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DOMANDE APERTE LETTERATURA SPAGNOLA 4
Cos’è la Generazione del 98 e quali sono le sue principali caratteristiche?
Generazione del ‘98 indica un gruppo di intellettuali spagnoli dei primi del XX secolo.
L’allusione all’anno 1898 è dovuta alla guerra ispano-americana combattuta in
quell’anno tra Stati Uniti e Spagna, che costò a quest’ultima la perdita delle sue colonie,
cioè Cuba, Porto Rico e le Filippine. Questi scrittori e intellettuali sentivano il bisogno
di opporsi alla classe politica al potere che era responsabile della perdita coloniale. Il
nome Generación del 98 si deve ad uno dei suoi membri, José Martínez Ruiz che scrisse
nel 1910 una breve nota, intitolata Dos Generaciones, primo di una serie di quattro
articoli, in cui prende le distanze dalla vecchia Spagna e dal suo sistema politico, sociale
ed economico, che aveva condotto alla crisi. Questi articoli sono stati fondamentali per
la definizione della Generazione del 98 come entità riconoscibile. Unamuno pubblicò
nel 1916 un articolo sulla Generazione del 98, in cui individua la protesta politica come
una delle tematiche principali e riconosce che l’elemento più interessante che accomuna
questi scrittori era la scoperta dell’individualità dopo il disastro del ‘98. La questione
identitaria non si limita a ridefinire l’identità dei singoli individui, ma dell’intera
nazione. Tra le altre caratteristiche vi è il tema del paesaggio: alla necessità di ricostruire
la propria identità risponde la letteratura, con prosa e poesia, ma anche la pittura. Tra i
punti fondamentali vi è l’interpretazione della storia castiglianocentrica: dal momento
che la Castiglia era considerata come quella che tra le regioni della Spagna aveva, prima
e meglio, affermato la propria superiorità, rappresentava contemporaneamente la gloria
passata, la decadenza presente e una possibile speranza per il futuro.
Quali sono le principali differenze e, al contrario, i principali pnti di contatto tra
Generazione del ‘98 e modernismo?
Secondo una prima distinzione, mentre gli scrittori della Generación del 98 erano
preoccupati principalmente per la questione nazionale, i modernisti mostravano un
atteggiamento più cosmopolita e le loro preoccupazioni erano perlopiù estetiche.
Secondo Pedro Salinas, i modernisti si erano limitati a rinnovare il concetto di poesia a
partire dalle forme espressive, mentre i membri della Generación del 98 miravano a
smuovere la coscienza nazionale dalle più profonde radici spirituali. Entrambi i
movimenti nascevano da un’insoddisfazione nei riguardi della letteratura dell’epoca e da
una voglia di cambiamento, ma mentre il modernismo lavora sulla forma, la Generación
del 98 riflette a posteriori, guarda indietro, guarda i modelli della tradizione. Inolte
Salinas osserva come i modernisti, per questa ricerca formale, cantano gli apetti sensuali
della vita, mentre i membri della Generación del 98 sono interessati a riflettere sulla
tradizione e dal confronto con essa cambiano le forme ispaniche. Al contrario, Jiménez
considerava il modernismo come un movimento culturale molto ampio, in cui
confluivano diverse correnti e quindi non esisteva una differenza sostanziale tra i due
movimenti, in quanto rispondevano ad una stessa esigenza. Tale prospettiva fu assunta
da molti studiosi, soprattutto Gullón. Federico de Onís sosteneva che il modernismo non
era altro che una risposta alla crisi di fine secolo e rappresentava una somma di influssi e
tendenze che si manifestavano in diversi modi, ma avevano in comune la volontà di
rinnovamento. Giungeva anch’egli ad un riconciliazione tra i due movimenti che
nascevano entrambi da un’esigenza di cambiamento.
Cos’è il Modernismo e quali sono le principali caratteristiche?
Il Modernismo era un movimento letterario nato in Sud America negli anni ‘80 del XIX
secolo, prima in prosa e poi in poesia. Gli esponenti principali di questo movimento
furono José Martí e Rubén Darío. A differenza dei mebri della Generación del 98 che
erano preoccupati per la questione nazionale, i modernisti avevano un atteggiamento più
cosmopolita e le loro preoccupazioni erano perlopiù estetiche. I modernisti erano
scrittori che, in Spagna, seguivano le mode parnassiane e decadenti francesi. La loro arte
veniva considerata d’evasione, caratterizzata da un linguaggio ricco, da nuove forme
metriche e dall’utilizzo di forme espressive brillanti e sorprendenti. I modernisti si
dedicavano principalmente alla sfera dell’estetica. L’arte era considerata come un’entità
suprema e la Bellezza era l’ideale più alto che si aspirava a raggiungere con le opere
poetiche. Gli scrittori puntavano a un cambiamento formale profondo, sia nella prosa
che nella poesia. Esaltavano l’immaginazione e la fantasia contrapponendole all’estetica
realista. I primi anni del Novecento furono decisivi per la diffusione dell’estetica
modernista a Madrid. In questi anni venivano considerati modernisti autori come
Jiménez e i fratelli Machado che, nel 1903, fondarono la rivista Helios. Nei successivi
anni furono pubblicate le prima antologie di poeti modernisti, come La corte de los
poetas, Florilegio de rimas modernas a cura di Emilio Carrere, che testimoniavano
quanto il movimento modernista fosse già diffuso. Questi testi furono accompagnati
dalle critiche di intellettuali spagnoli che li giudicavano raccolte di vuoti esercizi di stile.
Più aspra fu la critica di Unamuno, che paragonava i giovani poeti modernisti a delle
rane e i loro versi ad un gracchiare fastidioso.
Quali sono i temi e le questioni legate al componimento intitolato Retrato?
Retrato è un componimento che Machado pubblica nel 1921 nella raccolta Campos de
Castilla, ripercorrendo la propria biografia personale e letteraria. È un componimento
importante perché apre la raccolta e segna una posizione di netta rottura con la petica
modernista. Nei versi centrali del componimento, Machado si oppone al concetto
dell’“arte per l’arte” e a quello dell’arte ideologica andando alla ricerca di una poesia più
spirituale e meno formale. In tal senso, Retrato esprime un desiderio di conoscenza:
Machado vuole distinguere le voci reali dall’eco, che è pura risonanza. Se l’eco fa
emergere il fantasma di una voce, Machado cerca la voce autentica e l’io che la
pronuncia, cerca la propria voce, libera dalle influenze delle altre poetiche e delle altre
ideologie. Interessante è la metafora della spada, attraverso cui il poeta afferma che il
valore della sua poesia non risiede nella costruzione formale del verso, ma nell’uso che
il poeta ne fa, nel suo valore come strumento di comunicazione ed esplorazione del
mistero. Un’altra caratteristica importante è il valore autobiografico di Retrato, che
Machado costruisce attraverso l’uso de verso e non della prosa. Nei primi versi,
Machado evoca l’infanzia sivigiana per poi passare ad un chiaro riferimento agli anni
trascorsi in Castiglia. Nella seconda strofa ricorre l’esperienza amorosa e sentimentale:
evocando due figure di seduttori (don Juan de Mañara e il Marchese Bradomín),
Machado dichiara di non essere stato un seduttore, anche se questo non gli aveva
impedito di conoscere l’amore. È chiaro il riferimento a Leonor, musa di quei versi.
Machado contrappone l’amore per la moglie, un amore accogliente e tranquillo, a un
amore libertino.
Illustrare l’evoluzione della raccolta Soledades nel corso delle varie edizioni
pubblicate.
La prima racolta poetica delle Soledades fu pubblicata da Machado per la prima volta
nel 1903. Si trattava di un volume dedicato a due amici e formato da 42 componimenti
divisi in quattro sezioni: Desolaciones y monotonías, Del Camino, Salmodias de Abril e
Humorismos. IL titolo che l’autore scelse era legato ad una lunga tradizione letteraria,
ricollegandosi alle Soledades di Góngora o alle Soledades di Eusebio Blasco. Ma, cosa,
più importante, era un titolo che si adattava perfettamente ai temi della raccolta,
riguardanti l’analisi interiore dell’io. Nel 1907 Machado decise di pubblicare
nuovamente la raccolta senza limitarsi semplicemente a riprodurre l’edizione
precedente, ma costituendo un’edizione del tutto nuova. Infatti eliminò 13
componimenti, forse perché troppo legati alla moda parnassiana da cui aveva preso le
distanze e ne aggiunse di nuovi. La nuova opera si intitolò Soledades, galerías, otros
poemas ed era composta da 95 componimenti divisi in tre sezioni: Soledades, Galerías e
Varias. Inoltre la prima sezione era ulteriormente divisa in cinque sottosezioni: Del
camino, Canciones y coplas, Humorismos, Fantasías e Apuntes. Quest’opera fu
pubblicata una seconda volta nel 1919 con una leggera variante nel titolo, Soledades,
galerías y otros poemas. In seguito l’opera venne raccolta e vi furono apportate lievi
modifiche per l’edizione delle Poesías completas.
A quale raccolta appartiene e quali sono le caratteristiche del componimento
Recuerdo infantil?
Recuerdo infantil è un componimento di Machado che appartiene alla raccolta delle
Soledades. Come emerge dal titolo, il tema del ricordo d’infanzia è principale nella
composizione. Attraverso il ricordo, l’autore si immerge nel proprio io e l’infanzia è uno
dei luoghi del passato in cui egli ritorna frequentemente. Quella di Recuerdo infantil è
un’infanzia triste e monotona. La costruzione del ricordo sembra quasi un insieme di
flash che vengono giustapposti per formare un ricordo sempre più nitido espresso
dall’immagine della classe, del maestro e dagli alunni. Il cerchio si stringe fino ad
isolare il momento della sua ripetizione che è pur sempre legata ad un passato concluso.
Recuerdo infantil fa emergere anche altri aspetti della poesia di Machado e dell’intera
raccolta. Interessante è l’attenzione ritmica che Machado usa per parlare di questo tempo
monotono che viene scandito dal rumore della pioggia e dal coro delle voci dei bambini
che ripetono insieme la lezione di matematica. Si tratta di un tempo che si ripete e per
rafforzare questa idea Machado crea una struttura circolare, in cui l’incipit coincide con
l’explicit. La costruzione sintattica che l’autore usa contribuisce alla scansione del ritmo
breve e cadenzato. Per questo ritroviamo nel componimento frasi brevi, spesso nominali
e con una forte predominanza di coordinazione. Machado sviluppa la tematica del
ricordo attraverso due simboli, l’albero di limoni e quello di arance: elemento attraverso
cui il poeta pu&ograv