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SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

Docente: Tuena Cosimo

Lezione 035 La curiosità, secondo Berlyne (1971), è un bisogno innato presente sia nei bambini che nelle specie

01. - Secondo Berlyne (1971), che cos'è la curiosità? animali, che spinge alla scoperta dell'ambiente attraverso stimoli caratterizzati da novità, complessità

Un interesse stabile nel tempo e incongruenza.

un bisogno innato che spinge alla scoperta dell'ambiente attraverso stimoli caratterizzati da novità, complessità e incongruenza

Uno stile di personalità

Una predisposizione personale verso alcuni argomenti “Aspettativa Valore”?

02. -Come può essere influenzata la percezione di competenza secondo la Teoria x

attribuendo i risultati alla mancanza di competenza “Aspettativa Valore”

Secondo la Teoria x (Eccles et al., 1983), la

motivazione è il frutto della moltiplicazione fra l'aspettativa di

ignorando gli obiettivi personali riuscita (la percezione delle proprie capacità: “So come fare e

posso farlo”) e il valore attribuito all'evento.

trascurando il valore attribuito all'evento

auto valutandosi positivamente

03. - Quali sono le dimensioni additive del valore secondo Eccles e Wigfield (2002)?

l valore ha tre dimensioni additive e una sottrattiva (Eccles e

valore intrinseco, valore del risultato e utilità Wigfield, 2002). Le prime tre riguardano:

costo, gratificazione ed interesse ● il valore intrinseco (piacere, interesse e coinvolgimento);

● il valore del risultato;

coinvolgimento emotivo, risultato atteso e utilità personale ● l’utilità (relativa agli obiettivi personali e agli interessi).

L’utilità rappresenta un valore

valore estinseco, interesse e utilità estrinseco, poiché si riferisce ai benefici derivanti dall'azione,

non all'azione stessa.

04. Spiegare la differenza tra curiosità e interesse 04. A differenza della curiosità, l'interesse è più stabile nel tempo e si sviluppa

focalizzandosi su determinati temi o argomenti. È importante distinguere tra interesse

individuale, che è una predisposizione personale, e interesse situazionale, che è influenzato

05. Descrivere gli esiti della motivazione alla competenza dagli stimoli forniti dall'ambiente. Gli elementi che promuovono l'interesse includono la

novità, la comprensibilità e la percezione del valore dell'argomento. Gli insegnanti possono

“Aspettativa Valore”

06. Definisca la Teoria x svolgere un ruolo chiave nel stimolare il piacere della scoperta e del nuovo, garantendo che

la curiosità sia calibrata al livello di conoscenze degli studenti. La novità deve essere dosata

in modo appropriato, evitando sia eccessivi margini di incertezza che noia e ripetitività.

07. Descriva le fasi dell'autoregolazione della motivazione

05. l bisogno di essere competenti, a fare da soli, emerge già nei bambini piccoli. Harter (1978)

propone due possibili esiti per motivare alla competenza (effectance) ed è in stretto legame con

l’autoefficacia (studiare cap.4 par.2 Manuale di Moè).

06. La teoria dell'Aspettativa x Valore è un modello motivazionale che cerca di spiegare come e perché un individuo decide di agire in un certo modo.

Questa teoria sostiene che le decisioni di un individuo sono determinate da due fattori principali: l'aspettativa di successo e il valore attribuito all'obiettivo.

Aspettativa

L'aspettativa si riferisce alla probabilità percepita di successo. In altre parole, quanto è probabile che io riesca a raggiungere il mio obiettivo? Questa

aspettativa può essere influenzata da vari fattori, tra cui le esperienze passate, le abilità personali e la difficoltà dell'obiettivo.

Valore

Il valore si riferisce all'importanza o al significato che l'individuo attribuisce all'obiettivo. Questo può includere benefici tangibili come ricompense o

riconoscimenti, così come benefici intangibili come la soddisfazione personale o il senso di realizzazione.

La teoria dell'Aspettativa x Valore suggerisce che le persone saranno più motivate a perseguire un obiettivo se hanno un'alta aspettativa di successo e se

attribuiscono un alto valore all'obiettivo.

07. La traiettoria dell'autoregolazione della motivazione parte da un controllo esterno e diventa progressivamente interiorizzata. All'inizio, una

persona è motivata dall’esterno che fornisce rinforzi o incoraggiamenti, senza i quali la persona non agirebbe. Successivamente, la regolazione

diventa "introiettata": la persona non ha più bisogno di un motivatore esterno e riesce a rinforzarsi autonomamente, ma ha ancora delle perplessità,

come pensieri incerti e timori di deludere o di fare brutta figura. Poi si passa a regolazioni più intrinseche, come quella per identificazione, dove la

persona agisce perché si riconosce in un certo ruolo (es. uno studente che studia perché si sente tale), e quella per integrazione, dove l'attività

diventa parte integrante della persona e la motivazione diventa naturale. Quindi, dalle prime due modalità dove si agisce perché "si deve", si arriva

alle ultime due dove si agisce perché "si vuole". Un ambiente supportivo, che fornisce una struttura chiara, è molto efficace. Al contrario, un ambiente

controllante che impone senza spiegare e senza chiarire gli obiettivi è problematico. Per motivare e creare un clima relazionale funzionale, è ottimale

chiarire il progetto (ad esempio, spiegando che bisogna fare una relazione sull'esperimento di scienze appena condotto) in un ambiente caring, che

faccia sentire accolti e capaci, aperto e supportivo, attento alle difficoltà, e che dia possibilità di scelta senza giudicare o svilire.

Le emozioni sono un processo multi-componenziale (Frijda, 2005; Scherer, 2005).

L’evento (interno o esterno all’individuo) attiva una valutazione cognitiva (definito

appraisal) che può generare alcune risposte emotive (azione-motivazione, arousal,

espressioni corporee/facciali, esperienza soggettiva del vissuto) e

01. - Le componenti del processo emotivo sono: comportamentali. La regolazione emotiva permette di regolare queste componenti

Script, regolazione emotiva e arousal modulando le emozioni.

Arousal, appraisal, predisposizione all'azione, sentimento, espressioni corporee/facciali, regolazione emotiva

Arousal, appraisal, script

Arousal, appraisal, memoria emotiva

02. - Le emozioni sono: Le emozioni sono eventi transitori, prodotti in

risposta a eventi esterni o interni di significato

Eventi permanenti, prodotti in risposta a eventi solo esterni di significato per l'individuo per l'individuo; sono tipicamente caratterizzate

da attenzione allo stimolo evocatore e

Eventi permanenti, prodotti in risposta a eventi esterni o interni di significato per l'individuo cambiamenti nell’attivazione psicofisiologica

Eventi transitori, prodotti in risposta a eventi esterni o interni di significato per l'individuo (definita arousal), nel comportamento motorio e

nello stato emotivo soggettivo che generano

Eventi transitori, prodotti in risposta a eventi interni non significativi per l'individuo una successiva inclinazione del comportamento.

03. - L'arousal è: L’arousal

Un processo di regolazione emotiva È l’attivazione psicofisiologica ed è il risultato di una complessa

La valutazione secondaria di un'emozione interazione tra il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso

autonomo…. La risposta psicofisiologica delle emozioni si può osservare

La valutazione cognitiva dell'emozione attraverso parametri come la frequenza cardiaca, la frequenza

respiratoria o l’attività elettrodermica (sudorazione).

L'attivazione psicofisiologica

04. - Le componenti del processo emotivo sono:

LE 6 COMPONENTI DEL PROCESSO EMOTIVO

1 L’arousal,

4 Appraisal,

Espressioni facciali corporee

5 all’azione)

Emozione e azione (predisposizione

Esperienza soggettiva

6 Regolazione emotiva

05. Descriva il modello di Gross della regolazione emotiva e faccia un esempio di regolazione emotiva sull’antecedente

l modello processo di Gross (1998) offre una panoramica sul processo di regolazione emotiva. Distingue processi di regolazione

06. Descriva le 6 componenti del processo emotivo

dove si cerca di evitare, distogliere l’attenzione, ristrutturare cognitivamente (reappraisal) l’evento emotigeno o processi basati sulla risposta

l’emozione

emotiva quando è già in atto (es. tecnica di rilassamento, inibire le espressioni del volto). La regolazione inter-individuale invece come

emozioni e relazioni si regolano a vicenda.

06. Descriva le 6 componenti del processo emotivo

Le emozioni sono un processo complesso che coinvolge varie componenti, tra cui l'arousal, l'appraisal, le espressioni facciali/corporee, l'emozione e

l'azione, l'esperienza soggettiva e la regolazione emotiva.

L'arousal è l'attivazione psicofisiologica causata dall'interazione tra il sistema nervoso centrale e autonomo.

L'appraisal è la valutazione cognitiva dell'evento che scatena un'emozione, con una distinzione tra valutazione primaria (rilevanza dell'evento) e

secondaria (capacità di gestire l'emozione).

Le espressioni facciali sono importanti per comunicare e interpretare le emozioni, mentre le emozioni motivano il comportamento e possono essere

differenziate in base all'azione di avvicinamento o allontanamento.

L'esperienza soggettiva è il vissuto interno dell'emozione, influenzato da rappresentazioni categoriali o dimensionali delle emozioni.

La regolazione emotiva permette agli individui di influenzare le proprie emozioni attraverso processi di regolazione sull'antecedente o sulla risposta

emotiva, come il reappraisal che consiste nel reinterpretare gli eventi per modificare le emozioni.

Inoltre, la regolazione inter-individuale riguarda la capacità delle emozioni e delle relazioni di influenzarsi reciprocamente.

Mediante la regolazione emotiva, siamo in grado di individuare le cause delle nostre emozioni, ricostruire gli eventi e confrontare le nostre reazioni

con situazioni simili, per vivere nuove emozioni.

01. - L'ipotesi del feedback facciale afferma che:

Le espressioni facciali non possono modulare l'esperienza emotiva L’ipotesi del feedback facciale (Tomkins, 1962) suggerisce che le espressioni

Comunichiamo attraverso le espressioni facciali facciali grazie a informazioni motorie, sensoriali e vascolari influenzano il

processo emotivo. Nella versione forte di questa ipotesi assumere una

Le espressioni facciali possono modulare l'esperienza emotiva l’emozione

det

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
60 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell' apprendimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Tuena Cosimo.