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R→RESISTENZA DEL MATERIALE ALLA CRICCA→G=RCondizione criticaCondizione instabile→G>R
11. Dire cosa sono G e R nella teoria di Griffith e quali sono le condizioni critica e di propagazione stabile del difetto.
G→ RATEO DI RILASCIO ENERGETICO
R→RESISTENZA DEL MATERIALE ALLA CRICCA
Condizione critica→ G=R
Condizione stabile→ G<R
12. Tracciare l'andamento delle energie in funzione della dimensione del difetto secondo la teoria di Griffith
Lezione 0460
1. Quanti sono i modi di apertura del difetto?
Due
Tre
Non esiste un modo di apertura del difetto
Uno
2. Da cosa dipende il fattore di forma Y?
Dal tipo di carico
Dal materiale
Il fattore di forma Y dipende dalla forma geometrica del difetto
Dal materiale e dal tipo di carico
3. Qual è l'espressione corretta del Fattore di intensificazione delle tensioni?
KI=Y*σ
KI=Y*σ*√a
KI=Y/σ/√a
KI=√a
4. Perché la frattura fragile si manifesti è necessario il
verificarsi di quale delle seguenti condizioni?- livello di sollecitazione elevato,
- presenza di un difetto (cricca) di dimensione sufficiente,
- bassa tenacità del materiale
Tutte e tre contemporaneamente
Basta solo che ci sia un livello di tensione elevato
Una alla volta
nessuna delle altre
05. Da cosa dipende il fattore di forma, Y?
- dalla deformazione
- dalla geometria del difetto
- dal materiale
- dalla tensione
06. Le proprietà del materiale in presenza di un difetto possono essere misurate in termini di un valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni, detto?
- energia di deformazione
- resilienza
- tenacità alla frattura
- tensione di rottura
Quanti sono i modi di apertura del difetto? Qual è il più critico e perché?
07. I modi di apertura del difetto sono 3.
→ quello più critico per la progettazione delle strutture. L'apertura avviene in modo normale rispetto la
MODO 1 cricca di taglio lungo il piano
MODO 2 → E' di
evidenziando la zona plastica. MODO 3→Lezione 0460Cos'è il fattore di intensificazione delle tensioni? Qual è la sua forma generale?
Irwin vide che le tensioni aumentavano nei pressi della cricca. L'intensità delle tensioni dipendevano dalla forma e dalla dimensione, e viene descritta dal fattore di intensificazione delle tensioni. Questo fattore dipende dalla forma.
Lezione 0470Il raggio plastico effettivo alla radice del difetto come è rispetto a quello teorico?
Sono due cose distinte
uguale
maggiore
minore
Rappresentare l'andamento della componente normale alla cricca lungo l'asse r, evidenziando la zona di plasticizzazione.
Lezione 0480La zona plastica, nel caso di stato piano di deformazione come è rispetto al caso di stato piano di tensione?
è meno estesa
nessuna delle altre
è egualmente estesa
è più estesa
Rappresentare l'andamento della componente normale alla cricca lungo l'asse r, evidenziando la zona plastica.
evidenziando la zona Zona plastica in stato piano di tensione e stato piano di deformazione
03. Disegnare qualitativamente l'andamento delle tensioni nella zona di singolarità
Lezione 049
01. L'ampiezza della zona plastica in stato di tensione piana è maggiore o minore di quella in deformazione piana?
Uguale
Maggiore
Minore
Sono completamente differenti
02. C'è differenza tra il raggio plastico teorico e quello effettivo?
Solo in un caso
Dipende dai casi
Si
No
03. La tenacità alla frattura, a parità di materiale, da cosa dipende?
Dipende solo dal materiale
Sostanzialmente da tre variabili: Spessore, Temperatura e Velocità di applicazione del carico
Dal tempo di applicazione del carico
Dal carico applicato
04. Cos'è la tenacità alla frattura?
È il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo stabile con apporto di energia dall'esterno.
propaga in modo instabile senza apporto di energia dall'esterno. È il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile con apporto di energia dall'esterno. È il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo stabile senza apporto di energia dall'esterno.05. Cos'è la tenacità alla frattura?
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto non propaga.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo stabile senza apporto di energia dall'esterno.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile senza apporto di energia dall'esterno.
- propaga in modo instabile con apporto di energia dall'esterno.
- Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile senza apporto di energia dall'esterno.
- Lezione 05001. Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione.
- Come viene calcolata la lunghezza critica del difetto? È necessario fare alcune iterazioni, che vanno arrestate quando la cricca "a" si stabilizza.
- È necessario fare alcune iterazioni, che vanno arrestate quando la cricca "a" è uguale "W/2".
- È necessario fare alcune iterazioni, che vanno arrestate quando la cricca "a" raddoppia.
- È necessario fare alcune iterazioni, che vanno arrestate quando la cricca "a" raggiunge la larghezza "B".
- 02. Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad
entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione.Qual è la forza critica per la frattura fragile? DATI: 372 kN, nessuno dei valori indicati, 1000 kN, 924 kN
03. Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione.Qual è la forza necessaria per portare la lastra allo snervamento? DATI: 372 kN, 1000 kN, 924 kN, nessuno dei valori indicati
04. Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione.lunghezza critica del difetto "acr",Qual è la relativa alla i-esima iterazione, considerando una dimensione iniziale della cricca di 26,6570 mm? DATI:
05. Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione.valore del fattore di forma YQual è il , relativo alla i-esima iterazione, considerando una dimensione iniziale della cricca di 26,6570 mm? DATI:
06.
Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione. È il numero di cicli 0-F1 necessari a portare a rottura la lastra, considerando una "a = 26,075mm"?
DATI:
9,19E+04
9,19E+05
9,19E+06
9,19E+07
Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione. Indicare perché è applicabile la MFLE.
DATI:
Perché B > 12
Perché B = 9,86
Perché B < 12
Perché B > 11,93
Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione. L'applicabilità della MFLE? Bisogna fare per verificare cosa?
Si deve verificare che la larghezza "W" della piastra sia maggiore di "B".
Si deve verificare che la larghezza (B = 12mm) della piastra sia minore del valore che esce usando la formula seguente: è sempre
Si deve verificare che la larghezza (B=12mm) della piastra sia maggiore del valore che esce usando la formula seguente:
Lezione 051 differenti Δσ crescenti,
01. Consideriamo una piastra con una cricca di dimensioni iniziali "a0"; Applichiamo cicli di carico caratterizzati da a parità di numero di cicli N*, la lunghezza raggiunta dalla cricca è:
minore per range di stress maggiori
maggiore per range di stress maggiori
nessuna delle altre
maggiore per range di stress minori
Sappiamo che il diagramma del Whoeler σ-N
02. è riferito al caso di tensione alterno-simmetrica (R=-1); I dati di propagazione del difetto invece sono normalmente riferiti a cicli di tensione con R?
R=0
R=1
R=0.5
R=-1 Δσ crescenti, a parità
03. Consideriamo una piastra con una cricca di dimensioni iniziali "a0"; Applichiamo cicli di carico caratterizzati da differenti di dimensioni finali raggiunte dalla cricca a*, sono necessari:
un numero di
cicli maggiore ai range di carico maggiori
un numero di cicli maggiore ai range di carico minori
nessuna delle altre
un numero di cicli minore ai range di carico minori Δσ, per diverse
04. Osservando le curve di accrescimento di un difetto soggetto ad una tensione nominale ciclica, di ampiezza costante dimensioni iniziali del difetto, si nota come aumentando la lunghezza iniziale del difetto aumenta la velocità di propagazione e aumenta la vita a fatica nessuna delle altre diminuisce la velocità di propagazione e diminuisce la vita a fatica aumenta la velocità di propagazione e diminuisce la vita a fatica da differenti Δσ crescenti,
05. Consideriamo una piastra con una cricca di dimensioni iniziali a0; Applichiamo cicli di carico caratterizzati si chiede di disegnare le curve di accrescimento del difetto
Lezione 051 Δσ, per
06. Disegnare le curve di accrescimento di un difetto soggetto ad una tensione nominale ciclica, di ampiezza costante
re essere calcolata utilizzando l'equazione di resistenza. Per quanto riguarda le dimensioni iniziali del difetto, è importante considerare che i dischi devono essere privi di brusche variazioni di spessore e devono presentare simmetria lungo un piano perpendicolare all'asse di simmetria. Inoltre, l'asse di simmetria coincide con l'asse di rotazione del disco. Per lo studio e la progettazione dei dischi, è necessario fare delle ipotesi. Ad esempio, si considerano carichi radiali e assialsimmetrici. Inoltre, si utilizzano equazioni di equilibrio, come l'equazione radiale e circonferenziale. Se la velocità angolare nell'equazione circonferenziale è nulla, le tensioni sono principali. Inoltre, si utilizza l'equazione di congruenza, che si ottiene mettendo a sistema le equazioni di equilibrio. Infine, si utilizza l'equazione di resistenza per calcolare la tensione di equilibrio.