Paniere risposte esatte esame Pedagogia della relazione d'aiuto

METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 009

1. Quale Legge determina il diritto di integrazione sociale e assistenza della persona handicappata?
• 107/2015
• 104/92
• 170/2010
• 181/2008
2. Dal primo gennaio 2019 Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale sono accorpati in un unico documento chiamato
• PEI
• Profilo di Funzionamento
• Tutte le precedenti risposte sono esatte
• PDP
3. Dal primo gennaio 2019 Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale sono accorpati in un unico documento chiamato
• PEI
• Profilo di Funzionamento
• Tutte le precedenti risposte sono esatte
• PDP
4. Quale Legge determina il diritto di integrazione sociale e assistenza della persona handicappata?
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Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO

Lezione 010

1. Il PEI è redatto in via provvisoria entro:
• novembre
• settembre
• giugno
• ottobre
2. Il ruolo della famiglia nel nuovo PEI
• La scuola deve procedere in modo

autonomoScuola e famiglia comunicano tra loro

La famiglia non deve interessarsi della stesura del PEI

Tutte le precedenti risposte sono esatte

0 3. Il PEI è redatto in via provvisoria entro:

0 4. Il ruolo della famiglia nel nuovo PEI © 8/40

Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO

METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE

NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 013

01. L'ascolto rimanda alla capcità di comprendere l'altro

di parlare

di apprendere

di comunicare

02. Qual è la dimesione fondamentale dell'educazione?

Relazionale

Formativa

Comunicativa

Tutte le precedenti risposte sono esatte

0 3. L'ascolto rimanda alla capcità

0 4. Qual è la dimesione fondamentale dell'educazione? © 9/40

Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO

METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE

NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 017

01. La fase dell'inserimento selvaggio la

rintracciamo negli anni802000907002. Le tre parole chiave dell'inserimento degli studenti disabili all'interno del sistema scolastico italiano sono: inserimento, inclusione, integrazione.

La fase dell'inserimento selvaggio la rintracciamo negli anni 0.

Le tre parole chiave dell'inserimento degli studenti disabili all'interno del sistema scolastico italiano sono: inserimento, inclusione, integrazione. © 10/40

Set Domande: PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO, METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 01801. Secondo Alessandrini (2016) Il contesto di riferimento, Le metodologie e gli approcci formativi da utilizzare, Le competenze di ruolo sono le tre dimensioni fondamentali della didattica per competenze, della formazione, della pedagogia, dell'educazione.

02. Giannoli (2016) definisce Visual literacy come: Saper analizzare, comprendere e interpretare criticamente i media, Saper scegliere ed utilizzare le tecnologie in

modo virtuale che combina elementi di comunicazione verbale e non verbaleLa comunicazione tra persone che parlano lingue diverseLa comunicazione che avviene attraverso dispositivi tecnologici03. Qual è uno degli obiettivi della visual literacy?Saper leggere ed interpretare immagini e contenuti visualiSaper scrivere testi complessiSaper utilizzare correttamente la grammatica italianaSaper comunicare efficacemente con gli altri04. Secondo Giannoli (2016), cosa comprende la visual literacy?Il contesto di riferimento, le metodologie e gli approcci formativi da utilizzare, le competenze di ruoloLe competenze di lettura e interpretazione delle immagini e dei contenuti visualiLe competenze di scrittura e produzione di immagini e contenuti visualiLe competenze di comunicazione verbale e non verbale05. Cosa significa il termine "flusso" nel modello di flusso della comunicazione?La comunicazione avviene attraverso una tubazioneLa comunicazione avviene in modo sequenziale e lineareLa comunicazione avviene attraverso un processo di creazione di significatoLa comunicazione avviene tra due interlocutori che si conoscono06. Cosa sono le comunicazioni ibride?Relazioni virtuali dove i due interlocutori non si conosconoRelazioni che avvengono tra persone che parlano lingue diverseRelazioni che combinano elementi di comunicazione verbale e non verbaleRelazioni che avvengono attraverso dispositivi tecnologici07. Qual è uno degli obiettivi della visual literacy?Saper leggere ed interpretare immagini e contenuti visualiSaper scrivere testi complessiSaper utilizzare correttamente la grammatica italianaSaper comunicare efficacemente con gli altri08. Secondo Alessandrini (2016), cosa comprende la visual literacy?Il contesto di riferimento, le metodologie e gli approcci formativi da utilizzare, le competenze di ruoloLe competenze di lettura e interpretazione delle immagini e dei contenuti visualiLe competenze di scrittura e produzione di immagini e contenuti visualiLe competenze di comunicazione verbale e non verbalecui i due interlocutori si conoscono anche al di fuori del virtuale e almeno una volta hanno intrattenuto rapporti face to face

Le relazioni virtuali dove i due interlocutori si conoscono solo virtualmente

Nessuna delle precedenti risposte è esatta

4. Come definiamo le comunicazioni ibride?

5. Nel modello di flusso la comunicazione avviene attraverso:

© 12/40Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO

METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE

NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 02

1. Nel cyberbullismo la vittima:

Può diventare a sua volta un bullo

È messa in cattiva luce e diffamata con testi e immagini offensivi

È perseguitata attraverso video pubblicati su siti web

Tutte le precedenti risposte sono esatte

2. Le forme del bullismo diretto sono:

Bullismo relazionale

Bullismo fisico e verbale

Bullismo fisico, verbale, riprodurre gesti o facce offensive nei confronti della vittima

Bullismo indiretto

3. Le forme del

bullismo diretto sono:0 4. Nel cyberbullismo la vittima: © 13/40

Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO
METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE
NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 025

1. Secondo lo scrittore Mark Prensky a quale generazione appartengono i nativi digitali?
1. I nati dopo il 1970
2. I nati dopo il 1985
3. I nati dopo il 1990
4. I nati prima del 1980
2. Cosa indica la parola addiction?
1. Dipendenza da droga
2. Dipendenza psicologica
3. Dipendenza da alcol
4. Dipendenza da sigarette
3. Cosa indica la parola addiction?
4. Secondo lo scrittore Mark Prensky a quale generazione appartengono i nativi digitali? © 14/40

Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO
METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE
NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 026

1. Quante sono le competenze chiave della cura dei contenuti definite da Karol Bower?
2. 683
3. 20
4. 2.“ l'arte di saper raccogliere, organizzare e presentare informazioni

sono tutti i record che contengono la parola "panda" ma non la parola "fiat")consente di cercare siti web specifici03. Quante sono le competenze chiave della cura dei contenuti definite da Karol Bower?4

escluderanno i due termini insiemeconsente di cercare due termini all'interno di un'unica ricerca

3. Quanti sono i criteri di indicizzazione?

4. L'operatore booleano AND (+) che tipo di ricerca permette di effettuare su Google?

© 16/40Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTOMETODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHENELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 029

01. Le mappe concettuali sono:

Strategie di appoggio

Strategie di selezione e classificazione

Non sono strategie

Strategie di autoregolazione volitivo-motivazionali

02. Qual è la differenza tra strategia e tattica?

Le capacità

La metacognizione

L'abilità

La competenza

03. Le mappe concettuali sono:

04. Qual è la differenza tra strategia e tattica?

© 17/40Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTOMETODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHENELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE

Lezione 034

01. Quali sono gli

strumenti di Google Education che consentono di gestire in modo efficace la comunicazione della comunità scolastica?

Posta elettronica, Calendario, Gestione Documenti (Drive) e Google Classroom

Posta elettronica, Calendario e Google Classroom

Calendario, Gestione Documenti (Drive) e Google Classroom

Solo le applicazioni di Google Classroom

2. Quali tra le seguenti caratteristiche di Google Classroom è errata:

permette di creare classi virtuali

è collegato con il cloud presente sul nostro computer

è componente della Suite di Google

favorisce la comunicazione tra i componenti del gruppo

3. Quali tra le seguenti caratteristiche di Google Classroom è errata:

4. Quali sono gli strumenti di Google Education che consentono di gestire in modo efficace la comunicazione della comunità scolastica?

© 18/40Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO

METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE

NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E

DELL'INCLUSIONE Lezione 0360 1. Una delle lettere che compongono l'acronimo SAMR è errata. Quale? (Redefinition) Ridefinizione (Argumentation) Argomentare (Substitution) Sostituzione (Modification) Modifica 2. In quale teoria o pensiero trova riscontro il modello SAMR? Al pensiero creativo Al PNSD Al pensiero computazionale Alle tassonomie del Bloom 0 3. Una delle lettere che compongono l'acronimo SAMR è errata. Quale? 0 4. In quale teoria o pensiero trova riscontro il modello SAMR? © 19/40 Set Domande : PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Lezione 0410 1. Quando nasce la metodologia Flipped Classroom? 2002 2006 2000 2015 2. Le prime sperimentazioni della metodologia Flipped Classroom prevedevano l'uso di strumenti digitali in modalità: Tutte le risposte sono esatte Asincrona Collaborativa Sincrona 0 3. Quando nasce la metodologia Flipped Classroom? 0 4. LeLe prime sperimentazioni della metodologia Flipped Classroom prevedevano l'uso di strumenti digitali in modalità: - PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE DI AIUTO - METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE - NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE