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MOTIVAZIONE:

Esistono diverse motivazioni per cui si fa una determinata cosa:

1. Edonistica --> è una motivazione di interesse personale

2. Curiosità --> è la motivazione principale che ti spinge alla ricerca della novità

come strumento per conoscere. La curiosità è il primo motore che ti permette di

fare qualcosa. E’ una caratteristica innata; il bambino, ancora prima di saper

camminare, si muove con lo scopo di esplorare e conoscere. Se al bambino

induciamo delle paure, non esplora e non conosce più

3. Impulso esterno --> questa terza motivazione proviene dall’esterno. Un

individuo si convince di fare una determinata cosa perché è motivato da

qualcun altro.

Maslow afferma che senza la realizzazione dei bisogni di base, chiamati bisogni

fisiologici, non si possono realizzare i bisogni più elevati. Questi bisogni fisiologici

sono legati alla sicurezza.

Ad un livello più superiore, ci sono i bisogni affettivi; senza i bisogni di base, non

possono essere soddisfatti i bisogni affettivi.

Il livello più alto, infine, è il bisogno di realizzazione del sé, chiamata anche auto-

realizzazione.

Herzberg, invece, sostiene che i bisogni di base siano i bisogni igienici, intesi come

salute mentale. I bisogni igienici comprendono i bisogni fisiologici e affettivi. I bisogni

motivanti, invece, includono il bisogno di realizzazione del sé. Senza i bisogni igienici

non è possibile l’approdo ai bisogni motivanti.

La mente viene definita come uno strumento di mediazione tra l’organismo e

l’ambiente. Ha una capacità organizzatrice, ovvero ha la capacità di selezionare,

dirigere e trasformare la realtà. Un’altra capacità della mente è la previsione. Una

terza capacità della mente è l’auto regolazione, connessa al concetto di energia.

Nel momento in cui riesco a concentrarmi, riesco a gestire le mie energie e sono

persistente, allora riesco a disperdere la minor quantità possibile di energie, riuscendo

ad ottenere il risultato.

Al contrario, i tentennamenti, le esitazioni, i ripensamenti producono perdita di tempo,

fanno disperdere energie e non producono alcun risultato.

Resilienza --> capacità di sapersi rialzare dopo “essere caduti”. Tutti abbiamo questa

dote innata ed è allenabile. Nel momento del bisogno, bisogna avere la capacità di

saper chiedere aiuto, ripartendo da capo.

Goal setting --> è dimostrato che porsi obiettivi specifici, difficili, non troppo

numerosi e a medio termine, permette il raggiungimento di questi obiettivi. Al

contrario, porsi troppi obiettivi e a lungo termine, produce il loro non raggiungimento.

TEORIE DELLE MOTIVAZIONI:

Teoria della rivincita --> è una teoria che presuppone l’esistenza di una capacità di

sapersi riscattare dopo una sconfitta facendo vedere il proprio valore.

Teoria delle attribuzioni causali --> è una teoria definita da Heider. Afferma che

bisogna definire i fattori interni ed esterni che spieghino il perché di una determinata

cosa. Es. se una persona ha ottenuto tanti soldi, bisogna cercare di definire i fattori

che lo hanno portato ad ottenere quei soldi; i fattori possono essere la sua bravura

personale, la fortuna, il fatto che venisse da una famiglia ricca ecc.

Teoria del flow --> è stata definita dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi. Una delle

ragioni fondamentali per cui si genera positività nell’individuo è la relazione tra sfide e

abilità. Quando vengono proposte sfide superiori alle percezioni del valore delle mie

abilità, si genera negatività e si abbassa la propria autostima. Questo sbilanciamento

tra sfide e abilità genera ansia, la quale può portare allo stress. Esistono 2 tipi di

stress:

eustress --> è un generatore di significati e motivi

 distress --> si esauriscono le proprie riserve, portando ad un esaurimento

 psicofisico.

Porsi delle sfide troppo elevate per le proprie abilità, quindi, genera ansia e, nel lungo

periodo, porta allo stress. Al contrario porsi sfide troppo basse, a lungo andare, porta

alla noia.

In entrambi i casi, le energie presenti nel mio “deposito” si esauriscono, portando alla

depressione. stato di coscienza ottimale,

Quando questi due stati sono in equilibrio, si genera uno

stato in cui sto bene. motivazione emergente,

Viene quindi introdotta la cioè quella sensazione che provo

finchè si fanno cose positive e sta in uno stato di coscienza ottimale.

Altri elementi,

oltre al giusto

rapporto tra abilità e

sfide, per il

raggiungimento dello stato di flow sono l’unione tra azione e coscienza, la chiarezza

della propria meta, la concentrazione sul compito che si sta svolgendo, il senso di

controllo, la perdita di autoconsapevolezza (”lasciarsi andare”) e la destrutturazione

del tempo.

In presenza di tutte queste variabili, si attiva lo stato di flow. Per raggiungere i massimi

livelli, devono coesistere la maggior parte di questi elementi. lezione del

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PSICOLOGIA POSITIVA:

Il termine psicologia positiva designa una prospettiva teorica ed applicativa

della psicologia che si occupa dello studio del benessere personale, costrutto al centro

della qualità della vita.

I fondatori del percorso di psicologia positiva sono Mihali Csikszentmihalyi e Martin

Seligman.

Da che cosa sono determinati il nostro benessere e la nostra felicità ? Risposte

possibili: -valori -denaro

-ideologie -religione

-relazioni positive -possesso di oggetti

Tutti questi aspetti, in particolare il possesso di oggetti, variano da contesto a

contesto, da paese a paese.

Il semplice possesso di un oggetto può rendere felici. In alcuni casi non è tanto l’avere

l’oggetto, ma piuttosto il momento dell’acquisto di quell’oggetto. Es. alle donne rende

felici andare a fare shopping, anche se non comprano nulla.

Un oggetto ha la funzione di mediare conflitti interni, può facilitare l’espressione di

parti di sé personale (in altre parole, può rappresentare un lato del proprio carattere),

può rappresentare un simbolo di status o di ruolo (abbigliamento o divise) e può

facilitare o definire le relazioni sociali (internet).

Gli oggetti possono avere 2 funzioni differenti; in base alla loro funzione, nascono 2

materialismi differenti:

Materialismo terminale --> l’oggetto che possiedo ha una finalità. Acquisto

 un determinato oggetto perchè mi serve.

Materialismo strumentale --> l’oggetto che possiedo non mi serve, ma ha un

 senso per me. Questo oggetto soddisfa scopi sociali e affettivi. L’oggetto che ha

tale funzione mi rappresenta e fa parte della mia identità (Es. peluche).

Ogni oggetto che possiedo costituisce una percentuale della mia personalità. Se

possiedo 10 oggetti, ogni oggetto costituisce il 10 % della mia personalità; se

possiedo tantissimi oggetti, ciascun oggetto assume una percentuale irrilevante

nella mia personalità.

Affinchè si presenti il materialismo strumentale servono motivazione intrinseca

e senso di autodeterminazione.

Secondo le ultime ricerche riguardanti la psicologia positiva, esistono 9 modalità per

raggiungere il benessere. Queste 9 modalità sono 3 vie psichiche, 2 dimensioni e 4

fattori.

Le 3 vie psichiche sono le seguenti:

“evviva il conflitto, ovvero la spiritualità non si paga

1. ”. Questa frase evidenzia

l’importanza del conflitto per raggiungere il benessere. I conflitti presi in

considerazione sono conflitti medi, né troppo bassi, né troppo elevati che

sfociano in guerra.

Se non si esteriorizza il conflitto, viene interiorizzato e si sta male. Le asincronie

feconde, ad esempio, avvengono in ambienti familiari, sicuri dal punto di vista

affettiva e prevedono una discussione familiare in cui è possibile esprimersi e da

cui se ne esce giovati.

“prima mi rafforzo e poi divento più complesso

2. ”. In molti casi, un percorso

aspro, frutto di esperienze personali conflittuali e traumatiche comporta uno

sviluppo psichico complesso da cui il sé esce rafforzato. Questo aspetto è

direttamente connesso con la resilienza, cioè la capacità di sapersi rialzare dalle

situazioni negative, sapendo cogliere gli aspetti positivi dai traumi.

“come far fronte al trauma e all’infelicità”.

3. Spesso si assiste ad una “fuga dalla

realtà” in cui ci si allontana dalla realtà, non si affronta il problema e si va alla

ricerca di un benessere momentaneo. In questo modo, tuttavia, il problema non

è stato risolto, si è solo posticipato la sua risoluzione ed una volta che si torna

ad affrontarlo si sta peggio di prima.

Le 2 dimensioni, invece, sono le seguenti:

“sono libero di scegliere”.

1. Una prima dimensione per ambire al benessere è la

libertà di autodeterminazione, da cui deriva un sentimento di autonomia per

realizzare i propri scopi.

“gli artefatti mi aiutano”.

2. La presenza di artefatti complessi che possono fornire

equilibrio e con potere ordinante aiutano lo sviluppo psichico verso il

raggiungimento di un materialismo strumentale. In altre parole, un giusto

equilibrio tra l’individuo e gli oggetti contribuisce al mio benessere.

I 4 fattori, infine, sono i seguenti:

1. Giusto bilanciamento tra collettivismo ed individualismo. Nel momento in cui si

trova l’equilibrio tra queste due cose si trae beneficio e si sta bene.

2. L’importanza di avere dei maestri. Un maestro indica la via, guida e aiuta nelle

scelte di vita, fornendo punti di riferimento precisi. Molto spesso colui che

rappresenta un maestro non è consapevole di esserlo e possono essere figure

pubbliche, private o istituzionali.

Avere un maestro è motivo di benessere e tutti noi abbiamo bisogno di maestri.

Coloro che non hanno maestri contemporanei, li ricercano nel passato.

3. L’importanza del “fare”. Il benessere passa anche da attività quotidiane manuali

che tolgono tempo ai propri problemi. Es. cucinare, cucire

4. L’importanza del gioco. Nel gioco esiste una competizione che genera emozioni

positive. Il gioco è direttamente legato all’attività fisica. E’ importante giocare

durante tutta la propria vita per stare bene.

EMOZIONI:

Il termine “emozione” deriva dal latino e-movere, ovvero muovere qualcosa dentro

l’individuo.

Un’emozione si crea dall’interazione di 4 fattori; I 4 fattori sono i seguenti:

AMBIENT SENSI ELABORAZIONE AZION

E ESPERIENZA E

Il cambiamento di uno di queste 4 var

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A.A. 2018-2019
21 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TiaFriz99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia applicata alle scienze motorie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cesaro Franco.