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Quando si parla invece di giudizio determinante, si fa riferimento ad una direzione che va
dall’universale al particolare: ciò significa che si attribuisce una rappresentazione particolare un
concetto empirico.
Quali sono i problemi principali affrontati dalla Critica della facoltà di giudizio di Kant e in che
modo sono connessi tra loro?
I problemi principali affrontati dalla Critica della facoltà di giudizio di Kant sono relativi a
all’estetica, alla teleologia, alla epistemologia della formazione dei concetti e delle leggi empiriche
e, infine, il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà. Si tratta di problemi
eterogenei che trovano unità grazie alla concezione di finalità della natura.
Spiega quali sono i problemi fondamentali che Kant affronta nella Critica della facoltà di giudizio
evidenziando in particolare il nesso tra questi problemi
I problemi principali affrontati dalla Critica della facoltà di giudizio di Kant sono relativi a
all’estetica, alla teleologia, alla epistemologia della formazione dei concetti e delle leggi empiriche
e, infine, il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà. Si tratta di problemi
eterogenei che trovano unità grazie alla concezione di finalità della natura.
LEZ 34
Che rapporto c'è per Kant tra il bello e il piacevole?
Nel pensiero kantiano la concezione del bello, e quindi il piacere estetico, fa riferimento ad un
disinteresse che si prova nei confronti di qualcosa o qualcuno: si tratta, quindi, di un giudizio di
gusto puro privo da ogni desiderio o inclinazione. Per quanto riguarda il piacevole, invece, Kant lo
indica come qualcosa che provoca desiderio e bisogno fisico; in questo caso si parla di interesse e
quindi di un giudizio di gusto impuro. lOMoARcPSD|985 298 2
LEZ 35
Che validità ha il giudizio di gusto per Kant?
Secondo Kant, il giudizio di gusto, che è un sentimento di piacere estetico e che quindi non è
fondato su un concetto, assume una validità comune perché si tratta di un piacere estetico che si
rivela un piacere universale soggettivo e preteso.
LEZ 36
Che rapporto c'è per Kant tra bellezza e finalità della natura?
Secondo Kant, il rapporto esistente tra bellezza e finalità della natura è fondamentale. Infatti, il
filosofo concepisce la bellezza non fondata sul concetto, ma come percezione di una finalità
soggettiva della natura che, in maniera più dettagliata, viene definita puramente formale perché
non ha legami con alcun scopo particolare.
LEZ 37
In che modo Kant concepisce l'immaginazione?
Kant ritiene che l’immaginazione sia spontaneità; in realtà egli fa una distinzione ben precisa tra
due tipi di immaginazione, quella riproduttiva e quella produttiva, in modo tale da rendere chiara
la sua concezione. L’immaginazione riproduttiva ci dà la possibilità di riprodurre un’immagine nella
nostra mente qualora essa sia assente, mentre l’immaginazione produttiva, che viene definita
anche trascendentale, è una facoltà che ci permette di definire in maniera spontanea la sensibilità.
Cos'è il sublime per Kant e come si distingue dal bello?
Riprendendo alcuni concetti di Burke, Kant individua delle somiglianze tra sublime e bello:
entrambi sono dei giudizi estetici che provocano piacere o dispiacere; si tratta inoltre di due
giudizi riflettenti e sempre singolari, nonostante dimostrino un’universalità soggettiva. D’altro
canto, secondo Kant il sublime si distingue dal bello perché quest’ultimo si trova nella limitazione,
mentre il sublime nell’illimitatezza. Infatti, nel bello si fa riferimento ad un accordo tra
immaginazione e intelletto; nel sublime ad un accordo tra immaginazione e ragione morale.
LEZ 38
Quali sono le caratteristiche del genio per Kant?
Kant determina quattro qualità fondamentali del genio. La genialità è data innanzitutto
dall’originalità e quindi dall’essere innovativi; perciò, un genio non imita; d’altro canto, però, egli
può essere imitato in quanto esemplare, perché si presenta come un modello da seguire. Altra
caratteristica importante è data dall’irrazionalità del genio che, in quanto artista, agisce in maniera
inspiegabile: per Kant, infatti, l’ultima qualità fondamentale è che il genio corrisponde all’artista e
non ad uno scienziato, perché la scienza propone concetti razionali che devono essere capiti,
mentre l’arte, non essendo fondata su concetti precisi, risulta inspiegabile.
In che modo Kant concepisce l'arte? lOMoARcPSD|985 298 2
Nel pensiero kantiano c’è una precisa definizione del concetto di arte in generale. Innanzitutto, c’è
una distinzione tra arte e natura data rispettivamente da una contrapposizione tra libertà, quindi
una riflessine razionale, e istinto, cioè irrazionalità. Kant determina un’altra distinzione
fondamentale, ovvero quella tra arte e scienza: infatti, nonostante l’arte in generale implichi la
capacità di saper fare qualcosa, non ci si può limitare al sapere teoretico della scienza. Inoltre, il
filosofo individua un’ulteriore distinzione tra arte liberale e mestiere: l’arte liberale, essendo fine a
se stessa, provoca piacere in quanto gioco; il mestiere, invece, è un lavoro che presuppone uno
scopo ben definito che mira all’utilità e che risulta spesso faticoso. Nonostante questo, Kant non
nega la capacità tecnica presente nelle arti liberali. Infine, Kant, parlando di arti liberali, riconosce
che esse sono distinte sia in arti piacevoli che in arti belle: le prime mirano al piacere corporeo, le
secondo mettono in gioco immaginazione e intelletto.
LEZ 39
Spiega in che modo Hegel concepisce l'arte
Nel pensiero hegeliano, l’arte viene concepita come manifestazione della verità e quindi dello
spirito, si può più precisamente dire che è manifestazione dello spirito assoluto. Tale
manifestazione della verità avviene in una forma sensibile, che si presenta però in parte
inadeguata. Questo significa che l’arte svolge il ruolo di intermediario tra spirito e materia,
mettendo d’accordo pensiero e realtà materiale.
LEZ 40
Spiega in che modo Schopenhauer concepisce l'arte
Schopenhauer concepisce l’arte come l’unica forma di conoscenza attraverso la quale si può
percepire l’essenza della realtà, in modo tale che l’individuo possa allontanarsi da se stesso e dai
propri interessi individuali. L’arte è inoltre vista da Schopenhauer come un momento di conforto
fra tutti i dolori e gli affanni della vita.
LEZ 41
Spiega perché l'analisi della nozione di merce proposta da Marx è importante dal punto di vista
estetico Marx, nell’analisi della nozione di merce, individua il valore d’uso e il valore di scambio
della merce, a cui viene successivamente attribuito anche il plusvalore estetico: a questo punto si
può parlare di un punto di vista estetico della merce, in quanto il plusvalore fa riferimento alle
qualità estetiche della merce, qualità che vengono elaborate tramite un lavoro sia creativo che
estetico.
LEZ 42
In che modo Baudelaire concepisce la bellezza e la moda?
Baudelaire propone una nozione di bellezza caratterizzata dall’essere transitoria e limitata nel
tempo; allo stesso modo, la moda viene concepita dal filosofo come transitoria e non eterna. Si
tratta, infatti, di due elementi che dipendono dai contesti e dalle situazioni storiche in cui trovano
e che sono legati l’uno all’altro. Se la bellezza risulta per Baudelaire essere un sentimento
soggettivo, e dunque implica una reazione diversa per ogni individuo, d’altra parte la moda appare
come un’arte dell’apparenza, un artificio visto positivamente, grazie a cui è possibile un
superamento della natura, distinguendo così l’uomo da tutti gli altri animali.
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LEZ 43
Spiega in che modo Croce concepisce l'intuizione e l'arte
Croce concepisce l’intuizione come distinta dal concetto ma anche come una sensazione formata,
che si distingue dalla mera sensazione, ossia da quelle impressioni sensibili prive di forma;
l’intuizione si distingue inoltre dalla percezione, perché tutte le percezioni, e quindi le intuizioni
reali, sono intuizioni, ma non tutte le intuizioni sono percezioni in quanto alcune sono fantasie e
quindi non reali. L’arte, invece, viene concepita da Croce come pura espressione, che corrisponde
all’intuizione. Essere capaci di intuire significa avere la massima espressione, motivo per cui un
artista è tale solo se è in grado di intuire.
LEZ 44
Quali sono i principali elementi di differenza tra l'estetica moderna e l'estetica antica e
medioevale?
Sia l’estetica antica che quella medioevale rispecchiano i periodi in cui l’estetica si deve ancora
affermare; quindi, si parla di una sorta di preistoria dell’estetica, i cui temi principali sono
riflessioni filosofiche sull’arte, sulla bellezza e sull’esperienza sensibile, solo che nell’estetica
medioevale queste tematiche vengono affrontate da una prospettiva religiosa, in particolare
quella cristiana. L’elemento di maggiore differenza, però, si pone tra estetica antica e medioevale e
l’estetica moderna, perché durante quest’ultimo periodo avviene la vera e propria affermazione e
nascita dell’estetica: l’argomento della bellezza abbandona la sua dimensione metafisica e
ontologica per lasciare spazio ad un punto di vista soggettivo, tanto da considerare la bellezza un
sentimento: inoltre, la concezione di arte assume un significato totalmente diverso e la figura
dell’artista viene rivalutata improntandola su quella del genio; infine, viene introdotta l’idea
moderna di creatività, che a fino a quell’epoca era assente.
LEZ 45
Che rapporto c'è tra estetica, media e comunicazione?
Nell’età contemporanea l’estetica si ridefinisce, andando incontro a diverse trasformazioni che
renderanno possibile un mutamento della propria prospettiva, che sarà maggiormente incentrata
sulle nuove tecnologie dell’immagine e della scrittura, sui media e le comunicazioni di massa. Si
afferma così la disciplina dell’estetica della comunicazione, tramite cui si riconosce una teoria dei
media e della comunicazione, abbandonando la teoria delle arti.
LEZ 46
Cosa significa la perdita dell'aura per Benjamin?
L’aura è considerata come quell’elemento sacro che rende unico un oggetto, che sia esso naturale,
storico oppure un’opera d&rsquo