Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LEZIONE 19
1. Affermazione falsa: il quadrato semiotico viene collocato al livello più
superficiale del percorso generativo del senso
2. Il quadrato semiotico: rappresenta i valori fondamentali che sono alla base di
una narrazione
3. Il percorso generativo del senso: Il significato di un testo può essere compreso
attraverso il suo percorso generativo, ossia analizzando come il senso emerge
progressivamente dai livelli più astratti e profondi fino a quelli più concreti e
superficiali. Questo processo è visto come una costruzione e ricostruzione del
significato, in cui il testo è considerato il risultato di una serie di strutturazioni
che vanno dal semplice al complesso. Si ricostruiscono così le modalità di
produzione del significato e le tappe della sua evoluzione, partendo da uno
stato iniziale più astratto e immanente, fino a uno stato finale più concreto e
manifestato.
LEZIONE 20
1. Chi ha introdotto il concerto di semiosfera: Lotman
2. Chi ha scritto opera aperta: eco
3. Affermazione falsa: avalle ha sottolineato che strutturalismo francese e
strutturalismo italiano andavano di pari passo
4. Chi ha dato origine alla cosidetta semianalisi: kristeva
5. Lotman e il concetto di semiosfera: Un grande insieme di sottoinsiemi culturali,
intesi come testi, convive in modo separato ma interconnesso, influenzandosi
reciprocamente e talvolta trasformandosi in seguito al loro impatto reciproco,
quasi come organismi viventi. L'opera d'arte e quella letteraria nascono, quindi,
da una sorta di "esplosione", ossia dalla collisione di un modello con altre
strutture culturali. Questo scontro permette di rompere le regole stabilite,
introducendo elementi nuovi e integrando ciò che prima era esterno al sistema
culturale.
6. Lo strutturalismo e la critica: differenze tra italia e francia: Segre ha evidenziato
l'importanza di comprendere il contesto storico-culturale in cui si inserisce un
testo. D'Arco Silvio Avalle ha sottolineato la differenza tra lo strutturalismo
francese e quello italiano, spiegando che gli studiosi italiani prestavano
maggiore attenzione ai dati della realtà sociale e storica in cui si sviluppava
l'esperienza letteraria. Secondo Avalle, i segni usati in campo artistico, come
motivi, temi e personaggi, hanno un'origine extra-artistica, essendo elementi di
natura socioculturale. Maria Corti, invece, sostiene l'idea di una possibile
integrazione tra i risultati dello strutturalismo e un approccio storicistico.
LEZIONE 21
1. Affermazione falsa: lo strutturalismo un movimento fikosofico scientifico e
critico letterario che si sviluppa soprattutto in francia durante gli anni 60
2. Chi ha scritto S/Z: Barthes
3. Chi è l’autore di sarrasine: Balzac
4. Chi è il principale esponente del decostruzionismo: derrida
5. Zambinella è un personaggio di: Serrasine
6. Chi ha scritto frammenti di un discorso amoroso: Barthes
7. Chi è l’autore di c’è un testo in questa classe: Fish
8. Dal poststrutturalismo al decostruzionismo: La crisi dello strutturalismo e
l'avvento del post-strutturalismo favorirono l'emergere del decostruzionismo.
Mentre prendeva piede la Teoria della ricezione, negli Stati Uniti si svilupparono
correnti critiche che attribuivano sempre maggiore importanza al ruolo del
lettore nell'interpretazione del testo. L'inizio di questa fase è spesso associato a
un convegno sui linguaggi della critica e delle scienze umane, organizzato nel
1961 dall’università di Baltimora. Tra i partecipanti figuravano studiosi come
Roland Barthes, Jacques Lacan, Paul de Man e Jacques Derrida, il quale fu
fondamentale per l'affermazione di nuove tendenze critiche. È proprio Derrida
che afferma che il linguaggio è caratterizzato da una perenne condizione di
reinterpretazione e non può essere razionalizzato. In un testo letterario non ha
valore l’intenzione dell’autore ma il senso che gli viene attribuito dal lettore;
dunque, il testo possiede potenzialmente infiniti significati. Per derrida la critica
letteraria deve decostruire il testo rivelandone le crepe, le sconnessioni, le
incongruenze, la doppiezza. Questa metodologia viene applicata dallo stesso
Derrida in testi complessi come quelli di Baudelaire e Joyce non per spiegarne le
metafore usate da questi scrittori ma per dimostrare che il senso originario non
può essere interpretato.
9. Dallo strutturalismo al poststrutturalismo: Lo strutturalismo è una teoria che
raccoglie diverse scuole e correnti di pensiero basate sulle idee del linguista
svizzero Ferdinand de Saussure, il quale nel suo "Cours de linguistique
générale" (1916) ha proposto lo studio della lingua come un sistema autonomo
di segni. Negli anni Settanta, mentre si sviluppava la Teoria della ricezione, lo
strutturalismo ortodosso iniziò a declinare, soprattutto negli Stati Uniti, dove
emersero nuove forme di critica che attribuivano un ruolo sempre più centrale
al lettore nell'interpretazione del testo, segnando così il passaggio dal
strutturalismo al post-strutturalismo.
LEZIONE 22
1. Affermazione vera: i motivi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di
carattere astratto composti da aggregati semantici minori chiamati temi
2. Affermazione falsa: temi e motivi sono strutture interpretative della realtà
3. Chi ha scritto ritratto dell’artista da saltimbanco: Starobinski
4. Affermazione falsa: i motivi sono unità minime del tema
5. Affermazione vera: i temi sono unità minime dei motivi
6. Chi ha parlato di polifonia nel romanzo: Bachtin
7. Che ha scritto letteratura europea e medio evo latino: curtius
8. Chi ha parlato di dialogicità nel romanzo: Bachtin
9. La stoffgeschichte: è la storia dei contenuti tematici nel loro passaggio da una
tradizione all’altra
10.Evoluzione della critica tematica: Tra gli anni Cinquanta e Sessanta si sviluppano
diverse correnti critiche, tra cui quella rappresentata da studiosi come Georges
Poulet e Jean-Pierre Richard. Poulet, in particolare, si dedica all'analisi di temi
astratti come il tempo e lo spazio, evidenziando come la letteratura spesso li
abbia rappresentati tramite figure circolari. Jean-Pierre Richard, invece, mette in
luce che i temi nei testi possono essere individuati in base alla loro frequenza e
distribuzione, legandoli alla sensibilità dell'autore, come nel suo studio su
Proust. Anche la Nouvelle critique, nelle sue prime fasi, presenta elementi di
critica tematica. Roland Barthes definisce il tema come una rete di elementi
interconnessi, descrivendolo come un "organizzato sistema di ossessioni".
11.Lo studio dei temi in letteratura: Lo studio dei temi letterari è stato sviluppato
da diverse correnti critiche, ognuna con i propri strumenti, e recentemente ha
visto una ripresa soprattutto nell'ambito della ricerca comparatistica. Tra
queste, spiccano le indagini di tipo folklorico che evidenziano la ricorrenza e
l'importanza di specifici nuclei semantici all'interno delle trame di miti e
leggende, mettendo in luce temi comuni e condivisi tra diverse culture e
tradizioni. Ad inaugurare un filone di ricerca basato sulla trasmissione dei temi
attraverso la letteratura popolare di tradizione orale e anonima sono stati i
filologi e linguisti tedeschi Jacob, i fratelli Grimm, Wilhelm. In particolare
attraverso la stoffgeschichte, cioè la storia dei materiali e dei contenuti tematici
nel loro passaggio da una tradizione all’altra.
LEZIONE 23
1. Affermazine falsa: Secondo Auerbach lo stile omerico non predilige lo sviluppo
storico dei fatti
2. Chi ha parlato di spie stilistiche di un autore: Spitzer
3. L’autore di mimesis è: Auerbach
4. Chi è l’autore di critica stilistica e semantica storica: Spitzer
5. Spiegare quali sono le caratteristiche della critica stilistica facendo riferimento
agli studiosi di cui si parla nelle lezioni: La critica stilistica si basa sul
presupposto che lo stile e la lingua siano gli elementi distintivi di un'opera,
concentrandosi quindi sulle scelte formali ed espressive di un testo. Questa
attenzione all'opera stessa e alle sue caratteristiche interne, avviata dalla
rivoluzione linguistica di Saussure, è fondamentale per la critica stilistica, che
riconosce nel linguaggio letterario e poetico un valore che va oltre quello
informativo, attribuendo un surplus di significato. Charles Bally, allievo di
Saussure, definisce la stilistica come una disciplina dipendente dalla linguistica.
Negli scritti di Karl Vossler, apparsi nel primo decennio del Novecento, emerge
invece un filone più orientato all'aspetto spirituale dei fatti espressivi,
avvicinandosi maggiormente alla critica letteraria. Leo Spitzer, uno dei principali
esponenti della stilistica letteraria, si concentra sullo stile dei singoli autori e
introduce il concetto di "scarto", ovvero la deviazione rispetto al linguaggio
standard.
LEZIONE 24
1. Affermazione non corretta: L’ermeneutica si concentra su un’analisi stilistica dei
testi
2. Quale dei seguenti autori fa parte del gruppo 63: Anceschi
3. Affermazione non è corretta: in base all’ermeneutica il significato del testo è
univoco e stabile
4. Lettura e interpretazioni: l’ermeneutica del novecento: La fenomenologia e
l'ermeneutica del Novecento mettono al centro l'interprete come il vero creatore
del significato di un testo, ponendo particolare attenzione al processo di lettura
e ai meccanismi di interpretazione. L'ermeneutica, in particolare, riflette sulla
soggettività delle interpretazioni, analizzando come l'"orizzonte di ricezione" dei
testi cambi storicamente e come il lettore sia influenzato dalle "istruzioni per
l'uso" fornite dal testo stesso. Si interrogano, inoltre, sulle "mosse
interpretative" del lettore, cercando di prevedere i suoi atteggiamenti e il modo
in cui affronta il testo.
LEZIONE 25
1. L’orizzonte di attesa: è un sistema di aspettative relative al genere allo stile e
alla forma
2. Chi ha scritto la metafora viva e tempo e racconto: Ricoeur
3. Affermazione non è corretta: l’orizzonte di attesa del lettore in genere è sempre
confermato dall’opera letteraria
4. La teoria della ricezione: A partire dagli anni Settanta, il dibattito
sull'interpretazione e il ruolo del lettore è animato dagli studiosi della Scuola di
Costanza, che sviluppano la teoria della ricezione. Tra i principali esponenti,
Jauss sostiene che l’arte non deve essere ridotta a qualcosa di astratto e
afferma che la letteratura è definita dalla sua ricezione storica, sottolineando la
necessità di costruire non tanto una storia della letteratu