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CAP 29. L’ AUTISMO:LA DIAGNOSI
1. Il criterio diagnostico più riconosciuto è quello: Sintomatologico
2. La Diagnosi in merito all'autismo deve essere: Longitudinale
3. L'operazione diagnostica è condotta in primis: Da Figure Mediche
4. I tre assi tipici della diagnosi di autismo sono: Anamnesi; Esame clinico;
Restituzione
5. Quali tra i seguenti non è uno strumento diagnostico per l'autismo?: HelpiBox 2
6. Tra gli indicatori per una diagnosi funzionale precoce nel periodo che va da 0 a
18 mesi, ritroviamo: Sofferenza pre-natale
7. Quali tra i seguenti è uno strumento diagnostico per l'autismo: Il CH.A.T
8. In merito ai criteri diagnostici in riferimento all'autismo, più che di diagnosi
sarebbe corretto parlare di: Processo diagnostico
9. Ritardo mentale e logopatie sono associate alla sindrome: Dell'autismo
10.Il CH.A.T strumento diagnostico consente di rilevare sintomi significativi da
parte: Di Figure professionali e genitori
CAP 30. L’ AUTISMO: TRATTAMENTI E APPROCCI
1. Quale tra i seguenti trattamenti educativi per l'autismo è di M. Zappella?: A.E.R.C
2. Si dicono strategie di intervento speciale: le modalità di azione educativa,
terapica o didattica condotte in riferimento ad orientamenti teorici in materia di
apprendimento e sviluppo mentale, di educazione e didattica
3. Il trattamento farmacologico è adottato come: Strumento per contrastare una
serie di sintomi
4. L'Approccio sul deficit si concentra: Sulle specifiche e isolate funzioni disturbate
5. L'Approccio sui requisiti si concentra: Sulle condizioni requisiziali e organiche
6. Quale tra queste strategie rientrano tra quelle Speciali: Cognitiviste
7. "The Child with Special Needs" è l 'opera di: Greenspan
8. Lo scopo del trattamento farmacologico è quello di controllare: Le manifestazioni
sintomatiche indesiderabili
9. In alcuni casi l'intervento psicoterapico si confonde con quello educativo come
nel caso: A.E.R.C.
CAP 31. L’ AUTISMO: L’APPROCCIO TEACCH
1. L'approccio Teacch è usato: Per l'autismo ma anche per patologie che hanno
tratti comuni all'autismo
2. Schopler ritiene sia il caso di scomporre in tre prospettive temporali la
definizione delle mete educative, facendo uso così del modello di
programmazione per obiettivi. Tale programmazione vede: Aspettative a lungo
termine, aspettative intermedie, Obiettivi educativi immediati
3. Il programma di Teacch di Schopler consiste in un'azione statale a favore: Dei
Soggetti in stato di autismo e delle loro famiglie
4. Il TEACCH è un sistema terapico-educativo a forte impronta: Educativa
5. Il Programma TEACCH è costituito da: Un insieme di curriculi didattici
6. Per Schopler nel programma TEACCH è importante costruire un programma:
Globale
7. Il modello di interazione si determina in relazione: Ad una complessa rete di
interazioni tra gli individui
8. Nell'approccio il "relativismo del comportamento", il comportamento va
considerato in relazione: Alla Specificità del contesto
9. Tra le procedure restrittive lievi ritroviamo la: Privazione
10.Tra le procedure restrittive severe ritroviamo la: Terapia medica psicoattiva
CAP 32. L’ AUTISMO: L’APPROCCIO PSICO-EDUCATIVO DI THEO PEETERS
1. Alla genesi della caratteristiche psichiche del soggetto con autismo si riscontra
comunque uno stato di deficit di comprensione del mondo, soggettivo ed
oggettivo, che gli rende complessa e disviata la concezione dei fenomeni, si
tratta in questo caso della presenza di: Cecità mentale
2. La teoria dell'Iceberg è una teoria sull'autismo di: Teo Peeters
3. All'interno della teoria dell'iceberg vi è: L'interazione sociale
4. All'interno della teoria dell'iceberg non è presente: L'interazione familiare
5. Petters si sofferma su una specifica caratteristica che può presentare a livello
sintomatologico e comportamentale il soggetto con autismo, ovvero il pensiero:
In dettagli
6. Nel modello di Peeters, l'intera azione educativa rivolta al soggetto con
autismo deve fare leva: Sull'integrazione
7. Peeters specifica tre ambiti specifici di lavoro per l'educatore e per il soggetto
autistico: La comunicazione, la comprensione e l'immaginazione
8. Un importante elemento da inserire nell'insegnamento e nel processo
educativo dell'autistico è la comunicazione: Aumentativa
9. Peeters rilancia l'approccio TEACCH in: Europa
10.La condotta Elcolalica consiste: Nella ripetizione letterale di parole o frasi
CAP 33. AUTISMO: L’APPROCCIO A.E.R.C.
1. Le capacità genitoriali, le risorse dei bambini, le competenze metodologiche
degli operatori costituiscono la "triade educativi" all'interno di quale trattamento
educativo dell'autismo?: A.E.R.C
2. I coniugi inglesi Niko ed Elisabeth Tinbergen inseriscono l'autismo nel gruppo
di disturbi : Della sfera emotivo-affettiva
3. Prima dell'attuazione dell' A.E.R.C. è indispensabile oltre all'osservazione
clinica: Una valutazione multifattoriale
4. Zappella afferma che i Disturbi di tipo Autistico sono di natura: Organica
5. Nell'approccio A.E.R.C. viene definito il paradigma della triade educativa
composta da: Capacità genitoriali, risorse dei bambini e competenze
metodologhe degli operatori
6. I coniugi Tinbergen inseriscono l'autismo nel gruppo di disturbi della sfera:
emotivo-affettiva
7. Il prof. Michele Zappella nell'ideare il trattamento educativo si ispira alla Holding:
Americana
8. L lavoro del prof. Zappella nasce dalla fusione di molteplici contributi ed
intuizioni che hanno consentito di dare vita ad un'azione educativa fondata sui
principi: Dell'attivazione emotiva e reciprocità corporea
9. Nell'approccio A.E.R.C. viene definito il cosiddetto paradigma della: Triade
educativa
10. Nell'intersoggettività primaria si afferma la
condizione: Diadica CAP 34. AUTISMO:
APPROCCIO MENTALISTA
1. La teoria della mente è: Una rappresentazione o conoscenza dello stato mentale
delle persone
2. S. Baron-Cohen adotta il paradigma della cecità mentale o cecità sociale per
indicare: La presunta incapacità di decifrare gli occhi e le espressioni facciali
degli altri, quindi lo stato emozionale e la relazione
3. L'attenzione condivisa riguarda la capacità di: Far proprio un interesse visivo
dell'adulto
4. La comunicazione intenzionale proto-comunicativa riguarda la Capacità di
comunicare un proprio interesse all'adulto alternado lo sguardo sull'oggetto e
all'adulto
5. La caratteristica "Gioco di finzione"viene definita come un meccanismo innato da:
Bruner
6. S.Baron-Cohen adotta il paradigma della cecità mentale, chiamata anche: Cecità
sociale
7. Ad integrare il concetto di teoria della mente vi è quello di coerenza: Centrale
8. La teoria della mente coinvolge direttamente: Tutte le aeree funzionali con le
quali l'uomo si esprime
9. All'interno dell'area "Insegnare a riconoscere le emozioni"nel primo livello
rientrano: Il riconoscimento delle espressioni del viso nelle fotografie
10.All'interno dell'area "Insegnare a riconoscere le emozioni"nel quarto livello
rientrano: L'identificazione delle emozioni causate dal desiderio
CAP 35. AUTISMO: ESEMPI DI PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, CONTRATTO
FORMATIVO ED EDUCAZIONE LINGUISTICA
1. Il profilo dinamico funzionale PDF è composto da sette sezioni più una scheda
per l'esame motorio, nello specifico la IV sezione si riferisce: Alla storia clinica
del caso
2. Il profilo dinamico funzionale PDF è redatto: Dagli specialisti socio-sanitari
3. Il profilo dinamico funzionale è: Uno strumento diagnostico di sintesi
4. L'attributo funzionale: Riguarda le funzioni
5. La prima sezione del PDF contiene: I dati personali
6. La quarta sezione del PDF si riferisce: Alla storia clinica del caso
7. La seconda sezione del PDF richiede: La diagnosi declaratoria formale
8. La settima sezione riprende: La prospettiva diacronica e narrativa
9. Nella terza sezione vi sono: Le lesioni o le patologie conclamate
10.Nella sesta sezione vengono: Esposti i significati sintetici della diagnosi
CAP 36. LA DIDATTICA ‘CAPOVOLTA’
1. In ambito educativo, con il termine didattica “capovolta”ci si riferisce a: Una
forma di apprendimento ibrido che ribalta il sistema di apprendimento
tradizionale
2. I fondatori della didattica capovolta sono generalmente considerati: Jonathan
Bergmann e Aaron Sams
3. Da un punto di vista pratico, con il flipped learning il ciclo dell’apprendimento
inizia: A casa
4. Nel 2014 è nata in Italia l’associazione formata da tutti gli insegnanti che
praticano la didattica capovolta, dal nome: “FLIPNET”
5. Il ruolo principale dell'insegnante “capovolto” è di: Guida nell'elaborazione e
nello sviluppo di compiti complessi e di osservatore delle attività e
dell’interazione tra gli studenti
6. Questa metodologia didattica si distingue in due momenti: Un lavoro che viene
eseguito a casa che sfrutta tutte le potenzialità dei materiali culturali online
7. Gli studenti della flipped-class a scuola Applicano quanto appreso a casa per
risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente
8. Nella flipped classroom ogni discente diventa: Protagonista della propria
formazione
9. Secondo alcuni pedagogisti questo metodo didattico non sarebbe efficace: Nel
primo ciclo d’istruzione
10.I risultati di un sondaggio del 2012 organizzato dal sito Classroom Window
confermano che: L'88% degli insegnanti che hanno sperimentato la classe
rovesciata provano maggiore soddisfazione in ambito lavorativo
CAP 37. L’ INTEGRAZION SCOLASTICA DEL DISCENTE SORDO: CODICE
COMPORTAMENTALE E METODI COMUNICATIVI
1. Secondo gli studi di quali ricercatori la cultura sorda si sviluppa in base ai fattori
di patrimonio e paternità: Carol Erting e Robert Johnson
2. Una delle regole comportamentali da adottare con il discente sordo: Richiamare
l'attenzione attraverso un contatto fisico
3. Per aiutare il discente sordo ad "ascoltare" visivamente le grafie labiali è
importante rispettare alcune regole, tra cui: Usare il metodo orale non per tutte
le ore scolastiche
4. Secondo gli autori Carol Erting e Robert Johnson i fattori, attraverso i quali si
sviluppa la cultura sorda sono: Patrimonio e paternità
5. La lingua dei segni permette all'alunno sordo di: Sviluppare spontaneamente il
linguaggio e il pensiero
6. L'ISE è : Un codice linguistico artificiale
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