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SODDISFAZIONE LAVORATIVA E WORK ENGAGEMENT
SODDISFAZIONE LAVORATIVA
La soddisfazione lavorativa è un costrutto che indaga come le persone si sentono rispetto al proprio lavoro. Essa
riguarda aspetti:
- Cognitivi: consistono nei bilanci costi-benefici dell’attività. Sono automatici
- Affettivi: sono le sensazioni di appagamento e benessere sperimentate nel portare avanti l’attività.
La soddisfazione lavorativa ha un’alta considerazione per le organizzazioni: è collegata ad una serie di guadagni-
costi. Viene valutata costantemente perché si ritiene sia collegata ad esiti molto importanti per il lavoro: più
sono soddisfatto più la prestazione aumenta.
Componente affettiva
Concettualizziamo il benessere affettivo come un cerchio (Quello a fianco). Distinguiamo il benessere in 4
quadranti:
- Attivazione piacevole: entusiasmo.
- Sensazioni positive a bassa attivazione: agio.
Dove si posiziona la soddisfazione lavorativa.
- Attivazione spiacevole: ansia.
- Sensazioni negative a bassa attivazione:
depressione.
Studiamo il cambiamento delle sensazioni in base
all’attivazione: notiamo che stati ad alta attivazione
hanno un potenziale d’azione significativamente più elevato, sia nel bene sia nel male (Nel male portano a
comportamenti controproducenti mentre, nel bene, all’engagement). Ci sono molte organizzazioni che
confondono l’engagement con l’annientamento totale della persona a lavoro.
La soddisfazione lavorativa si può valutare attraverso due metodi:
- Approccio globale: chiedere ad una persona quanto si ritiene soddisfatto al lavoro in maniera globale
rispetto all’organizzazione. Ha il limite che viene fuori una media: mi viene detto poco rispetto alle
sfumature.
- Approccio delle sfaccettature: chiedere ad una persona quanto si ritiene soddisfatto al lavoro su diversi
livelli. Ho una visione più dettagliata e, di conseguenza, più esaustiva.
Chi occupa migliori livelli di lavoro, ha una maggiore soddisfazione.
Antecedenti della soddisfazione lavorativa
Se conosco gli antecedenti posso aumentare la soddisfazione lavorativa.
Esempio: gli antecedenti degli studenti è che prendano buoni voti, la qualità dell’insegnamento (Intesa oltre il
voto), disponibilità di spazio, caratteristiche del docente, orario di organizzazione delle lezioni. Ovvero
caratteristiche sull’ambiente che sulla persona.
Prospettiva ambientale
La job characteristics theory sostiene che il lavoro produce lavoratori soddisfatti se ci sono le seguenti
caratteristiche:
- Skill variety: consiste nel sollecitare diverse capacità per rinforzarle successivamente.
- Task identity. Bisogna progettare lavori che abbiano una propria identità: non devono essere segmentati
e parcellizzati. Non si devono, quindi, ripetere sempre le stesse cose: devo vedere più parti del processo
produttivo del lavoro. Mi porta ad una maggiore soddisfazione perché meno parcellizzato.
- Task significance. Deve avere un impatto sulle altre persone: la persona, con il suo lavoro, deve entrare
in contatto con gli altri. Se il lavoro delle persone ha un impatto positivo sul lavoro degli altri, tendo ad
essere più soddisfatto.
- Autonomia. Devono contenere una componente di autonomia: il lavoro si deve autodeterminare.
- Feedback: serve per capire se sto lavorando bene o male.
Se progetto dei lavori che hanno queste caratteristiche, le persone che possiedono il ruolo hanno più elevati
livelli di soddisfazione: insieme, infatti, definiscono il potenziale motivazionale del lavoro. Se produco
soddisfazione, limito le esperienze negative sul lavoro e, quindi, sono degli interventi di prevenzione
primaria per alimentare la qualità del lavoro.
Per mediare la relazione tra caratteristiche del lavoro e esiti utilizzo:
- Esperienze di significato per la skill variety, task identity, task significance: sono più dense di
significato.
- Esperienze di responsabilità per l’autonomia: quanto più sono autonomo, quanto più sono responsabile
degli esiti del mio lavoro.
- Risultati del lavoro per il feedback: i lavoratori vogliono sapere come stanno operando. Hanno bisogno
di saperlo: quindi, se si ricevono dei feedback, positivi o negativi che siano, viene prodotta
soddisfazione.
Secondo degli studi vediamo che, prendendo ogni caratteristica del lavoro, esse sono tutte collegate
positivamente alla soddisfazione lavorativa (Hanno una correlazione di +0,29). Se correlo tutte le caratteristiche
con la soddisfazione lavorativa, aumenta la correlazione fino a +0,45: i lavori con un più elevato potenziale
motivazionale sono collegati ad un più alto livello di soddisfazione lavorativa.
Le implicazioni per gli interventi sono chiare:
- Rotazione del lavoro: vario le mansioni che il lavoratore deve svolgere. Sollecita skills diverse, riesco a
vedere diverse fasi del lavoro e, infine, ricompongo le unità rendendo più denso il lavoro.
- Arricchimento del lavoro: inserisco qualche compito ad un maggior livello di responsabilità. Esempio:
inserisco qualche compito di coordinamento. Impatta positivamente sull’autonomia. Di solito è proposto
a persone che vogliono aumentare il livello della propria carriera: vado a spezzare la monotonia donando
responsabilità e, quindi, favorendo esperienze psicologiche positive.
- Allargamento del lavoro: aggiungo altre attività allargando il lavoro orizzontalmente, ovvero sullo stesso
livello, donandogli varietà e aumentando, di conseguenza, la soddisfazione.
- Team di lavoro autonomo: organizzazione delle attività in squadre di lavoro indipendenti. È la squadra
che riconosce la necessità di avere altri componenti al suo interno e si adopera in prima persona per la
selezione di essi. Impatto, quindi, sull’autonomia, sulla significatività del compito e sull’identità del
lavoro: se gestito bene, impatta positivamente anche sulla soddisfazione lavorativa.
Quando devo progettare un nuovo lavoro per una persona, devo tenere conto di queste caratteristiche: se no
lascio il lavoratore a sé stesso e sperimenta, di conseguenza, stati emotivi negativi. Queste caratteristiche,
quindi, mi portano ad aumentare una motivazione intrinseca ed una soddisfazione lavorativa.
Remunerazione
La remunerazione è un altro aspetto importante per determinare la soddisfazione lavorativa. La correlazione non
è molto alta, però, se consideriamo la soddisfazione alla remunerazione, abbiamo una correlazione maggiore:
vediamo che quanto più è alta la remunerazione, tanto più è alta la soddisfazione alla remunerazione.
La remunerazione è molto più importante come sia distribuita piuttosto che il suo livello assoluto, ai fini della
soddisfazione lavorativa. Esempio: ci sono persone che guadagnano tanto che sono meno soddisfatte per il loro
lavoro, rispetto a persone che guadagnano poco (Questo dipende da come la remunerazione è distribuita: la
persona che guadagna poco può essere più soddisfatta di chi guadagna tanto perché la distribuzione della
remunerazione è più equa e, quindi, non ci sono troppe differenze tra loro).
Le persone, infatti, sono molto attente al confronto sociale. 13/03
La soddisfazione lavorativa per la remunerazione, quindi, è influenzata dalla remunerazione relativa rispetto ad
altri con lo stesso lavoro: non, quindi, dal livello assoluto della remunerazione.
La remunerazione, quindi, non è così centrale per comprendere la soddisfazione lavorativa globale nei confronti
del lavoro: la correlazione, infatti, risulta minima se non, addirittura, nulla.
Prospettiva delle caratteristiche personali
Alcune persone sono sistematicamente più soddisfatte di altre: indipendentemente dal lavoro. Esse hanno delle
caratteristiche personali che vanno a spiegare la soddisfazione lavorativa.
Vengono fatti degli studi dove, manipolando le condizioni lavorative, alcuni lavoratori continuavano ad essere
insoddisfatti: quindi, le caratteristiche individuali spiegano la soddisfazione lavorativa.
È stata studiata anche la soddisfazione lavorativa di persone che cambiavano lavoro e si è visto che, essa, era
fortemente correlata a quella del lavoro precedente: quindi, sappiamo che deve dipendere da altro.
La disposizione affettiva valutata nell’adolescenza prediceva la soddisfazione lavorativa 50 anni dopo: il livello
di correlazione è più che moderato (C: 0,37). Essa prediceva, quindi, il mio livello di soddisfazione lavorativa
50 anni dopo. Questo viene spiegato a livello di:
- Percezione. Una certa disposizione affettiva tra le più studiate è, infatti, quella negativa (Viene chiamata
affettività negativa). La spiegazione data è che, se hai una certa disposizione affettiva, essa influenza la
tua percezione dei contesti di vita e, quindi, il modo in cui valutiamo le condizioni di lavoro,
indipendentemente da come effettivamente è.
- Scelta lavorativa: persone con maggiore affettività negativa sono scelte di più da, e si orientano di più
verso, organizzazioni lavorative di lavori che tendono a produrre più insoddisfazione.
Ci sono studi che provano anche delle evidenze dal punto di vista genetico.
Alcune disposizioni personali, quindi, possono spiegare il livello di soddisfazione che sperimentiamo al lavoro.
Prospettiva interazionista (Person-job fit)
Cerca di mettere insieme le altre due prospettive: sostiene che alcune persone sono più soddisfatte in alcuni tipi
di lavoro e esposte ad alcune condizioni di lavoro. Tiene conto, quindi, delle caratteristiche dell’ambiente di
lavoro e delle caratteristiche della persona. Cerca di capire quali tipi di persone sono più soddisfatte con
determinati tipi di lavoro: si studia la soddisfazione lavorativa come prodotto del matching appropriato tra
persona e lavoro.
Sono stati usati due approcci:
- Match/mismatch: discrepanza tra ciò che si vorrebbe avere e ciò che sia ha sul lavoro. Esempio: quanta
autonomia hai sul lavoro e quanta ne vorresti avere (Sottraendoli, una volta valutati su una stessa scala,
trovo una discrepanza). Si sostiene che, maggiore è la discrepanza, minore è la soddisfazione lavorativa,
e viceversa.
- Studio delle caratteristiche personali: come esse riescono a cambiare la relazione tra le caratteristiche
ambientali e la soddisfazione lavorativa. Si parla di interazione: le variabili personali agiscono come
modulatori della relazione tra ambiente di lavoro e soddisfazione lavorativa (La variabile “personale”,
quindi, influisce su questa relazione). Esempio: se mi concentro sul genere, ci possono essere alcune
caratteristiche dell’ambiente di lavoro aumentano la soddisfazione per gli uomini e viceversa (Il genere,
quindi, cambia la relazione tra ambiente e soddisfazione).
Forza del bisogno di crescita
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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