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DOMANDE APERTE

Descrivere gli aspetti caratteristici della comunicazione

La comunicazione è un'attività puramente sociale I gruppi rappresentano una condizione e un vincolo e quindi

possono generare, sviluppare e mantenere un sistema di comunicazione.

Socialità e comunicazione sono due dimensioni distinte ma interdipendenti che evolvono insieme.

La comunicazione è il fondamento dell'interazione sociale e, in generale, delle relazioni. Socialità: la

comunicazione è la base dell'interazione sociale e l'ambiente sociale garantisce e limita la comunicazione

stessa. Partecipativo: ha una matrice culturale e una natura tradizionale in quanto si basa sulla condivisione e

trasformazione del significato e dei sistemi simbolici; Cognitivo: per comunicare, è necessario articolare i

propri pensieri e intenzioni e pianificare le azioni per comunicare; Relativo all'azione: ogni azione influenzare

l'azione successiva e l'intero processo di comunicazione.

Descrivere gli aspetti principali del punto di vista psicologico della

comunicazione

Da un punto di vista psicologico, vede la comunicazione come uno strumento

Posto in una rete di relazioni, nessuno può esistere al di fuori della rete.

La funzione fondamentale della comunicazione è definire se stessi e gli altri nel continuo scambio di intenzioni

e interpretazioni e nella creazione di giochi mentali come la seduzione, l'innamoramento, la competizione, la

persuasione... Il conflitto come flusso di comunicazione ininterrotto e non lineare . L'uguaglianza del rapporto

tra gli interlocutori determina l'instaurarsi di un rapporto simmetrico.

La definizione delle differenze relazionali porta a relazioni complementari: ciò fornisce uno stato di

predominio di un soggetto sull'altro (ad esempio, una conversazione con un responsabile di ufficio).

Quali sono i limiti della semantica a tratti?

Innanzitutto, non riconosce le eccezioni, perché la modifica di una sola caratteristica rende il modello

inapplicabile

In secondo luogo, il significato è definito come un'entità discreta con confini ben definiti, in

Pertanto, non sono ammessi diversi gradi di significato.

L'ipotesi fatta dal modello, consistente in un numero limitato di caratteristiche e attributi, è stata ampiamente

criticata. Ad esempio, se diciamo che tutte le finestre hanno il vetro, ma rompiamo uno dei vetri, possiamo

ancora definirlo in questo modo? Secondo questo modello, n.

Inoltre, è insostenibile anche la differenza tra conoscenza enciclopedica e conoscenza diretta, che di fatto è

insieme culturale ed empiricamente mediata, così come la differenza tra contingenza e inevitabilità, poiché

ogni parola prevede una certa progressione semantica sessuale.

Anche il sistema nervoso centrale non tiene conto dell'ambiguità semantica, intesa come diversità di

significati.

LEZIONE 32

Descrivere l’utilizzo della comunicazione e del significato nei linguaggi artistici come la poesia

Il settore linguistico è spesso considerato sede di fenomeni segnici mimetici e fonetici.

la poesia.

Studiando quest'area, Dogana (1988) ha mostrato che in poesia la selezione dei significanti si basa su

specifiche esigenze ritmiche e timbriche, secondo specifiche qualità espressive. Ciò non significa che la poesia

sia ridotta al banale effetto dell'onomatopea, ma è certo che i poeti sono molto interessati al rapporto tra

suono e significato, così che il valore semantico può essere espresso anche attraverso il suono.

Nella poesia, significato e significante si uniscono e lavorano insieme per eliminare

La casualità del linguaggio quotidiano.

Custom sottolinea che i poeti non accettano la regolarità del linguaggio, ma cercano di salvarne la materialità,

facendo appello alle risorse iconiche del linguaggio, sfruttando la bellezza del suono e la morfologia delle

singole parole.

04. Cos’è il conflitto implicito? Quali le sue caratteristiche?

Il conflitto implicito si manifesta spesso in modo ambiguo e ambiguo, proprio perché lo scopo

dell'interlocutore, sebbene ovvio, rimane nascosto a livello dell'enunciato.

Una strategia tipica per questo tipo di conflitto è attuata in modo tale da consentire una grande libertà

interpretativa, che in questo caso ha una doppia conseguenza: da un lato consente di evitare le conseguenze

negative e rischiose del conflitto esplicito, dall'altro Dall'altra parte, ovviamente, preserva la dignità e la

credibilità dell'altra parte, piuttosto che mettere in evidenza all'improvviso ciò che viene detto in modo

subconscio.

10. Cos’è la semantica cognitiva? Quali le sue caratteristiche?

Come un individuo comprende ciò che sta comunicando. Quindi, spiegare il

significato equivale a spiegare come il soggetto comprende un evento.

La semantica cognitiva, pur mantenendo una

prospettiva referenziale, differisce dalla semantica condizionale in quanto adotta una concezione realistica del

significato.

Viene interpretato come il risultato dell'elaborazione cognitiva e della rappresentazione mentale di

un dato oggetto/evento da parte del soggetto e sulla base delle conoscenze acquisite nel tempo.

Questi paradigmi teorici hanno permesso di identificare tre aspetti fondamentali del significato

dimensione referenziale: bisogno di mettere in relazione il significato con la realtà; il riferimento, in questo

caso, è designato come riferimento e ancoraggio al reale, senza il quale ci sarebbe un soggettivismo totale.

Il riferimento non rappresenta un'entità assoluta e oggettiva, ma si riferisce al contenuto dell'esperienza del

soggetto, sempre influenzato dalla cultura di riferimento; quest'ultimo, a sua volta, guida il processo

di costruzione del significato attraverso i suoi schemi mentali e pratici e i suoi valori.

La dimensione inferenziale è l'organizzazione cognitiva del significato da indizi raccolti nella realtà. Questa

organizzazione implica un legame tra significato e concetto, una costruzione mentale che permette di

categorizzare, rappresentare e definire oggetti/eventi.

LEZIONE 32

Come può essere definito il conflitto?

Il conflitto è spesso definito come un confronto acceso, vario e indeterminato: può essere verbale, fisico

o figurativo. Infatti, oltre ad essere il mezzo attraverso il quale il conflitto continua, è anche la

causa che lo avvia. Alla base di ogni conflitto, così come di ogni atto di comunicazione, c'è una

relazione. Tuttavia, questa affermazione, che è chiaramente ovvia, è importante perché identifica il vero punto di

partenza di una comunicazione negativa. Ogni interazione, infatti, anche se prevalentemente informativa,

è rappresentativa e realizza il rapporto che si crea tra gli interlocutori.

Cosa si intende per discomunicazione?

Per quanto riguarda la comunicazione di default, si parla di decomunicazione in tutti i casi in cui gli aspetti impliciti

e indiretti della comunicazione prevalgono sugli aspetti espliciti e

diretti; appare quindi una differenza significativa tra il detto e il non detto.

La discomunicazione non rappresenta solo una mancanza e una violazione delle regole della comunicazione, ma

comprende anche forme di comunicazione ironiche, ingannevoli o seducenti, linguaggio figurativo, finzione

e parodia.

La comunicazione e la decomunicazione di default non rappresentano due domini di comunicazione separati

e distinti, ma tra loro esiste una soluzione di continuità che impedisce una netta separazione e dicotomia.

Ciò significa che l'intenzione comunicativa dell'attore risulta essere diversa dall'intenzione espressiva o informativa.

C'è quindi una sorta di sovrapposizione/velatura intenzionale, l'interazione tra i diversi livelli

intenzionali risulta in un messaggio particolarmente plurivocale, lasciando al partner la responsabilità

di rimuovere l'ambiguità e di scegliere un certo percorso di significato tra quelli possibili

suggeriti dallo stesso autore. . .

È anche importante considerare il fatto che la discomunicazione porta sempre dei benefici. In

questo senso, la decomunicazione può essere vista come un'opportunità.

La discomunicazione quindi non può essere intesa come un fallimento della comunicazione, perché il fallimento

implica una sorta di cessazione e soppressione

dello stesso scambio comunicativo. Per impostazione predefinita, la comunicazione non può mancare o tacere, ma

è un sistema continuo e articolato di processi e fenomeni che variano in modo flessibile e mutevole a seconda delle

condizioni dei partecipanti e del contesto di riferimento.

Definire la comunicazione umana

Uno scambio interattivo osservabile fra due o più partecipanti, dotato di intenzionalità reciproca

e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un determinato significato sulla

base di sistemi simbolici e convenzionali di significazione e di segnalazione secondo la cultura di

riferimento, cioè una comune competenza linguistica. Rispettando i turni di parola e gestendo al

comunicazione non verbale.

La comunicazione è quindi un’attività umana complessa, sofisticata, articolata, che contribuisce a

definire l’identità dei partecipanti e la cultura di appartenenza.

LEZIONE 2

03. Descrivere le origini filogenetiche e ontogenetiche della comunicazione

 filogenetici (= sviluppo della specie)

 ontogenetici (= sviluppo dell’individuo)

Il linguaggio verbale, rispetto ad altri sistemi, è comparso relativamente tardi, coincidendo con la

comparsa della stazione eretta e con l’aumento delle possibilità gestuali (pollice opponibile, arti

superiori liberi, ecc.): cambiamento della conformazione del cranio e della mandibola, il che

rendeva più semplice la fonazione.

Dal punto di vista dell’ontogenesi individuale, sono i processi comunicativi preverbali a rendere

dotati di senso gli eventi: fin dai primi istanti di vita al bambino viene presentato il mondo

attraverso descrizioni e sequenze logico-temporali che gli consentono l’apprendimento della

consequenzialità, della regolazione dei turni, nonché di significati condivisi.

Quali sono le funzioni della comunicazione?

o La funzione proposizionale riguarda il pensiero, l’intenzionalità e l’azione pianificata.

o La funzione relazionale concerne la dimensione interazionale e del contatto sociale,

aspetti fondamentali dell’atto comunicativo.

o La funzione espressiva connota la comunicazione e permette l’espressione della

creatività comunicativa caratterizzata da novità, sensibilità soggettiva, comprensibilità

e partecipazione.

LEZIONE 4

06. Descrivere il punto di

Dettagli
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A.A. 2025-2026
88 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Ruggi Simona.