LASCIA LA MACCHINA
…
Si possono adottare diagrammi di Gant: rappresentazioni delle varie macchine nel tempo
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Pianificazione operativa (applicazioni) Prof. Marco Bortolini
Applicazione n.1
Un centro di lavoro (macchina singola) è attualmente responsabile della lavorazione di 8 grandi lotti produttivi
(job), immediatamente tutti disponibili, secondo le tempistiche, in ore, riportate in Tabella 1 ed attese le
scadenze per le consegne indicate:
Tabella 1. As-Is, centro di lavoro (macchina singola).
Lotto 1 2 3 4 5 6 7 8
10 18 15 16 24 17 14 13
11 30 55 60 39 61 31 18
l’utilità di un cambio dello
Valutare le performance del sistema produttivo descritto e stesso passando ad un
sistema flow-shop a due macchine. Le due macchine, in serie e senza buffer interoperazionale tra di esse,
realizzerebbero quanto ora realizzato dal centro di lavoro. Ognuna di esse, essendo “specializzata” su una
porzione minore di lavoro, potrebbe lavorare con maggiore efficienza e tempi minori, come indicato in Tabella
2: Prestare attenzione alla presenza o meno del buffer
Tabella 2. To-Be, flow-shop a due macchine.
Lotto 1 2 3 4 5 6 7 8
3 7 9 6 12 11 5 4
1
5 11 4 1 10 2 9 7
2
11 30 55 60 39 61 31 18
Utilizzare, per i due sistemi fisici, opportune tecniche di scheduling e confrontare le performance alla luce di
validi KPIs. Esprimere considerazioni critiche sui risultati ottenuti.
Due date più vicina Non viene esplicitato nel testo quale regola
di carico e algoritmo utilizzare, ne vediamo
alcune:
È evidente che con una macchina sola è
impossibile rispettare le scadenze.
Gli spazi in nero sono tempi di ozio della macchina 2
(a macchina scarica, il job è finito da un po’), gli
rosso sono invece tempi in cui la macchina
spazi in
C’è un’ora di buco: job 8 1 non lavora ma rimane carica
finisce in 7, non c’è buffer, j1 fa
da tappo e deve aspettare Guarda i tempi e trova il numero più piccolo che trovi: se riferito alla
prima macchina mettilo all’inizio, altrimenti alla fine.
Il numero più basso di tutti è 1, è riferito al job 4 e
alla macchina 2 dunque va in fondo questo job, così
via…
Ci sono due 4 ma l’effetto finale non cambia, non c’è
nessuna situazione di imbarazzo.
Controllare che la sequenza dei job ottenuta non
sia la stessa della combinazione precedente
L’unica differenza tra i 2 metodi sono i differenti job che vanno in ritardo, questi potrebbero portare a scelte
differenti a seconda dell’importanza dei clienti e dunque dei job ,ciò dipende dal fatto che magari i job non sono
equivalenti tra loro. È bene guardare anche questi KPI di tipo economico.
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Pianificazione operativa (applicazioni) Prof. Marco Bortolini
Sono richiesti di svolgere 3 metodi, per ciascuno c’è la
situazione As-Is e To be, quindi un totale di 6 scenari.
Dopodiché si sceglie il migliore tra i migliori di As-Is e To be
Applicazione n.2
Si sta valutando la convenienza economica di un di una macchina (macchina singola) adibita alla
revamping
lavorazione di lotti di prodotti (job). L’attuale macchina ha un costo orario di 20 €/h mentre la macchina più
avrebbe un costo orario di 25 €/h. Ovviamente, il nuovo sistema consentirebbe
performante, post-revamping,
una riduzione dei tempi di lavoro (tasso di riduzione variabile da lotto a lotto in ragione della natura della
lavorazione stessa) e quindi una minore probabilità di incorrere nel pagamento di penali dovute al mancato
rispetto della data di consegna definita dal commerciale aziendale. I dati di riferimento sono in tabella, con
riferimento a 8 lotti di produzione.
Durata macchina % riduzione post Due date Penalty cost
Lotto [€/h ritardo]
attuale [h] revamping commerciale [h]
1 1.5 -10% 2 5
2 3 -30% 7 16
3 2 invariato 8 5
4 4 -20% 6 12
5 6 -20% 19 18
6 2.4 -10% 10 20
7 1.2 invariato 20 25
8 5 -15% 26 27
Facendo riferimento alle regole di carico EDD e SPT ed al modello di Hodgson valutare la convenienza o
meno del della macchina con riferimento ai lotti di produzione indicati in tabella.
revamping
ammodernamento dell’impianto. Siamo nella
Revamping:
pianificazione operativa, non si stravolge il sistema operativo
in questa fase. In ordine di durata crescente di lavorazione
Nel caso di Flow shop (non in questo
caso) una macchina presente ma
oziante si paga o no? Teoricamente si.
Evitare il più possibile tempi morti/buchi.
L’idea del revamping sembra buona secondo tutti
i punti di vista ma non si può dire nulla a priori,
non per forza fare dei gran conti vuol dire un
miglioramento della situazione.
Non c’è scritto da nessuna parte che se EDD
risulta il metodo migliore nel “caso base” allora lo
sarà anche nel caso del revamping.
Il soggetto del discorso sono i cosiddetti sistemi a coda, ambienti in cui vi è un accumulo di entità. Il focus é la gestione
dell’accumulo di entità (oggetti, persone, macchine, …) all’interno di sistemi che devono evaderli. Si procede ad analizzare
la coda stessa per vedere se ha un carattere di sistematicità di accumulo o no.
fila dal medico di base, controlli dell’aereo porto…
Classici esempi:
Il problema può essere approcciato da molti punti di vista, uno può essere quello di simularne l’andamento (digital twin).
delle code)
Un altro approccio può essere quello di ricorrere ad una teoria (teoria che modella analiticamente il problema
sotto determinate ipotesi. Nel caso di sistemi più complessi bisogna
decomporlo in sottosistemi più semplici su
cui si può effettuare un’analisi sequenziale
Ha senso modellare un sistema con la teoria delle code quando si generano
accumuli, che non sono una costante. Perché se fosse così vuol dire che il servizio
è troppo scarso/debole rispetto alla quantità dei clienti (dimensionamento
sbagliato del sistema). È invece lecito che nonostante il dimensionamento del
sistema ci siano picchi di richieste (accumuli temporanei di clienti).
L’ipotesi di fondo è che il sistema mediamente è in grado di evadere le richieste
che gli arrivano, cioè si bilanciano i picchi con momenti di scarico. Si va a studiare
l’operativitá nei momenti in cui sono presenti i picchi di richieste. Per questo
motivo la teoria delle code viene fatta nella pianificazione operativa a questo punto
del programma. quanto siamo in grado di
Potenza del servizio:
servire rapidamente i clienti.
La potenza del servizio può essere variabile nel
tempo, è intrinsecamente dinamica (supermercato
quando vengono aperte le casse, aeroporto…)
costi specifici del personale, di
Costi diretti:
attrezzature ausiliarie… aumentano all’aumentare
della potenza del servizio/potenza di fuoco
costi relativi alla mancata
Costi di mancanza:
fruizione del servizio (uno si scoccia di aspettare).
Perdita del ricavo e perdita di immagine (penali
La curva dei costi totali presenta un minimo ed in dovuti ai ritardi, costi di cascata…)
potenza
corrispondenza di tale valore si può ottenere la
ottimale del servizio
Si adotta la seguente classificazione delle linee di attesa e delle attrezzature di servizio:
Sceglieranno il primo servizio libero (in
parallelo). La fase resta singola perché
superato il primo varco il servizio è finito
Il servizio è costituito da più operazioni
È necessario introdurre una modellazione/modello matematico che vada a rappresentare la distribuzione degli arrivi. Gli
arrivi del sistema possono essere modellati mediante 2 parametri: il numero di clienti in arrivo oppure il tempo tra due
arrivi di clienti consecutivi. L’importante è verificare l’aderenza del modello alla realtà. Se mi accontento di
conoscere la media la
teoria delle code non
serve, se voglio
studiare gli ingorghi
temporanei allora ha
senso.
La distribuzione
normale mal si adatta
a modellare l’arrivo
dei clienti in un
sistema.
Cumulata: da 0 a n, l’altra
esattamente n (valore puntuale)
Entra la prima persona,
faccio partire il cronometro,
entra la seconda e lo fermo,
poi lo resetto e così via…
misuro l’intervallo di tempo
tra un ingresso e il
successivo
Probabilità più
semplice rispetto
a quella di
Poisson, molto
spesso si usa di
più questo.
Cumulata: probabilità
Funzione densità di probabilità: dato medio degli arrivi (rateo)
λ: che il tempo tra due
probabilità di avere esattamente un tempo arrivi consecutivi sia al
pari a t2arr tra un arrivo e l’altro. massimo t2arr, può
essere da 0 a t2arr.
È necessario che le unità di
misura siano coerenti tra di loro.
Utilizzo la funzione
cumulata
G semplicemente per
distinguerla dalla
funzione F
Nel momento in cui la
realtà si allontana da
questa approssimazione
dell’esponenziale negativo
o si cambia la funzione di
distribuzione di probabilità,
oppure si passa alla
simulazione (si costruisce
un modello con Siemens/
Automod).
Il riferimento è sempre un canale singolo, fase singola, tuttavia a quella stazione gli si può dare una potenza di fuoco
multipla di quella normale (doppio, triplo…). È come se ipotizzassi di mettere due/tre servizi. Se aumento mi avvicino al
μ
caso di stazioni in parallelo. I clienti sono in numero
molto maggiore
rispetto alle stazioni
che erogano il sevizio,
altrimenti si perde il
concetto di coda
Tanto più è vera questa ipotesi e tanto più i risultati
sono affidabili Non si manda via la
gente che arriva
Catene di Markov, si definisce
processo Markoviano un processo che
segue esponenziali negativi
Non vogliamo che la coda esploda, la coda può esserci però il motivo della stessa deve essere fisiologico ovvero dovuto
a un picco di richieste (non un sotto dimensionamento del sistema). Dimensionamento ai valori medi. Voglio evitare una
coda infinita. Se la condizione di stazionarietà è falsa il sistema non funziona: genera nel tempo code infinite, occorre
stopparla creando così degli insoddisfatti. In questo caso o si aumenta o si cala si aumenta (il numero di stazioni).
μ λ, μ
Successivamente si andranno ad analizzare le performance attese del sistema… quanto c’è da
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