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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. D'Aponte Tullio

Appunti di Organizzazione e pianificazione del territorio. Nello specifico gli argomenti trattati sono i seguenti: Lezioni per il corso di organizzazione e pianificazione dell’ambiente e del territorio, Gli strumenti attuativi della Pianificazione, ecc.
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Il tema delle risorse rinnovabili è un argomento di grande attualità sia per quanto riguarda l’importanza della ricerca di nuove fonti energetiche per un Paese in pieno sviluppo economico sia per far fronte ad una serie di problemi, di diversa natura, in primis energetici. La rapida espansione della Cina nel campo dell’energia pulita è stata favorita dalle politiche adottate da Pechino e non dal basso costo della manodopera, come affermano alcune teorie. Uno sviluppo a cui la Cina non vuole rinunciare tanto che gli obiettivi ambientali sono al primo posto dell’agenda di governo di Pechino e contenuti nel XII piano quinquennale (2011-2015).
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Tesi di laurea dal titolo Medio Oriente Nuova Frontiera delle Energie Rinnovabili per la cattedra di Geografia economico-politica del professor D'Aponte. Oltre a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili permetterà di sostenere la crescita economico-industriale dei singoli stati andando a soddisfarne il fabbisogno energetico, in continuo aumento. Altro punto fondamentale alla base degli obbiettivi economici interni dei vari paesi, è la diminuzione di risorse non rinnovabili destinate alla produzione di energia per il consumo interno, in questo modo una grossa fetta di risorse verrebbe destinata all'esportazione. Permettendo a grandi aziende estere di costruire e realizzare i loro progetti, si verrebbe a creare, su ogni territorio, una vasta e moderna rete di infrastrutture legate al settore, in grado di creare posti di lavoro per la popolazione locale e fornendo contratti di lavoro anche ad imprese medio-piccole nazionali. Infine in ogni stato, la penetrazione di nuove tecnologie permetterà la creazione di un'industria nazionale dedicata al settore del rinnovabile e, una volta terminati i contratti con le aziende estere, questa avrà ottenuto un'importante "know-how" in grado di portarne avanti lo sviluppo.
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La politica estera italiana nei confronti dei Paesi del Bacino mediterraneo e del Medio Oriente risulta di vitale importanza per il perseguimento dell’interesse nazionale dello Stato italiano. Quella che si muove a Sud verso il Nord Africa e, ad Est, verso il Mediterraneo orientale, è infatti, la direttrice forse più rilevante per l’azione estera dell’Italia, almeno se si prende in considerazione il punto di vista geografico e geopolitico. Se è vero che Roma ha storicamente, almeno dal Secondo Dopoguerra ai giorni nostri, costruito solidi rapporti transatlantici da un lato e, dall’altro, europei è altrettanto vero che l’interesse nazionale di un Paese risente della posizione (nel senso fisico e non politico del termine) che questo occupa all’interno della mappa globale. Tenendo presente quest’ultima considerazione, sono proprio le sponde Sud ed Est del Mediterraneo a costituire il contesto più prossimo con cui l’Italia deve confrontarsi. E, d’altro canto, non può esimersi dal farlo, in quanto, come vuole la tradizione delle relazioni internazionali, si possono scegliere gli alleati, ma non i vicini. L’ascesa dello Stato Islamico (IS) e la competizione innescatasi all’interno della galassia jihadista della vecchia al-Qaida sembrano attivare dinamiche di concorrenza/coesistenza che hanno conseguenze molto rischiose per un’intera area geopolitica affetta da una situazione d’instabilità che già costituiva un terreno fertile per la proliferazione di gruppi radicali. Questa rilevanza è data non solamente dalla constatazione che il Mediterraneo e il vicino Medio Oriente rappresentano per l’Italia quell’area di primario interesse politico-strategico incluso in un raggio che dai vicini Balcani oltrepassa la Turchia verso la sponda sud del Mediterraneo fino all’Atlantico, ma anche per evidenti motivazioni economico-commerciali e di politica energetica . I fenomeni legati all’emergere di quest’arco d’instabilità regionale, quindi, coinvolgono direttamente l’interesse nazionale dell’Italia in tutte le sue sfaccettature. Lo scopo di tale elaborato risulta, quindi, l’individuazione e l’analisi delle motivazione, tratte esclusivamente da fonti non classificate, per cui lo Stato italiano deve continuare a mantenere la propria presenza nel Nord Africa e nel bacino del Mediterraneo orientale.
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