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GABA
05. Quali tra questi neurotrasmettitori è coinvolto negli stati maniacali?
Serotonina
Noradrenalina
Dopamina
GABA
06. Quali tra questi recettori sono coinvolti nei deliri e nelle allucinazioni della schizofrenia?
Recettori della dopamina
Recettori del GABA
Recettori della noradrenalina
Recettori della serotonina
07. Quali sono le strutture cerebrali maggiormente implicate in varie forme di psicopatologia?
Lezione 011
01. Nel paradigma cognitivo-comportamentale cosa si intende per "modellamento"?
01. Nel disturbo antisociale di personalità e nel disturbo di abuso di alcool, qual è il fattore socio-culturale di maggiore incidenza?
Genetica
Cultura
Identità di genere
Appartenenza etnica
02. In che percentuale le emozioni influenzano la psicopatologia?
10%
98%
50%
03. Qual è la differenza tra stato emotivo e tono dell'umore?
01. A quale quadro psicopatologico appartengono i disordini del pensiero?
Disturbo del carattere
Nevrosi
Personalità borderline
Psicosi
02. Quale tra queste caratteristiche si riferisce al paziente psicotico?
Conflittualità con regressione degli aspetti pulsionali
Io fragile
Capacità compromessa di effettuare l'esame di realtà
Utilizzo eccessivo dei meccanismi di difesa
03. Quali tra questi 4 termini specifici fa riferimento all'organizzazione stabile della psiche?
Sindrome
Sintomo
Struttura
Segno
04. Quale tra queste 4 caratterisciche si riferisce al paziente nevrotico?
Meccanismi di difesa primitivi
Meccanismi di difesa evoluti
Capacità compromessa dell'esame di realtà
Capacità di adattarsi superficialmente all'ambiente
01. Quali tra i seguenti è un disturbo dell'umore?
Parafilie
Disturbo distimico
Disturbo da stress post-traumatico
Disturbo ossessivo-compulsivo
02. Cosa s'intende per fobia specifica?
Ansia e preoccupazione per eventi ed attività che vengono giudicate potenzialmente pericolose
Ansia provata dall'essere in situazioni o luoghi da cui è difficile ricevere aiuto
Paura marcata, persistente, irragionevole o sproporzionata per situazioni circoscritte o stimoli specifici
Paura marcata e persistente relativa a una o più situazioni sociali e prestazionali
01. Nel DSM IV TR, quale tra questi disturbi di personalità appartiene al cluster A "originale-eccentrico"?
Disturbo evitante di personalità
Disturbo schizoide di personalità
Disturbo antisociale di personalità
Disturbo istrionico di personalità
02. Nel DSM IV TR, quale tra questi disturbi di personalità appartiene al cluster B "drammatico-imperevedibile"?
Disturbo paranoide di personalità
Disturbo dipendente di personalità
Disturbo borderline di personalità
Disturbo schizotipico di personalità
03. Quali tra i seguenti è un disturbo somatomorfo nel DSM IV TR?
Disturbo dissociativo dell'identità
Depersonalizzazione
Disturbo di conversione
Amnesia
04. Secondo il DSM IV TR, quale tra queste caratteristiche connota il disturbo borderline di personalità?
Assenza di comportamenti suicidari ed auto mutilanti
Relazioni stabili personali
Marcata instabilità dell'immagine di sé e della percezione del sé
Assenza di ideazione paranoide
05. Secondo l'approccio psicoanalitico, quale di questi aspetti è peculiare del funzionamento psichico della personalità borderline?
Controllo degli impulsi
Scarsa integrazione dell'identità
Impiego di difese mature
Vita sessuale adeguata
06. Nel DSM IV TR, quale tra questi disturbi viene raggruppato nel cluster C "ansioso-spaventato"?
Disturbo dipendente di personalità
Disturbo narcisistico di personalità
Disturbo paranoide di personalità
Disturbo schizotipico di personalità
07. Cosa si intende per disturbi dissociativi? Ne descriva almeno due.
08. Cosa si intende per schizofrenia?
Lezione 016
01. La persona che si rivolge allo psicologo clinico:
Non sperimenta una condizione di malessere generale.
Nega la propria condizione di disagio e/o sofferenza.
Riconosce che la sua sofferenza è psichica.
Non ritiene che la propria situazione possa cambiare.
02. La richiesta di aiuto psicologico:
È sempre l'esito di un processo diagnostico fatto dall'individuo in prima persona.
Non deriva mai da indicazioni provenienti dall'esterno.
Non necessita che il clinico crei un'alleanza con il paziente.
Può essere indotta da sollecitazioni familiari più o meno accettate.
03. Il paziente che si auto-invia al clinico:
Non vive una condizione di significativo malessere generale.
Ha effettuato un ragionamento diagnostico.
Prende l'appuntamento indotto dai familiari.
Sa che la sua sofferenza ha un'origine organica.
04. Descriva le caratteristiche della richiesta di aiuto psicologico in funzione dell'età del paziente.
05. Descriva le caratteristiche della richiesta di aiuto psicologico.
06. Chi si rivolge allo psicologo clinico?
07. Chi ha effettivamente bisogno dello psicologo clinico?
08. Descriva le caratteristiche della richiesta di aiuto psicologico in funzione della gravità del disturbo.
Lezione 017
01. Entro il processo di analisi della domanda, la "fantasia relazionale prevalente":
Rappresenta le reazioni transferali del paziente.
Contiene solo gli elementi comportamentali tipici di un paziente.
Non dovrà mai essere decodificata dal clinico.
È la reazione controtransferale del clinico.
02. Il processo di analisi della domanda:
Prevede che il clinico comprenda la "fantasia relazionale prevalente" del paziente.
È stato elaborato dal Prof. Renzo Carli attorno agli anni cinquanta.
Non analizza l'interazione tra psicologo e utente.
È caratterizzato da un solo passaggio.
03. Il processo di analisi della domanda:
Non include la considerazione della fantasia relazionale prevalente agita nell'interazione tra psicologo e utente.
Non considera l'inviante ed il contesto di riferimento in cui avviene.
Non prevede un'attenzione all'interazione tra psicologo e utente.
Prevede che il clinico analizzi lo stile in cui la domanda è posta e la fantasia relazionale prevalente agita nell'interazione tra psicologo e utente.
04. Secondo la prospettiva dell'analisi della domanda, cosa si intende per fantasia relazionale prevalente?
05. Definisca e descriva il processo di analisi della domanda.
06. Quali sono i criteri di lettura dell'analisi della domanda?
07. Descriva i passaggi che caratterizzano il processo di analisi della domanda.
08. Che cos'è il processo di analisi della domanda?
Lezione 018
01. Entro la prospettiva dell'analisi della domanda:
Le domande implicano la messa in atto di meccanismi relazionali (meccanismi di difesa).
Le domande non si fondano mai su meccanismi di scissione.
Le domande di cambiamento non presentano mai una assunzione di responsabilità.
Le domande nel qui ed ora non assumono caratteristiche tipiche della specifica richiesta.
02. Entro la prospettiva dell'analisi della domanda:
Le domande non implicano la messa in atto di meccanismi di difesa.
Esistono due tipi di domande.
Si ha una domanda di cambiamento dove i meccanismi di scissione e identificazione implicano un'integrazione del sé.
Quando la domanda si basa sulla proiezione, la richiesta si definisce "domanda di trasformazione".
03. Entro la prospettiva dell'analisi della domanda:
La domanda di cambiamento è caratterizzata da scissione e identificazione.
La domanda di cambiamento è caratterizzata da scissione, diniego e identificazione proiettiva.
La domanda di mutamento preordinato è caratterizzata da scissione e proiezione.
La domanda di trasformazione è caratterizzata da scissione e identificazione.
04. Esponga stili di domanda, meccanismi relazionali e fenomenologia della domanda propri della prospettiva dell'analisi della domanda.
05. Entro la prospettiva dell'analisi della domanda, cosa si intende per "domanda di trasformazione"?
06. Entro la prospettiva dell'analisi della domanda, cosa si intende per "domanda di mutamento preordinato"?
07. Entro la prospettiva dell'analisi della domanda, cosa si intende per "domanda di cambiamento"?
08. Descriva gli stili relazionali dell'analisi della domanda.
01. Nel corso del processo diagnostico, uno psicologo clinico:
Non si differenzia, nella sua pratica clinica, in base alla maggiore o minore esperienza acquisita.
Può cadere in errore indotto dai sintomi che il paziente accusa.
Si avvale solamente di un insieme di tecniche.
Non commette mai errori.
02. Il metodo clinico:
Non prevede la consultazione diagnostica.
Si caratterizza per attenzione più alla malattia o al sintomo che non al paziente.
Trasferisce nella consultazione diagnostica il trattamento.
Pone attenzione al modo di funzionare del paziente e alla dimensione emotiva del clinico.
03. L'alleanza diagnostica:
Nasce spontaneamente.
È un fenomeno intrinseco al processo diagnostico.
Si instaura tra clinico e paziente nel corso della consultazione diagnostica.
È assimilabile all'alleanza terapeutica.
04. Quali sono gli aspetti implicati nella formulazione di una diagnosi funzionale?
05. Definisca e descriva il processo psicodiagnostico.
06. Definisca e descriva il metodo clinico.
07. Quali sono gli errori che uno psicologo clinico può commettere nel corso del processo diagnostico?
08. Definisca e descriva l'alleanza diagnostica.
01. Il colloquio clinico:
È una procedura standardizzata.
È una procedura passiva di ascolto e registrazione di informazioni.
Non è mai un processo interattivo.
Si differenzia, rispetto ad altri strumenti, per parametri legati al setting, all'interazione con il soggetto, al compito prefissato.
02. Nel colloquio clinico:
Prevede che il clinico, quando incontra il paziente, sperimenti sempre una reazione di ansia.
La gravità della situazione clinica del paziente non determina la modalità di conduzione del colloquio.
La patologia del paziente non ha effetti sulle reazioni emotive del clinico.
È indispensabile valutare la qualità dell'alleanza diagnostica.
03. Il colloquio clinico:
Non definisce le modalità caratteristiche che il paziente utilizza per far fronte alla problematica.
Prevede lo stabilire un'alleanza di lavoro tra clinico e paziente.
Non necessita lo stabilire ed delimitare una relazione interpersonale.
Non implica il focalizzare le principali resistenze del paziente all'incontro e al lavoro da svolgere.
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