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127. DESCRIVERE I LEGAMENTI CHE STABILIZZANO LE VERTEBRE

I legamenti che stabilizzano le vertebre sono:

  • Legamenti longitudinali anteriori: si estendono lungo la parte anteriore della colonna vertebrale e collegano i corpi vertebrali tra loro.
  • Legamenti longitudinali posteriori: si estendono lungo la parte posteriore della colonna vertebrale e collegano i corpi vertebrali tra loro.
  • Legamenti gialli: si trovano tra le lamine delle vertebre e contribuiscono alla stabilità della colonna vertebrale.
  • Legamenti interspinosi: collegano i processi spinosi delle vertebre adiacenti.
  • Legamenti intertrasversari: collegano i processi trasversi delle vertebre adiacenti.

128. DESCRIVERE ORIGINE ED INTERSEZIONE DEI MUSCOLI SUPERFICIALI DEL DORSO

I muscoli superficiali del dorso sono:

  • Il grande dorsale: origina dai processi spinosi delle ultime sei vertebre toraciche e si inserisce sul fondo del solco bicipitale dell'omero.
  • L'elevatore della scapola: origina dai processi trasversi delle prime quattro vertebre cervicali e si inserisce sul margine mediale della scapola.
  • Il romboide: origina dai processi spinosi della settima vertebra cervicale e delle prime cinque vertebre toraciche, si inserisce sul margine vertebrale della scapola.
  • Il trapezio: origina dai processi spinosi e dai legamenti interspinosi dalla settima vertebra cervicale alla terza vertebra dorsale e si inserisce sul margine posteriore della spina della scapola e sulla porzione mediale dell'acromion.

129. DESCRIVERE LA COSTA

La costa è un osso piatto e a forma di "C".

All'estremità vertebrale presenta una testa che si articola con il corpo di una o due vertebre, presentando, rispettivamente, una faccetta articolare completa o una faccetta articolare superiore ed una inferiore. Proseguendo lateralmente si osserva il tubercolo della costa che si articola con la faccetta articolare trasversaria di ciascuna vertebra con lo stesso numero. Oltre il tubercolo ogni costa fa una curva stretta, angolo della costa, attorno al lato del torace e progredisce anteriormente per avvicinarsi allo sterno. Il margine inferiore del corpo presenta un solco costale che segna il percorso dei vasi sanguigni intercostali e del nervo. 130. DESCRIVERE LA GABBIA TORACICA La gabbia toracica è costituita dalle vertebre toraciche, dallo sterno e dalle coste; La gabbia protegge non solo gli organi toracici, ma anche la milza, la maggior parte del fegato ed in parte anche i reni. Più importante è il suo ruolo nella respirazione, infatti ha la capacità.sterno-clavicolare costale origina dalla superficie inferiore dell'estremità mediale della clavicola e si inserisce sulla prima cartilagine costale. 133. DESCRIVERE L'ARTICOLAZIONE STERNO CLAVICOLARE (movimenti possibili) L'articolazione sterno-clavicolare permette principalmente due tipi di movimento: il movimento di elevazione e il movimento di depressione. Durante il movimento di elevazione, la clavicola si solleva verso l'alto, mentre durante il movimento di depressione, la clavicola si abbassa verso il basso. Questi movimenti consentono al cingolo scapolare di adattarsi alle diverse posizioni del braccio e di partecipare attivamente ai movimenti del braccio stesso. 134. DESCRIVERE L'ARTICOLAZIONE STERNO CLAVICOLARE (funzioni principali) Le principali funzioni dell'articolazione sterno-clavicolare sono: - Fornire stabilità al cingolo scapolare e al braccio. - Consentire il movimento del braccio in diverse direzioni. - Partecipare attivamente alla respirazione, permettendo al cingolo scapolare di espandersi e comprimersi ritmicamente sotto l'azione dei muscoli respiratori. Lezione 078

interclavicolare unisce le estremità medialidelle clavicole, passando sull’incisura giugulare dello sterno.- Il legamento costo-clavicolare origina dallasuperficie inferiore della clavicola e si inserisce sul margine della prima cartilagine costale e sulla adiacenteparte ossea della costa

Lezione 08

  1. La clavicola è:
    1. Un muscolo dell'arto superiore
    2. Un osso della cintura scapolare
    3. Un organo dell'apparato digerente
    4. Un osso del cingolo pelvico
  2. La clavicola:
    1. è sinonimo di scapola
    2. è un osso piatto
    3. è un osso lungo
    4. è un muscolo della spalla
  3. DESCRIVERE LA CLAVICOLA

La clavicola è un osso a forma di “S”. La superficie superiore è relativamente liscia, mentre quella inferiore è segnata da scanalature e creste per l’inserzioni muscolari. L’estremità sternale mediale presenta una testa tondeggiante a forma di martello, mentre l’estremità acromiale laterale è alquanto piatta.

135.

DESCRIVERE LA SCAPOLA

La scapola è un osso piatto di forma triangolare. I tre lati della scapola sono formati da tre margini: superiore, mediale e laterale, e tre vertici: angoli superiore, inferiore e laterale.

L'angolo laterale della scapola presenta tre strutture principali:

  • L'acromion è un'estensione piatta della spina scapolare che forma l'apice della spalla
  • Il processo coracoideo ha una forma di dito piegato, fornisce attacco ai tendini di vari muscoli del braccio
  • La cavità glenoidea è una cavità poco profonda che si articola con la testa dell'omero formando l'articolazione gleno-omerale

Lezione 082


DESCRIVERE L'ARTICOLAZIONE SCAPOLO OMERALE

L'articolazione scapolo-omerale è un'articolazione sferoidale (enartrosi) con tre gradi di mobilità. La mobilità per abduzione e antiversione viene limitata dal tetto

della spalla quando i movimenti vengono eseguiti solo nell'ambito dell'articolazione scapoloomerale. 137. DESCRIVERE L'ARTICOLAZIONE SCAPOLO OMERALE (origine intersezione dei legamenti) Cinque legamenti principali sostengono questa articolazione. - Il legamento coraco-omerale si estende dal processo caracoideo della scapola al tubercolo maggiore dell'omero. - Il legamento omerale trasverso si estende dal tubercolo maggiore a quello minore dell'omero, creando un tunnel, il solco intertubercolare, attraverso il quale passa il tendine del capo lungo del bicipite brachiale. - Gli altri tre legamenti sono chiamati legamenti gleno-omerali, distinti in superiore, medio ed inferiore, sono costituiti da tre fasci di fibre che originano dal margine glenoideo e della cavità glenoidea e si inseriscono sulla piccola tuberosità e sulla superficie inferiore del collo anatomico dell'omero. - Il tendine del muscolo bicipite del braccio è il

Il tendine del muscolo grande pettorale è il più importante stabilizzatore della spalla. Esso origina sul margine della cavità glenoidea, passa attraverso la capsula dell'articolazione, ed emerge nel solco intertubercolare, dove è sostenuto dal legamento omerale trasverso. Inferiormente al solco, si fonde con il bicipite brachiale. Così il tendine funziona come una cinghia tesata e regolabile che tiene l'omero contro la cavità glenoidea.

Lezione 083

  1. L'origine/inserzione del muscolo grande dorsale è:
    • processo coracoideo della scapola
    • fossa sottoscapolare della scapola
    • clavicola e scapola (acromion e spina)
    • pavimento del solco intertubercolare dell'omero
  2. Il deltoide è un muscolo che interessa:
    • la nuca
    • il ginocchio
    • la natica
    • la spalla
  3. I muscoli sopraspinato e sottospinato si originano:
    • scapola
    • vertebra cervicale
    • omero
    • clavicola
  4. L'origine/inserzione del muscolo piccolo pettorale

èprocesso carocoideo della scapolaclavicola e scapola (acromion e spina)fossa sottoscapolare della scapolafossa sopraspinata della scapola

05. L'origine/inserzione del muscolo sopraspinato èprocesso carocoideo della scapolafossa sopraspinata della scapolaclavicola e scapola (acromion e spina)fossa sottoscapolare della scapola

06. Quale di questi muscoli NON appartiene alla cuffia dei rotatoriPiccolo rotondoSottoscapolareDeltoideSovraspinato

07. L'origine/inserzione del muscolo sottoscapolare èfossa sottoscapolare della scapolaprocesso carocoideo della scapolaclavicola e scapola (acromion e spina)fossa sopraspinata della scapola

08. L'origine/inserzione del muscolo trapezio èclavicola e scapola (acromion e spina)fossa sottoscapolare della scapolaprocesso carocoideo della scapolafossa sopraspinata della scapola

138. DESCRIVERE ORIGINE ED INTERSEZIONE DEI MSUCOLI

CHE STABILIZZANO LA POSIZIONE DEL CINGOLO SCAPOLARE

I muscoli del cingolo scapolare si dividono in gruppo anteriore e posteriore.

I principali muscoli del gruppo anteriore sono:

  • il piccolo pettorale, ha tre origini, dalla terza alla quinta costa e converge sul processo coracoideo della scapola.
  • il dentato anteriore, origina da capi separati, da tutte o quasi tutte le coste, fascia lateralmente la gabbia toracica, passa nel dorso tra la gabbia toracica e la scapola e si inserisce sul margine mediale (vertebrale) della scapola.

I muscoli posteriori che agiscono sulla scapola comprendono: il largo e superficiale trapezio e tre muscoli profondi: l'elevatore della scapola, il piccolo romboide e il grande romboide.

I tendini di quattro muscoli scapolari formano la cuffia dei rotatori, e sono sovraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare. I primi tre muscoli si trovano sulla faccia posteriore della scapola. Il sovraspinato e l'infraspinato occupano la fossa sovraspinosa.

infraspinosa sopra e sotto la spinascapolare. Il piccolo rotondo si trova inferiormente all'infraspinato. Il sottoscapolare occupa la fossasottoscapolare sulla faccia anteriore della scapola, tra la scapola e le coste. I tendini di questi muscoli sifondono con la capsula dell'articolazione della spalla quando la oltrepassano per raggiungere l'omero. Essi siinseriscono sull'estremità prossimale dell'omero, formando un manicotto intorno ad esso.

Lezione 08401. Il processo olecranico appartiene a:
radiopolsoulnaOmero

140. DESCRIVERE IL RADIO
Il radio possiede una testa con una forma a disco alla sua estremità prossimale. Distalmente alla testa, il radiopresenta un collo ristretto che poi si amplia in una ruvida sporgenza, la tuberosità radiale, sulla sua superficiemediale.

Il tendine distale del muscolo bicipite termina su questa tuberosità. L'estremità distale del radio possiede le seguenti caratteristiche, dalla posizione laterale a quella mediale: - Una parte ossea, il processo stilodeo; - Due depressioni superficiali (faccette articolari) che si articolano con le ossa dello scafoide e semilunare del polso; - L'incisura ulnare che si articola con l'estremità dell'ulna. 141. DESCRIVERE L'OMERO L'omero possiede una testa semisferica che si articola con la cavità glenoidea della scapola. La superficie liscia della testa è circondata da un solco chiamato collo anatomico. Altre importanti caratteristiche sono i punti di attacco muscolari chiamati tubercoli maggiore e minore e un solco intertubercolare tra di loro, che ospita il tendine del muscolo bicipite. Il collo chirurgico è il punto di passaggio tra testa e diafisi. La diafisi ha un...
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Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher KappaEC di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Macaluso Filippo.
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