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COSTITUISCONO LA BARRIERA EMATOENCEFALICA

3) La sinapsi elettrica IMPEDISCE UNA MODULAZIONE DELLA TRASMISSIONE TRA LE

CELLULE DELL’INFORMAZIONE PORTATA DAL POTENZIALE D’AZIONE, LA

COMUNICAZIONE PUO ESSERE BIDIREZIONALE ECCITATORIA ED INIBITORIA, SONO

PRESENTI TRA NEURONI E TRA NEURONI E CELLULE GLIALI

4) In una sinapsi eccitatoria IL NEUROTRASMETTITORE FA AUMENTARE LA

CONCENTRAZIONE DI CARICHE POSITIVE ALL’INTERNO DELLA MEMBRANA POST

SINAPTICA CON EFFETTO DEPOARIZZANTE

5) Trasmissione del potenziale d’azione tra cellule nervose: la sinapsi chimica

Risposte veloci a livello dei canali ligando-dipendenti: la ricezione del

neurotrasmettitore “ligando” fa aprire/chiudere il canale ionico (generalmente K+,

Na+, Ca++) Risposte lente ad accoppiamento diretto: la ricezione del

neurotrasmettitore “ligando” determina l’apertura del canale ionico tramite la

mediazione della proteina G (moltiplicano gli effetti) Risposte lente mediate da

secondi messaggeri: la ricezione del neurotrasmettitore “ligando” determina

l’apertura del canale ionico tramite la mediazione della proteina G e l’ulteriore

intervento di enzini e secondi messaggeri intracellulari (che possono inoltre

innescare sintesi di nuovi recettori etc.). Le giunzioni strette: sono canali proteici

(giunzioni strette o comunicanti) che collegano il citosol di due cellule muscolari

cardiache vicine. Esse permettono il passaggio di ioni e piccole molecole e, quindi,

la rapida propagazione del potenziale d’azione (si noti la differenza rispetto alle

giunzioni tramite filamenti inter-cellulari con funzione di stretto ancoraggio tra le

cellule muscolari cardiache: desmosomi). Sinapsi chimica: separa la membrana

pre- e post-sinaptica. Il messaggero neurotrasmettitore (aminoacido, peptide)

attraversa la sinapsi. Si può modulare la trasmissione al momento di sintesi, invio,

ricezione e degradazione del neuro-trasmettitore.

6) Sinapsi elettrica: è il piccolo spazio tra le cellule, costituito dalle giunzioni strette.

Le sinapsi elettriche impediscono una modulazione della trasmissione tra le

cellule dell’informazione portata dal potenziale d’azione (il potenziale d’azione

passa direttamente). Esse sono rare nel sistema nervoso dell’uomo Sono presenti

tra neuroni e tra neuroni e cellule gliali. A livello di queste sinapsi le membrane

cellulari di cellule adiacenti sono collegate mediante giunzioni comunicanti, in

modo tale che il segnale elettrico, come un potenziale d’azione generato da una

cellula, si possa propagare direttamente da una cellula adiacente grazie al flusso

di ioni attraverso tali giunzioni. Anche molecole di secondi messaggeri possono

muoversi attraverso queste giunzioni. Queste sono state scoperte da alcuni

decenni nel sistema nervoso, ma solo di recente si è cominciata a chiarirne la

funzione. Queste sono importanti nello sviluppo del sistema nervoso e permettono

una rapida comunicazione tra neuroni adiacenti sincronizzandone l’attività

elettrica. La comunicazione (anche bidirezionale) può essere sia eccitatoria che

inibitoria, poiché può essere condotta sia corrente depolarizzante che

iperpolarizzante.

LEZIONE 012

1) Quale delle suguenti strutture o regioni del sistema nervoso non è associata in

modo corretto ad una delle sue funzioni IL MIDOLLO ALLUNGATO non ha funzioni

respiratorie

2) Il tronco encefalico è composto da MESENCEFALO, PONTE E MIDOLLO ALLUNGATO

3) Il cervelletto E UNA STRUTTURA BILATERALE E SIMMETRICA

4) Dal midollo spinale si dipartono nervi spinali 8 CERVICALI , 12 TORACICI, 5

LOMBALI , 5 SACRALI E 1 COCCIGEO

5) Nel midollo spinale la sostanza grigia SI TROVA NELLA PARTE CENTRALE DEL

MIDOLLO

6) I tratti spinotalamici LATERALI SONO VIE ASCENDENTI CHE ORIGINANO DAI

RECETTORI SENSORIALI PERIFERICI

7) La parte dell’encefalo che nel uomo è più sviluppata rispetto gli altri vertebrati è

PROSENCEFALO

8) Il cervello rappresenta circa il 2% del peso corporeo e CONSUMA CIRCA IL 20%

DELL’ENERGIA CONSUMATA DAL NOSTRO CORPO

9) Le meningi hanno le funzioni di PROTEGGERE IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

10) Il midollo spinale: nervi spinali, sostanza bianca e grigia, tratti ascendenti e

discendeti Il midollo spinale è una struttura di tessuto nervoso di forma

cilindrica che origina dalla porzione terminale del bulbo ed è circondata dalla

colonna vertebrale. Dal midollo spinale si dipartono 31 paia di nervi spinali,

definiti in base alla regione dalla quale originano: - 8 cervicali (C1-C8) dalla

regione del collo - 12 toracici (T1-T12) dalla regione toracica - 5 lombari (L1-L5)

dalla regione lombare - 5 sacrali (S1-S5) dal coccige - 1 coccigeo dalla punta del

coccige La sostanza grigia del midollo spinale è localizzata in una area interna a

forma di farfalla, mentre la sostanza bianca è localizzata attorno alla grigia, che a

sua volta è funzionalmente organizzata in due metà: dorsale e ventrale. Gli assoni

dei neuroni afferenti penetrano nel midollo spinale attraverso la radice dorsale e

terminano nel corno dorsale; i loro corpi cellulari sono localizzati nei gangli della

radice dorsale. Gli assoni dei neuroni efferenti originano dal corno ventrale e

fuoriescono attraverso la radice ventrale. La sostanza bianca del midollo spinale è

formata da fasci o tratti longitudinali che decorrono tra l’encefalo e il midollo

spinale o tra differenti segmenti del midollo spinale. I tratti ascendenti

trasmettono informazioni dal midollo spinale all’encefalo, mentre i tratti

discendenti trasmettono informazioni dal midollo spinale. I tratti spinotalamici

laterali (ascendenti) sono vie ascendenti che originano dai recettori sensoriali

periferici e viaggiano fino al midollo spinale, fornendo informazioni sensoriali al

talamo e poi alla corteccia cerebrale. Il tratto spinotalamico incrocia sul lato

controlaterale nel midollo spinale. I tratti piramidali (discendenti) originano nella

corteccia motoria primaria. Il tratto piramidale laterale attraversa la linea mediana

nelle piramidi bulbari, mentre il tratto piramidale anteriore incrocia al livello del

midollo spinale. Entrambi i tratti terminano nelle corna ventrali dove comunicano

con i motoneuroni che innervano i muscoli scheletrici.

11) Descrivi le strutture di supporto fisico del sistema nervoso centrale

Le strutture più esterne che proteggono il sistema nervoso sono la scatola cranica

(cranio), che circonda l’encefalo, e la colonna vertebrale che circonda il midollo

spinale. A proteggere il SNC, tra il tessuto osseo e quello nervoso, vi sono tre

membrane, le meningi, ed il liquido cerebrospinale, che servono ad attutire i

traumi indotti da urti improvvisi. I tre strati delle meningi sono: la dura madre,

l’aracnoide e la pia madre. Il liquido cerebrospinale ha una composizione simile

ma non identica al plasma

12) Encefalo: tronco encefalico L’encefalo è composto da tre

parti principali: il prosencefalo, il cervelletto e il tronco encefalico. Il tronco

encefalico rappresenta la porzione più caudale dell’encefalo e connette il

prosencefalo ed il cervelletto con il midollo spinale. Consta di tre regioni principali:

- Il mesencefalo, la porzione più rostrale che collega il tronco encefalico al

prosencefalo. - Il ponte, la porzione mediana che si connette al cervelletto. - Il

midollo allungato o bulbo, la porzione più caudale che si connette al midollo

spinale All’interno del tronco encefalico originano dieci delle dodici coppie di nervi

cranici, nervi periferici che si propagano direttamente dall’encefalo e non dal

midollo spinale. Vi è anche la formazione reticolare con un importante ruolo nel

controllo dei cicli sonnoveglia, dell’eccitazione corticale e dello stato cosciente. Il

tronco encefalico interviene nella regolazione di molte funzioni involontarie

controllate dal sistema nervoso autonomo, quali la funzione cardiovascolare e la

digestione.

LEZIONE 013

1) Il meccanismo a base della percezione sonora consiste nella trasmissione di

vibrazioni dell’aria, che percorrono tutto l’orecchio fino alla cocle

2) L’homunculus motorio suggerisce che LE ZONE DEL CORPO CON MOVIMENTI PIU

PRECISI CORRISPONDONO AD AREE CELEBRALI PIU ESTESE

3) Il sistema limbico è COINVOLTO NELL’ELABORAZIONE DI IMPULSI ED EMOZIONI ,

NEL SONNO E NELLA MEMORIZZAZIONE

4) I nuclei della base includono IL NUCLEO CAUDATO, GLOBO PALLIDO E IL PUTAMEN

5) Il lobo occipitale è noto come CORTECCIA VISIVA

6) Organizzazione funzionale della corteccia cerebrale La

corteccia cerebrale svolge funzioni cerebrali più elevate ed evolute, in quanto ci

permette di avere percezioni relative all’ambiente che ci circonda, formulare

pensieri, vivere esperienze emozionali, ricordare eventi passati e rappresenta

l’area da cui partono tutti i comandi per l’esecuzione dei movimenti. Ciascun

emisfero cerebrale è diviso in quattro regioni, note come lobi. Il lobo frontale

rappresenta la parte anteriore del cervello; posteriormente ad esso si trova il lobo

parietale. Questi due lobi sono separati dal solco centrale. Localizzato

posteriormente ed inferiormente al lobo parietale vi è il lobo occipitale. Il lobo

temporale è localizzato inferiormente ai lobi frontale e parietale; esso è separato

dal lobo frontale da un profondo solco il solco laterale o scissura di Silvio.

All’interno di ciascun lobo, la corteccia cerebrale è suddivisa in aree specializzate

per differenti funzioni. Il lobo occipitale è anche noto come corteccia visiva. Nella

porzione superiore del lobo temporale troviamo la corteccia uditiva. Nel lobo

parietale vi è la corteccia somatosensoriale primaria, implicata nelle elaborazioni

di informazioni sensoriali somatiche, associate con sensazioni di tatto, prurito,

temperatura, dolore; elabora anche informazioni sulla tensione muscolare e sulla

posizione degli arti (propriocezione). Il lobo frontale contiene la corteccia motoria

primaria, coinvolta nella produzione dei movimenti volontari. Qui si trovano anche

aree implicate nella funzione del linguaggio, della progettazione di compiti motori

e nella determinazione della personalità

LEZIONE 014

1) Il riflesso da stiramento è UN RIFLESSO ANTIDISARTICOLAZIONE CHE OPPONE UNA

RESISTENZA ALLO STIRAMENTO MUSCOLARE

2) Il motoneurone alfa INNERVA UN GRUPPO DI FIBRE MUSCOLARI SCHELETRICHE

3) In un arco riflesso IL MUSCOLO RISPONDE ALLO STIMOLO CON UNA RISPOSTA

IMMEDIATA

4) I riflessi nocicettivi In risposta alla attivazione di un

nocicettore, un neurone afferente attiva una sinapsi con un interneurone

eccitatorio (1) e con un interneurone inibitorio (2), determinando contrazione dei

muscoli flessori e rilasciamento degli estensori dello stesso arto.

Contemporaneamente, il neurone afferente attiva una sinapsi con un i

Dettagli
A.A. 2023-2024
85 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilaria_2002_2016 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Vecchio Fabrizio.