Università degli Studi di Padova – Scuola di Ingegneria
Lauree triennali in: Ingegneria Gestionale, dell’Innovazione del Prodotto,
Meccatronica – proff. V. Casarino, G. Longobardi, C. Zanella
Tutorato FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE
E GEOMETRIA
4 settembre 2023
Prova in modalità telematica – 18 gennaio 2021- Tema 5
Esercizio 1
Discutere il seguente sistema lineare dipendente dal parametro reale
m e trovarne le soluzioni nei casi in cui esse sono infinite (se tali casi si
presentano): x + 2y + 3z = m
x + y + (m + 1)z = 2
2x + y + mz = 6.
Soluzione. Trasformiamo la matrice completa del sistema lineare:
1 2 3 m 1 2 3 m
H (−1)
21 −1 − −m
−→
1 1 m + 1 2 0 m 2 + 2
H (−2)
31 −3 − −2m
2 1 m 6 0 m 6 + 6
1 2 3 m
H (−3)
32 −1 − −m
−→ 0 m 2 + 2 .
−2m
0 0 m
1 2 3 m
−1 − −m
0 m 2 + 2
−2m
0 0 m
Il termine in posizione 33 si annulla per m = 0. Sostituendo m = 0 si
1
∞
annulla la terza riga, quindi in tal caso il sistema ha soluzioni.
̸
Invece per m = 0 la matrice ottenuta è a scala di rango tre senza pivot
in ultima colonna, quindi il sistema ha soluzione unica.
Risolviamo dunque il sistema lineare per m = 0 sostituendo tale valore
nell’ultima matrice ottenuta, da cui
1 2 3 0
−1 −2
0 2 ,
0 0 0 0
e passando al sistema associato:
x + 2y + 3z = 0
−y − 2z = 2
da cui, con semplici calcoli,
−2 − −2y −
y = 2z, x = 3z = 4 + z.
L’insieme delle soluzioni è la varietà lineare
{(4 −2 − ∈ {(4, −2, −2z, ∈
+ z, 2z, z) : z = 0) + (z, z) : z
R} R}
−2, ⟨(1, −2,
= (4, 0) + 1)⟩.
Osservazione. Durante il tutorato è stato chiesto come si può scrivere
una varietà lineare di dimensione 2. Rispondiamo attraverso un esempio.
−2+3y −2z,
Supponiamo di dover riscrivere l’insieme di punti (4+z, z +5y),
al variare di z e y in Si può procedere cosı̀:
R.
{(4 −2 − ∈ {(4, −2, −2z, ∈
+ z, + 3y 2z, z + 5y) : z = 0) + (0, 3y, 5y) + (z, z) : z, w
R} R}
{(4, −2, −2, ∈
= 0) + y(0, 3, 5) + z(1, 1) : z, w R}
−2, ⟨(1, −2,
= (4, 0) + 1), (0, 3, 5)⟩.
Esercizio 2. (Tutorato 11)
Si consideri la matrice
16 0 4
0 2 0
A = .
4 0 1
1. Stabilire se A la matrice è ortogonalmente diagonalizzabile.
2. Determinare una base ortogonale di autovettori di A.
Svolgimento.
1. Una matrice quadrata a coefficienti reali è ortogonalmente diagona-
lizzabile se e solo se essa è simmetrica. A è simmetrica, pertanto
ortogonalmente diagonalizzabile.
2. Sviluppando rispetto alla seconda riga si ottiene
−
16 λ 0 4
−
− 0 2 λ 0
p (λ) = det(A λI) =
A
−
4 0 1 λ
− − − −
= (2 λ)[(16 λ)(1 λ) 16] =
2
− −
= (2 λ)[λ 17λ]
− −
= λ(2 λ)(λ 17).
Esistono quindi tre autovalori distinti, 0, 2, 17.
Calcoliamo l’autospazio associato a λ = 0. Si ha
3
{X ∈ }
E (0) = = (x, y, z) : AX = 0
R 3×1
A
16 0 4
3 }.
{X ∈ 0 2 0 X = 0
= = (x, y, z) :
R 3×1
4 0 1
16 0 4
0 2 0
Riscriviamo X = 0 nella forma
3×1
4 0 1 16x + 4z = 0
2y = 0
4x + z = 0.
Risulta quindi {X −4x) ∈ ⟨(1, −4)⟩.
E (0) = = (x, 0, : x = 0,
R}
A
Calcoliamo poi l’autospazio associato a λ = 2. Si ha
3
{X ∈ − }
E (2) = = (x, y, z) : (A 2I )X = 0
R 3 3×1
A
14 0 4
3
{X ∈ }.
0 0 0
= = (x, y, z) : X = 0
R 3×1
−1
4 0
14 0 4
0 0 0
Riscriviamo X = 0 nella forma
3×1
−1
4 0 14x + 4z = 0
0 = 0
−
4x z = 0,
o equivalentemente nella forma
x = 0
z = 0.
Risulta quindi {X ∈ ⟨(0,
E (2) = = (0, y, 0) : y = 1, 0)⟩.
R}
A
Calcoliamo infine l’autospazio associato a λ = 17. Si ha
3
{X ∈ − }
E (17) = = (x, y, z) : (A 17I )X = 0
R 3 3×1
A
−1 0 4
3 −15
{X ∈ }.
0 0
= = (x, y, z) : X = 0
R 3×1
−16
4 0
−1 0 4
−15
0 0
Riscriviamo X = 0 nella forma
3×1
−16
4 0 −x + 4z = 0
−15y = 0
−
4x 16z = 0,
o equivalentemente nella forma
x = 4z
y = 0.
−4),
Otteniamo quindi gli autovettori (1, 0, (0, 1, 0), (4, 0, 1) che for-
mano già una base ortogonale.
Osservazione. Se la base di autovettori non fosse stata ortogonale,
avremmo dovuto applicare il procedimento di Gram-Schmidt.