Estratto del documento

8 L’ITALIA LIBERALE DA CAVOUR A GIOLITTI

1 Governerà il paese incessantemente fino al 1876: destra storica

2 La sinistra vantava consenso tra: la piccola e media borghesia e il ceto agrario del sud

3 L’unificazione del paese fu convogliata all’accentramento amministrativo all’estensione a tutte le

regioni delle leggi presenti nel vecchio regno di Sardegna: Piemontizzazione

4 Il Brigantaggio: si alimentava di bande di ribelli, contadini insorti, ex militari borbonici, che

denunciavano il malessere delle popolazioni meridionali e tenere in scacco intere regioni del sud per

diversi anni

5 Il non expedit fu formulato: 1874

6 Il primo governo della sinistra fu guidato da: Depretis

7 Il trasformismo fu un accordo tra: Depretis e Minghetti

8 In politica estera Crispi avviò: una politica di segno antifrancese e filotedesco

9 Lo scandalo della Banca romana provocò le dimissioni di: Giolitti

10 Il governo guidato da Zanardelli successo a quello di: Giolitti

9 STATI UNITI CINA E GIAPPONE DAL 1850 ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

1 Gli stati del sud degli Stati Uniti fondavano la loro economia sono: piantagioni

2 Abraham Lincoln fu eletto presidente degli Stati Uniti nel: 1860

3 La fine della guerra civile non permise l’effettivo ed immediato godimento dei diritti civili e politici

alla popolazione nera gli Stati del sud a causa: della mancata implementazione di norme da parte del

governo federale per favorire l’integrazione dei neri, dopo aver riconosciuto la loro formalmente il

godimento di tali diritti, dell’occupazione militare del sud che causò un forte risentimento da parte

della popolazione locale contro il governo federale e la popolazione nera, della nascita di

organizzazioni paramilitari formati da cittadini bianchi

4 La dottrina Monroe affermava che: gli Stati Uniti erano garanti dell’equilibrio del continente

americano e della sua autonomia da qualsiasi interferenza delle potenze europee

5 Il primo paese occidentale a firmare i trattati ineguali con il Giappone fu: gli Stati Uniti

6 La restaurazione Meiji avvenne nel: 1868

7 Il passaggio del potere nelle mani dell’imperatore comportò: l’ascesa politica dell’oligarchia dei

nobili daymio, rapida e imponente industrializzazione del paese, la concessione della costituzione e la

creazione di un parlamento bicamerale seppur dotato di poteri limitati, la compressione delle proteste

di contadini e operai e la soppressione del partito socialista e del movimento radicale

8 Le guerre perlopiù furono combattute dall’impero cinese contro: la Gran Bretagna

9 In seguito alle ripetute sconfitte nelle guerre contro le potenze europee il Giappone, l’imperatore e la

classe dirigente dell’impero reagirono: rimanendo chiusi alla penetrazione economica occidentale e

cercando unicamente di sviluppare l’industria bellica nazionale

10 Nel 1900 la rivolta dei boxer fu guidata da: movimento ultranazionalista e xenofobo che attaccò

con violenza qualsiasi forma di presenza straniera nel paese, arrivando ad assediare le ambasciate

10 LA GRANDE GUERRA

1 Il controllo della Bosnia Erzegovina durante le guerre balcaniche fu conteso tra: l’impero austro

ungarico e la Serbia

2 La triplice intesa riuniva: Gran Bretagna, Francia, Russia

3 L’arciduca austriaco Francesco Ferdinando fu ucciso: il 28 giugno 1914 a Sarajevo

4 Il paese garante dell’indipendenza del Belgio era: la Gran Bretagna

5 L’Italia entra in guerra nel: 1915 a fianco della triplice intesa

6 La guerra sottomarina fu iniziata da: la Germania contro la Gran Bretagna

7 Le parole d’ordine delle tesi di aprile di Lenin furono: pace, terra ai contadini poveri e controllo

della produzione da parte dei consigli operai nelle fabbriche

8 La guerra civile in Russia scoppiò nel biennio: 1918-1920

9 Tra i 14 punti di Wilson vi era: il principio dell’autodeterminazione dei popoli

10 Il trattato di Versailles impose la Germania: la forte riduzione del proprio esercito, la restituzione

alla Francia dell'Alsazia e della Lorena, il trasferimento della Saar sotto il controllo della società delle

nazioni, il pagamento di ingenti riparazioni di guerra, la perdita delle colonie, la perdita delle città di

Danzica

11 LA DISSOLUZIONE DELL’IMPERO OTTOMANO

1 Nell’impero ottomano la laicità viene interpretata: come un vuoto di significati

2 Le capitolazioni erano state: il principale strumento di contatto tra Europa e la Sublime Porta

3 I Millet erano: comunità cristiane ed ebrei che avevano diritto a professare la propria religione dietro

pagamento di una tassa ad hoc

4 La rivolta greca scoppia nel: 1821

5 La fase più importante delle riforme dell’impero ottomano va dal: 1826-1876

6 Il processo di modernizzazione, pur rappresentando la vitalità dell’impero: prosciuga totalmente le

casse del tesoro imperiale

7 La prima costituzione dell’impero ottomano risale al: 1876

8 I giovani ottomani erano: una ristretta élite urbana occidentalizzate convinta fino in fondo della

bontà del modello europeo

9 L’intesa segreta, 1916, fra l’Inghilterra e la Francia con l’assenso della Russia zarista, per decidere

le rispettive sfere di influenza e di controllo in Medioriente, dopo il crollo ritenuto imminente

dell’impero ottomano era: accordo Sykes-Picot

10 La Turchia indipendente verrà guidata: Mustapha Kemal

12 GLI ANNI TRA LE DUE GUERRE: DALLA VITTORIA DELLE DEMOCRAZIE ALL

DERIVA AUT…

1 Il biennio rosso avvenne nel: 1919-1920

2 La mobilitazione politica delle masse comporta un crescente ruolo sociale per: partiti e sindacati

operai e contadini

3 La lega spartachista agì durante il biennio rosso in: Germania

4 Il mito della pugnalata alla schiena indicava: il presunto tradimento della classe politica tedesca che

aveva firmato l’armistizio verso la Germania stessa

5 La resistenza passiva indica: la non collaborazione di operai e imprenditori tedeschi nella Ruhr nel

1923-1904 durante l’occupazione franco belga

6 Il piano Dawes servì a: rilanciare l’economia tedesca permettendo l’interruzione dell’occupazione

della Ruhr

7 Il mito della vittoria mutilata indicato: le mancate acquisizioni alla fine della guerra da parte

dell’Italia della Dalmazia e della città di fiume

8 Il partito nazionale fascista fu fondato nel: 1921

9 La reazione dell’opposizione all’omicidio Matteotti fu: la secessione dell’Aventino

10 La guerra civile spagnola vide contrapposti: il fronte popolare e l’esercito franchista

13 IL FASCISMO AL POTERE

1 Le leggi fascistissime furono imposte nel: 1925-1926

2 Le leggi Fascistissime servirono a: eliminare il pluralismo politico, in sindacati, libertà di stampa e a

istituire il tribunale speciale per la difesa dello Stato

3 I patti lateranensi garantirono un: la soluzione per lo Stato italiano e la Chiesa della questione

romana, il riconoscimento della mutua sovranità sull’Italia e sullo Stato della città del Vaticano, la

possibilità per l’azione cattolica di continuare a svolgere l’attività sociali con l’assoluto divieto però di

occuparsi di quelle politiche, il riconoscimento degli effetti civili di matrimoni cattolici e

l’inserimento dell’insegnamento della religione cattolica tra le materie obbligatorie nelle scuole

4 Rispetto alle condizioni economiche italiani della metà degli anni 30, il progetto dell’uomo nuovo:

trova una forte limitazione a causa dell’arretratezza economica italiana, la cui economia era ancora

fortemente basata sul settore agricolo

5 La battaglia del grano rappresentò la prima espressione del passaggio verso: il protezionismo

6 L’Istituto per la ricostruzione nel segno: la creazione di un ente che rilevo le partecipazioni bancarie

in grandi aziende nazionali degli istituti di credito in crisi e formalizzò il ruolo dello Stato come attore

economico

7 La conquista dell’Etiopia provocò sul piano internazionale: le proteste inglesi e francesi e

l’applicazione di sanzioni economiche da parte della società delle nazioni

8 La conquista dell’Etiopia fu letta sul piano nazionale: come una notevole conquista coloniale che

rafforzava il sostegno al regime

9 L’asse Roma Berlino fu firmata nel: 1936

10 Il patto d’acciaio fu firmato da Mussolini con: la Germania

14 IL NAZISMO E IL PROGETTO DI HITLER

1 L’incendio del Reichstag fu sfruttato da Hitler per accusare: il partito comunista

2 L’unico partito a non votare a favore della concessione dei pieni poteri a Hitler nel 1933 fu: il partito

socialdemocratico

3 Nel pensiero ideologico hitleriano, lo spazio vitale era identificato con: i territori ad est della

Repubblica di Weimar, in cui abitavano i popoli slavi e le minoranze di lingua tedesca

4 La notte dei lunghi coltelli portò al massacro: delle SA

5 Le leggi di Norimberga stabilirono che: gli ebrei non potevano più godere della cittadinanza tedesca,

la parità di diritti con cittadini ariani e non potevano più sposare cittadini ariani

6 La notte dei cristalli avvenne: novembre 1938

7 Le due direttrici della politica economica hitleriana furono: l’espansione della spesa pubblica e

l’incremento della produzione dell’industria bellica

8 La Germania uscì dalla società delle nazioni nel: 1933

9 L’annessione dell’Austria nel 1938 rappresentò: la prima applicazione sul piano della politica

internazionale del principio ideologico della grande Germania

10 La conferenza di monaco del 1938 ebbe lo scopo di: trovare un accordo internazionale per

l’annessione tedesca dei Sudeti

15 LO STALINISMO

1 Stalin divenne il leader politica dell’Urss nel: 1924

2 La prima parola d’ordine dello stalinismo fu: il socialismo in un solo paese

3 Bucharin e Trotsky furono due tra i principali: oppositori dello stalinismo

4 Attraverso i piani quinquennali Stalin in tese a raggiungere: l’industrializzazione forzata del paese

5 I kulaki furono soppressi in quanto: erano i contadini diventati benestanti grazie alla NEP e

cercarono di opporsi alla realizzazione delle fattorie collettive

6 Le conseguenze economico del primo balzo in avanti furono: un forte aumento del tasso di

industrializzazione del paese accompagnato dal crollo della produttività agricola e quella del settore

dell’allevamento

7 Stalin scatenò il grande terrore degli anni: 1936-1938

8 Sul piano internazionale, nel 1935, la terza internazionale decise: di abbandonare la strategia della

rivoluzione permanente, favorendo la nascita di fronti popolari, cioè fronti di alleanze elettorali e

governative di tutti i partiti di sinistra, compresi quelli comunisti, per fronteggiare il pericolo della

presa del potere da parte dei movimenti di destra fascisti

9 Stalin cerc&ograv

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alleruzzo94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Granata Mattia Giuseppe.
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