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Estratto del documento

Il giusnaturalismo in Europa

Le dottrine giusnaturalistiche si svilupparono dagli ultimi decenni del XVII secolo sino a dopo la metà del XVIII.

Il giusnaturalismo moderno postula l'esistenza di regole autoevidenti di giustizia fondate sulla ragione.

L'espressione diritto positivo significa diritto 'posto', ossia scritto.

Il padre del giusnaturalismo moderno fu Ugo Grozio.

L'opera scritta da Grozio nel 1625 fu "De jure belli ac pacis".

Per Grozio, lo Stato di natura è pacifico.

L'opera scritta da Hobbes nel 1651 fu "Leviathan".

Per Hobbes, lo Stato di natura è dominato dalle passioni e dall'anarchia.

John Locke fu autore nel 1690 di "Two treatises of government".

Il diritto di resistenza è il diritto di resistere dinanzi all'autorità pubblica che travalica i limiti dei suoi poteri.

Il giusrazionalismo in Europa

Samuel von Pufendorf scrisse la sua opera "De iure naturae et gentium" nel 1672.

Per Pufendorf, diritto e...

morale devono essere distinti

Thomasius fu autore dell'opera: Fundamenta iuris naturae et gentium

Per Thomasius: Diritto e morale devono essere distinti

Per Thomasius, la sfera del justum è data: Dal complesso delle norme coercibili

Per Liebniz: Diritto e morale non possono essere distinti

Per Liebniz il diritto è: Un sistema di comandi coattivi, ordinato con metodo logico e razionale

Nel 1689 Jean Domat pubblicò la sua opera: Les lois civiles dans leur ordre naturel

Per Domat l'ordine naturale: Preesiste all'ordinamento civile

Per Domat, le leggi arbitrarie: Sono poste da una legittima autorità per sopperire ai bisogni sociali

IL MODELLO COSTITUZIONALE MERIDIONALE

Agli inizi del XVI secolo il Regno di Napoli: era un viceregno

A Napoli, il Vicerè era: Un ministro con una carica temporanea, chiamato a svolgere le veci del Sovrano

A Napoli, la monarchia spagnola mirava: A mantenere vivi i contrasti tra status instaurando con ciascuno di essi rapporti

direttiA Napoli, la Corona spagnola intese realizzare: Un modello politico accentrato La struttura organizzativa polisinodale è fondata: Sui Consejos Nel 1524 l'imperatore Carlo V stabilì che: Le cause di giustizia dovevano essere discusse in presenza dei solitogati Nel 1542 l'imperatore Carlo V stabilì che: I nobili dovessero essere ammessi nel Collaterale solo per discutere affari di guerra A Napoli, il Consiglio Collaterale svolgeva: Funzioni giudiziarie, legislative e di governo L'espressione respublica dei togati: Va riferita al Regno di Napoli in cui ai togati era affidata la gestione del potere Autorevoli giuristi quali, Matteo d'Afflitto e poi Vincenzo de Franchis: Sostennero il valore legislativo delle decisioni del Sacro Regio Consiglio NUOVI ORIENTAMENTI INTELLETTUALI A NAPOLI Celestino Galiani divenne Cappellano Maggiore del Regno nel:1732 Il Regno di Napoli fu finalmente indipendente nel:1734 Nel 1746 a Napoli: Il depotenziamento della politica

del Segretario di Stato Montealegre determinò una profonda crisi involutiva nella cultura di governo

Celestino Galiani s'impose: Come un ecclesiastico sostenitore della libertas philosophandi

Celestino Galiani fu: Cappellano Maggiore del Regno

Celestino Galiani fu: Amante della filosofia cartesiana

Il Ristretto della vita di don Celestino Galiani si snoda: In sette capitoli densi di appunti

Nel 1746, la debacle di Montealegre: Determinò il fallimento di molte iniziative di Celestino Galiani

Nelle sue memorie, Celestino Galiani: Omette riferimenti diretti alla filosofia newtoniana

Nelle sue memorie, Celestino Galiani omette riferimenti diretti alla filosofia newtoniana: Perché la veranovità è, a suo giudizio, il metodo cartesiano

CELESTINO GALIANI

Celestino Galiani fu: un ecclesiastico

Celestino Galiani fu: sostenitore della filosofia cartesiana

La fascinazione di Celestino Galiani per la filosofia cartesiana fu favorita: dall'insegnamento del

franceseMonyPer celestino Galiani la filosofia Cartesiana: Costituiva una premessa per il rinnovamento politico-istituzionale

Per Celestino Galiani ogni iniziativa di riforma doveva fondarsi su: idee chiare e distinte

Celestino Galiani concepiva la verità come: Il frutto creativo del pensiero

A Napoli gli intellettuali più moderni: furono audaci sostenitori del cartesianesimo

La Cappellania Maggiore fu: Il frutto creativo del pensiero

Il Cappellano Maggiore: era il Prefetto dei Regi Studi

Celestino Galiani riuscì a realizzare alcune riforme: grazie all'appoggio del Segretario di Stato Montealegre

GLI EFFETTI DELLE NUOVE IDEE

L'Università di Napoli: Era stata oggetto di un intervento di riforma nel 1700 e poi nel 1714

Allorquando Celestino Galiani divenne Cappellano Maggiore, l'Università di Napoli: Si trovava in una condizione di degrado

Allorquando Celestino Galiani divenne Cappellano Maggiore, si applicò alla riforma

dell'Università di Napoli: Dal punto di vista materiale e culturale Le iniziative di riforma dell'Università intraprese da Celestino Galiani: Si rivelorono fallimentari quando il clima politico napoletano cambiò in direzione conservatrice Celestino Galiani a Napoli: Fondo, sul modello di quella di Parigi, un'Accademia delle Scienze Ad avvido di Celestino Galiani, i soci dell'Accademia delle Scienze dovevano dedicarsi allo studio: Della meccanica, della fisica e delle scienze naturali Nel Ristretto della vita di Celestino Galiani: Il racconto resta sospeso all'anno 1740 con qualche piccolo accenno al 1741 Il pensiero di Antonio Genovesi: Si pone in sostanziale continuità con il pensiero di Celestino Galiani Il Re Carlo e la Regina Maria Amalia: intrapresero, dopo il 1746, una politica conservatrice, aliena da propositi riformatori Celestino Galiani vide fallire i suoi propositi riformatori: A causa del clima politico mutato a seguito della crisiinteresse interesseCHIESA E PRESTITO AD USURA NEL XVIII SECOLOBenedetto XIV costituì una congregazione allo scopo di: Definire con esattezza cosa si intendesse per usuraSecondo la tesi di Scipione Maffei, San Tommaso D'Aquino: Ammetteva la liceità del contratto di mutuo confruttoLa Vix pervenit fu pubblicata il: 1 Novembre 1745Per Benedetto XIV: Il mutuo era necessariamente gratuitoL'ecclesiastico Concina prese posizione in materia di usura: Nel 1746Secondo Concina, al problema dell'usura si doveva approcciare in termini: TEOLOGICIIl trattato del Concina fu dedicato a: Carlo di BorboneCarlo di Borbone interpellò sul problema dell'usura: Celestino GalianiCelestino Galiani: Si trovò in disaccordo con le idee del ConcinaPer Celestino Galiani: Bisognava confermare le tesi della Vix pervenitMAGISTRATURA E PRESTITO AD USURATra i Napoletani, si diffuse presto l'idea che la Vix pervenit: Avesse lasciato inalterata la prassi giuridica e giudiziaria inuso a Napoli era sancita dalla prammatica del 1736. Secondo questa prammatica, era prevista la procedibilità ex officio contro chi fosse reo di usura. La Regia Camera di Santa Chiara, nel 1735, si era dichiarata favorevole alla procedibilità su querela di parte contro chi fosse reo di usura. Anche Bernardo Tanucci si era dichiarato favorevole alla procedibilità ex officio contro chi fosse reo di usura. Nel 1752, una prammatica vietò a Napoli l'esazione dell'interesse preteso in forza di contratti vietati dall'ordinamento giuridico vigente. Nei processi contro i rei di usura a Napoli, era necessaria la testimonianza di due persone. Nel 1755, a Napoli furono introdotte nuove norme per arginare il dilagante fenomeno delle denunce contro gli usurai. Secondo il Cardinale de Luca, il divieto di usura traeva origine dal diritto di natura. Secondo De Luca, perché si verificasse l'usura, era necessario un duplex requisitum. L'incompatibilità tra mutuo e usura era quindi evidente.

interesse era risolto a Napoli: mediante il ricorso a contratti estrinseci al contratto di mutuo

LE PRATICHE DEI TRIBUNALI

L'usura rappresenta un caso emblematico nella storia giuridica, giacché: L'inflessibilità delle regole formali conviveva con la più disinvolta prassi giudiziaria

Concina poneva in chiusura alla propria opera in materia di usura: La prassi giudiziaria in uso a Napoli

Secondo Concina, una prammatica del 1507: Vietava a Napoli l'usura sia moderata che eccessiva

Ad avviso dell'ecclesiastico Concina, il divieto di usura: Ammetteva eccezioni in presenza di titoli legali distinti dal mutuo

Ad avviso delle magistrature napoletane, la Vix pervenit: Non innovava la dottrina della Chiesa

Anche a Napoli, il ricorso a schemi contrattuali diversi dal mutuo: Era lo strumento per superare il divieto di usura

Ad avviso delle magistrature napoletane, la Vix pervenit: Si uniformava alla prassi giuridica e giudiziaria in uso a Napoli

Nel suo trattato Della Moneta,

Ferdinando Galiani: Dedica al frutto dell'interesse, il libro VIn materia di usura, Ferdinando Galiani: Espose tesi ispirate ad un sano realismo economico Antonio Genovesi: definì l'usura il prezzo del comodo che dà il denaro DOTTRINA E TECNICA DEL DIRITTO IN FRANCIA L'ordine naturale, per Domat: Preesiste all'ordinamento civile Nel 1689 Jean Domat pubblicò la sua opera: Les lois civiles dans leur ordre naturel Per Domat, le leggi arbitrarie: Sono poste da una legittima autorità per sopperire ai bisogni sociali L'elemento discriminante tra codificazione e consolidazione è dato dal fatto che: Il Codice non è eterointegrabile Il Codice: Non presuppone la sopravvivenza del diritto comune Secondo Viora, la legge della consolidazione esprime la tendenza del diritto: All'organicità L'Ordonnance civile pour la réformation de la justice: Mirò a stabilire, in tutte le corti del Regno, uno stile uniforme.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
417 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giosue1000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Alaia Marco Santo.