Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ILIEVO DELLE ALTEZZE
Il prelievo delle misure delle altezze servirà per poter realizzare la curva ipsometrica del
popolamento preso in esame. Si tratta di una curva che rappresenta il rapporto diametro-
altezza del popolamento forestale che si sta studiando.
Le altezze vengono anche in questo caso prelevate in maniera del tutto casuale
attraverso l’utilizzo del Vertex (Figura 3), scegliendo degli individui campionari di cui
verrà calcolato anche il diametro (DBH), utilizzando il cavalletto dendrometrico (Figura
2).
A causa del maltempo, durante il rilievo svolto il primo giorno non è stato possibile
recuperare le misure delle altezze. Per i calcoli della particella est verranno quindi
i dati ricavati dai rilievi dell’anno
utilizzati 2023 per calcolare la curva ipsometrica del
popolamento.
11 | P a g .
Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
12 | P a g . Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
3 - E
LABORAZIONE DATI
Dopo aver analizzato singolarmente i dati delle sottoparticelle, i risultati sono stati
le stime dei “sotto”-popolamenti
sintetizzati per ottenere delle particelle est ed ovest. I
dati quindi sono stati organizzati in due file diversi per le due particelle.
A seguire la descrizione delle operazioni svolte per ottenere i dati dendrometrici:
3.1 - C
AVALLETTAMENTO TOTALE
I dati del cavallettamento totale sono stati tabulati per specie in modo da evidenziare il
numero di individui per diametro misurato. Sono stati eseguiti quattro rilevamenti per
sottoparticella. la stima del numero di individui all’ettaro
Dal cavallettamento totale si intende ricavare
per un determinato popolamento.
Per poter procedere con questa stima è stato prima di tutto effettuato il conteggio del
numero di individui per diametro e per specie delle due sottoparticelle, ottenendo così il
numero totale di individui (sempre divisi per specie e diametro) dell’intera particella.
stata successivamente calcolata l’area 1
È basimetrica unitaria attraverso la seguente
formula: 2 2
= ×
g [cm ]
4
Si calcola l’area basimetrica unitaria fino al diametro
dove d è il diametro misurato.
utile massimo, in questi rilevamenti considerati 70cm.
Si procede calcolando l’area basimetrica totale: 2
× × 0,0001
G = g [m ]
tot trasversale di un albero rilevata sul fusto all’altezza di 1,30m
1 area basimetrica: superficie della sezione
da terra (DBH).
13 | P a g .
Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
è il numero totale di individui, divisi per specie, dell’intera particella.
dove N Il dato è
. Ora serve calcolare l’area
2 2
stato moltiplicato per 0,0001 per il passaggio da cm a m
basimetrica totale all’ettaro: 2
G/ha = [m ]
è la superficie dell’intera particella, pari a 2,72ha per la particella est e 2,24ha
dove S
per la particella ovest.
Il numero di individui all’ettaro è possibile calcolarlo dividendo il numero totale di
individui della particella per la sua superficie, come per G/ha.
Si procede infine calcolando il g medio ed il diametro medio:
/ℎ 2
× 10.000
g medio = [cm ]
/ℎ
4 ×
√
d medio = [cm]
prestando particolare attenzione ai passaggi delle unità di misura.
È stato effettuato il conteggio degli alberi misurati dividendoli per classi diametriche e
poi si è calcolata la stima del numero di alberi per classe diametrica all’ettaro attraverso
una semplice formula:
Frequenza = [n°/ha]
dove N è il numero di individui per classe diametrica ed S è la superficie della particella.
È stato realizzato un istogramma per rappresentare la frequenza delle classi ad ettaro per
ogni particella.
3.2 - A
REE DI SAGGIO
I dati ricavati dalle misurazioni dell’area di saggio sono stati tabulati per specie e
diametro. Sono state analizzate una o due aree per squadra, per un totale di 16 aree da
10m di raggio ciascuna per la particella ovest ed 8 aree dallo stesso raggio per la
particella est.
14 | P a g . Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
Per poter stimare i parametri della popolazione a partire dai dati raccolti, è necessario
prima di tutto analizzare singolarmente ogni area di saggio, calcolando:
- area basimetrica unitaria (g);
) ed area basimetrica all’ettaro (G/ha);
- area basimetrica totale (G
tot
- numero individui per classe diametrica;
numero di individui all’ettaro (N/ha);
- numero di individui totali (N ) e
tot
- area basimetrica media (g medio);
- diametro medio (d medio);
con le stesse modalità e formule viste per il cavallettamento totale. La superficie (S) si
ricava tenendo in considerazione che l’area analizzata ha un raggio di dieci metri. Ne
deriva che: 2 2
×
S = [m ]
Con i dati ottenuti si procederà con la creazione di un’altra tabella, che prevede il
calcolo dei seguenti dati:
- N/ha media;
- G/ha media;
- g medio media;
- diametro medio media;
inserendo gli opportuni dati delle 16 aree nella formula “MEDIA” di Excel, divisi per
specie. inserendo nell’opportuna formula di
Si procede con il calcolo delle deviazioni standard,
Excel (“DEV:ST”) i seguenti dati prelevati dalle 16 aree di saggio:
- N/ha;
- G/ha;
- g medio;
- diametro medio.
Vanno calcolati successivamente gli intervalli e gli intervalli %. Gli intervalli si
calcolano con la formula Excel “CONFIDENZA.T”. Intendiamo quindi trovare
15 | P a g .
Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
l’intervallo di confidenza della popolazione utilizzando la distribuzione T di Student. Si
inseriscono nella formula i seguenti dati:
livello di confidenza α, pari a 0,05;
-
- deviazione standard;
- n° aree di saggio totali analizzate nella particella.
Per trovare gli intervalli % basta svolgere la seguente formula:
× 100
intervallo % =
dove la media è:
- N/ha media;
- G/ha media;
- g medio media;
- diametro medio media;
con il rispettivo intervallo a seconda del dato che si sta calcolando.
Le deviazioni standard calcolate servono per descrivere la dispersione (o la variabilità)
dei dati attorno al valore centrale, mentre gli intervalli (intervalli di confidenza) servono
a dare un valore di incertezza della stima. Un valore basso di intervallo sta a significare
una stima precisa, mentre un valore alto indica una stima poco precisa. Gli intervalli %
sono un altro modo di esprimere i valori degli intervalli.
Viene infine creata un’ultima tabella con le frequenze all’ettaro della particella. Per
ottenere questi dati serve prima di tutto calcolare la media della numerosità di tutte le
I dati così ottenuti verranno convertiti all’ettaro
aree di saggio, per classe diametrica.
attraverso la seguente formula: × 10.000
Frequenze/ha = [n°/ha]
Verrà infine creato un istogramma per rappresentare le frequenze (n°/ha) per classe
diametrica degli individui.
16 | P a g . Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
Le due tabelle e l’istogramma mostrano la stima dei parametri della popolazione
secondo i rilievi svolti con il metodo delle aree di saggio a raggio fisso.
3.3 - A
REE RELASCOPICHE
I dati ricavati dalle misurazioni delle aree relascopiche sono stati tabulati per specie e
diametro. Ogni squadra ha prelevato misurazioni da una o due aree, per un totale di 15
aree per la particella ovest e 8 aree per la particella est.
In questa tabella sono presenti le somme dei punteggi degli alberi ricavati attraverso il
relascopio di Bitterlich divisi per sottoparticella ed area di misurazione.
Si procede anche in questo caso trovando l’area basimetrica unitaria (g) per ogni
diametro utile utilizzando la stessa formula vista per le altre due misurazioni, solo che in
questo caso è stata moltiplicata direttamente per 0,0001 in modo da trasformarla subito
2
in m .
Si lavora analizzando area per area come è stato fatto per le aree di saggio.
Il primo dato che si ottiene è la frequenza degli individui dell’area relascopica (divisi
per diametro e per specie). Si utilizza la seguente formula:
× 2
Frequenza = [n°/m ]
dove:
- n è il conteggio dei valori degli alberi per quel determinato diametro;
ϕ
- è il fattore di numerazione, ossia la banda utilizzata (in questo caso pari a 2).
La numerosità di individui all’ettaro (N/ha) si calcola sommando i valori delle
frequenze di individui per specie che si ottengono dai calcoli precedenti.
totali di un’area (per specie) e poi
Per trovare G/ha basta sommare i valori (punteggi)
moltiplicarli per il fattore di numerazione (ϕ = 2). Sommando i valori di P. pinea, P.
pinaster e delle latifoglie che otteniamo da questa operazione possiamo trovare il G/ha
di un’area relascopica.
totale
Il prossimo passo è trovare il g medio. Si può calcolare attraverso la seguente formula:
17 | P a g .
Relazione Tecnica di Anna Andrea Carli
/ℎ 2
× 10.000
g medio = [cm ]
/ℎ
Questo dato servirà per calcolare il diametro medio:
4 ×
√
d medio = [cm]
Come ultima cosa occorre trovare la frequenza di individui per classe diametrica.
frequenze di alberi nell’area relascopica analizzata che
Basterà sommare i valori delle
rientrano nei diametri della determinata classe diametrica.
I parametri del popolamento vengono riassunti in una tabella che contiene gli stessi dati
previsti per la tabella delle aree di saggio:
- N/ha media;
- G/ha media;
- g medio media;
- diametro medio media;
con le relative deviazioni standard, intervalli ed intervalli %. Le formule utilizzate sono
le stesse delle aree di saggio.
Per realizzare la tabella delle frequenze all’ettaro dell’intera particella basterà fare una
media delle frequenze per classe diametrica ricavate dalle singole aree analizzate,
utilizzando l’opportuna formula di Excel.
Anche in questo caso verrà creato un istogramma delle frequenze all’ettaro degli
individui delle due particelle, divisi per classe diametrica.
Le due tabelle e l’istogramma mostrano la stima dei parametri della popolazione
secondo i rilievi svolti con il metodo delle aree relascopiche.
3.4 - A
LTEZZE E VOLUMI
Durante i rilievi s