vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Adam Smith - Capitolo 23
1. Obiettivo dell'economia dello sviluppo: analizzare gli squilibri fra economie industrializzate e quelle economie "arretrate" o "in via di sviluppo"
2. L'economia dello sviluppo: È un ramo assolutamente peculiare della scienza economica, non solo per l'oggetto di studio ma per la necessità della conoscenza e dell'utilizzo e del metodo assolutamente interdisciplinare
3. Nelle società preindustriali era presente - una teoria dei processi di sviluppo basata: nella seconda metà dell'Ottocento con la nascita del pensiero Marxista
4. Il passaggio verso la costruzione di una concezione dinamica dell'economia si registra: nella seconda metà dell'Ottocento con la nascita del pensiero Marxista
5. Secondo l'approccio storicista: i Paesi "arretrati" o "in via di sviluppo" devono seguire la stessa strada intrapresa da quelli di prima industrializzazione
6. Secondo...
L'approccio keynesiano: un consistente investimento di capitali (pubblici o privati) produce un incremento degli investimenti e un conseguente aumento del reddito, in una logica tipicamente legata alla teoria del "moltiplicatore degli investimenti".
Le teorie del cambiamento strutturale: si fondano sul tentativo di attivare politiche di sviluppo nei cosiddetti "Paesi" late comers attraverso un intervento sulle strutture economiche, in particolare attraverso innovazioni nel settore industriale.
La teoria del surplus: descrive le possibili condizioni di trasformazione strutturale di un'economia, da prevalentemente agricola a manifatturiera ipotizzando una situazione di partenza che vede nei Paesi "arretrati" la presenza di un surplus di manodopera nel settore primario.
A partire dagli anni Settanta/Ottanta: si sono sviluppate le "teorie della dipendenza" che vedono nel forte legame dei Paesi "arretrati" con gli aiuti internazionali.
industriale è necessario considerare i seguenti aspetti: - La diffusione del capitalismo industriale: a partire dal 1850, il capitalismo industriale si diffuse in modo massiccio sul continente, portando a una rapida espansione economica. - I mutamenti nel modo di produrre: con la seconda rivoluzione industriale, si assistette a importanti innovazioni tecnologiche, come l'introduzione della macchina a vapore, che permisero un aumento significativo della produzione industriale. - Il funzionamento del sistema: il capitalismo industriale si basava su un sistema di produzione capitalistico, in cui i mezzi di produzione erano di proprietà privata e il profitto era l'obiettivo principale. - I rapporti di forza tra Paesi: la diffusione del capitalismo industriale portò a una competizione tra i Paesi per l'acquisizione di risorse e mercati, creando tensioni e conflitti internazionali. - Gli equilibri internazionali: la seconda rivoluzione industriale portò a una ridefinizione degli equilibri internazionali, con l'emergere di nuove potenze economiche e la trasformazione delle relazioni tra i Paesi.industriale: può essere utile considerare le teorie di Wallerstein sull'economia-mondo; è necessario rifarsi alle teorie. Al centro del sistema nell'economia mondo della seconda rivoluzione industriale: è presente la Gran Bretagna come Paese leader. La costruzione di una concezione dinamica dell'economia: è basata, tra le altre cose, sullo stretto collegamento tra le "teorie dello sviluppo" e le "teorie della crisi" come parte dell'alternanza di fasi cicliche di crescita e caduta del sistema economico e come categorie utili a spiegarne i movimenti di fondo. Secondo l'approccio di Marx allo studio dei processi di sviluppo: il materialismo storico e la "dinamica capitale/lavoro" sono alcuni degli elementi che consentono di indagare i meccanismi di funzionamento del capitalismo industriale. Il socialismo utopistico: è una corrente di pensiero che si diffonde in Europa nel corso soprattutto del XIX secolo.
composta da una pluralità di espressioni che guardano a una modificazione sostanziale del capitalismo verso forme differenti di socializzazione dei mezzi di produzione e di maggiore equità nella distribuzione. 8. Negli anni della gioventù: studia gli economisti classici e quelli di carattere socialista definiti poi da egli stesso come i "socialisti utopisti". Il risultato di questo periodo sono i Manoscritti economico-filosofici redatti nel 1844. 9. Ne Il Manifesto del partito comunista: Marx ed Engels esprimono un progetto politico di superamento del capitalismo industriale e di affermazione di una società socialista attraverso non tanto un'analisi scientifica del funzionamento del sistema quanto delle condizioni di vita e di lavoro delle classi operaie. 10. Con Il Capitale: Per spiegare come si verifichi il processo di sfruttamento del capitalista sull'operaio e come questo paradossalmente determini nel lungo periodo il crollo del sistema, MarxCapitolo 25:
- Secondo il modello di Solow: il reddito dipende dalla quantità di lavoro e capitale usati durante la produzione
- Secondo Sraffa: il capitale come semplice dato non ha senso
- Wassily Leontief elaborò una teoria che, basandosi su input e output analysis, permette di comprendere le interdipendenze strutturali.
- I modelli dinamici di tipo keynesiano ignorano del tutto l'importanza e il ruolo del progresso tecnico
- Per comprendere il problema dello sviluppo nei paesi arretrati: non servono i modelli astratti
- Analizzando il concetto di sviluppo, Marx e Schumpeter concentrano la loro attenzione sulla fase della crescita accelerata, vedendola come il risultato di fenomeni economici storicamente condizionati
- Secondo gli economisti classici la causa dello sviluppo risiede nell'aumento della produttività del lavoro
- Le prime riflessioni sulle dinamiche
cosiddetta "prospettiva cinese": utilizzano sia l'analisi comparativa sia l'analisi di sistema9. Nella cosiddetta "prospettiva cinese" sullo studio del miracolo economico europeo, l'analisi comparativa: ha visto i modelli e le istituzioni occidentali come qualcosa di unico e senza eguali, provando a spiegare il successo dei paesi occidentali con la peculiarità e la specificità delle sue istituzioni10. Nella cosiddetta "prospettiva cinese" sullo studio del miracolo economico europeo, l'analisi sistemica: ha preferito concentrarsi sul ruolo delle relazioni e dei rapporti di forza all'interno del sistema-mondo capitalista
Capitolo 27:
- Analizzando il processo di convergenza tra aree geoeconomiche mondiali tra età moderna e contemporanea, le scienze sociali: tentano di dare una risposta al successo globale dello sviluppo delle società europee
- Analizzando il processo di convergenza tra aree geoeconomiche mondiali