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Estratto del documento

CNV

vero.

falso.

vero tranne la voce

vero tranne lo sguardo

06. La zona personale prevede distanze di:

1-4 m

> 4 m

0,5-1 m

0-0,5 m

07. La zona pubblica prevede distanze di:

0,5-1 m

1-4 m

0-0,5 m

> 4 m

08. La zona sociale prevede distanze di:

1-4 m

0-0,5 m

0,5-1 m

> 4 m

09. La zona intima prevede distanze di:

0-0,5 m

1-4 m

> 4 m

0,5-1 m dell’affinità

10. Il sorriso indica disponibilità a cooperare ed è un promotore relazionale con funzione

emotiva

cognitiva

sociale

emotiva e sociale

Il contesto è l’insieme delle condizioni, delle opportunità,

11. delle restrizioni e dei vincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali che genera un

messaggio di senso

genera un messaggio di senso insieme all'intenzione

vero.

falso.

genera un messaggio di senso insieme al testo

12. il silenzio:

è assenza di comunicazione

è una comunicazione strategica ambigua

le regole del silenzio sono trasversali alle diverse culture

è una comunicazione strategica chiara

13. Non è vero che il contesto:

è individuale

dipende dalle persone e dalla loro memoria

è costituito dalla persona che agisce nel e in relazione con un determinato ambiente

implica sviluppo

14. Intenzione significa:

direzionalità e soggettività

direzionalità e volontarietà

tutte le opzioni proposte

autonomia e volontarietà

15. L'intenzione-in-azione è: nell’imprevisto

la capacità di intervenire in modo intenzionale

un’azione

la progettazione di

il monitoraggio dell'azione nel suo corso

lo scopo iniziale di un'azione

16. L''intenzione antecedente è:

la previsione degli esiti di un'azione

un’azione

la progettazione di

lo scopo iniziale di un'azione nell’imprevisto

la capacità di intervenire in modo intenzionale

17. Il principio di cooperazione stabilisce che coloro che conversano cercano di fare in modo che:

gli interlocutori siano soddisfatti

Non si perda tempo

Si riesca a comunicare

Non sorgano conflitti

18. Tommaso è stato dichiarato colpevole di omicidio. Di conseguenza viene incarcerato per i prossimi dieci anni. Secondo Austin, si tratta di un atto:

locutorio

comunicativo

illocutorio

perlocutorio

19. In base alla massima della qualità, il parlante deve:

tutte le opzioni proposte

fornire contributi pertinenti, intervenire quando necessario

fornire un contributo vero, dicendo solo cose comprovate

evitare di essere ambiguo, oscuro o prolisso

20. Il contesto implicito è dato da

il mondo di riferimenti che il parlante condivide con l'interlocutore

tutte le opzioni proposte

parole, gesti, espressioni ed elementi della CNV

il mondo di riferimenti del parlante

21. Le funzioni base della comunicazione sono:

funzione proposizionale, culturale, linguistica

funzione proposizionale, relazionale, emotiva

funzione proposizionale, relazionale, espressiva

funzione dichiarativa, linguistica, espressiva

22. Il processo di intenzionalizzazione consiste nel:

comunicare un messaggio

un’intenzione

manifestare

condividere un obiettivo comunicativo

interpretare un messaggio

l’intenzionalità

23. Secondo Grice, comunicativa consiste nel:

voler entrare in relazione con l'interlocutore

voler aumentare le informazioni possedute dal destinatario

voler rendere consapevole il destinatario di qualcosa

voler accompagnare il processo di decodifica del destinatario

24. Le strategie comunicative:

tutte le opzioni proposte

sono stabili

implicano un processo di calibrazione affettiva e cognitiva del messaggio

sono generalizzabili

25. In assenza di intenzionalità reciproca non si ha:

informazione

contenuto

relazione

comunicazione

26. I parametri delle caratteristiche paralinguistiche sono:

Altezza, intensità, ritmo

Tono, durata, accento

Tono, intensità, tempo

tono, durata, ritmo

27. Lo sguardo dura in media:

5 secondi

3 secondi

2.5 secondi

1,5 secondi l’intenzione

28. Mara ha comunicativa di manifestare la sua rabbia al proprio capo per la paga molto bassa. Secondo Austin vuole compiere:

un atto perlocutorio

un atto locutorio ?

un atto fatico

un atto illocutorio

29. La comunicazione

30. Il contesto e l'intenzione comunicativa

31. La Comunicazione Non Verbale

32. Comunicazione: il principio di cooperazione

33. Le funzioni della comunicazione

Lezione 045

“uso conversazionale”

01. Si parla di di un termine quando:

l’uso

il bambino ha acquisito di un termine in tutti i contesti conversazionali

il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine e ne comprende il significato

il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine pur non comprendendone il significato

il bambino comprende il significato di un termine, ma non distingue ancora il contesto nel quale viene utilizzato

02. La comunicazione funzionale è: a) accettante; b) stimolante; c) fondata su motivazioni estrinseche; d) incoraggiante; e) non incerta o imprevista; f) non

differenziata

b, c, e

a, b, c, d, e, f

a, b, d

d, e, f

03. Le implicature sono: a) inferenze che aiutano a determinare il significato di un enunciato; b) distinte in convenzionali e conversazionali; c) scalari se

contravvengono il principio di qualità

b, c

A, b, c

A, b

A, c

04. La comunicazione efficace

05. Parlare con i bambini

06. Comunicazione e relazione

Lezione 049

01. Tra i principi della comunità di apprendimento ricordiamo:

collaborazione e motivazione

cultura e ordine

azione e riflessione

contenuti e valutazione l’apprendimento:

02. All'interno delle comunità di pratiche,

è distribuito tra le persone e gli artefatti

dell’identità

è situato e contribuisce alla formazione

tutte le opzioni proposte

è un atto sociale, guidato dalle esigenze della comunità

“interni ”

03. I luoghi dell'apprendimento: all’apprendimento

permettono di acquisire competenze e capacità che motivano valorialmente

permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella quotidianità e nelle relazioni

permettono di acquisire competenze o capacità intellettuali

permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella cultura di appartenenza

04. Il modello del setting di Antonietti prevede:

spazio di azione, progetto strutturale, atteggiamento, senso

spazio di azione, progetto strutturale, atteggiamento, valore

spazio di azione, impalcature, atteggiamento, senso

spazio di azione, progetto strutturale, azioni, senso

05. L'apprendistato cognitivo richiede tre principali operazioni mentali:

selezione, riflessione, esplorazione

articolazione, riflessione, esplorazione

articolazione, riflessione, confronto

articolazione, organizzazione, esplorazione

06. Nel modello di setting di Antonietti, lo "schema organico e coerente rispetto agli obiettivi e alle modalità sottese agli elementi concreti" è detto:

sfondo

atteggiamento

progetto strutturale

spazio di azione

07. Tra i principi della comunità di apprendimento ricordiamo:

percorsi di sviluppo e azione

collaborazione e riflessione

tutte le opzioni proposte

contenuti e cultura l’insieme

08. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, degli schemi di attività, dei ruoli e delle relazioni interpersonali all'interno del contesto immediato del

soggetto costituisce:

l'Esosistema

il Mesosistema

il Microsistema

il Macrosistema

09. Le fasi dell'apprendistato cognitivo sono:

modellamento, rinforzo, fading, scaffolding

modellamento, coaching, fading, supervisione

modellamento, coaching, fading, scaffolding

modellamento, coaching, metacognizione, scaffolding

l’interconnessione

10. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, dei microsistemi che comprende anche situazioni non attualmente presenti, ma influenti, del

passato o del futuro, costituisce:

il Macrosistema

il Microsistema

il Mesosistema

l'Esosistema

11. Non è vero che il setting:

è costituito dalla persona che agisce nel e in relazione con un determinato ambiente

dipende dalle persone e dalla loro memoria

è individuale

implica sviluppo

12. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, le situazioni ambientali in cui si verificano eventi che determinano o sono a loro volta determinati da ciò che

accade nella situazione ambientale dell'individuo, ma non lo vedono coinvolto attivamente in modo diretto, costituiscono:

il Microsistema

l'Esosistema

il Mesosistema

il Macrosistema

13. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, gli aspetti comuni ai sottosistemi di una cultura che ne influenzano i cambiamenti a cascata, costituiscono:

il Microsistema

il Macrosistema

l'Esosistema

il Mesosistema

14. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, la possibilità di cambiamento è funzione di:

partecipazione a situazioni ambientali culturalmente eterogenee

coinvolgimento in attività responsabili, centrate su un compito e condivise con persone più esperte.

entrambe le opzioni proposte

nessuna delle opzioni proposte

15. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, «attività molari» sono:

dell’evoluzione personale dell’individuo dall’ambiente

indicatori e degli influssi che questi ha subìto

attività che hanno un significato e uno scopo, che sono significative per il soggetto

tutte le opzioni proposte dell’apprendimento

la manifestazione principale e più immediata

“esterni”

16. I luoghi dell'apprendimento:

permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella quotidianità e nelle relazioni

permettono di acquisire competenze o capacità pratiche all’apprendimento

permettono di acquisire competenze e capacità che motivano valorialmente

permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella cultura di appartenenza

17. La metafora dell'apprendimento: il luogo

18. Le comunità di pratiche

19. Il modello di Brofenbrenner

20. Il setting

Lezione 050

01. Lo sfondo:

è predisposto dal formatore, ma deve essere approvato dal formando

è definito dal formando

è predisposto dal formatore, ma si realizza pienamente nell'interpretazione del formando

è predisposto dal formatore

02. Il patto formativo

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
75 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell' apprendimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Cantoia Manuela.