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NON COMUNICARE.”
(Watzlawick, Beavin, Jackson, 1971-
1971
- Scuola di Palo Alto )
Non si può non comunicare
Comunicare significa essere in relazione
La comunicazione è alla base di ogni forma sociale
Il comportamento stesso è un messaggio: qualsiasi forma
di interazione è una forma di comunicazione, anche gli
atteggiamenti sono portatori di significato.
La comunicazione non è solo volontaria: anche non
rispondendo, non reagendo si comunica qualcosa. 2
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COMUNICARE significa VIVERE
VIVERE significa COMUNICARE le proprie :
Esigenze
Volontà
Gioie
Dolori
Idee, ecc.
Tutte queste possono essere definite
INFORMAZIONI
Comunicazione verbale:
verbale : utilizza le parole
Comunicazione non verbale : utilizza
l’espressione del volto, i gesti, il tono della voce,
ecc. E’ meno facilmente sottoponibile a
“censura”, e quindi tradisce gli effettivi
sentimenti, stati d’animo, opinioni.
Comunicazione simbolica: utilizza il nostro
modo di vestire, gli oggetti di cui ci circondiamo,
ecc., costituisce una parte significativa della
nostra comunicazione.
L’utilizzo congiunto di più modalità comunicative produce
i risultati più efficaci. 3
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INFORMAZIONE
Tutto ciò che può transitare da un sistema
intelligente ad un altro sistema
intelligente.
Elementi della comunicazione
Un dato è un elemento della
comunicazione
L’
L’informazione
informazione è l’incremento di
conoscenza che deriva dalla
interpretazione di un dato 4
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Aspetti fondamentali della
comunicazione
Contenuto che si trasmette con la
comunicazione ( strettamente legato al
concetto di informazione)
Il modo in cui tale messaggio/contenuto
deve essere interpretato dal ricevente e
alla relazione che esiste tra i due
interlocutori
Struttura della comunicazione
MITTENTE MESSAGGIO DESTINATARIO
CONTESTO CONTATTO CODICE
Relazione bilaterale ( reversibile) 5
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Processo della comunicazione
Il soggetto emittente codifica l’informazione, cioè la
trasforma secondo un codice, noto ed accettato dal
soggetto ricevente, in modo che l’informazione stessa sia
comprensibile.
L’informazione codificata è immessa nel canale di
comunicazione contenuto in un vettore.
Processo della comunicazione
Codice : linguaggio condiviso da tutti i soggetti che
comunicano, cioè è la possibilità di poter tradurre un
messaggio in parole, suoni,immagini, ecc.
ecc
., che devono
poter essere comprensibili
comprensibili..
Canale di comunicazione : è un collegamento nello spazio
attraverso il quale transitano i vettori recanti
informazioni per recapitarle ai soggetti riceventi (mezzo
fisico o comportamento motorio)
motorio)..
Vettore :
è il mezzo specifico che porta l’informazione (
lettera, libro, conferenza, intervista, ecc.
ecc
. ) . 6
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Processo della comunicazione
Attraverso il canale, l’informazione codificata perviene al
soggetto che lo decodifica.
Il soggetto ricevete invia al soggetto mittente un segnale di
ritorno che conferma la relazione avvenuta.
Il segnale può essere indiretto (es. modifica di un
comportamento tenuto prima di ricevere il messaggio)
Il soggetto ricevente “tiene conto” del segnale ricevuto.
processo attraverso il quale il mittente trasmette le sue idee ed
Codifica: intenzioni in parole, simboli, suoni o altro.
Decodifica: trasformazione delle parole, simboli o immagini ricevuti in un
significato.
Contesto
Struttura interazionale nella quale avviene la
comunicazione; non può riferirsi solo ed
esclusivamente al puro ambiente fisico in
cui l’interazione viene espressa. 7
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Contesto
Può essere interpretato secondo quattro dimensioni:
dimensioni
:
Fisica
Fisica:
: ambiente entro cui la comunicazione avviene
1. Psicologica::
Psicologica atteggiamento che gli interlocutori hanno
2. l’uno nei confronti dell’altro
Temporale::
Temporale tempo quotidiano e tempo storico in cui
3. l’interazione si sviluppa ( storia personale)
Sociale::
Sociale relazione di status e ruoli tra i partecipanti
4. Contesto
Svolge funzioni molto importanti all’interno di uno scambio
comunicativo::
comunicativo
Determina la scelta di stili linguistici, di parole e di
messaggi specificando all’interlocutore quale
meccanismo cognitivo seguire per comprendere il
messaggio;;
messaggio
Individualizza il senso della comunicazione in quanto
specifica il modo in cui debba essere interpretata in
quella precisa circostanza
circostanza;;
Può completare, trasformare ed orientare la
comunicazione stessa
stessa.. 8
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Contesto
Ognuna delle sue dimensioni e delle sue
funzioni interagisce con le altre e durante
la comunicazione e lo scambio sociale esse
si influenzano in maniera vicendevole.
Messaggio
Particolare gruppo di segni e simboli che
“contiene” un’informazione.
Può essere verbale e non verbale.
La sua produzione vera e propria è solo l’atto
finale di un’attività interiore in cui un contenuto
puramente psichico viene trasformato in un fatto
obiettivo e trasmissibile. 9
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Messaggio
La sua ricezione ( seconda fase della
comunicazione) è un procedimento dinamico
che coinvolge diversi fattori:
Attenzione da parte del ricevente
Percezione e l’elaborazione in unità minime di
senso
Interpretazione, cioè l’organizzazione
attraverso i dati dell’ esperienza personale.
Messaggio
Messaggi verbali = utilizzano un codice numerico
numerico,,
cioè un codice dotato di sintassi logica e di regole
rigide;;
rigide funzionale allo scopo di trasmettere
informazioni sugli oggetti, di esprimere messaggi
di tipo negativo o concetti astratti
astratti..
Messaggi non verbali = si basano su di un codice
analogico,,
analogico un tipo di codice che non ha sintassi
ma dispone di una semantica molto funzionale
quando si vuole definire la relazione esistente tra
i due interlocutori
interlocutori.. 10
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IL LINGUAGGIO
Insieme di segni e regole per comunicare.
Capacità di associare suoni e significati mediante regole grammaticali.
Strumento più potente ed efficace della comunicazione umana, distingue
l’uomo dagli animali.
Certamente non è l’unico sistema di comunicazione
E’ un codice per mezzo del quale ciò che deve essere trasmesso viene
codificato e l’informazione che ne deriva viene successivamente
decodificata.
Tipi di linguaggio
Linguaggio verbale e non verbale
Linguaggio naturale e formale
11
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Sistemi di comunicazione
(Fraser, 1978)
Verbale
1. Linguistico
Intonazionale
2. Paralinguistico
3. Non linguistico
Cinesico
4.
Sono in interagenti tra di loro. Si parla di “multisistema”.
Sistema Verbale
E’ strutturato in modo tale che la sua unità più piccola, il
“fonema”, privo di significato se preso a sé stante,
acquisisce un senso quando si combina con altri fonemi
per dar luogo al “morfema” ( unità più piccola
significativa del linguaggio).
I morfemi a loro volta si organizzano e si combinano a
creare frasi e poi periodi che vengono inseriti in una
conversazione e che acquisiscono senso anche in una
relazione alla situazione ambientale in cui vengono
espressi. 12
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Sistema Intonazionale
E’ caratterizzato dall’uso e dal
cambiamento delle inflessioni e delle
accentuazioni, dall’uso delle pause e delle
sospensioni.
Sistema Paralinguistico
E’ un sistema di tipo vocale. Comprende
ad esempio vocalizzazioni, borbottii, colpi
di tosse, risatine, ecc. Riguarda anche
l’aumento o la diminuzione della velocità e
del ritmo dell’eloquio ( silenzio) . 13
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Sistema Cinesico
E’ caratterizzato da tutte quelle forme di
comunicazione che non hanno carattere
vocale ma che entrano a far parte della
grande famiglia della comunicazione non
verbale.
FUNZIONI della
COMUNICAZIONE
Referenziale
Interpersonale
Di controllo
Di coordinazione
Di metacomunicazione
Ogni evento comunicativo può assolvere a più di una di queste
funzioni. 14
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Funzione Referenziale
(o rappresentazionale)
Una comunicazione viene definita referenziale
quando è funzionale al passaggio di informazioni
da un interlocutore ad un altro su di un oggetto
(referente).
Il referente può essere un oggetto materiale, una
situazione, un’idea, un oggetto sociale su cui
l’emittente desidera fornire delle informazioni
ad un ricevente.
E’ un capitolo centrale della comunicazione
linguistica.
Funzione Interpersonale
(espressiva)
Una comunicazione riveste tale funzione in quanto
qualsiasi messaggio venga trasmesso, esso non è mai
“neutro”, infatti si rendono disponibili molte
informazioni che specificano le relazioni sociali tra
emittente e ricevente.
Fraser (1978) ne ha individuate tre classi:
Identità personale e sociale
1.
Stati temporanei e atteggiamenti soliti
2. Relazioni sociali
3. 15
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Funzione di controllo
( strumentale)
Viene definita strumentale una comunicazione il
cui scopo è il controllo sul comportamento
finalizzato al raggiungimento di un obiettivo.
Si distingue tra funzione di eteroregolazione e
funzione di autoregolazione.
Funzione di coordinazione
dell’interazione
Nel corso della comunicazione le informazioni sono
trasmesse tra gli interlocutori in continuo alternarsi di
ruoli.
Perché si abbia comunicazione è quindi indispensabile che
ciascun interlocutore si renda conto quando è opportuno
prendere la parola, di ascoltare in silenzio, quando è il
momento di congedarsi e quando è il momento di
cominciare una conversazione.
Vi sono ampie classificazioni di gesti, posture tratti
comportamentali che regolano il flusso della
comunicazione. 16
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Funzione di metacomunicazione
Consiste nell’aspetto relazionale della
comunicazione.
E’ strettamente colleg