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Estratto del documento

Le altre tre

componenti

appartengono al settore monetario e sono: l’equilibrio nel mercato della moneta (M),

domanda moneta transattiva (L) e domanda moneta speculativa. La curva LM è

M=L(r−tasso interersse,Y−produzione)

Descrivi l’incoerenza temporale nel caso di inflazione e disoccupazione, nonché le

possibili soluzioni.

Si ha Incoerenza temporale quando c’è un incentivo del policy maker di modificare

una politica precedentemente annunciata dopo che i privati hanno agito sulla

base di quegli annunci. La conseguenza è che si riduce la credibilità dei policy

maker e l’efficacia delle politiche economiche. Di seguito l’esempio di inflazione

e disoccupazione. Se a t0 l’autorità promette zero inflazione e gli operatori ci credono

genera una philips 1 (punto E0) ma in t1 migliora perchè l’autorità potrebbe

migliorare con una politica espansiva che porta ad un livello di malessere minore

(punto E1). Gli agenti prevedono questa mossa sin dall’inizio e si formano, di

fatto, aspettative di inflazione più alte dello zero perciò la curva rilevante che si

genera non è philips 1 ma philips 2dove, per effetto della scelta della

combinazione dell’autorità, l’inflazione continua a crescere (punto E2) finoo ad

un punto (E3) in cui l’autorità non ha più incentivo a far aumentare ancora

l’inlazione e l’inflazione generata è pari a quella attesa. Qui siamo all’equilibrio

finale. Quindi se l’autorità annuncia l’obiettivo pari a E0 e questo ha successo e

viene raggiunto, nel momento (t1) in cui viene raggiunto, diventa ottimale

deviare da E0 a E1 per migliorare il benessere sociale. Ergo: la politica al tempo

zero non è ottimale per il tempo 1 quindi non è temporalmente coerente. E1 non

è però sostenibile perché vi sarà una divergenza fra inflazione attesa ed effettiva.

Nelll’equilibrio finale (E3) ci sarà il peggor risultato con disoccupazione e

inflazione elevata. Le regole rigide impediscono al policy maker di agire volta

per volta nel modo più opportuno agli shock imprevisti a cui è soggetta

l’economia. Soluzione: affidare la politica monetaria a una Banca centrale con

preferenze fortemente interessate all’inflazione («conservatrice») con curve di

indifferenza poco ripide o, ali

limite, piatte (un policy maker «ultra‐conservatore» interessato solo all’inflazione

ha

curve di indifferenza piatte) cioè senza bisogno di regole si evita il problema di

incoerenza temporale e si ottiene la minore inflazione possibile (al limite pari

a zero). Scelta UE di una Banca centrale indipendente fortemente orientata

al controllo dell’inflazione

Descrivi i vantaggi e gli svantaggi della produzione e finanziamento di carattere

pubblico. Il problema della fornitura di un bene pubblico è triplice e concerne: a)

la determinazione del livello del bene pubblico socialmente efficiente; b) il suo

finanziamento; c) la produzione effettiva del bene in questione. Alla

determinazione del livello del bene pubblico e, al tempo stesso, alla ripartizione

del suo costo si può pervenire attraverso vari meccanismi, ognuno dei quali

solleva, qualche problema in condizioni di asimmetria informativa. I metodi usati

per valutare la domanda di beni pubblici ricorrono a dati sia di mercato

attraverso informazioni indirette sulla

disponibilità a pagare concretamente manifestata dagli individui per godere del bene

pubblico in questione o di suoi stretti sostituti (es. per l’aria pulita, spese per

viaggi in luoghi in cui si respiri aria meno inquinata), sia a dati non di mercato cioè

a metodi basati su interviste o esperimenti. Il fatto che un soggetto pubblico

debba assumersi l’onere di determinare il livello ottimale del bene pubblico e di

finanziarne la produzione non implica che un soggetto pubblico debba

materialmente produrlo. Potrebbero esservi ragioni per le quali la produzione da

parte di privati potrebbe risultare più efficiente

Di che carattere sono i benefici di un’UM? Puoi fare qualche esempio?

I Benefici legati a efficienza nel funzionamento dei mercati sono per lo più

riconducibili a trasparenza dei prezzi e riduzione dell’incertezza, con effe฀

positivi anche sulla crescita. I Benefici sono crescenti al gradodi apertura

commerciale. La creazione di una moneta unica favorisce: Riduzione dei costi di

transazione legati al cambio, l’aumento della trasparenza dei prezzi fra paesi e la

Riduzione dell’incertezza legata alle oscillazioni dei prezzi.

Discutere come la produzione di tecnologia prefiguri un caso in cui il benessere

marginale sociale sia superiore a quello individuale

Quando l’esternalità è positiva il mercato produce una quantità minore di quella

ottimale (perché il mercato mette nel conto solo una parte dei benefici: quelli

privati e non quelli sociali). Nel caso dell’innovazione tecnologica attuata dalle

imprese si diffonde in parte anche sul resto della collettività generando effetti

positivi di conoscenza (esternalità positiva). Il valore sociale della produzione di

innovazione è superiore a quello privato. In assenza di intervento pubblico la

quantità di equilibrio di quello privato è inferiore a quella ottimale che può essere

raggiunta grazie all’intervento pubblico che concede, alle imprese che producono

innovazione tecnologica, un sussidio pari ai benefici sociali prodotti.

Discutere i concetti di selezione avversa e di azzardo morale con riferimento al lavoro

di Akerlof (1970). L’informazione asimmetrica può dar luogo a due diverse

situazioni: a)“selezione avversa” (adverse selection) tipica della fase pre

contrattuale (es assicurazioni); b) “rischio di comportamento sleale”, più

comunemente detto “rischio morale” o “azzardo morale” (moral hazard) tipico dei

comportamenti post contrattuali (prudenza nel guidare una auto a noleggio non

coperta da assicurazione o coperta da assicurazione). La selezione avversa ha

luogo quando una delle parti (il “delegante”) non può osservare importanti

caratteristiche esogene del “delegato” o del bene oggetto della transazione o delle

situazioni nelle quali possa trovarsi il delegato stesso. Il secondo fenomeno

riconducibile all’asimmetria informativa, il rischio morale, sorge, invece, quando

il delegante, successivamente alla decisione di effettuare la transazione, non

riesce a osservare le azioni compiute dal delegato o i caratteri di un bene da esso

fornito.

Discutere le modalità di espressione degli obiettivi.

È possibile individuare tre modi di esprimere gli obiettivi

Il metodo degli obiettivi fissi che consiste nell’attribuzione di valori prefissati alle

variabili che costituiscono gli obiettivi di politica economica dall’obiettivo di

occupazione (espresso in termini di u, tasso di disoccupazione) u=u* e da quello

ሶ, ሶ ሶ*‐>

di stabilità monetaria (in termini di p tasso di inflazione) p = p un punto

nella curva di Philips

metodo delle priorità: l’indicazione di obiettivi fissi può risultare non conveniente se

non si conosce l’esatta relazione che lega un obiettivo all’altro. E’ dunque

opportuno indicare le priorità nel raggiungimento degli obiettivi: nel caso degli

obiettivi di occupazione e stabilità monetaria, se si vuol dare priorità al primo

obiettivo, si fisserà un certo tasso di disoccupazione e si minimizzerà, poi, il tasso

di variazione dei prezzi metodo degli obiettivi flessibili:

con saggio marginale di sostituzione

variabile o con saggio marginale

di sostituzione costante

Discutere le tre condizioni per cui una variabile può essere definita come

strumentale. Una variabile può essere definita come variabile strumentale, ossia

come strumento di politica, se sono soddisfatte le seguenti tre condizioni quali: la

Controllabilità cioè i policy makers possono decidere quale valore essa debba

assumere; l’efficacia ossia il livello in cui la variabile così fissata ha influenza su

altre variabili, che assumono il ruolo di obiettivi (un obiettivo‐uno strumento:

l’efficacia può misurarsi mediante la derivata dell’obiettivo considerato rispetto

allo strumento, dy/dx, se l’obiettivo è y e lo strumento è x ). Infine una

variabile si definisce se può essere distinta da altri strumenti, in termini di

diverso grado di controllabilità e, soprattutto, di efficacia e dunque rispetta il

concetto di separabilità o indipendenza.

Discutere le varie tipologie di strumenti di politica economica, anche tramite esempi.

Svariate classificazioni degli strumenti di politica. In generale distinguiamo

Politiche quantitative, qualitative e di riforma. Un esempio di politiche

quantitativa può essere la modifica del valore di uno strumento esistente

(aumentare la spesa pubblica del 1%). Nelle politiche qualitative e di riforma si

tratta di cambiare il contenuto della politica ad ese l’introduzione di un nuovo

strumento o nell'eliminazione di uno strumento esistente (eliminare gli albi

professionali, trasformare gli albi in ordini). Per tutte le tipologie in relazione alle

misure di controllo possiamo distinguere :misure di controllo diretto e misure di

controllo indiretto. Le politiche di controllo diretto mirano al raggiungimento

di certi obiettivi imponendo un dato comportamento ad alcune categorie di

operatori (limitazioni delle importazioni). Le politiche di controllo indiretto

tendono a conseguire gli obiettivi, non imponendo comportamenti, bensì

inducendo gli operatori acomportarsi nel modo desiderato. Il metodo prevede

cioè di influire sulle variabili dalle quali le decisioni dipendono (per es introdurre

un dazio che fa aumentare il prezzo delle merci importate, scoraggiando

l’acquisto di beni di produzione estera).

Le tre principali misure di controllo indiretto sono:

|‐> la politica fiscale: concerne i livelli della spesa pubblica e/o della tassazione

|‐> la politica monetaria: opera sulla liquidità del sistema

|‐> la politica del cambio: tende a influenzare il tasso di cambio

Vi sono poi misure discrezionali e regole automatiche. Le misure discrezionali sono

strumenti di politica che vengono manovrati a discrezione, ossia a seguito di

valutazione specifica della situazione, caso per caso. Le regole automatiche

sono, invece, gli strumenti di politica che entrano in funzione senza che vi sia

bisogno di osservare e decidere caso per caso.Gli stabilizzatori automatici

tendono a ridurre le oscillazioni cicliche dell’economia: sussidi di disoccupazione

e dell’

Dettagli
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A.A. 2025-2026
206 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Toshiro Yajima Giuliano.