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RISPOSTE DOMANDE APERTE

) lOMoARcPSD|985 298 2

Acque minerali naturali: classificazione.

Le acque minerali naturali, in base alla composizione salina,

possono essere classificate in: acque bicarbonate hanno un tenore di

bicarbonato maggiore di 600 mg/l; acque solfate hanno un

contenuto di solfati maggiore di 200 mg/l e possono essere utili

nella cura della stipsi; acque clorurate hanno un tenore di cloro

superiore a 200 mg/l e stimolano l9attività del fegato e della

colecisti; acque calciche (contenuto di calcio superiore a 150 mg/l)

permettono di apportare ottime quantità di calcio altamente

biodisponibile e quindi sono fondamentali nella prevenzione o nel

trattamento dell9osteoporosi; acque magnesiache hanno un tenore

di magnesio superiore a 50 mg/l e quindi possono essere utili dopo

l9attività fisica e nell'alimentazione degli sportivi per prevenire i

crampi; acque fluorate (in cui il fluoro è maggiore a 1 mg/l) sono

utili nella prevenzione della carie dentale, ma devono essere

utilizzate con attenzione nei bambini, perché l9assunzione eccessiva

di fluoro può causare danni ed un quadro patologico particolare

(fluorosi); acque ferruginose hanno un tenore di ferro di almeno 1

mg/l e sono estremamente utili in caso di anemia da carenza di

ferro perché contengono ferro bivalente, come quello contenuto

nella carne e quindi altamente biodisponibile per l9assorbimento,

utile anche per vegetariani e per i soggetti con un fabbisogno

elevato di ferro: lattanti, adolescenti, sportivi e donne in gravidanza;

acque sodiche hanno un contenuto di sodio superiore a 200 mg/l e

influenzando positivamente l9eccitabilità neuromuscolare, sono

anch9esse indicate per gli sportivi o comunque, dopo l9attività fisica

in generale e nei mesi estivi quando, con la sudorazione, aumenta la

perdita di questo minerale. L9unica controindicazione è per chi

soffre di ipertensione arteriosa; acque iposodiche (con un tenore di

sodio inferiore a 20 mg/l) utili per il lavaggio delle vie urinarie, se

bevute in notevole quantità, e possono essere utilizzate anche dai

soggetti ipertesi; acque acidule, addizionate di anidride carbonica (il

tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/L.

Allergie alimentari.

L'allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario che si

verifica dopo aver consumato un determinato cibo. L'allergia indica

una

condizione in cui il sistema immunitario di un soggetto reagisce in

maniera anomala producendo anticorpi nei confronti di alcune

sostanze considerate dannose, che per la maggior parte delle

persone risultano del tutto innocue. L'allergia alimentare, in

particolare, è una reazione del sistema immunitario a un

determinato cibo, percepito dall'organismo come nocivo: anche una

piccola quantità dell'alimento allergizzante può scatenare la

reazione, che si può manifestare con problemi digestivi, orticaria,

gonfiori. La gravità delle allergie varia da persona a persona e può

andare da una lieve irritazione all'anafilassi (reazione allergica

grave potenzialmente pericolosa per la vita). Tra le allergie

alimentari più diffuse ci sono quelle ai crostacei, alla frutta a guscio,

al pesce, alle uova, al latte. Quando si soffre di allergia alimentare il

sistema immunitario identifica erroneamente un alimento specifico

o una sostanza in esso presente come qualcosa di nocivo

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(allergene): per neutralizzarlo rilascia quindi anticorpi

(immunoglobuline E, note anche come IgE). I sintomi dell'allergia

sono dovuti al rilascio, da parte dell'organismo, di mediatori

chimici (es. istamina) in risposta alla reazione immunitaria

scatenata dall'incontro degli

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allergeni con gli anticorpi. Il modo migliore per prevenire una

reazione allergica è quello di conoscere ed evitare gli alimenti che

ne sono alla base. È bene, quindi leggere con attenzione le etichette

degli alimenti e se si è già stati vittima di una reazione allergica

grave farlo presente. Non esiste un test standard per confermare o

escludere la presenza di una allergia alimentare. La descrizione dei

sintomi, la presenza di allergie alimentari in famiglia, un

approfondito esame fisico che porti a escludere o individuare altri

problemi potranno aiutare il medico nella diagnosi. Indispensabile,

poi, sarà la sottoposizione ai test per le allergie. Per le allergie non

esistono trattamenti definitivi. La prevenzione è la prima arma.

Questo comportamento, però, non sempre è possibile; possono

allora essere utilizzati alcuni farmaci per ridurne i sintomi. Nel caso

di manifestazioni allergiche di lieve entità possono essere utilizzati

gli antistaminici; per reazioni allergiche gravi potrebbe essere

necessario far ricorso a un'iniezione di adrenalina.

Assorbimento delle proteine.

Le proteine vengono assorbite sotto forma di aminoacidi (in piccolissime

quantità anche come dipeptidi). La velocità dell9assorbimento è superiore a

quella della digestione. Il trasporto dei singoli aminoacidi e dei di-tri

peptidi attraverso la membrana dell9enterocita avviene soprattutto

nell9intestino tenue. Sono stati identificati 5 tipi di trasportatori per singoli

aminoacidi: 3 Na+-dipendenti (per aminoacidi neutri, acidi e aminoacidi); 2

Na+-indipendenti (per aminoacidi neutri e basici).

Bilancio energetico.

Il bilancio energetico è proprio quel processo che indica la

differenza tra la quantità di energia introdotta nell'organismo e

quella spesa per le varie attività dell'organismo. L'assunzione di

energia corrisponde all'assunzione di cibo, quindi è relativamente

facile da determinare contando le chilocalorie. Se la quantità di

energia introdotta con gli alimenti è in eccesso rispetto ai bisogni,

tale eccesso è accumulato nell9organismo sottoforma di tessuto

adiposo (acquisto di peso). Se la quantità di energia introdotta è in

difetto rispetto ai bisogni, sarà il tessuto adiposo a fornire la quota

mancante (perdita di peso). Il calcolo del fabbisogno calorico

giornaliero è quindi essenziale per stabilire quante calorie servono

ad un soggetto per avere l'energia sufficiente a svolgere le sue

attività senza correre il rischio di ingrassare o dimagrire. Per

conservare nel tempo un peso adeguato, cioè quello che si associa al

migliore benessere fisico, è necessario che si mantenga un buon

equilibrio fra le calorie introdotte con

il cibo e quelle consumate con le funzioni di base dell9organismo e con l9attività fisica. Ciò

vuol

dire che la salute risente del bilancio energetico e

quindi è importante anche poter misurare le componenti

che lo determinano.

Bilancio idrico.

Il bilancio idrico dipende dal mantenimento dell9equilibrio tra il volume

dell9acqua in entrata e quello in uscita dall9organismo. Tale equilibrio è

regolato dal centro ipotalamico della sete, che regola la quantità di acqua da

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ingerire e dall9ormone antidiuretico ADH che aumenta il riassorbimento di

acqua nel rene. ) lOMoARcPSD|985 298 2

Calcio: funzioni, assorbimento e biodisponibilità.

Si tratta del minerale più abbondante nell9organismo. Il 99% della

sua quantità totale è concentrata all9interno delle ossa, dove è

accumulato sotto forma di carbonato. É essenziale per lo sviluppo e

per la salute dei denti e delle ossa. Difatti, le ossa sono sottoposte

ad un continuo processo di rimodellamento che prevede il

riassorbimento e la deposizione di calcio all9interno del nuovo

tessuto osseo. Solo l91% delle scorte totali di questo minerale

prende parte ad altre funzioni: la trasmissione nervosa, la

secrezione di ormoni, la contrazione dei muscoli, la vasodilatazione

e la contrazione dei vasi sanguigni. Le principali fonti alimentari di

calcio sono il latte e i suoi derivati (in particolare gli yogurt, i

formaggi e gli altri latti fermentati). Questo minerale è altresì

presente in alcuni vegetali a foglie verde scuro (ad esempio, nel

cavolo riccio, nei broccoli), nei legumi

secchi e in molti pesci e molluschi (ad esempio, nelle vongole, nelle

sardine e nelle cozze). La sua dose giornaliera raccomandata è pari

a 800 mg. Il fabbisogno individuale muta tuttavia in base all9età.

Nello specifico, il fabbisogno quotidiano di calcio aumenta durante

nel corso della gravidanza e dell9allattamento. Il calcio viene

assorbito a livello intestinale tramite due meccanismi: trasporto

attivo, sfruttando il gradiente tra intestino e plasma, è un

meccanismo che va incontro a saturazione; trasporto passivo per

diffusione semplice paracellulare come tale risulta non saturabile

ed indipendente dall'età, dalla vitamina D e dal fabbisogno del

minerale, secondo questa via il calcio viene assorbito lungo tutto il

tenue, principalmente nell'ileo, ed in piccola parte anche nel colon.

Tali eventi sono sotto il controllo di:

Vitamina D: le vitamine D sono delle vitamine di derivazione

steroide di cui la più attiva è il colecalciferolo che deve però essere

attivata da reazioni di ossidrilazione. La vitamina D attivata

favorisce l9assorbimento intestinale di calcio, il riassorbimento

renale di calcio e fosforo e la deposizione di calcio nelle ossa.

Paratormone: è un ormone secreto dalle paratiroidi le cui cellule

sono dotate di recettori sensibili ai livelli di calcio e modulano la

secrezione del paratormone sulla base di tali livelli. Il paratormone

agisce a livello osseo e renale; a livello renale agisce sia sulla

funzione escretrice, aumentando il riassorbimento tubolare del

calcio ed incrementando quello del fosforo

sia aumentando la sintesi della idrolisi che attiva la vitamina D.

Calcitonina: è un ormone secreto dalle cellule della tiroide ed è

un antagonista del paratormone ha quindi effetti contrari a quelli

del paratormone inibendo l9assorbimento di calcio a livello

intestinale e la sua mobilizzazione ossea, favorendo l9escrezione

urinaria di calcio ed inibendo l9attivazione della vitamina D.

Celiachia: patogenesi e forme cliniche.

L9enteropatia da glutine o celiachia è una malattia infiammatoria

dell'intestino causata da un'intolleranza alimentare permanente al glutine. La

celiachia può essere vista sia come una malattia di malassorbimento (cioè

dovuta al fatto che le sostanze nutritive non vengono assorbite

correttamente) sia come una reazione immunitaria anomala al glutine. Tra le

cause della malattia celiaca rientrano sia fattori ambientali (rappresentati dal

) lOMoARcPSD|985 298 2

glutine) sia fattori genetici. Il marcatore genetico della predisposizione alla

ce

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
93 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher esamiok13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia dei nutrienti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Ventriglia Maria Carla.