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E’
sviluppo. Darwin lo utilizzò successivamente . stata anche contestata la
l’idea
primogenitura di Darwin riguardo della modificazione della specie per
selezione naturale.
10. Quali sono i concetti alla base del pensiero di Wallace e la sua intuizioni in
merito al più adatto.
Wallace basava il suo pensiero su numerose osservazioni dirette che evidenziavano
la grande varietà di specie presenti in una stessa regione, e il perfetto adattamento di
queste specie al diverso tipo di habitat e di alimentazione. Wallace per primo
ragiona sulla distribuzione geografica dei viventi, un confine immaginario che
separa le ecoregioni. Wallace per dimostrare la sua intuizione in merito al più adatto
, fece un lavoro di raccolta di tanti rappresentanti di una stessa specie confrontandoli
tra loro .Inoltre effettuò una catalogazione ,registrando la provenienza e la data di
cattura. Per cui osservò ciò che gli altri trascuravano e individuò le differenze tra i
l’originalità
singoli individui (differenza intraspecifica). Wallace mette in luce
dell’uomo, il non essere riconducibile a mera materia in evoluzione. I reperti raccolti
suggerivano una situazione di dinamismo nel tempo, che si esplicava attraverso una
diversa distribuzione delle specie. La questione di come la variazione delle specie
poteva essere determinata divenne una ossessione per Wallace , che ebbe
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l’intuizione della sopravvivenza del più adatto.
Lezione 24
09. Cosa si intende per selezione naturale e in che modo rappresenterebbe il
motore del processo evolutivo. + 15. Descrivere secondo il pensiero di Darwin
cosa si intende per selezione naturale e in che modo rappresenterebbe il motore
del processo evolutivo
La selezione naturale è il meccanismo che determina l’evoluzione delle specie. In
base alla teoria di Darwin in una popolazione la selezione natura determina un
progressivo aumento dei soggetti dotati di caratteristiche ottimali per l’adattamento
all’ambiente in cui vivono.La teoria di Darwin si basa su due presupposti:
-Mutazioni genetiche casuali: in una popolazione di individui della stessa specie
possono verificarsi delle mutazioni genetiche casuali.Queste possono favorire o
all’ambiente.
sfavorire il soggetto nel processo di adattamento
dell’ambiente
-risorse naturali scarse:le risorse naturali scarse obbligano i soggetti
ad una dura competizione per la conquista del cibo e per la sopravvivenza
individuale. La selezione naturale è considerata il motore del processo evolutivo in
quanto, all’interno di una stessa specie i soggetti dotati di qualità superiori hanno
all’età
maggiore probabilità di sopravvivere, di arrivare adulta e quindi di
riprodursi.Con la riproduzione i soggetti trasmettono alle nuove generazioni
successive i propri geni.
10. Cosa si intende per cucciolata e cosa si intende per "più adatto"
Per cucciolata si intende un insieme di esemplari di una stessa specie.Nel pensiero di
Darwin si parla di cucciolata per esplicare il tema della selezione naturale. Egli
“sopravvivenza adatto”,
propose di definire la selezione natuale come del più che
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“più forte”.
spesso viene inteso come il Un organismo deve saper sfuggire ai
predatori. Dopodichè deve prestare attenzione alla competizione, sia interspecie, sia
intraspecie. Dato che le risorse di ogni ambiente sono limitate, gli organismi che vi
abitano lotterano strenuamente per queste. Ovviamente risulta favorito l’individuo
che riesce con più facilità ad avere accesso alle “materie prime”, sfruttandole al
meglio. Ultimo fattore è l’interazione dell’orgnanismo con l’ambiente. Non sempre
l’ambiente in cui un organismo vive è ospitale e raramente si tratta di un ambiente
L’ambiente
stabile. tende ad essere influenzato da cambiamenti
climatici ,chimici,fisici,o indotti dall’uomo. Un organismo che vuole sopravvivere
deve riuscire ad adattarsi a questi cambiamenti. Gli organismi che non riescono ad
adattarsi muoiono prima di potersi riprodurre, ed è proprio su di loro che agisce la
selezione naturale.Tra gli organismi è presente una variabilità individuale : pur
essendo simili tra loro , gli appartenenti a una stessa specie presentano delle
differenze che possono essere minime o sostanziali, legate al fisico o al
all’ereditarietà
comportamento.Queste differenze sono dovute genetica, alla
presenza di mutazioni e si rivelano fondamentali nella lotta per la sopravvivenza. Se
esse sfavoriscono l’individuo, portandolo ad una morte precoce e svantaggiandolo
nella competizione o nell’accoppiamento , esso sarà destinato ad estinguersi.Se
l’individuo,esso
invece queste differenze favoriscono comincerà ad avere una
progenia sempre più numerosa,riuscendo a prevaricare su altri individui.
11. Descrivere cosa intende Darwin per lotta per la sopravvivenza e in che
modo porti al processo evolutivi sugli individui di una popolazione
Il punto di partenza del pensiero di Darwin è costituito dalla lotta per l’esistenza tra
tutti i viventi ed in tutto il mondo.Secondo il principio della lotta per la
sopravvivenza, gli individui di una stessa specie, o di specie diversa, partecipano ad
una competizione per il cibo, gli habitat e la riproduzione.Le popolazioni,se lasciate
a sè stesse, riempiono qualsiasi ambiente, e questo stimola la competizione tra
individui della stessa specie o di specie diversa. Quindi ogni individuo lotta per
l’esistenza.in virtù di questa lotta, le variazioni, pur lievi,e da qualsiasi causa
provengono,purchè utili in qualche modo agli individui di una specie,
contribuiranno alla sopravvivenza di quegli individui e saranno ereditate dai loro
discendenti.Infatti essendo le risorse limitate, riuscivano a sopravvivere solo i più
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adatti.Darwin era convinto dunque che la selezione naturale favorisse una
modificazione e conseguente evoluzione della specie.
12. Secondo Darwin il processo evolutivo varia a seconda delle situazioni.
Descrivere in che modo secondo il suo pensiero le variazioni possono essere
vantaggiose, indifferenti o svantaggiose e portare alla nascita di una nuova
specie
All’interno del processo evolutivo darwiniano si potevano verificare delle variazioni
che non sempre risultavano positive e dunque vantaggiose. Talvolta potevano
presentare dei problemi, e questo si rifletteva nel fatto che le specie potessero
risultare più adatte ad una situazione ambientale piuttosto che un'altra, mentre altri
individui possedevano caratteristiche più adatte ad un altro ambiente ancora, con la
conseguenza di una divergenza netta e altrettanto distacco netto e sostituzione
rispetto alla specie ancestrale. Mentre, dal punto di vista indifferente si può notare
come potessero coesistere sia la specie ancestrale ,sia quella nuova. Da questo
emerse la cosiddetta ramificazione ad albero. Nel primo caso il ramo cresceva in una
unica direzione(Vantaggio), nel secondo caso si biforcava in due rametti
uguali(svantaggio), nel terzo caso il ramo principale continuava a crescere mentre
nasceva un ramo laterale(indifferente).
13. Cosa intendeva Darwin quando parlava di differenze all'interno di una
specie e in che modo potevano influire sul processo evoluzionistico
Darwin elaborò la teoria di lotta per la sopravvivenza legata alla selezione naturale,
in quanto ipotizzava che nel complesso delle popolazioni si verificasse tale lotta. Per
divergenze interne alla specie Darwin intendeva la presenza di quei caratteri che
permettessero ai singoli individui di adattarsi all’ambiente e quindi di sopravvivere
rispetto a chi non li possedeva. Il principale fattore su cui si basavano i processi
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evolutivi è la variabilità intraspecifica.Darwin riteneva che fosse la selezione
“scegliere” l’individuo
naturale a gli individui più adatti e non a scegliere se
sopravvivere.
14. Quale sarebbe secondo Darwin il ruolo della Natura nel processo evolutivo
e cosa si intende per secondo il suo pensiero il «più adatto»
La Natura aveva il ruolo di selezionare gli individui più adatti alla sopravvivenza, e
che potevano prosperare, riprodursi e tramandare i loro tratti distintivi alla
discendenza. Essa in qualche modo scandisce i tempi e modalità del concetto di
“lotta l’esistenza”.Secondo
per il concetto della lotta per la sopravvivenza
darwiniana , la selezione naturale favorisce la selezione degli individui più adatti.
Inoltre secondo tale principio sopravvive chi riesce a procurarsi più facilmente il
cibo malgrado la scarsità delle risorse.
16. Descrivere i punti cardine del pensiero evoluzionista di Darwin
La teoria Darwiniana può essere riassunta in 5 punti fondamentali:
- le popolazioni tendono ad aumentare rimanendo costanti al passare del tempo.
Molti morivano, altri sopravvivevano e prolificavano .
-possedere quei caratteri reputati consoni ai fini della riproduzione della specie.
-la selezione delle caratteristiche individuali vantaggiose,si presentavano con sempre
maggiore frequenza nella popolazione.
-la variabilità intraspecifica a seguito del continuo cambiamento ambientale.
-Si originano sempre più nuove specie e di volta in volta salendo di genere, di
ordine;una diversificazione che ricorda la ramificazione ad albero..
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17. Cosa intendeva Darwin per differenze all'interno di una specie, in che modo
potevano influire sull'evoluzione
Per variabilità intraspecifica si intende quel tipo di variazione relativa a uno o più
caratteri, rilevabile dal confronto tra gli individui di una medesima specie. Tale
variazione, evolutivamente parlando è, in tutto o in parte, geneticamente determinata
all’interno
da uno o da parecchi geni contemporaneamente. Essa può essere descritta
di una singola popolazione di una specie. Essa in tal caso, può assumere un
andamento continuo oppure può variare in modo discontinuo. In sintesi gli individui
di ciascuna specie differiscono tra loro. Gli individui di una stessa specie dunque si
distinguono tra loro per differenze morfologiche, comportamentali e fisiologiche.
Essa è fondamentale per l'evoluzione di una specie in quanto seleziona gli individui
più idonei a proseguire e sopravvivere ai cambiamenti del tempo.
Lezione 25
02. Descrivere il pensiero antropologico di Darwin e Wallace.
Il pensiero antropologico di Darwin si basava sulla spiegazione di come potesse
avvenire l'evoluzione delle specie, ed egli fece ricorso alla selezione naturale. Per
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