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VERO
−L’organizzazione è un’associazione di individui che condividono un ambiente di lavoro inteso come ambiente fisico,
strutture formali e informali, valori e norme, obiettivi e che sono costantemente inseriti in una rete di relazioni:
VERO
−Lo Scientific Management teneva conto degli aspetti umani dell’esperienza lavorativa legati ad
insoddisfazione/soddisfazione, motivazioni al lavoro ed altri importanti fattori umani: FALSO
−Lo psicologo all’interno dei contesti organizzativi può svolgere solo il ruolo di gestione delle risorse umane: FALSO
−Il regime fascista favorisce il progredire degli studi di psicologia, rinforzando l’utilizzo di tecniche psicologiche
all’interno dei contesti lavorativi: FALSO
−Misurare la quantità di tempo impiegata per svolgere ciascun compito così da scegliere l’operaio più idoneo per
svolgere una certa mansione (the right man to the right place) è uno dei principi di produzione delineati da Taylor:
VERO
−L’organigramma è uno strumento che ostacola l’inserimento di nuovi assunti all’interno dell’organizzazione poiché
ne cristallizza ruoli e funzioni: FALSO
−Secondo lo psicologo Enriquez, culturale, simbolico e immaginario sono i tre sistemi costitutivi utili per leggere le
dinamiche organizzative: VERO
9 – pag 78 ETICA E PSICOLOGIA
Il codice deontologico... è un codice di condotta a cui tutti gli psicologi devono attenersi
In taluni contesti lavorativi si possono creare situazioni di conflitto tramite richieste incongruenti, in modo più o
meno consapevole, quindi in questi casi lo psicologo… deve consultare il codice deontologico e il codice etico ed
eventuali colleghi della comunità professionale per dirimere tali questioni
Il comportamento etico o non etico che si sceglie di seguire... è influenzato sia da fattori esterni che interni
L'etica... tutte le precedenti
Cosa spiega il modello di Shafer (2008)? Un dilemma etico pone le persone nella posizione di decidere se andare
incontro, ad esempio, alle richieste degli altri anche a discapito dei propri interessi o di quelli del gruppo o
organizzazione che si rappresenta. Il grado di accettazione di comportamenti in relazione all’etica da parte delle
persone è stato studiato da Shafer (2008) che ha delineato un modello cosiddetto di “erosione etica” lungo un
continuum a cinque livelli di comportamenti sulla base delle dimensioni eticità/non eticità e legalità/illegalità. Questo
modello spiegherebbe il fatto che le persone in qualche modo nella propria quotidianità dei contesti lavorativi
accettino alcuni comportamenti non etici e persino illegali e continuino a metterli in atto, riconoscendoli solo se
vengono colti in flagrante. Altro tema collegato è quello dei comportamenti derivanti da dinamiche psicosociali di
influenza e appartenenza gruppale che possono portare le persone a mettere da parte la propria etica personale
seguendo la “norma” condivisa di gruppo, seppure oggettivamente non corretta, portando come estremo a
comportamenti devianti anche nelle organizzazioni.
10 – Pag 88 RICERCA NELLE ORGANIZZAZIONI
Organizzare le conoscenze, dare salienza a determinati fatti, trovare nessi, spiegare e prevedere i fenomeni, sono
gli assunti che portano alla definizione di una teoria
L'approccio fenomenologico si basa sull'interpretazione
Un modello è. uno schema di riferimento all'interno della cornice teorica
Nelle teorie delle relazioni umane, quali sono le principali variabili utilizzate per l'analisi? bisogni e motivazioni,
atteggiamenti, rapporti interpersonali
L'utilizzo delle survey è utile per raccogliere dati se il nostro scopo è scattare una "istantanea temporale"
Quali sono i principali strumenti utili al fine di condurre una raccolta dati? Prima di avviare uno studio bisogna a
definire il modo in cui i costrutti che vogliamo analizzare vengono tradotti in variabili su cui è possibile condurre la
rilevazione. A seconda del tipo di variabile (quantitative o qualitative) e del lasso temporale entro cui si decide di
operare la rilevazione (longitudinale o trasversale), si seguiranno strategie differenti e soprattutto si utilizzeranno
metodi di ricerca differenti. Alcune prinicpali metodologie di raccolta dei dati: metodo quantitativo basato sulla
ricerca di materiali d'archivio sull’organizzazione, studio approfondito di un caso specifico, studi diaristici, test
psicometrici, focus group, interviste, osservazioni naturalistiche, sondaggi. Ognuna di queste metodologie presenta
vantaggi e svantaggi, che le rendono più o meno idonee.
Qual è l'utilità della ricerca all'interno dell'ambito della psicologia applicata al lavoro? a ricerca in questo settore
può essere utile per svariate finalità tra le quali:
● Avere una visione d’insieme del funzionamento organizzativo
● Individuare il grado di congruenza/integrazione tra individuo−gruppo−organizzazione
● Individuare le aree−problema e predisporre l’intervento
● Comprendere l’impatto delle variabili organizzative sull’individuo
● Sviluppare il benessere individuale e la produttivita’ organizzativa
● Valutare l’impatto di cambiamenti
● Valutare l’impatto di interventi specifici nel breve, medio e lungo periodo
● Definire e testare nuovi strumenti di rilevazione di variabili o processi
11 – pag 99 – FOCUS GROUP
Che tipo di analisi dei dati generalmente vengono utilizzate per i focus group? con approccio qualitativo
Quali tra le seguenti sono caratteristiche del focus group? tutte le risposte
Quale tra i seguenti è uno strumento quantitativo di raccolta dei dati? Questionario
12 – pag 106 – ANALISI DEL LAVORO
L'analisi del lavoro può avere a che fare con l'analisi dei bisogni formativi? Sì, perché consente di individuare i
lavoratori che hanno bisogno di formazione
La ricerca documentaria rientra tra i metodi di analisi del lavoro centrati sul lavoro o centrati sul lavoratore? In
entrambi, in quanto fase preliminare
Quali tipi di analisi del lavoro esistono? Centrate sul lavoro e Centrate sul lavoratore
Quali sono i principali metodi di analisi del lavoro incentrati sul lavoratore? Classicamente vengono definite due
forme di analisi del lavoro: l'analisi incentrata sul lavoro e quella incentrata sul lavoratore. L'analisi incentrata sul
lavoratore individua le caratteristiche che definiscono le persone che svolgono efficacemente un certo lavoro,
attraverso il metodo KSAO − Knowledge, Skills, Abilities and Other Attributes (conoscenze, competenze, abilità e altre
caratteristiche), si delinea un profilo delle caratteristiche ideali che una persona deve possedere per fare bene quel
lavoro. Si tratta di analisi e definizioni di profili che sono certamente rilevanti nell’ambito di interventi nelle
organizzazioni e che forniscono un quadro completo delle richieste del lavoro e delle caratteristiche dei lavoratori
adatti. L'analisi del lavoro offre molteplici metodi per studiare un lavoro, ma nessuno di essi è universalmente
efficace. Chi si occupa di analisi del lavoro deve conoscere le diverse tecniche e saper scegliere quale mix di tecniche
utilizzare per acquisire una visione completa del lavoro caso per caso. Metodi incentrati sul lavoratore:
Le Interviste: L'intervista sugli eventi critici può essere utile per evidenziare comportamenti specifici che distinguono
le persone con prestazioni diverse e fornire informazioni su aspetti critici del lavoro che possono essere difficili da
cogliere tramite l'osservazione diretta.
Le Griglie di repertorio: Le griglie di repertorio sono una tecnica usata per individuare le caratteristiche che
distinguono i lavoratori con prestazioni buone da quelli con prestazioni cattive.
I Questionari: Ognuno ha una struttura ben definita ed è stato definito sulla base di criteri ben precisi, al contrario
delle che interviste che tendono a essere scarsamente quantitative.
Quali sono i principali metodi di analisi del lavoro incentrati sul lavoro? Classicamente vengono definite due forme
di analisi del lavoro: l'analisi incentrata sul lavoro e quella incentrata sul lavoratore. L'analisi incentrata sul lavoro
scompone il lavoro in parti costitutive e si concentra sui compiti e sulle unità lavorative minime, consentendo di
comprendere ogni aspetto del lavoro, anche nei dettagli più sfuggenti. Il prodotto di questa analisi è una job
description che descrive l'obiettivo generale, i compiti e le mansioni principali del ruolo lavorativo analizzato. L'analisi
del lavoro offre molteplici metodi per studiare un lavoro, ma nessuno di essi è universalmente efficace. Chi si occupa
di analisi del lavoro deve conoscere le diverse tecniche e saper scegliere quale mix di tecniche utilizzare per acquisire
una visione completa del lavoro caso per caso. Metodi di analisi:
Osservazione e shadowing: L'osservazione sul posto di lavoro è un modo semplice per raccogliere informazioni sui
compiti di un lavoro, soprattutto per attività procedurali o ripetitive
Il metodo dei diari: Il metodo dei diari consiste nel chiedere ai lavoratori di tenere un registro dei loro
comportamenti durante l'esecuzione dei compiti del loro lavoro, che viene poi consegnato all'analista per
l'interpretazione
L’analisi del compito: L'approccio osservazionale e il metodo dei diari possono generare una grande quantità di dati,
che potrebbero essere difficili da interpretare. Si può allora fare ricorso ai metodi di analisi del compito (Task
Analysis), cioè un insieme di tecniche per strutturare i dati in modo sistematico. L'analisi gerarchica del compito,
L'analisi funzionale del lavoro
13 – pag 118 − APPLICAZIONI E SVILUPPI
Quale dei seguenti è un approccio moderno allo studio del lavoro? Competency Profiling
L'analisi dei bisogni formativi nelle organizzazioni può utilizzare…L'analisi del lavoro
Quali strumenti si utilizzano nella Task e Job Analysis? di tipo qualitativo e quantitativo
Per cosa sta l'acronimo KSAO? Knowledge, Skills, Abilities e Other Attributes
14 – PAG 124 −DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
La feedforward interview è... Tutte le precedenti
La teoria del Goal setting... afferma che per migliorare la prestazione, bisogna porre obiettivi specifici e sfidanti
Cos'è la valutazione e quali sono i vantaggi e i rischi ad essa collegati? Misurare le prestazioni dei lavoratori per
verificare il contributo di ciascuna persona al raggiungimento dell’obiettivo. Gli oggetti di valutazione possibili sono:
● risultati ottenuti
● processi e procedure necessari per svolgere i compiti
● atteggiamenti, valori, e aspettative
Per procedere con la valutazione delle