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Beni pubblici

I beni pubblici sono caratterizzati dalla non rivalità e dalla non escludibilità nel consumo (es. ascolto radio). Soffermiamoci su alcune tipologie di beni:

Beni pubblici puri: non rivali e non escludibili (es. spazio verde pubblico, onde radio o TV in chiaro).

Beni privati: rivali ed escludibili (es. torta ad una festa, maggiore la quantità che mangio io, minore è la quantità che rimane agli altri. È escludibile in quanto posso escludere persone dalla partecipazione alla mia festa).

Beni di club (club goods): non rivali ma escludibili (es. godere della bellezza di un giardino per i soci di un club, non crea rivalità tra i soci non limitandone il godimento, ma è escludibile verso i non soci del club).

Beni comuni: rivali ma non escludibili (es. binocolo gratuito in un punto panoramico).

Problemi dei beni pubblici: il problema maggiore legato alla presenza di beni pubblici in economia è...

Il cosiddetto Freeriding (parassitismo). La presenza di un bene pubblico (non escludibile e non rivale), infatti, induce i soggetti economici (razionali, quindi con l'obiettivo di massimizzare la propria utilità) a comportarsi da free riders, per cui si tende a beneficiare dei vantaggi del bene pubblico senza sostenere i costi.

Esempio: costruzione di un faro da parte di un armatore per controllare la propria flotta. La costruzione ha esternalità positive verso gli altri armatori godendo della luce del faro senza sostenere i costi. Gli altri armatori avranno l'interesse a non costruire un faro attendendo la sua costruzione fatta da altri. Il comportamento da free riding è anche di colui che usa i mezzi pubblici senza pagare il biglietto mettendo in crisi il sistema dei trasporti pubblici.

Si parla di Tragedia dei commons proprio perché, in presenza di non rivalità e di non escludibilità, sembra impossibile per gli individui arrivare a una soluzione equa e sostenibile per tutti.

gestione oculata e attenta dei beni pubblici.

Esempio 1: chi prende un mezzo pubblico senza pagare il biglietto.

Esempio 2: chi sfrutta un lago pescando al di sopra del tasso di riproduzione.

Esempio 3: l'armatore A decide di costruire un faro, della cui luce ne beneficiano anche gli armatori B, C, D... senza averne sostenuto i costi. Di conseguenza, ciascun armatore sarà incentivato ad aspettare che il faro venga costruito da altri e, quindi, a comportarsi da free rider.

Se A e B decidono di costruire congiuntamente il faro, si dividono i costi e avrebbero entrambi un beneficio netto pari a 8€/giorno (equilibrio pareto efficiente, ottimale).

Se A decide di non costruire il faro e B decide di costruirlo, allora B si farà carico di tutto il costo di costruzione e avrà un beneficio netto pari a 8€/giorno, mentre A (non avendo sostenuto i costi di costruzione) avrà un beneficio netto pari a 11€/giorno.

Se A e B decidono di non costruire il faro,

avrebbero entrambi un beneficio netto pari a 6€/giorno e quindi dovrebbero trovare delle tecniche alternative (equilibrio di Nash, sub-ottimale). Tale equilibrio non è ottimo in senso paretiano. L'equilibrio ottimo in senso paretiano sarebbe quello in cui i due cooperano avendo un pay off maggiore. Questo incentiva e giustifica l'intervento pubblico. Quindi se il mercato viene lasciato a se stesso fallisce convergendo verso in equilibrio di Nash (non ottimo in senso paretiano) e giustifica la fornitura da parte dello stato di beni utili all'utilità sociale. In altre parole, se lasciato a se stesso, il mercato fallisce e converge verso l'equilibrio di Nash. Questa inefficienza del sistema giustifica l'intervento pubblico per la costruzione da parte dello Stato di beni pubblici (autostrade, fari). COSTI DI TRANSAZIONE ASSOCIATI ALLE ASIMMETRIE INFORMATIVE (altro delle cause di fallimento del mercato) Non tutti gli agenti economici possiedono le

Informazioni rilevanti al fine di compiere una determinata scelta. In seguito a questa asimmetria informativa, la parte meglio informata può tenere comportamenti a danno della parte meno informata. Ciò determina:

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POLITICA ECONOMICA – PROF. PIERGIUSEPPE MORONE

PROBLEMI DI AGENZIA: Possibilità di comportamenti opportunistici da parte dell'agente, dannosi per il benessere del principale.

SELEZIONE AVVERSA: L'assicuratore tende a scegliere soggetti con maggiore attitudine al rischio (es. guidatori più spericolati)

AZZARDO MORALE: Ad esempio, se stipulo un'assicurazione contro il furto che mi dà diritto a una ricompensa pari al danno subito, non sarò incentivato ad accertarmi che la macchina sia ben chiusa.

DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E DELL'EQUITÀ (spazio di intervento)

Secondo alcuni economisti, una migliore distribuzione del reddito può incrementare l'efficienza del sistema invece che ridurla.

Gli interventi del settore pubblico possono anche basarsi su una logica diversa dal mero ripristino dell'efficienza del mercato, ma piuttosto possono trarre fondamento dall'equità (es. bisogni meritori). In altre parole, vi è un altro spazio di intervento pubblico che non è orientato al ripristino di condizioni di efficienza paretiana laddove il mercato fallisce, ma all'ottemperamento di certi requisiti minimi di redistribuzione del reddito ed equità sociale (2° teorema dell'economia del benessere). Abbiamo quindi individuato 2 spazi di intervento dello Stato: 1. Ripristino condizioni di efficienza dove il mercato fallisce 2. Individuazione di un equilibrio ottimo in senso paretiano ma che corrisponda a dei DESIDERATA sociali in termine di distribuzione del reddito Questi sono aspetti che hanno a che fare con la natura MICROECONOMICA (singolo consumatore o produttore) LEZIONE 6 – I FALLIMENTI MACROECONOMICI (PARTE 1) Possono esseredefiniti fallimenti macroeconomici quegli ambiti in cui il sistema, nelle sue grandezze aggregate, fallisce, ovvero non è in grado di ottenere dei risultati compatibili con l'equilibrio economico generale, l'ottimo paretiano e così via. Avremo fallimento macroeconomico ad esempio con la disoccupazione e la variazione dei prezzi in termini aggregati (assoluti) ovvero quando avremo inflazione, legati ai problemi di crescita economica ovvero quando il sistema non riesce a far convergere la crescita economica in modo soddisfacente e la bilancia dei pagamenti. DISOCCUPAZIONE (1° fallimento macroeconomico) Il problema della disoccupazione ha a che fare con il mercato del lavoro. Quando vi è una domanda di lavoro insufficiente rispetto all'offerta di lavoro, ad un dato livello di salario o ad un salario leggermente al di sotto del salario di equilibrio. In economia la domanda di lavoro viene posta in essere dalle imprese che.

domanda di forza lavoro per produrre output, il lavoro invece, viene offerto dai lavoratori

Quando parliamo di DOMANDA DEL LAVORO:

Nel gergo comune, ci si riferisce all'individuo che cerca occupazione.

In economia, ci si riferisce alla domanda di forza lavoro delle imprese.

Una situazione inefficiente è fallimentare perché conduce ad un output inferiore a quello potenziale (problema di efficienza). Inoltre, può accrescere la diseguaglianza nella distribuzione del reddito (problema di equità).

Introduciamo ora una distinzione tra:

DISOCCUPAZIONE VOLONTARIA: Attiene ad una libera scelta dell'individuo. Dato un certo salario di mercato, l'individuo lo reputa troppo basso rispetto a quanto valuta la propria produttività e sceglie di rimanere disoccupato. Tale disoccupazione non è rilevante per la nostra analisi.

DISOCCUPAZIONE FRIZIONALE: fisiologica del sistema economico capitalistico, caratterizzata da una segmentazione in vari mercati. Se,

ad esempio, un ingegnere lascia la propria occupazione e ne trova un'altra, tra le due occupazioni intercorrerà un certo intervallo di tempo che rappresenta una frizione verso il raggiungimento di una piena occupazione. Anche tale disoccupazione non è rilevante per la nostra analisi. DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA: Di fronte a dei lavoratori che, a un dato livello di prezzo, sarebbero disposti a offrire forza lavoro, il sistema non è in grado di far corrispondere una adeguata domanda di lavoro. Riflette una incapacità del sistema di riportare il sistema alla piena occupazione. Se il mercato funzionasse, questa pressione dei disoccupati involontari, tenderebbe a far diminuire il salario di equilibrio e, quindi, a riportare il sistema verso una piena occupazione. Se, al contrario, vi sono fallimenti macroeconomici del mercato, Il sistema non è in grado di ritornare alla piena occupazione. Talesituazione è inefficiente e fallimentare perché determina un gap tra output POTENZIALE e output EFFETTIVO. L'incapacità del sistema di riportare l'equilibrio ed andare verso un miglioramento paretiano determina il fallimento. Abbiamo quindi: - Un problema di efficienza: In quanto tale situazione conduce ad un output inferiore a quello potenziale. Infatti, sarebbe possibile ottenere un miglioramento paretiano impiegando più forza lavoro nel sistema produttivo. (miglioramento paretiano o improvement paretiano. Miglioro la situazione di una persona senza peggiorare la situazione degli altri) - Un problema di equità: Se la disoccupazione cresce, cresce anche la disuguaglianza tra occupati e disoccupati. - Instabilità sociale: Inoltre, una disoccupazione elevata può determinare instabilità sociale: legata, ad esempio, alla rivendicazione da parte dei disoccupati di entrare nel mercato del lavoro. Essendo una situazione di fallimento, si apre

Uno spazio di azione sempre duale, perché volto:

Da una parte, a ripristinare l'efficienza (chiudere il gap PIL REALE-PIL POTENZIALE)

Dall'altra, a ridurre la disuguaglianza associata a situazioni di elevata disoccupazione

RIMEDI ALLA DISOCCUPAZIONE

Se il mercato non è in grado ottenere l'efficienza in senso paretiano vuol dire che c'è uno spazio per l'intervento pubblico. Tornano i due elementi essenziali: MERCATO e STATO

Gli interventi che lo Stato può porre in essere per rimediare a tale problema hanno a che fare con:

Indennità e sussidi (dal lato dei lavoratori):

Per avere tali sussidi, in Inghilterra, bisogna dimostrare di essere attivamente alla ricerca di un lavoro e di porre in essere delle azioni volte alla riqualificazione del proprio capitale umano - skills - (competenze, conoscenze, ecc).

In caso contrario, potrebbe crearsi un problema di azzardo morale: la certezza del sussidio, infatti, potrebbe diventare un

disincentivo a
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A.A. 2021-2022
83 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolococchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Morone Piergiuseppe.